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25-07-2005, 23.07.03 | #43 | |
Perfettamente imperfetto
Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
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Re: re: sperperiamo ancora...
Citazione:
Grande il Karl Renz, un'altro mio caro "Maestro"...ora "fratello". Ciao Ilpe, vedo che cominci anke a vedere qualcun'altro oltre che J.K. Mi fa piacere per te. Sono tanti...basta non restare chiusi. |
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25-07-2005, 23.12.11 | #44 |
stella danzante
Data registrazione: 05-08-2004
Messaggi: 1,751
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x kant, io atea ci sono nata, nn mi e' mai riuscito di iniziare a credere a dio & co... e come si suol dire o ti mangi sti spaghetti o ... no era minestra, con spaghetti non c'e' la rima, non ho raggiunto un bel nulla quindi e' la mia condizione naturale
cmq skerza seriamente quanto vuoi kant, io t leggo sempre volentieri ... anzi certe volte penso che sei davero illuminato... ma certe volte pigli di quelle cantonate che.. mi devo ricredere |
26-07-2005, 01.42.46 | #45 |
Utente bannato
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
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Free e Lavia,
Uno cerca il come si fa quel che non sa, l'altra nega con fervore l'esistenza di qualcosa che, assente, lascia un vuoto troppo ingombrante... Non c'è bisogno di saper fare quel che non sappiamo. Non c'è bisogno di lasciare vuoti in noi solo perchè il vecchio occupante l'abbiamo sfrattato. La vita è da considerarsi reale e la spiritualità, per quanto importante sia, è da considerarsi virtuale. Perciò, il fare va applicato al reale e non allo spirituale che è solo il movente del fare. La spiritualità ha verità virtuali... Non ha senso "negare": basta scegliere e diventa vero. Scegliete entrambi: Free quel che vuole fare per i propri moventi; Lavia quel che potrà credere al posto di quel che nega. Cosa non vi fa accettare una vostra solida posizione spirituale? Free, Tu misuri molto, ma non sai se sono litri o metri o gradi... Lavia, tu misuri zero giusto perchè neghi che esistano unità di misura... COSA non vi fa assumere una solida posizione spirituale??? Avete entrambi il medesimo genere di carenza, chiamiamola pure... "rifiuto di assunzione". Perchè? |
26-07-2005, 08.53.21 | #46 | |
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Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
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Citazione:
Perdonami, Estragone se mi metto nel mezzo di un discorso indirizzato ad Atisha (e chiedo scusa anche a te)ma è evidente che non essendo prettamente in tema della discussione si è saltato di sottolineare l'erroneità e l'infondatezza di alcune tue affermazioni, che citi come consolidate.. Chiedo nuovamente scusa per questa parentesi alla discussione primaria, ma mi sembra importante sottolineare alcune considerazioni che assolutamente non condivido..! Non so a quale "scuola" spirituale tu possa basare le tue riflessioni e per quanto tendo a rispettare ogni personale "formazione" sento anche necessario levare dal piedistallo alcuni zavorranti massi che trovo cozzanti allo stile meditativo e riflessivo del forum.. Tenendo tu, così almeno scrivi, alla non superficialità delle considerazioni.. osservo quanto segue.. attraverso la mia personale riflessione alle tematiche da te toccate: Scrivi: "Il distacco… non solo dalla propria aggressività, ma fondamentalmente dal proprio Io." Non ci "distacca" dalla propria aggressività ma la si comprende per ciò che rappresenta, essendo questa un linguaggio del nostro io! Non ci "distacca" nemmeno dall' "io", essendo sede della nostra integrità umana, ma lo si osserva per la sua apparenza, riconoscendo radicalmente noi stessi non come "io"! "Annullarsi significa toccare Dio", scrivi. "annullare se stessi" significa andare incontro a dissociazioni mentali e non al percepire.. Dire "nella sua indifferenza, opera" significa leggere "Dio" con connotati emozionali propri dell'uomo.. "..concetti basilari per l’abbandono del sé" Non c'è l' "abbandono" del sé -come già spiegato, al massimo l'"abbandono al Sé", intendendo quest'ultimo come la realtà "sottostante", od ancor meglio, la realtà.. "..celano nel proprio nucleo un’impossibilità radicale per l’uomo (umano) di percepire questo nulla.." E questa ce (/me) la dovresti spiegare.. Se non erro stai dicendo: é impossibile toccare/percepire Dio.. "<Dio è la negazione della negazione>": anche quest'affermazione chiede chiarimenti visto la suo linguaggio squisitamente intellettuale.. (Dio>Uno) "significa.. essere puro ed intangibile