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18-04-2007, 11.10.54 | #33 |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Riferimento: L'inferno è già qui...
Da giovane (molto giovane ossia 15 anni) sono stato 15 giorni in Francia dall'Abbe' Pierre e condivido il suo pensiero.
Nessuno nega la realta' della sofferenza ma c'e' una sofferenza di troppo che si puo' sradicare...e che spesso e' anche causa di ulteriori sofferenze per gli altri, per chi non ha nulla. (Tuttavia) Sulla vera natura profonda della sofferenza (fisica) c'e' qualcosa che non comprendiamo...in sostanza non e' quello che sembra essere. |
18-04-2007, 12.20.25 | #34 |
Ospite abituale
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Riferimento: L'inferno è già qui...
Non volevo intervenire per non sminuire la forza degli scritti di Visechi, innanzi i quali mi inchino sempre per le profonde riflessioni che suscitano…mi premeva però mettere in risalto una parte del suo scritto.
Spessissime volte, leggendo gli amici spirituali, mi sono posto la stessa domanda dell’Abbè Pierre. E’ mai possibile che di fronte alla triste realtà della condizione di molti nostri simili, si abbia il “coraggio” (non saprei come definirlo) di battere sulla tastiera, al caldo di un sicura e tranquilla stanza, pensieri di raggiunta consapevolezza, di percorsi spirituali illuminanti ed in perfetta fusione con il divino per i quali arrivare a scrivere “non ho paura della morte” mi suona sempre come il più terribile degli insulti alla vita rivolto nei confronti di chi la morte la vive attimo dopo attimo? Ma quante più cose di noi sanno quei bambini di guerra sulla morte e sulla vita, così ben descritti da Visechi, rispetto alle vostre mille parole di luce? Quanto più significante è lo sguardo di terrore negli occhi di quei bambini rispetto alle vostre illuminanti scritture? Non si prova un senso di vergogna il sentirsi gli eletti di quel dio che a loro non ha concesso nemmeno il tempo di farsi pensare e che nonostante tutto riescono ad esprimere meglio di qualsiasi altra cosa la sofferenza umana? Quale sentimento percorre il letterato spirituale nello scrivere dell’infinita bontà divina e della sua temerarietà nei confronti della morte, rapportandosi anche per un solo momento alle condizioni di quei diseredati da dio? Un solo giorno della loro vita, ora in questo momento, farebbe improvvisamente spegnere quella luce acquisita con tanta fatica…al caldo delle vostre stanze! |
18-04-2007, 13.02.26 | #35 |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Riferimento: L'inferno è già qui...
Non so chi sia il piu' ipocrita tra gli scriventi (io compreso), veramente non lo so, ma di ipocriti sicuramente si tratta, quindi non ho voglia di continuare questa discussione.
Ognuno puo' dare quello che puo', personalmente faccio quello che posso. Forse, dico forse perche' non ho ancora deciso, a novembre saro' in Madagascar in mezzo alla giungla (100 km a piedi) con amici Medici che andranno ad effettuare interventi chirurgici e con gli stessi saro' a Febbraio in India (scuole e lebbrosari). Questa cosa mi e' venuta a cercare, non l'ho cercata io, mi e' stato chiesto, altro non mi va di dire, se non che ognuno si guardi dentro e bene allo specchio perche' qualcosa di sudicio trasuda menzogna nel nostro quotidiano stile di vita in cui almeno si potrebbe iniziare un lavoro di autoconsapevolezza. edit: ci sto pensando seriamente, in particolare ad una Scuola Indiana che ha bisogno di qualcuno che la mandi avanti perche' l'italiana che l'ha fondata e' ormai anziana. Che ci sto a fare qui? Se proprio devo lavorare, tanto vale farlo "diversa-mente". Qualcuno mi ha detto: "eh ma anche qui puoi fare un sacco di cose". Non e' vero. Io qui lavoro per pagare le spese e spreco le mie energie in mezzo al traffico e a problemi che solo una cultura malata poteva generare, meglio i poveri materiali, almeno hanno a che fare con un aspetto della sofferenza autentico e sono meno ipocriti. Ultima modifica di Yam : 18-04-2007 alle ore 16.51.44. |
18-04-2007, 13.09.13 | #36 | |
Perfettamente imperfetto
Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
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Riferimento: L'inferno è già qui...
