ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
16-07-2003, 15.43.44 | #163 | |||||
Ospite abituale
Data registrazione: 05-04-2002
Messaggi: 1,150
|
Citazione:
"… Non possiamo valutare queste cose nei termini che usiamo di solito per le cose che facciamo: le tecniche di meditazione, lo yoga e tutto il resto. Non sono contro queste cose, non fraintendetemi, ma tutto ciò non è il mezzo per raggiungere il traguardo che vi siete prefissi. Il traguardo stesso è falso. Se è un corpo flessibile ciò che vi interessa, probabilmente le tecniche yoga vi aiuteranno. Ma certo lo yoga non è lo strumento per raggiungere ciò che chiamate illuminazione o trasformazione o qualunque altra parola vogliate usare. Anche le tecniche di meditazione sono azioni basate su se stesse. Sono meccanismi di auto-perpetuazione. Voi mancate l'obiettivo nella vostra ricerca della realtà ultima proprio a causa di tutte queste tecniche, che non sono altro che stratagemmi che usate allo scopo di rendere permanente il vostro io. Voi realizzerete all'improvviso, o albeggerà in voi, la comprensione che la ricerca stessa della realtà ultima è un meccanismo di auto- perpetuazione. Non c'è nulla da raggiungere, nulla da guadagnare, nulla da ottenere…" Citazione:
Più cercherete di capire la realtà (che chiamate realtà ultima) più vi sarà difficile vivere la realtà delle cose come sono. In pratica sono i vostri tentativi per sfuggire la realtà del mondo così com'è che vi rendono difficile vivere in armonia con le cose che vi circondano…."…"… Quando vi libererete dal desiderio di raggiungere, o sperimentare quella realtà che collocate fuori di voi, troverete non solo che è difficile comprenderla, ma anche che non vi è possibile farne esperienza; " E via discorrendo, ci sono altre decine di passaggi che attesterebbero, per voce di una persona comunemente definita 'illuminata', l'errore insito in quel che affermi tu… che dire? Citazione:
Citazione:
Citazione:
"… Parli di esperienza e promuovi la tua personalissima esperienza ad unico elemento a cui attribuire significato e veridicità… non male. Ti racconto una storia, vera, ricca di esperienza e di vissuto. Ti parlo dell'esperienza del volo. Storie analoghe le potrai reperire, volendo, in un qualsiasi quotidiano, nella sezione cronaca… resta lì, scritto, nero su bianco. Chi scrive sovente evita di soffermarsi troppo a pensare quanto dura, dolorosa, triste e vera sia quel tipo d'esperienza. Così, mosso da un dovere esclusivamente professionale, narra con asetticità vicende tragiche, probabilmente al solo fine di riempire uno spazio che in difetto rimarrebbe vuoto. Hai mai provato il desiderio di spiccare il volo? Io tante volte. Tante altre ho sognato di volare. Avevo un amico. Ora non c'è più. Egli, un giorno, osò vivere quest'ebbrezza, visse questa esperienza… volò. Oggi non è più in condizione di raccontare quello che provò, ma io non ho alcun dubbio che quanto da lui sperimentato in quei 15, 20 secondi che separarono la sua determinazione dall'impatto che il proprio corpo ebbe con il suolo, fosse un qualcosa di estatico. Egli 'capì' o percepì, un giorno, che era in grado di volare... aprì le ali - quelle che lui dovette immaginare come tali - e si staccò dal davanzale della sua camera su cui era salito. Per 20 secondi circa si librò nel vuoto. Sono certo che quei pochi attimi che precedettero la conclusione della sua vita di ventenne, furono per lui i più belli ed intensi dell'intera sua esistenza. Lui ebbe esperienza di una cosa che a noi non è dato provare e raccontare: volare in assenza di appendici tecnologiche. Immagina la pace che riempì la sua mente, i suoi organi di senso. Se potesse raccontare, ne sono certo, ti direbbe quanto bello e confortevole fu quel momento. Non sarai certo tu o io che potremo affermare che lui in quel momento visse un'esperienza meno reale di quella cui fai cenno tu. Ha percepito la pienezza del volo, così come, racconta Bach, la percepì in un racconto Jonathan il gabbiano. Poi… poi nient'altro… la sua estatica esperienza è stata tragica per chi è rimasto e, chino sull'asfalto, ha dovuto ricomporre il corpo, e con questo anche le profonde ferite che si sono infisse indelebilmente nel proprio cuore… gli affetti che lasciava. Che voglio dire con ciò? Semplicemente che l'esperienza personale, se non verificabile, o replicabile, o misurabile o … (vedi cosa puoi aggiungere od omettere in assoluta libertà), non è indicativa di una verità fisica, reale, fattuale… o come più ti garba. Diventa solo una verità assolutamente personale, spesso, come in questo caso, assolutamente inaffidabile. Che altro ho voluto provare a trasmetterti? Nient'altro che la percezione, perché comunque la giri sempre di percezione si tratta, mistica, dei sensi, della mente etcc…, è spesso fuorviata da interferenze e che spesso, troppo, questa è indotta artificiosamente da fattori esterni che non restituiscono al soggetto percepente la realtà fisica che l'attornia. Alle volte l'induzione artefatta è causata da elementi chimici (nel caso del mio amico si chiamava LSD… conosci?), talvolta da patologie congenite irreversibili (immagina tu quali), sovente da momentanee fughe dalla realtà che non implicano necessariamente una dissociazione assoluta e durevole (magari, quest'ultimo, è il caso tuo… non ti offendere, mi raccomando). L'esperienza è valida solo per chi esperisce. Non afferma o convalida una verità spesso sofisticamente ricercata con la speculazione. Esistono in circolazione diversi testi che sono in condizione di chiarire meglio quanto il processo percettivo possa essere complesso e facilmente manipolabile… hai mai aperto un testo che tratta la materia? Hai mai avuto modo di constatare quanto sia facile fuorviare la mente? Provaci poi mi darai la risposta… recentemente ho avuto occasione di misurarmi con queste cosette, piacevoli ed illuminanti allo stesso tempo… io ho visto l'immagine del Cristo inserita in un contesto assolutamente incomprensibile… che devo dire, che anch'io ho vissuto un'esperienza mistica? E che per il solo fatto che l'ho vissuta questa corrisponde alla realtà fisica? Capirai che non è così." Ciao |
