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30-12-2015, 09.58.27 | #62 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 22-03-2015
Messaggi: 257
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Riferimento: Credere o non credere: sono due ipotesi con uguale probabilità ma di segno contrario?
Citazione:
E' anche vero però che quel poco che siamo è tutto ciò che abbiamo... |
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30-12-2015, 10.42.41 | #63 | |
Moderatore
Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1,444
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Riferimento: Credere o non credere: sono due ipotesi con uguale probabilità ma di segno contrario?
Citazione:
Ma questo (rendersene conto) farebbe gia la differenza!! ..il Che vorrebbe dire,secondo me,Che si puo e si e' (Gia implicitamente) oltre di quello Che si crede..o si vuole continuare a credere!! |
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30-12-2015, 11.21.14 | #64 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 18-12-2015
Messaggi: 78
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Citazione:
Quel poco o niente che siamo è esattamente il poco o niente che consapevolmente o inconsapevolmente abbiamo scelto di essere. Basta pensare che il Signore Dio ha sacrificato il Suo figlio per noi perché ognuno di noi vale quanto Suo figlio. Esempio: Un chilo di pane vale euro, sta a significare che tre euro valgono un chilo di pane. idem per noi. Volendo per un attimo sposare la tesi di questo thread, naturalmente non mia, che sostiene l'equivalenza delle due ipotesi, non possiamo negare che chi ha creduto ha fatto opere impossibili per chi non crede. Questo basta per dimostrare che le due ipotesi portano risultati diversi, e che differenza!!!! Se siamo poco o niente vuol dire che crediamo poco o niente nel Signore Dio, siamo prigionieri del male e del maligno anche se non ci accorgiamo. Chi crede sente la presenza dell'onnipotente nel suo cuore, nelle sua vita, nel suo cuore e nelle sue viscere e non può non credere perché la sua fede è un sentire, un vivere, un operare e non una idea della mente che appartiene a chi non crede perché non sente..... Chi crede ha la vita e chi ha la vita ha tanto. |
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30-12-2015, 12.19.57 | #65 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 22-03-2015
Messaggi: 257
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Riferimento: Credere o non credere: sono due ipotesi con uguale probabilità ma di segno contrario?
Citazione:
Personalmente mi rendo conto ogni giorno dei limiti di "tutto ciò che ho". Lo sperimento purtroppo nella mia impossibilità di alleviare la sofferenza altrui, se non in misura ridicola e inefficace, con cui mi confronto quotidianamente. Ma conosco solamente il mio sentire, di quello degli altri...nulla posso dire. |
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30-12-2015, 12.21.14 | #66 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-12-2011
Messaggi: 899
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Riferimento: Credere o non credere: sono due ipotesi con uguale probabilità ma di segno contrario?
Citazione:
Il taglio che voluto dare al post è alla radice del problema. Diversamente non si riuscirà mai a capire il perchè simili umani si differenziano in una così importante conclusione il credere o non credere in Dio. Il non credente è simile allo schema linguistico delle scienze, di come sintatticamente descrivono il mondo e lo indagano.E' il S.Tommaso che deve toccare le piaghe per credere.Quindi alludo alla forma mentale di persone prigioniere in uno schema che ritengono più consono e coerente al loro pensiero. Einstein utilizza molto l'intuito, tant'è che le dimostrazioni fisiche e matematiche delle sue teorie verranno dopo che le ha enunciate. Muta il procedimento dimostrativo.Dalla fine dell'Ottocento fino ai primi decenni del Novecento ,le scienze fisico-naturali compreso gli strumenti logico-matematici e le teorie linguistiche, mutano profondamente tanto da mettere in discussione l'epistemologia. Se al giorno d'oggi gli atei nella nostra cultura sono parecchi di più che due secoli fa, la deduzione è culturale.E' il meccanismo mentale umano che ha deciso di utilizzare forme di conoscenze invece di altre ritenendole più opportune. Ma è corretto? Davvero le scienze sintatticamente rispondono meglio alle precedenti culture: su quale scopo e fine? Sono balle che siamo più condizionati educativamente dalle religioni, lo siamo molto di più dalle scienze.L'errore è ritenere che la scienza sia neutra e impersonale ( e quì invece risiede la sua forza nell'anonimato),mentre le religioni e spiritualità siano personali.La scienza ha una sua