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09-09-2007, 22.00.31 | #92 | |||
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Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
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L' essenza del percorso di conoscenza
Citazione:
Non c'è nessuno che si "debba" svegliare.. Certo è che il vivere sarebbe di gran lunga più <armonico> tra gli umani se una certa <coscienza> ci appartenesse salda nella mente ! Citazione:
Sì.. dovrebbero servire per allargare i confini, non per sigillarli! Citazione:
Gyta |
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09-09-2007, 23.03.57 | #94 |
ospite sporadico
Data registrazione: 05-01-2004
Messaggi: 2,103
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Riferimento: Un affondo sulla “conoscenza di se stessi”
Non è che sia stato zitto fin'ora, ho messo parecchi spunti qual e la, piuttosto pratici anche, non dovrò mica venire casa per casa come un piazzista che deve vendere qualcosa? Non vendo niente, soprattutto non vendo me stesso, ho fatto e faccio troppa fatica per continuare a non disperdermi, per rimanere agglomerato intorno a quel nucleo che ho conosciuto... il fatto che lo dica non mi rende diverso da chi in passato lo ha dovuto nascondere....
Converrai Van che 2 o 20 3D non saranno mai esaustivi su un'argomento del genere. Condivido il discorso di Ati sugli sforzi... (ah Ati non ci siamo capiti sulle correnti moderne, ma non importa non è il fulcro del discorso) o quanto meno (per i rifiuti mentali) sulla volontà che non è brama... sono due cose completamente diverse. Il discorso dell'occhio (rispondo anche all'amico Mirror) è giunto sul finale di un veloce post (sto ancora terminando di ripristinare alcune cose nel pc) ma non nego di aver lasciato la porta aperta alle individuali riflessioni, cosa che non è accaduta (Ati a parte) se non per negare l'idea. Ricordiamoci che per entrare in una stanza arrivando da un determinato corridoio c'è una sola porta, una sola serratura ma può avere infinite chiavi: vi propongo un "esperimento" riflessivo, provate a chiudere le palpebre, ovviamente in un ambiente quanto meno in penombra, e continuate a vedere... non è importante cosa vedrete, ognuno vedrà delle cose diverse, sia chiaro non parlo di fantasie o sogni, parlo dei ricettori della pupilla che non avendo stimoli esterni comunque non si spengono a meno che non focalizziamo l'attenzione su altro. Quando non ricevono informazioni da fuori, dall'ambiente gli occhi vedono quello che che c'è fino alla palpebra... cioè loro stessi.... che sia anche solo la superficie non è male neanche come metafora... però non è limitata alla metafora, implica anche processi fisici che non sono limitati agli occhi. Vedete che la stessa cosa che ora ho descritto potrebbe essere definita tramite la sola negazione, si potrebbe dire chiudi l'occhio e non rimane più niente quello è l'occhio che si vede... senza tutto il resto, le mie chiacchiere non si capirebbe (ammesso che si capisca) che una volta tolta la distrazione emerge quello che ad occhi aperti non si vede... se questa fosse una dottrina, alla stregua di quelle che conoscete meglio di me, si vedrebbero in giro persone ad occhi chiusi ma spenti... quello che vedo con il neti neti che gira... L'esempio di Giaggio è anche utilizzabile per cercare di rendere comprensivo ciò che sto cercando di esprimere... è giusto comprendere che l'acqua è un'illusione ottica, ma non bisogna dimenticare di vedere la strada, l'auto, le nostre mani sul volante, lo specchietto retrovisore etc etc... non si può dire l'acqua è un'illusione se la togli non c'è altro e quando l'ho capito ho trovato.... che ho trovato? Nulla... Un occidentale che si appoggi ad una via orientale senza una buona guida tenderà sempre alla negazione estrema, pensaci Van... già il fascino esotico di queste vie parte dal fatto che dopo una vita di fare, dover dimostrare, essere sempre sotto esame... etc non sembra vero trovare ciò che apparentemente dice che non c'è bisogno di fare nulla... Non sto affermando che le vie orientali siano false, ma che l'approccio di un occidentale, a tali vie, è quasi sempre, praticamente sempre, errato soprattutto senza guida o con pseudoguide (è ancor peggio), sarebbe uguale per l'orientale che approcci una via occidentale.... Non è che poi un occidentale che cerchi nelle vie occidentali e viceversa, sia certo del risultato, ma la predisposizione di nascita lo aiuta. Ovviamente non faccio di tutta l'erba un fascio.... So già cosa penserete di quello che ho scritto ma mi concedo sempre la possibilità di scoprire che sbaglio |
09-09-2007, 23.04.38 | #95 |
Sii cio' che Sei....
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Messaggi: 4,124
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Riferimento: Un affondo sulla “conoscenza di se stessi”
Ho la sensazione che in molti manchi quell'esperienza di conoscenza di se, della propria vera natura, che e' la stessa in ogni essere vivente.
