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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 26-07-2005, 10.53.10   #51
atisha
Ospite pianeta Terra
 
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Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
E poi non facciamoci dominare dalla paura e dalla presunzione: ne
rimarremmo schiavi, credendo di essere degli autononomi e liberi pensatori.
Mentre in realtà saremmo le prime vittime del nostro esagerato orgoglio.
Ma occorre fiducia per viaggiare profondamente dentro sè stessi...perchè questo è un campo dove si può entrare solo con il cuore aperto, oltre che un forte spirito di discernimento.
Queste sono le due qualità basilari per apprendere nella dimensione spirituale.
Ed ecco perchè non sono i Maestri che mancano ma gli allievi interessati seriamente a conoscere se stessi.


bellissima sintesi.. non aggiungerei altre parole..
è tutto così esplicito...per chi vuole capire con libero Cuore e veramente progredire.
atisha is offline  
Vecchio 26-07-2005, 11.09.45   #52
La_viandante
stella danzante
 
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Data registrazione: 05-08-2004
Messaggi: 1,751
Citazione:
COSA non vi fa assumere una solida posizione spirituale???

Avete entrambi il medesimo genere di carenza, chiamiamola pure... "rifiuto di assunzione".

Perchè?



temo che oltre alla domanda dovrai fare da te anche per la risposta perche' questo non rientra tra i miei problemi, e' come se mi stessi domandando xche' non assumo una solida posizione sul sesso degli angeli, problema di assoluta inutilita' ... insomma non e' certo il genere di domande indispensabili all'esistenza, ma se le ritieni tu cosi' nulla ti vieta di fartene un problema tuo e trovarti la soluzione, io faccio tranquillamente a meno
La_viandante is offline  
Vecchio 26-07-2005, 12.03.20   #53
Mistico
Utente bannato
 
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
Lavia, resta il fatto che tu sei quì in "Spiritualità" a dichiarare il tuo niente, il tuo "ateismo".

Nega quel che ti pare... a me non la dai a bere perchè vedo bene quel che tu "ti" fingi di non vedere.

Se tu non sentissi il bisogno di colmare un vuoto, non saresti quì con in mano il grosso foro delle tue convinzioni a sostenerne il peso!

Sei in un'apparente grossa incongruenza, così come ti presenti... Ma la verità è un'altra.
Mistico is offline  
Vecchio 26-07-2005, 12.06.04   #54
gyta
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Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
Citazione:
Messaggio originale inviato da Mistico
..con in mano il grosso foro delle tue convinzioni a sostenerne il peso!

Chiamasi anche.. "buco nero"!!

Oppsss.. ecco lo so.. calmini!!Scherzavo..!!
Ma si sa che al fondo d'ogni scherzo..

Pace&Fiori..!!!!!!!!!



Gyta
gyta is offline  
Vecchio 26-07-2005, 12.09.20   #55
Uno
ospite sporadico
 
Data registrazione: 05-01-2004
Messaggi: 2,103
Citazione:
Messaggio originale inviato da atisha
Non succede mai attraverso qualcos’altro, succede solo attraverso la Sorgente (dalle parole di Karl Renz)

ed un vero maestro è arrivato alla Sorgente...

Se un maestro produce bruttezza chiusura di cuore, menzogna, distruttività e arroganza è senz'altro un falso...

se un maestro produce pace, apertura di cuore verso se stessi e verso gli altri, arricchimento che dura nel tempo, sarà un vero maestro..avrà raggiunto la Sorgente e libera-mente le sue parole toccheranno il nostro essere...e ben presto potremo vederne i nostri frutti, senza dover chiedere agli altri "come riconoscere lo stesso"...


Sempre se sei in grado di vedere la realtà.... ma se lo sei non hai bisogno di un maestro, lo sei anche se apparentemente non operante
Uno is offline  
Vecchio 26-07-2005, 12.11.16   #56
Mistico
Utente bannato
 
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
x Gyta

Quello è pieno di TUTTO ! eheheeh!

Nessun buco nero si è mai dichiarato ateo.

E' vero però: Lavia è come un Black Hole... apparentemente un foro nel cielo ed invece è un densissimo punto di ammasso che non mostra quel che trattiene.