etica e morale quanto le religioni, perchè le prassi sono figlie di come noi mentalmente viviamo, vediamo ci rapportiamo alle problematiche del mondo e soprattutto della nostra esistenza. Il mio accento quindi è l'uomo oggi che mentalmente ,materialmente vive dentro una cultura che ha volutamente reso insignificanti i segni e i simboli che la stessa esistenza richiama, riempiendoli di interrogativi e dichiarandoli indissolubili. L'arroganza oggi è in mano alla scienza, non alle religioni e spiritualità che sono sulla difensiva,perchè è cultura dominante in mano al potere costituito e regola le esistenze nel mondo della produzione, educazione. Ha deciso lei ciò che ritiene razionale e irrazionale, ha deciso quali strumenti gnoseologici sono opportuni. Così ha delimitato la conoscenza e limitato la mente umana. Ora come posso dire di Dio ha chi ha chiuso prima ancora del suo cuore la mente in quella cultura che ha dettato le regole? Ma contraddittoriamente la scienza utilizza gli stessi strumenti che furono prima del suo avvento e che appartengono oltre che alle filosofie e metafisiche, alle religioni e spiritualità Ma come si può credere in una scienza che dovrebbe produrre conoscenza e non riesce nemmeno a definire il pensiero stesso che lo genera?Come posso parlare di vita se non ho il significato dell'esistenza? Così se la vita è osservata come in un cinematografo dalla scienza, la vita scorre e passa per il non credente. ..Al prossimo film. Per finire, o il non credente dichiara chiaramente quali siano gli strumenti linguistici a cui fare riferimento (ad es. i sentimenti possono essere ritenuti una forma di conoscenza? Su cosa si fonda la morale senza Dio?), o tutto è chiacchiera in quanto privo di coordinate sintattiche che identificano i concetti |
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30-12-2015, 12.21.37 | #67 | ||||
Moderatore
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Messaggi: 1,503
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Citazione:
Non credo sia corretto definire il tentativo di illuminare la fede con la ragione, nella prospettiva che individui tu. E per finire, il cristianesimo è certamente amore ma, la cosa principale, il cardine, il fulcro è la RISURREZIONE. Senza di essa il cristianesimo non è altro che una buona filosofia. Questa incontrovertibile affermazione presta al fianco ad una critica e cioè al fatto che sia un po' meschino abbracciarla nella speranza della vita eterna e non per puro amore. Eppure è così. L'uomo è debole e Dio, secondo la fede cristiana, gli viene incontro promettendogli l'unica cosa che valga veramente la pena; la vita eterna. Che ne pensi, è un atteggiamento cinico ed utilitarista? Citazione:
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30-12-2015, 13.05.41 | #68 | |
Nuovo ospite
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Riferimento: Credere o non credere: sono due ipotesi con uguale probabilità ma di segno contrario?
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Ultima modifica di memento : 30-12-2015 alle ore 17.25.02. |
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30-12-2015, 13.40.17 | #69 | ||||
Nuovo ospite
Data registrazione: 02-08-2015
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Riferimento: Credere o non credere: sono due ipotesi con uguale probabilità ma di segno contrario?
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P.S anche il diavolo promette vita eterna[/quote] Citazione:
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30-12-2015, 15.42.00 | #70 | |
Moderatore
Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1,444
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Riferimento: Credere o non credere: sono due ipotesi con uguale probabilità ma di segno contrario?
Citazione:
i limiti sono intrinseci alla nostra (attuale) condizione "finita" e de-finita a mio avviso pero sarebbe comunque un errore (una scelta,come dice giuscip) quella di identificarci con la sofferenza,per quanto "qui" non possiamo negarla,in primo luogo perché ci chiude in un circolo vizioso che si auto alimenta,tra l'altro riducendo tutto ad "un solo lato della medaglia',quando sappiamo invece che in natura luce ed ombra si compenetrano e coesistono vicendevolmente,come nel TAO e cosa ancora più importante,perché non consente l'accesso alla vera identificazione che consiste nella conoscenza immediata ed intuitiva del REALE..che e' al di la delle contingenze e percio della sofferenza stessa. in altre parole l'identificazione con la sofferenza diventerebbe il reale,(a tutti gli effetti) escludendo dalla propria visione il REALE. ..sembrerebbe una sottigliezza,ma la differenza a parer mio e' abissale |
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