|||||
16-07-2003, 17.05.10 | #164 | |||||||
Utente bannato
Data registrazione: 09-07-2003
Messaggi: 558
|
Citazione:
E no, devi dire chi è, per verificare se è veramente come tu dici, e cioè che è uno che solitamente ... OK? Citazione:
Stronzate. Lo Yoga e le tecniche possono essere molto utili, così come gli insegnamenti che la vita stessa ci dà, l'aiuto di un maestro, e molto altro. Tutto è illusorio, ma anche necessario. Poi? Citazione:
Stronzate! La Realtà Ultima di cui parli è solo una cagatina mentale prodotta da chi non conosce nulla. Sono parole assolutamente vuote per chi ne parla. Per questa volta ti sto rispondendo, ma non nascondere di chi parli e poi, cerca di parlare dei tuoi pensieri e non troppo di quelli degli altri. Citazione:
Lo utilizzo quando lo ritengo necessario, quando cioè certe cose che sento sono veramente stupide. Non vuole essere di offesa a nessuno, ma è quello che penso. Quando uno viene truffato è perchè è stupido, e quando impara starà più attento. Se viene truffato per una serie di fattori coagenti è perchè nel suo passato ha truffato qualcuno che era più stupido di lui approfittando, paga dunque lo stesso Karma e viene truffato da chi è più furbo di lui, e spesso è la società o il sistema stesso (non è necessario che sia per forza qualcuno, ma anche una serie di eventi). Citazione:
Quello che credi tu è solo quello che credi tu. Io lo rispetto, nel senso che sei libero di crederci quanto vuoi. Ma ci sono altri punti di vista, diciamo, infiniti. Citazione:
E' logico, se vuoi poi ne parleremo, solo di questo. Poi: non bisogna dimostrare niente a nessuno, ognuno esprime il suo pensiero e le cose ognuno le sperimenta dentro se stesso e basta. Ne può parlare dopo, ma chi ascolta se non sperimenta non saprà mai di cosa si sta parlando. E deve sperimentare lui, da solo, in prima persona. Citazione:
Hai ragione, ma non sai questo: Esiste uno spazio anticamente chiamato "Corpo Causale" dove l'essere identifica se stesso ad un livello superiore a quello del pensiero (la mente). In questo spazio vi è la Realtà Oggettiva delle cose, le leggi oggettive, e non soggettive. Quando tu ti esprimi con la mente e parli della mente, stai parlando della realtà soggettiva che ogni essere vive perchè continuamente identificato con i suoi pensieri. Ma oltre questa, cioè oltre la mente vi è la Realtà Oggettiva, che non è più il pensiero. Questo è uno stato che si raggiunge solo con la meditazione, e, nella vita comune, si ha ogni volta che si intuisce qualcosa (l'intuizione infatti non è pensiero, è oltre). Oltre questo, c'è poi l'anima, altra realtà eterna dell'essere, che è realtà di Amore. In quello stato non si pensa, si vive quella realtà. Ogni essere ce l'ha, dentro di sè, ma deve arrivarci da solo perchè libero di negarla quanto vuole. Se vuoi dialogare con me, ti prego, dai risposte più brevi e non troppe cose insieme. Alla prossima. Ciao, Giulio Ultima modifica di Giulma : 16-07-2003 alle ore 17.14.17. |
|||||||
16-07-2003, 21.48.41 | #165 |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
|
Per Giulma
Chi ha scritto quei testi era un uomo, ma chi ha vissuto certe cose di cui si è parlato era un illuminato, vero.
In un mondo dove esistono miliardi di esseri umani ognuno diverso dall’altro, e per di più ognuno di questi esseri umani è in continua evoluzione, per cui, in ogni attimo della sua vita è diverso da come era prima, come la misuri l’illuminazione? Inoltre…… Hai ragione, ma non sai questo: Esiste uno spazio anticamente chiamato "Corpo Causale" dove l'essere identifica se stesso ad un livello superiore a quello del pensiero (la mente) .............................. .. Questo è uno stato che si raggiunge solo con la meditazione, e, nella vita comune, si ha ogni volta che si intuisce qualcosa (l'intuizione infatti non è pensiero, è oltre). Oltre questo, c'è poi l'anima, altra realtà eterna dell'essere, che è realtà di Amore. Corpo Causale, stato indotto dalla meditazione, anima…… illuminazione Hai qualche prova inequivocabile dell’esistenza di tutto questo o stai proponendo anche tu la tua serie di ipotesi? |
31-10-2003, 16.37.01 | #166 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-03-2003
Messaggi: 246
|
Ho appena finito di leggere un libro di osho che si intitola LA DI
SCIPLINA DELLA TRASCENDENZA. Molto bello, è un commento a una raccolta di sutra del Buddha utilizzata per introdurre il buddhismo nel VI secolo d.c. in cina. Ogni parola di osho riporta in vita la profobdità di esseri elevati che hanno camminato sulla terra e hanno cambiato la storia dell'umanità. Adesso devo cominciare un'altro suo libro intitolato LA CANZONE DELLA VITA. Tutti e due i libri sono nelle librerie, essendo recente-nte stati pubblicati. Qualcuno li ha letti? |