Se c'e' stato quel riconoscimento posso vedere quella stessa luce ovunque, anche in un Bush ovvia-mente. Non e' la realta' di questo teatrino (del fenomenico) che puo' modificare la natura ultima della Realta', unica ed immutabile...da cui il fenomenico scaturisce magica-mente come divino gioco della Sua energia. Quando gli occhi fenomenici vedono ancora solo il fenomenico, perche' altro non poossono fare, ecco sorgere la preoccupazione di come va il fenomenico....in realta' il fenomenico funziona a dovere da sempre, e' perfetto cosi come e'. La morte di un intera galassia e' un evento fenomenico, il Se' non se ne preoccupa minima-mente. |
10-09-2007, 00.13.36 | #96 | |||
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Riferimento: Un affondo sulla “conoscenza di se stessi”
Citazione:
Forse ancora non ti e' chiaro che "Tu non Sei"..tu come mente limitata e fenomenica che afferma questo e quello. IO SONO e' comune a tutti gli esseri e quella luce la puoi vedere negli occhi di Bin Laden o di chi vuoi, per esempio di un qualsiasi animale...il fatto che non sappiano di esserlo non e' un problema: funzionano come automi per tornare a ricordarsi di "essere"...e in quel momento nella Coscienza del Sogno, del proprio Sogno, che si chiama Realta', accade il Risveglio. E' chiaro che se ti fermi al fenomenico e guardi solo cio' che c'e' di marcio c'e' qualcosa che non va...questo e' il punto di vista del 99 per cento delle persone che incontro al lavoro o per strada, svegliarsi vuol dire uscire da quello stato di autoipnosi collettiva fatta di luoghi comuni e soprattutto di una visione negativa della Vita! Citazione:
Mi sembra che tu non abbia le idee molto chiare. Stai recitando una parte in un film che si chiama vita, film che dura da 15.000.000.000 di anni (dal big bang). Io ci vedo una evoluzione, per lo meno nella qualita' della pellicola e del montaggio, che ora e' digitale! Fantastico! Luci e colori che sembrano veri, anzi che sono meglio della realta'. Il gioco pero' e' sempre lo stesso e piano piano potrai anche sognare il Regno dei Cieli e vedere un meraviglioso film...ma e' sempre un film...cosi come e' un film, di solito americano, la stanza dei bottoni dove in pochi istanti qualcuno potrebbe decretare la fine della vita su questo pianeta....non amo quel genere di film, sono tutti uguali. Citazione:
Le storielle sono i pensieri che scaturiscono dalla tua mente, se li afferri e pensi che siano veri..... Per me vengono e passano, cosi come le gioie e di dolori, i successi e gli insuccessi...che altro non sono che il continuo gioco divino della manifestazione....accolgo il dolore e gioisco quando e' il momento. Io non guardo la TV e non leggo i giornali, per questo nel poco tempo che ho a disposizione vedo 10, 100, 1000 situazioni Reali, e non virtuali (cioe' non filtrarte dal pensiero-giudizio), che mi indicano che la Vita e' molto meglio di quello che tu e altri vorrebbero farmi credere...se la vita finisce, parlo di vita fenomenica non c'e' problema...la vita continua...il mio contributo alla sua meravigliosa continuita' e' qui ed ora, libero da tutte le paranoie...magari posso contagiare qualcuno...questo posso fare, altro non posso fare... Un fenomenico diverso, migliore, appare solo quando noi ne siamo testimonianza vivente e la gioia del vivere il momento presente contagia alcuni personaggi del nostro stesso sogno: la Realta', che appare come un grandioso e iridescente gioco, perfetto cosi come e', e che non ha certo bisogno di me ne di te per continuare ad essere. |
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10-09-2007, 09.30.36 | #97 | |
Ospite pianeta Terra
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Messaggi: 3,020
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Riferimento: Un affondo sulla “conoscenza di se stessi”
Citazione:
capisco.. sarebbe ora che iniziassi ad uscire dal tuo nuovo sogno del risveglio e prendessi coscienza di qualcosa d'altro... a me ora è tutto chiaro sia ciò che Immagini tu che ciò che Immagino io... cos'è Yam l'Immaginazione? varrebbe la pena d'indagare... |
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10-09-2007, 09.47.00 | #98 | |
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
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Riferimento: Un affondo sulla “conoscenza di se stessi”
Citazione:
ho invece la sensazione che si tenda a fermarsi a quel riconoscimento del saper "vedere" quella luce ovunque e ci si adagi in esso così tanto da rilassarsi.. capita sai.. al di là dei linguaggi più o meno simpatici, forse ciò che intende Uno non è del tutto errato |
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10-09-2007, 10.36.05 | #99 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
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Riferimento: Un affondo sulla “conoscenza di se stessi”
Citazione:
Ascolto la radio (radio rai 3), Ati..una volta al giorno, al mattino, non di piu' altrimenti mi riempio la testa di inutili condiziona-ment-i. UNO non ha mai detto nulla sino ad ora e tu non sai piu' che pesci pigliare...e' normale puo' succedere anche questo.... Tutt'al piu' se di via graduale si vuol parlare o di trasformazione, che lo si faccia...se c'e' la capacita' e la comprensione....cosa che dubito assai che ci sia, dato che comunque il riconoscimento della pura Coscienza ne e' prerequisito anche li......potrei dire molto di piu' ma non lo faccio per rispetto delle persone, perche' alla fine si tratta solo di fissazioni mentali.....fare questo e quello, realizzare questo e quello, risvegliarsi...risvegliare...s ono solo idee ossessive...utili solo a portarti sull'orlo del precipizio....se ne puo' fare a meno, credetemi. Vivere semplice-mente e' la cosa piu' difficile, mollare la presa...e respirare profonda-mente ad ogni respiro, con gioia e gratitudine negli occhi e nel cuore. Il riconoscimento della Consapevolezza e' solo l'inizio del cammino, la fretta di concludere qualcosa e' invece cio' che ho sempre visto.....non e' un gioco... Tornare sempre a quel pacifico centro....non e' un gioco, e' cosa seria....piu' il risveglio e' in atto..piu' e' spontaneo..ma se ancora si da retta ai pensieri bisogna tirarsi su le maniche e ricominciare. Qui siamo all'abc dell'osservazionme e della conoscenza di se stessi..... |
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10-09-2007, 12.05.45 | #100 | |
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Riferimento: Un affondo sulla “conoscenza di se stessi”
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