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23-04-2007, 12.18.36 | #82 |
Ospite abituale
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Riferimento: L'inferno è già qui...
Salve!
In questo quadro poco consolatorio, gli inni di lode che traboccano appaiono come un sinistro suono di parole ipocrite che beatificano il perpetuarsi dell’ingiustizia cosmica divina o naturale. ho riportato l'ultimo pensiero del post in quanto raccoglie il concetto così ben espesso in tutto lo scritto,; mi lascia perplesso perchè se da un certo punto di vista non posso che dire:" dici giusto" c'è una parte di me che è in disaccordo..quella parte che "osserva" (o cerca di.. ) il dolore e la gioia (non l'opulenza) e comprende che sono solo una parte di qualcosa di più Grande (per esempio tu non sai da che parte io stia), riguardo al tema del 3d... l'inferno è già qui...sotto certi punti di vista il 3d stesso lo dimostra claudio |
23-04-2007, 13.25.00 | #83 |
Ospite abituale
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Riferimento: L'inferno è già qui...
per mirror, noor, yam, visechi
un abbraccio dal vangelo di filippo 94.) Dio ha piantato un Paradiso. L'uomo viveva nel Paradiso. C'era unità e non c'era separazione […] Beati gli uomini che in esso non desidereranno più separarsi. Questo Paradiso è il luogo in cui mi sarà detto: " Mangia di questo o non mangiare di questo, secondo il tuo desiderio ". È il luogo dove io mangerò di tutto, poiché lì c'è l'albero della conoscenza. Là esso ha ucciso Adamo, qui invece l'albero della conoscenza ha dato la vita all'uomo. La Legge era l'albero. Esso aveva il potere di dare la conoscenza del bene e del male. Ma esso né lo allontanava dal male, né lo stabiliva nel bene, ma ha creato la morte per quelli che ne hanno mangiato. Perché quando ha detto: " Mangia di questo, non mangiare di quello, " è stata l'origine della sua morte. |
23-04-2007, 15.27.06 | #84 | |
Ospite abituale
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Riferimento: L'inferno è già qui...
[quote=Mirror]
Citazione:
E’ sbagliato pensare che certe forme di espressione siano orientate ad evidenziare il sentimento dell’egoismo che, tutto sommato, c’appartiene quasi come imposizione biologica! Non sono a mio avviso assolutamente indirizzati ad amplificare quei sensi di colpa che deriverebbero da questa nostra beata condizione né, tanto meno, intravedo in essi una chiave di lettura tragica e drammatica. Piuttosto lo vedo come punto di partenza razionale ove poter costruire qualcosa di più profondo che sia però incentrato su ciò che è evidente e tangibile…negare l’evidenza della sofferenza, nostra o di altri, condendola con mille giustificazione e cercando di donarle una parvenza “armoniosa” non può che indurci nella più completa rassegnazione spirituale che di tante belle favole ne è la madre. La sofferenza c’è…e non è mai bella! E’ tanto straordinariamente affascinante quanto diabolico, previo esame di essa attraverso gli strumenti intellettuali concessici, notare come essa sia stata accuratamente sparsa in ogni particella componente quel tutto da voi così tanto acclamato e beatificato attraverso un perfetto disegno perverso raffigurante il male tanto quanto perfetto potrebbe sembrare tutto ciò che di bello ci circonda. Quando non è quella fisica è quella, a volte peggiore, dell’inferno interiore. Nessuno è esente dal conoscere la sofferenza ed il suo dolore comincia a lenire nel momento in cui prendiamo coscienza di ciò che ci circonda… non accettandola, non giustificandola ma conoscendola. Quando la sofferenza non arriva dai fischi delle bombe che zittiscono qualsiasi pensiero esplode direttamente dalla nostra anima perché il suo creatore vuole che tutti la si conosca…se nella vita non sempre ci viene concesso di conoscere il bene, sempre e comunque conosceremo il male della sofferenza. Il suo seme è presente in ogni dove perché il diabolico progetto sulla sua semina è stato concepito in maniera perfetta. E’ stato interrato accuratamente perfino in colui che dovrebbe fornirci giustificazione su di essa. Non v’è religione, credo, fede ove l’assoluto abbia saputo/voluto manifestarsi ragionevolmente all’uomo e questa palese mancanza di riscontro è fonte di dubbio…ed il dubbio è sofferenza! Dandole il giusto peso e comprendendo a quale sforzo sia sempre stato soggetto l’uomo nel vano tentativo di darle una giustificazione, non dovrebbe risultare difficile neanche comprendere l’origine mentale dell’anestetico spirituale che c’è stato concesso come magra consolazione all’evidenza dei fatti…beati coloro i quali riescono a godere di tale effetto! |
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23-04-2007, 17.08.06 | #85 |
Moderatore
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Messaggi: 1,503
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Riferimento: L'inferno è già qui...