rispetto.. a chi è umano"..: ed anche qui sottolinei nuovamente l' "intangibilità" di Dio.. Mentre a mio avviso così non è..! "scordare il nostro essere umani, svaporarlo.." "confusi in un Uno nel Suo niente?": Ecco, appunto!! "scordare il nostro essere umani" significa proprio fare.. "confusione"! "scordare" è una parola che ha un bello e tosto peso..! "scordare" è "confusione" lontano dall'attenzione cosciente che il sentiero spirituale (sempre a mio avviso!) richiede..!! Ed anche quel Suo "niente" da te riportato, senza virgolette di sorta, induce il lettore ad un obbligato fraintendimento.. che insieme al "Dio è la negazione della negazione" crea proprio un bel viscido pastrocchio mentale..!! Concludi poi affermando: "nessuno gusta di più la dolcezza eterna se non coloro che (insieme con Cristo) sono nella più grande amarezza." Ora, dov'è scritto che l' amarezza sia strada di consapevolezza, che tu indichi come "dolcezza eterna"?? Che la sofferenza serva ad uno scopo è un conto, altro è accomunare, mettere sul medesimo piano, l'amarezza con la conoscenza..!! Non volevo passarti sotto torchio ma il tuo discorso è troppo "fermo" per lasciarlo cadere in un generale oblio, nonostante esuli dal tema primario..!! Spero che in nome della costruttività perdonerai senz'altro questa mia certosina pignoleria.. Gyta |
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26-07-2005, 10.12.07 | #47 | |
Utente bannato
Data registrazione: 15-10-2004
Messaggi: 1,265
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Citazione:
ed allora per cuale motivo avrebbe dovuto prendersela con il Mirror? E’? dai rispondi! che passi a 2post/yy |
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26-07-2005, 10.42.40 | #49 |
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
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Non succede mai attraverso qualcos’altro, succede solo attraverso la Sorgente (dalle parole di Karl Renz)
ed un vero maestro è arrivato alla Sorgente... Se un maestro produce bruttezza chiusura di cuore, menzogna, distruttività e arroganza è senz'altro un falso... se un maestro produce pace, apertura di cuore verso se stessi e verso gli altri, arricchimento che dura nel tempo, sarà un vero maestro..avrà raggiunto la Sorgente e libera-mente le sue parole toccheranno il nostro essere...e ben presto potremo vederne i nostri frutti, senza dover chiedere agli altri "come riconoscere lo stesso"... frantumare il proprio ego (e non lo specchio) significa saper bussare anche cento volte alla porta di un maestro e non rimanere offesi se per altre cento volte ci potrebbe chiudere la porta in faccia... più un maestro respinge...più le risposte che ci potrà aiutare a riconoscere saranno verità... |
26-07-2005, 10.45.04 | #50 | |
Perfettamente imperfetto
Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
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Citazione:
Questo è il punto. Un autentico Maestro non esiste più come Ego. Questo è assolutamente da capire. Egli dà perchè perchè è nella sua natura e funzione dare ma non ha aspettative di ritorno: ha in abbondanza e vuole condividere. E' Amore impersonale: come il sole, come l'acqua...che danno a tutti i indistintamente, in forme e modi diversi, senza preferenze, senza esclusioni. Poi, spetta a chi si avvicina loro, se attingere o meno. Ma loro sono lì: luminosità interiore a disposizione di chi la vuole, per essere usata...affinchè anche tu la possa diventare ed esprimere, visto che è nella tue possibilità, anzi, è la tua stessa essenziale natura, che hai dimenticato di possedere e che puoi ritrovare. Ti stanno solo ad indicare la via per diventare Maestro di Te stesso. Quelli veri non creano dipendenza ma libertà, liberazione. Se non fanno ciò, io non li considero Veri Maestri. Al massimo saranno insegnanti di qualcosa che non mi interessa. Questi sì, è meglio evitarli, ancora pieni d'ego ed interesse personale...ma non facciamo di tutt'erba un fascio: è un grave errore. E poi non facciamoci dominare dalla paura e dalla presunzione: ne rimarremmo schiavi, credendo di essere degli autonomi e liberi pensatori, mentre in realtà saremmo le prime vittime del nostro esagerato orgoglio. Ma occorre fiducia per viaggiare profondamente dentro sè stessi...perchè questo è un campo dove si può entrare solo con il cuore aperto, oltre che un forte spirito di discernimento. Queste sono le due qualità basilari per apprendere nella dimensione spirituale. Ed ecco perchè non sono i Maestri che mancano ma gli allievi interessati seriamente a conoscere se stessi. Ultima modifica di Mirror : 26-07-2005 alle ore 10.50.28. |
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