Citazione:
Sono d'accordo. Fra quella sofferenza di troppo c'è anche il senso di colpa che ti viene instillato, giorno dopo giorno, da chi non vuol vedere, riconoscere, le cause profonde della sofferenza fisica, ma soprattutto quella metafisica: il materialista convinto o lo spiritualista ideologico moralista. Colui che è identificato sostanzialmente con l'organismo corpo-mente. Perché dovrei provare vergogna per avere ricercato e trovato una visione del mondo diversa da chi è invece ancora identificato con esso? Che c'è di male in una compartecipazione umana non disperata e disperante? E' una colpa liberarsi dall'inferno interiore? Per me, no. Perché questo è un passo indispensabile per poter aiutare anche gli altri. Non si vive di solo pane, diceva qualcuno. Nessuno si sente eletto, come erroneamente presume Maxim con il quale non voglio polemizzare direttamente. Questa è una sua personale lettura negativa di questa faccenda. Vuole, ancora una volta, soltanto colpevolizzare e ridicolizzare chi percorre Vie diverse dalla sua, chi non vive e condivide il suo gelido e razionale 'inferno'. |
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18-04-2007, 15.25.32 | #37 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-04-2002
Messaggi: 1,150
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Riferimento: L'inferno è già qui...
Citazione:
Ehi! Mi auguro che nel mio discorrere nessuno dei partecipanti a questa discussione voglia rinvenire alcun giudizio morale da parte mia… SAPPIATE CHE ANCH’IO HO UNA CONSAPEVOLEZZA: non potrei permettermeli, perché anch’io, sebbene in misura ridottissima, conosco me stesso, e quel poco di me che conosco, per l’onestà che devo sempre a quel me stesso che conosco, non mi consente alcun giudizio morale nei confronti vostri… ci mancherebbe altro. Non taccio voi d’ipocrisia, sarebbe a dir poco presuntuoso e quanto mai offensivo, non solo nei vostri confronti o in riferimento a voi, ma in primo luogo e soprattutto per me, nei mie confronti, perché tacciando voi d’ipocrisia, celerei la mia infinita e ancor più scabrosa ipocrisia. Affermo piuttosto che il benessere è uno dei mali dell’anima che offuscano i sensi, la mente e il cuore e spesso rincorriamo paradisi artificiali o artificiosi, scordando di guardarci intorno… ma non voi in quanto voi, bensì noi, ove l’elemento apicale di questa comunione che emerge dall’uso reiterato del pronome personale coniugato alla prima persona plurale è rappresentato in primissimo luogo da me, che, se non altro, cerco di evitare di raccontarmi le favole, le storie nirvaniche. Fra l’altro, se non vi apprezzassi, anche solo a livello intellettuale, pensate davvero che possa aver stimoli e tempo da utilizzare (sprecare è il termine più corretto) nel rintuzzare le vostre argomentazioni? Ma non ritengo di sprecare il mio tempo, anche se potrei impiegarlo in maniera assai più proficua, magari più conforme a quella che sento come una sorta d’inclinazione naturale. Avverto sempre un’umanissima punta d’invidia, che non mi procura alcuna vergogna, nei confronti di coloro che hanno il coraggio, la forza e l’opportunità di seguire la gratuita strada della dedizione verso il prossimo. Mi spiace sinceramente se le mie parole fossero state mal interpretate fino al punto di suscitare una reazione quasi risentita. Mi sono guardato dentro più volte, quel che ho visto non l’ho mai amato, non mi è mai piaciuto, ma non sono mai fuggito davanti a quella labile immagine che mi si parava di fronte. Le tue legnate, Yam, forse figlie di un risentimento, si sovrappongono alle tante altre che nel guardarmi dentro mi sono inflitto più e più volte da solo. Ora basta con l’atto di contrizione… non dovuto, ma sentito. Delle tue parole mi ha colpito molto questa frase, soprattutto la parte in grassetto: << Nessuno nega la realta' della sofferenza ma c'e' una sofferenza di troppo che si puo' sradicare...e che spesso e' anche causa di ulteriori sofferenze per gli altri, per chi non ha nulla>>. Ripartiamo da qui. Ciao |
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18-04-2007, 18.22.15 | #38 |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Riferimento: L'inferno è già qui...
