Il pensiero e' l'unica chiave che c'e'.
E' l'energia intrinseca della vita.

Non ci sono vie, il pensiero e' la via.
E' distruttivo perche' viene rifiutato.

Sono daccordo ma c'e' un pensiero che diviene oggetto della mente e uno che scorre libero.
Pensiero e respirazione sono strettamente connessi.
Uno stato rilassato e naturale e' respirazione profonda.
L'uomo e' quell'essere in cui il pensiero appare, non e' presente nelle fasi precedenti della catena ali-ment-are....l'uomo si avvicina sempre piu' alla sorgente di tutta la realta'...che e' pensiero ma una forma piu' alta di pensiero che sorge spontanea e crea la realta'.
Riscoprire la sorgente del pensiero e' riscoprire la sorgente della realta'.
Cio' che sta prima del pensiero e che lo vede e' la coscienza di Se'.
Tutto e' Coscienza, in questo senso ogni cosa e' illuminata (e non solo gli apparenti esseri viventi...ma anche le pietre), perche' ogni cosa e' quella Luce che noi chiamiamo Vita.
Non c'e' imperfezione in Essa, non c'e' scopo, e' gratuita, libera e intelligente.
Cio' che appare come sofferenza, in realta' non lo e'.
Il pensiero fluisce come Luce: nome e forma (nama-rupa).
L'identificazione con i nomi e le forme e' la Vita senziente. In ogni punto di Luce c'e' quella pura Coscienza che scaturisce dal Padre o Vuoto o chiamatelo come volete anche se in realta' Egli e' Senza Nome (i suoi infiniti nomi sono il nome-forma e questo e' il dio con attributi di molte religioni, il dio persona).
Il Senza Nome e' inconoscibile, per questo io sono un ignorante e nulla so o posso dire di esso.
Sono sereno e...incantato.
Rilassamento non e' apatia o accomodamento, Atisha..

Secondo me, non è che viene rifiutato il pensiero, ma l'autoreferenzialità che il pensiero ha di se stesso. In questo caso, allora, è possibile che avvenga la distruttività nella manifestazione identificata con il pensiero negativo, con il pensiero che delira che un senso di potenza o impotenza personale.
E' l'energia della vita che crea il pensiero... e il pensiero che ci sia una qualche "chiave" è solo uno degli strambi e curiosi movimenti che increspano la Coscienza sempre immacolata, pura, inalterabile.
Il pensiero non è la via... è solo un sogno che si autoalimenta credendosi realtà unica. La Comprensione, invece, è la consapevolezza che il pensiero identificato, non funzionale, è un sogno ad occhi aperti.

La coscienza Gyta è premente sia come come pre/prima della mente, sia come imprimente.. lo coscienza non è interna, è ciò che arriva dall'Universo e che lasciamo o meno imprimere nella nostra mente (intesa non come cervello ovviamente), nello stesso modo in cui l'otturatore di una macchina fotografica lascia passare in modalità diverse l'immagine, la coscienza non ci apparterrà mai (per fortuna).
E' vero Flow... l'autoconoscenza in un primo tempo è un cumulo di rifiuti... dove mescoliamo mescoliamo, solo porcherie abbiamo dentro, egoismi, prevaricazione, voglia di emergere sulle spalle altrui etc... non ci sono cose belle, se ci fossero vorrebbe dire che ci conosceremmo già.
Ciò non toglie che non va evitata, in un primissimo istante si possono solo eliminare le porcherie più grosse ed evidenti, poi ci sono due possibilità: legarsi alla vita una corda e scendere nel baratro intenzionati a proseguire nella pulizia, oppure (consigliato da me) alternare la pulizia con l'immissione di linfa pulita.

Ad iniziare da chi segue le mode del vestiario, fino ad arrivare alle più alte vette della Spiritualità vedo sempre la tendenza all'imitazione cercando di andare sempre al (almeno per ora) irrangiungibile... la persona media sogna di diventare ricca e famosa, mica si mette a lavorare per conquistarsi un suo spazio benestante, lo Spirituale punta diretto ai Grandi cercando di imitare tutto compreso il pensiero e gli atteggiamenti non pensando che anche solo per pensare così bisogna Essere così. Non si può prendere una palude e farla diventare di colpo un laghetto... hai voglia a dire che di fondo il lago c'è già basta togliere la melma... è vero, ma primo non basta pensare di togliere la melma, bisogna farlo, secondo cosa ne fai di quella melma? La sposti su un'altro terreno? La sotterri? Pensate alle prime pioggie...
Se immettiamo acqua pulita mentre separiamo la terra dalla melma otteniamo due vantaggi, avremo il nostro laghetto ed un bel giardino.

vedo che parliamo tra tutti apparenti linguaggi diferenti..
e non c'è intenzione di Comunicare.. solo perchè si tenta di variare il linguaggio.. di renderlo un po' più personale ed esperienziale e non conforme al solito brodo...