Beh..........finchè ci sarà un uomo nel mondo che soffre.........anche io soffrirò.......o se vi piace di più la mia gioia non sarà completa.........
Se permettete vado in banco con Visechi.........la pensiamo diversamente su Dio ma uguale sugli uomini......... |
23-04-2007, 17.10.36 | #86 |
Sii cio' che Sei....
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Messaggi: 4,124
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Riferimento: L'inferno è già qui...
Qui in questo preciso istante, chiamo a testimone l'unica vita che io conosca, questa qui.
Ma perche' non ci si e' ancora suicidati? Non capisco cosa sia a tenere in vita chi finge di pensare cosi male della vita. Me lo dicano per favore lor signori vestiti dei panni ipocriti dello scettico. O si aspetta di suicidarsi appena la vita non ci sorridera' piu', appena la vita sfiorira', appena la morte o la malattia ci toccheranno da vicino? Qualcuno qui ha visto fischiare le bombe sulla propria testa? Si sono forse persi d'animo i nostri nonni o genitori o hanno continuato a vivere e a costruire? Perche'? Ecco, allora quella sola e stessa forza della vita e' piu' che sufficiente, se ci sia un dio o no e' veramente secondario e di poca importanza. |
23-04-2007, 18.14.45 | #87 | ||
Perfettamente imperfetto
Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
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Riferimento: L'inferno è già qui...
maxim:
Citazione:
E' che bisogna avere tutto un altro approccio a questa dimensione misteriosa che quello critico e analitico... fondamentalmente egoico. Il dubbio è utile fine ad un certo punto, poi c'è l'arresa: lo stesso dubbio viene messo in dubbio. Si esce da quel perverso e infernale meccanismo che ci imprigiona nel bisogno di avere risposte logiche, razionali. Appunto mentali. Citazione:
E' per me tutto l'opposto di quello che tu affermi. L'anestetico mentale lo cerca chi non vuole arrendersi. E' in quella resistenza che sta il tormento, l'inferno interiore sotto infinite forme:l'inquietudine, il disagio, l'angoscia, il nichilismo... Colui che si è abbandonato invece sente ancora dolore e gioia, non è per nulla anestetizzato, ma accetta gioie e dolori come l'alternarsi delle stagioni, come necessario e ineluttabile mutamento delle cose vive. |
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23-04-2007, 18.32.47 | #88 | |
Credente Bahá'í
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Messaggi: 447
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Riferimento: L'inferno è già qui...
Citazione:
Non essere di quelli che pensano che altri non soffrano o non hanno sofferto, è un atteggiamento che non Ti si addice visti gli altri Tuoi post. Quello su cui dovremmo riflettere è: "Cosa faccio io per l'umanità?" Ognuno di noi dovrebbe dare la propria risposta, finirla di pensare ad un mondo del tutto personale, ove ci si grogiola sul proprio stato dimenticandosi quello del prossimo. Che significa: "Ecco, allora quella sola e stessa forza della vita e' piu' che sufficiente". Forse vivere per portare un pezzo di pane a casa per sfamare i propri figli, oppure vivere e cercare di cambiare le cose per tutta l'umanità uniti con lo stesso scopo anche se io credo in Dio e un altro no. Per me è indifferente se Tu credi o no in Dio, è una questione del tutto personale, ma se dovessi collaborare con Te col fine di cambiare questo mondo, in modo democratico ed incruento, non troverei problemi siamo entrambi esseri umani. |
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23-04-2007, 20.25.08 | #89 | |
Sii cio' che Sei....