Ben detto Lady Gyta!
Mistico is offline  
Vecchio 26-07-2005, 12.12.26   #57
Estragone
Utente bannato
 
Data registrazione: 03-06-2003
Messaggi: 58
Citazione:
Messaggio originale inviato da atisha
corretta lettura Estragone..!

le cose più semplici sono sempre quelle più nascoste...
..o che non vogliamo vedere.

riallacciandoci al maestro...la morale è anche quella di non buttar via una possibilità (un frammento) solo perchè la stessa non è stata in grado di riflettere la nostra intera immagine e accarezzare il nostro ego...

cercare di frantumare l'ego..e non le poche possibilità che incontreremo nella Vita di scontrare un maestro.
Come sarebbe a dire: corretta lettura!
Così fai torto a me, ma anche un po’ a te. Quanto da me proposto è solo un modo d’interpretare i fatti, un modo attribuibile solo ad Estragone. Vladimiro, viceversa, potrebbe leggere la novella in maniera ben dissimile dal suo eterno amico. Come? Si può provare:
<Un giorno Giufà passeggiando trovò in mezzo alla strada un pezzo di specchio rotto per terra.
Ne raccoglie un frammento , si guarda per qualche istante e poi esclama:
"Ora capisco perchè mai ti hanno frantumato!!"...>

Vladimiro incappa in un frammento di specchio, lo raccoglie ed osserva se stesso rifratto in quella fredda materia. Ciò che vede è, come per Giusfà, non solo le sue sembianze esterne, ma il frammento gli offre la visione del suo intimo più profondo. Ne resta affascinato ed anche un po’ spaventato, ma non si libera dell’oggetto perché finalmente ha scovato un qualcosa che, ben lungi dall’impartire un asettico insegnamento esterno, da comprendere attraverso complessi processi mentali e psichici, gli mostra con chiarezza e semplicità quel che forse non cercava cercava e non si aspettava di trovare. Tutto ciò un po’ lo sconcerta: mai avrebbe immaginato d’imbattersi un giorno in un oggetto che tanto lo coinvolge parlandogli del suo intimo e della sua vera essenza. Resta quasi imprigionato da questa nuova esperienza e comprende che non tutti, forse neppure lui, sono pronti ad affrontare un viaggio che li porti ad attraversare e percepire con nitidezza le proprie ombre, che imprigionano ed attanagliano. Ciononostante conserva il frammento di specchio, considerando che la verità, soprattutto quella che coinvolge il proprio intimo, pur spaventando e disorientando, val sempre la pena di viverla. Percepisce con chiarezza che l’oggetto da cui proviene quel misero frammento deve possedere un potere quasi magico che, nell’ammaliare, sconcerta e confonde, per cui chi ne entrasse in possesso, nel contemplarlo e contemplarsi in esso, non potrebbe più essere quel che era prima… a quel punto della sua breve riflessione, pochi attimi, proferì queste parole: <ora capisco perché mai ti hanno frantumato!!>.
Vladimiro, a differenza di Giusfà (Estragone), subisce il fascino magnetico del mistero, e, al tempo stesso, si rende conto del pericolo insito in questa inusitata esperienza, ma cede alla lusinga di conoscersi. Cosa accadrà di lui nel prosieguo della propria vita non è dato saperlo. Giusfà/Estragone, viceversa, interpreta l’immagine riflessa dal frammento in maniera più negativa, rifiutando di vedere ed accettare quel che l’amico aveva visto ed accettato.
Ma non finisce qui!
Anche Godot, un giorno passeggiando, trovò in mezzo alla strada un altro frammento del medesimo specchio frantumato.
Anch’egli lo raccolse, si guardò per qualche istante e in quel momento non vide alcunché se non la sua inebetita immagine esteriore ivi riflessa. Si attendeva altro. Egli, a differenza dei due precedenti protagonisti era alla ricerca di un vaneggiato ‘strumento’ o ‘oggetto’ magico che rispondesse ai suoi quesiti in merito al proprio essere e alla sua collocazione all’interno della realtà. La sua ricerca, inesausta, fu dunque mortificata dalla scoperta che quel che i suoi eteronomi (Valdimiro ed Estragone/Giusfà) avevano trovato non fosse altro che un misero, comune ed inutilizzabile frammento di vetro. Questa delusione, accompagnata da una certa stizza, lo indussero a proferire queste parole: “ora capisco perché mai ti hanno frantumato!!”.