raccolgo ciò che mi dici.. che altro posso fare? se non mi capisci tu ci sono altri che capiscono..è il gioco degli opposti..
può essere che io stia dormendo sonni profondi.. e che (per intenderci) io non viva ancora una vita semplice o improntata nel qui e ora..

daltronde a parlare siamo tutti bravi.. a scrivere ancor meglio...
ma se non si ha Fiducia nell'altro.. si fa poca strada.. nè si Comunica, nè si scambia...
poi come mi è stato insegnato e come vedo passo dopo passo in questo mio cammino è la Vita stessa che mi permette di osservare costantemente ciò che realmente ho potuto ... diciamo Conoscere, mi piace di più come termine.. e so che non è facile comunicare questa esperienza, perchè si presta sempre a troppi fraintendimenti... a proiezioni costanti..


fa lo stesso..

è possibile che abbia sbagliato tutto, chi lo sa... che non abbia ancora Visto un bel niente..
che io stia cercando l'impossibile... che io abbia fretta come sostieni tu..
che non abbia compreso il senso profondo dell'IO SONO come sostengono altri ancora..

ma ciò non toglie che da questa mia comprensione io inizi a Vedere altri spettacoli.. a raccogliere alcuni frutti.. dolci...
e per frutti non intendo nuove potenzialità che possano essere riconosciute dall'ego identificato o messe all'istante nella materia..
ma potere innanzitutto su se stessi, quello sì!


Mi ha sinceramente stancato non riuscire a parlare ed essere spesso fraintesa..
almeno qui pubblicamente, dalle solite inquisitorie modalità di interfacciarsi di alcuni...
di non voler relazionarsi per mancanza di Fiducia, con la sola presunzione che solo la propria strada sia quella giusta e che solo il proprio cammino sia sindacabile e sostenibile!!!

perchè ognuno è solo pronto ad osservare il cammino dell'altro e giudicarlo.. spesso senza volersi nemmeno avvicinare all'altro!..
solo perchè non parla da copione...ecco il dramma!

Mi ha stancato.. sincera-mente!





alla prossima, se accadrà..

Ciao Flow,
Oltre al pensiero c’è qualcos’altro.
In un passo del vangelo (cito a memoria quindi mi si perdoni forse l’inesattezza delle parole) Gesù rivolgendosi ai suoi discepoli chiese: Voi chi dite ch’io sia? Simone rispose:Tu sei il Cristo, figlio del Dio vivente. Gesù disse: Beato te perché questa risposta ti è stata data dal Padre mio che è nei cieli e io ti dico: tu sei Pietro e su questa pietra (intuizione) edificherò la mia chiesa, (intesa come verità e non come organizzazione religiosa) e le porte dell’inferno non prevarranno su di essa. ( è sull’intuizione profonda che si fonda la Verità).
Ancora più sotto Gesù predice la sua morte in croce, Pietro presolo in disparte gli disse: che questo non doveva accadere, ma Gesù gli disse: allontanati da me satana (ciò che non è vero )…
Non so se sono riuscito a mettere in risalto La profonda intuizione dal pensiero.. In tutti i modi ci ho provato.

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La consapevolezza e percezione non può essere un’atto di volizione. Lo stato di veglia viene da sè stesso.
E lo scherzo nello scherzo è che il tuo deliberato non fare nulla ostacolerà anch’esso l‘avvenimento. E’ realmente semplice il “fare” e “non fare” qualcosa sono entrambi sforzi di volizione. Il vero abbandono consiste nella totale assenza del “fare” o “non fare” qualcosa. Nisargadatta

Hai ragione, Uno: la coscienza non è "interna" e non "ci" apparterrà.. mai (!)
Poiché è la Coscienza ad <<Esistere>> non.. <<noi>> (!)

Gyta

Se e' solo per quello..neanche i pensieri ci appartengono..a meno che non si pensi che siano nella testa....

Cosi' come ci sono tante religioni,ci sono tanti linguaggi.
Anche se lo Spirito e' uno.
Non vedo invece uno sforzo adeguato a capire l'altro..oltre il "proprio" linguaggio.
Ma chi e' che cerca le differenze,invece di cercare i punti d'incontro?
A voi l'ardua sentenza..
NB Ammetto comunque di avere anch'io difficolta' a seguire Uno..
Aspetto..per comprenderlo meglio..

Devo dirlo, alcune cose del tuo intervento mi sono molto piaciute


Ecco, se davvero io imparassi a far fluire bene il respiro forse anche il pensiero fluirebbe meglio e più libero.
Ogni tanto invece mi accorgo di interrompere il respiro


Questo non occorrre commentarlo... è semplicemente una bellissima visione della Vita che condivido in pieno, anche se in certi istanti me lo scordo...ma so che è solo l'Avversario che mi gioca brutti scherzi per impedirmi di vedere la Luce


Questa è una cosa che ricorderò a chi ostinatamente mi chiede di definire il Dio in cui credo