Offesa? E chi si offende?
Non mi sono affatto escluso da questo forum ipocrita. Certo si potrebbe anche misurare il livello dell'ipocrisia, si potrebbe anche pesare in CO2 e c'e' chi lo ha fatto, questo pero' e' solo l'effetto, bisogna risalire alla radice.... |
18-04-2007, 20.39.18 | #39 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Riferimento: L'inferno è già qui...
Citazione:
Che visione negativa della vita che hai. L'uomo non e' mai andato contro nessuno, anche perche' non esiste quel dio come lo immagini tu e non esiste neanche l'anticristo come lo immagini tu. C'e' semmai un potenziale divino nell'uomo che caoticamente si sviluppa, cresce. Il mondo cosi come lo sperimenti tu e' apparso dal nulla 15.000.000.000 di anni or sono, nel concetto di tempo che ci siamo fatti. Se poi questo piccolo pianeta scomparisse non e' un problema, certo sarebbe un peccato, ma la Vita continuerebbe comunque. Non c'e' nulla che non sia qui in questo istante presente, non c'e' altra vita possibile, c'e' una vita sola e quella bisogna scoprire. Diciamo che e' una specie di giuoco nel quale siamo impegnati e c'e' sempre qualcosa di nuovo da scoprire sino a che si scopre che non c'era proprio nulla da scoprire. |
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19-04-2007, 01.43.57 | #40 |
frequentatore abituale
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Riferimento: L'inferno è già qui...
C’è chi sostiene che se l’inferno esistesse sarebbe vuoto poiché la misericordia di Dio non permetterebbe la sua esistenza…..
Eppure non abbiamo bisogno di cercarlo altrove, poichè l’inferno è già qui tra noi. Non posso che concordare in pieno con quanto afferma Mirror nel suo post iniziale. Noi vediamo la realtà a seconda delle lenti(vritti, tanto per tornare alle paroline sanscrite) che indossiamo, e quindi che ci permettono di cogliere la realtà in un modo piuttosto che in un altro. Possiamo vedere tutto nero, l’ingiustizia che imperversa su tutto il pianeta, un Dio totalmente privo di misericordia, ove l’amore non è che mera utopia, e solo il Male la fa da padrone. E tutti noi che abbiamo le pance piene, piuttosto che pensare se domani riusciremmo a procurarci un tozzo di pane per sopravvivere stiamo ipocritamente parlando di pace e amore seduti al calduccio delle nostre case; cosa potremmo fare per espiare la colpa di essere qui e ora piuttosto che laggiù a morir di fame? rimboccarci le maniche, ok...ma anche là bisognerebbe essere ben certi che lo si faccia con intenzione e non per lavarsi la coscienza.... Possiamo invece vedere tutto rosa e perfetto, tutto è come deve essere, non vi è un Dio che gioca a dadi per assegnarci i ruoli, ma le nostre anime sono libere di scegliere il percorso terreno che gli serve in quel momento. Nessuno di noi può giudicare cosa sia bene o male. Potremmo forse avere certezza di non aver mai avuto esperienza di grandi sofferenze o di fame in un altro percorso terreno? E in questo nostro percorso di vita, seppur non si muoia di fame, non si è mai conosciuta la sofferenza? E seppure si vivesse una vita ‘ideale’ sarebbe forse questa eterna? Ma in un conscio maturo può esservi pace, accettazione, compassione; quel Sat Cit Ananda( essere, coscienza e beatitudine) che ci insegna lo Yoga, sembra troppo, sembra non trovar corrispondenza alcuna con quel mondo di sofferenza estrema e miseria di cui hanno accennato Visechi e Maxim, ma probabilmente siamo solo noi che non comprendiamo, poiché siamo ben lontani dall’essere in quello Stato di Coscienza, o forse qualcuno che si avvicina vi è…..non so. Ps questa discussione è molto bella, volevo dire la mia. Arrivo sempre un po’ tardino, a notte fonda, chissà che viene fuori…. |