Come vedi ciascuna delle tre interpretazioni è coerente o verosimile. Vi è una causa in ognuno dei tre eventi citati, e vi è un effetto causato. Ma pur essendo il racconto perfettamente speculare, l’approdo è sempre diverso. Si tratta di tre visuali diverse. Forse potresti inferire che per Godot è valido il detto: <chi cerca non trova, chi non cerca trova quel che mai ha cercato. Smettete di cercare per trovare!>. Ovviamente, come potrai ben intuire, il detto non è mio. Si tratterebbe, forse, ma è sempre interpretazione, ancora una volta di attaccamento. Godot non trovò nulla perché era attaccato ancora al suo desiderio, alla sua brama di trovare quel che cercava. Ma cosa potresti dedurre da queste tre novelline perfettamente uguali, dissimili solo nel loro epilogo? Null’altro che la vita è solo interpretazione. Così pure un testo, sia esso letterario o ridondante e pregno di insegnamenti spirituali. Esso è letto e compreso attraverso un complesso processo che coinvolge tanto i nostro organi di senso, quanto le nostre capacità attentive ed elaborative, quindi è sempre soggetto ad una decodifica, quindi, ancora una volta, sottostà alla necessità di essere interpretato. Un Maestro quando trasmette un insegnamento, trasmette parte delle sue proprie intime esperienze – decodificate, interpretate – e parte degli insegnamenti ricevuti – decodificati più volte, interpretati più volte -. Un discepolo acquisisce queste esperienze mediate e questi insegnamenti mediati, aggiungendovi, se il caso lo assiste o lo contrasta (dipende dai punti di vista), proprie intime esperienze immediate (non mediate), che sottopone alla mediazione della sua interpretazione. Vuoi un ulteriore esempio? Esiste un esperimento semplicissimo da riprodurre in ogni condizione e situazione:
prova a narrare un fatto, non necessariamente lungo, purché sia particolareggiato, ad una qualsiasi persona. Domanda poi che questa persona, che ha seguito la tua narrazione con estrema attenzione, trasmetta ciò che ha acquisito ad una terza, e così via fino a coinvolgere in tutto almeno sette persone (il numero non è casuale). Al termine del processo, domanda all’ultima persona di narrarti ciò che le è stato trasferito, cosa è dunque rimasto dell’evento originario da te narrato. Avresti delle sconcertanti sorprese. Parti dell’evento sono andate perse, altre si sono aggiunte. Il tutto avviene non per effetto di una malafede di qualcuno dei narratori intermedi, ma solo per causa delle interferenze.
Forse ho estremizzato, ma non credere poi tanto. Un Maestro dovrebbe trasmettere all’allievo la propria luce, o forse l’insegnamento per giungere ad accendere la luce intima dell’allievo. Trattandosi non di una luce proveniente da una fonte elettrica, ma di quella dell’anima, ciò che dovrebbe essere trasferito o insegnato dovrebbe attenere essenzialmente alla purezza di questa fonte e di questa luce. Quindi anche gli insegnamenti, a questa ricerca connessi, dovrebbero essere trasferiti puri, non incrostati da aggiunte, omissioni, interpretazioni: interferenze. Ecco perché un insegnamento, o l’acquisizione di un insegnamento, è sempre solo verisimiglianza e mai purezza. Nella prospettiva da me suggerita, colui che trarrebbe più giovamento dal feedback Maestro-allievo sarebbe appunto il Maestro, che, qualora accorto, avrebbe aggio di verificare le distorsioni trasmesse ed acquisite nell’insegnamento di dottrine o ‘magisteri’ sì tanto delicati.
Ciao
Estragone is offline  
Vecchio 26-07-2005, 12.16.24   #58
gyta
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Messaggio originale inviato da Mistico
Quello è pieno di TUTTO ! eheheeh!

Nessun buco nero si è mai dichiarato ateo.

Cazzarola, Mistico.. Un po' di larghezza di vedute..!!
Il "buco nero" per antonomasia è quello che inghiotte e distrugge tutto al suo interno e puffff lo fa sparire..



Gyta

p.s Mistico.. ma come 'azz fai a rateizzare così bene i tuoi post..??
'n attimo prima c'era y, 'n attimo dopo c'è zkw2..
(ho tolto l'audio apposta.. o m'illumino a forza di din-don "nuovo messaggio in arrivo")
Ciao, Mister Mistico..!!
gyta is offline  
Vecchio 26-07-2005, 12.22.16   #59
gyta
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Messaggio originale inviato da Estragone
..Esiste un esperimento semplicissimo da riprodurre in ogni condizione e situazione:
prova a narrare un fatto, non necessariamente lungo, purché sia particolareggiato, ad una qualsiasi persona. Domanda poi che questa persona, che ha seguito la tua narrazione con estrema attenzione, trasmetta ciò che ha acquisito ad una terza, e così via fino a coinvolgere in tutto almeno sette persone (il numero non è casuale). Al termine del processo, domanda all’ultima persona di narrarti ciò che le è stato trasferito
Ciao

Ecco.. in questo sta la sottile differenza
tra la religione organizzata e la spiritualità non superficiale..!!

Bye!

Gyta
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Vecchio 26-07-2005, 12.43.55   #60
La_viandante
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misty, tu continui imperterrito a disegnare un personaggio con connotazioni che non riguardano affatto me.. ora la domanda sorge spontanea.. cosa spinge una persona a proiettare se' stessa in un personaggio di fantasia? .. non sara' che stai operando una battaglia con una parte di te stesso della quale ancora non hai e non vuoi prendere coscienza?.. se e' cosi' benvenga, e' un processo di evoluzione anche questo, e usa pure il tuo fantoccio la_via come alter ego, non puo' che farti bene

La_viandante is offline  

 



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