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Messaggi: 4,124
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Riferimento: L'inferno è già qui...
Citazione:
Ma cosa hai capito? Dico sul serio. A me basta questo: ieri in montagna c'erano tutti i ciliegi in fiore, fiori bianchi! Tra qualche giorno saranno ciliege rossissime. Perche'? Perche' sputare sul piatto sul quale mangiamo nutriti da madre natura (leggasi Vita o manifestazione per chi crede). Non si puo' pensare di convertire nessuno, io a questo non credo, come non credo a chi parla solo in termini teologici o filosofici: li e' palese che si cerca di conoscere il territorio per farne una mappa...ma manca l'esperienza ed e' li che una qualsiasi persona intelligente, come Visechi e Maxim, vede falle da tutte le parti...e anche una certa ipocrisia...perche' e' sempre l'ego che si veste da religioso. Che poi l'ego sia ipocrita e se la racconti, religiosamente o meno, ...fa lo stesso, anche questo fa parte del momento di crescita di quella persona. Cio' che sveglia, che risveglia alla vita, non e' la religione, ma qualcosa di molto intimo. Vediamo cosa dice lo Frate Francesco: Della vera e perfetta letizia o stesso [fra Leonardo] riferì che un giorno il beato Francesco, presso Santa Maria [degli Angeli], chiamò frate Leone e gli disse: “Frate Leone, scrivi”. Questi rispose: “Eccomi, sono pronto”. “Scrivi - disse - quale è la vera letizia”.
“Viene un messo e dice che tutti i maestri di Parigi sono entrati nell’Ordine; scrivi: non è vera letizia. Così pure che sono entrati nell’Ordine tutti i prelati d’Oltr’Alpe, arcivescovi e vescovi, non solo, ma perfino il Re di Francia e il Re d’Inghilterra; scrivi: non è vera letizia. E se ti giunge ancora notizia che i miei frati sono andati tra gli infedeli e li hanno convertiti tutti alla fede, oppure che io ho ricevuto da Dio tanta grazia da sanar gli infermi e da fare molti miracoli; ebbene io ti dico: in tutte queste cose non è la vera letizia”. “Ma quale è la vera letizia?”. “Ecco, io torno da Perugia e, a notte profonda, giungo qui, ed è un inverno fangoso e così rigido che, all’estremità della tonaca, si formano dei ghiacciuoli d’acqua congelata, che mi percuotono continuamente le gambe fino a far uscire il sangue da siffatte ferite. E io tutto nel fango, nel freddo e nel ghiaccio, giungo alla porta e, dopo aver a lungo picchiato e chiamato, viene un frate e chiede: “Chi è?”. Io rispondo: “Frate Francesco”. E quegli dice: “Vattene, non è ora decente, questa, di andare in giro, non entrerai”. E poiché io insisto ancora, l’altro risponde: “Vattene, tu sei un semplice ed un idiota, qui non ci puoi venire ormai; noi siamo tanti e tali che non abbiamo bisogno di te”. E io sempre resto davanti alla porta e dico: “Per amor di Dio, accoglietemi per questa notte”. E quegli risponde: “Non lo farò. Vattene al luogo dei Crociferi e chiedi là”. Ebbene, se io avrò avuto pazienza e non mi sarò conturbato, io ti dico che qui è la vera letizia e qui è la vera virtù e la salvezza dell’anima”. Preso da qui |
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23-04-2007, 20.37.42 | #90 | |
Ospite abituale
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Riferimento: L'inferno è già qui...
Citazione:
Ciò che non abbiamo compreso, Yam, è che la forza di certi scritti (ci inserisco anche i miei) non sono affatto pessimistici ma li interpreto, almeno io, come il più alto inno alla vita rispetto allo scorrere di mille vane, vacue, insensate parole di luce...proprio perchè non perdono mai di vista ciò che è sotto gli occhi di ognuno di noi. Tutto ciò che ho sopraquotato, e che tu hai saputo ben descrivere, me lo chiedo anch'io spessissimo quando, spremendo quelle parole di luce, ne esce in tutta la sua prepotenza la sofferenza che è in ciascuno di noi. |
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