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19-03-2006, 17.11.35 | #124 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
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Citazione:
Sarebbe interessante che tu esplicitassi i concetti che hai espresso! |
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20-03-2006, 09.53.22 | #126 |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Raphael: possiamo parlarne in termini Orientali o Occidentali: perché anche i cristiani parlano di corpo, anima e spirito. Platone parla di soma, psiche e pneuma, il Vedanta parla di un corpo fisico denso e grossolano, del jiva o anima - che è un riflesso dell’Atman - fase intermedia tra il livello fisico grossolano, che comprende la mente, il pensiero, i sentimenti ecc., e il puro Spirito. L’anima, secondo Platone, ma anche secondo il Vedanta, può essere orientata sia verso il corpo, sia verso il puro Spirito. Se si identifica con il mondo sensibile, per usare le parole di Platone, inevitabilmente questa avrà dei determinati effetti. Se, al contrario si rivolge verso la sua controparte divina, cioè verso il livello metafisico, gli effetti sono differenti. E’ perciò importante frenare questo movimento verso il basso e orientarlo verso il trascendente.
(Raphael, il fondatore dell’ Ashram Vidya è un Advaitin tradizionale che segue la “via senza supporto” l’Asparsa yoga. Dopo 35 anni d’insegnamento scritto e orale, ora vive ritirato nel silenzio di un eremitaggio sui contrafforti dei monti Appennini, circondato da alcuni residenti fissi. ) |
20-03-2006, 10.46.06 | #127 |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-10-2005
Messaggi: 351
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Le religioni monoteistiche affermano che nell'uomo c'e' un'anima individuale e autonoma, creata da Dio che, dopo la morte, vivrà in eterno, in paradiso o all'inferno a seconda del giudizio inappellabile del suo creatore.
Altre religioni, per lo più Orientali, affermano che l'anima deve sottostare a una lunga trasmigrazione, purificandosi via via per fondersi, infine, con Dio, Brahman o la Superanima dell'universo. L’anima è il regno degli Dei. Se trovare l’ombra è opera di apprendisti, trovare l’anima è opera di maestri. C.G. Jung L’anima è un occhio dell’eterno indeterminato, una similitudine dell’eternità, una perfetta immagine e figura del primo Principio e per la sua natura è eterna, simile a Dio Padre nella sua bellezza. Il grande mistico tedesco, Jacob Bòhme. Di tutti i beni che ognuno possiede, il più divino dopo gli Dei è l’anima, che è il bene più intimo. In ogni uomo vivono due parti:: una superiore e migliore che comanda, l’altra inferiore e meno buona che serve. Platone. Nelle tradizioni meditative l’anima costituisce la parte più alta di una totalità umana composta da livelli diversi di energia e potenzialità, tra loro interrelati e gerarchicamente ordinati: il corpo fisico, con le funzioni biologiche, la mente con le funzioni psicologiche e l’anima, la dimensione spirituale, che è dimora del sublime e delle forme archetipiche del Vero, del Bello e del Buono. L’anima origina da una sorgente onnipervadente e immanifesta che è stata Chiamata Spirito, coscienza, Sommo Bene, Sé. Nella tradizione meditativa si legge: “Due sono le ali dell’anima: l’amore e l’intelletto intuitivo” “Il tempo dell’anima” di Laura Boggio Gilot. Chi semina Amore traccia il sentiero su cui gli altri impareranno ad amare. |
20-03-2006, 13.00.14 | #128 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 21-03-2004
Messaggi: 214
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e per aggiungere
un altro punto di vista
Ha scritto un grande Mistico (successivo ad Jakob Boehme): Ascoltate! L'anima, quale sostanza spirituale, è essa pure perfettamente un essere umano tanto nella forma, quanto in tutte le membra e negli organi del corpo; e se cosi non fosse, essa non potrebbe neppure fare l'uso il massimo possibile perfetto del proprio corpo. Le mani dell'anima si trovano nelle mani del corpo, i suoi piedi nei piedi del corpo, e cosi di seguito ciascuna parte dell'anima si trova nella corrispondente parte del corpo. Se eventualmente il corpo si ammala, allora l'anima presente nelle parti del corpo ammalate si affacenda intensamente per farle diventar sane. Se questo non le riesce, essa in quei punti si rende inattiva, e la conseguenza ne è che poi una simile parte del corpo rimane deficente del tutto, si rende essa pure inattiva e quasi insensibile. Questa è una vera e buona dottrina di tutti gli ANTICHI ed anche nuovi sapienti medici! Ma qui si domanderà come simili sapienti siano venuti a conoscenza si questo mistero? A tale domanda non è punto difficile dare risposta. Anzitutto un sereno pensatore è guidato verso una soluzione di questa specie del problema; perciocchè, se l'anima rappresenta appieno il vero e proprio principio vitale dell'uomo in tutte le sue parti del corpo, è chiaro che essa deve anche essere presente in tutte le sue parti, in caso diverso certe parti del corpo non avrebbero evidentemente vita, e sarebbero quindi morte come tutto intero il corpo quando esso viene abbandonato dall'anima. Ma poi che tutto il corpo è in attività, l'anima, quale fondamento dell'attività vitale, deve essere necessariamente diffusa in tutto il corpo; Per conseguenza l'ANIMA, già per logica induzione della mente di un essere umano puro e sano, è, senza alcun dubbio possibile, interamente UOMO di sostanza spirituale, ed ha,- notabene,- la sua sede in tutto il corpo!. |
20-03-2006, 14.00.35 | #130 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Citazione:
Dovresti fare piu' esperienza e leggere di meno. La semplicita' degli antichi e' proverbiale e oltretutto e' veramente cosi, ma solo nel silenzio profondo ti si svelano gli arcani, quelli veri. |
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