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05-08-2013, 21.05.03 | #83 | |||
Ospite abituale
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Riferimento: Come la materia diventa pensiero?
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06-08-2013, 00.10.02 | #84 |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-12-2011
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Riferimento: Come la materia diventa pensiero?
Sono d'accordo con te, ma la memoria è depositaria, non veicolo.
E' quella che viene definita come volontà cognitiva che decide cosa e come "pescarla dalla memoria" e metterla in relazione con il mondo e con se stessa (il pensiero che riflette) . In questa operazione noi elaboriamo quei dati pescati dalla memoria e li riponiamo in essa: l'apprendimento. C'è qualcosa di materico in questo perchè il pensiero dipende dal cervello, senza cervello nno c'è pensiero. Ma è la struttura cognitiva ,almeno dal mio punto di vista, che conosco poco e mi affascina di più, ad essere il punto nodale, quello che fa la differenza. La neurobiologia ha studiato il sistema delle memorie che fa interagire e relazionare più punti del cervello insieme. ma quello che sfugge , a mio modesto parere, è che il processo sia in entrata della percezione sensoriale e memorizzazione che il processo in uscita, cioè il pescare dalla memoria per rielaborarla nno utilizza solo la logica, ma insieme i sentimenti e la psiche con la logica. Le diverse memorie fisiche nel cervello ,come l'amigdala e l'ippocampo ad esempio hanno connotazioni simili ma diverse, l'amigdala dà una imprinting alla trasmissione visiva del nervo ottico con l'emozione, la famosa empatia. In altre parole sostengo che una percezione non ha mai un unico linguaggio di utilizzo nè in entrata , nè in uscita. Persino quando compiamo un’operazione puramente logica o matematica c’è un po’ di psiche e sentimento. La dimostrazione è che noi depositiamo nella memoria suoni, odori e profumi, sensazioni, segni, simboli ed è come se li evochiamo quando vengono ripresi dalla memoria o quando eventi , informazioni esterne le evocano.In quel cognitivismo c’è forse anche il super-io o la morale e quella che noi chiamiamo coscienza. Penso che la neurbiologia abbia fatto grossi progressi dal punto di vista del come e dove si attivano gli “impulsi”. Ma capire come noi elaboriamo coscientemente un pensiero sarà un traguardo molto futuro(per fortuna dico io). Penso anche che il sogno aiuti l’attivazione della memoria lunga (sono i ricordi i dati più lontani nel tempo e diversa da quella breve che perdono ad esempio coloro che hanno l’Alzheimer nelle prime fasi della manifestazione)togliendo qui sì la logica e lasciando solo psiche e sentimenti. Quindi penso che la materia(cervello con neuroni e sinapsi) generi il pensiero e questa a sua volta rielabori le memorie . Quindi il pensiero NON crea materialmente , ma altera e modifica la struttura dei neuroni e sinapsi . D’altra parte se il pensiero creasse materia vedremmo scatole craniche “esplose” o “ con vuoto pneumatico con un unico neurone che rimbalza nella scatola cranica” (immaginatevi voi gli esempi umani). Ho visto un filmato dove operavano chirurgicamente un cervello con un tumore molto prossimo alla struttura del Broca(fondamentale struttura fisica del cervello per il linguaggio), il paziente era sveglio ( il cervello non sente il dolore) e mentre la neurochirurga aveva un tester con puntali (molto simile ad un elettricista che verifica il circuito elettrico e lo vedeva tramite una sorta di oscilloscopio) una psicologa faceva vedere al paziente dei simboli e questi doveva dare le riposte e quindi si attivavano i circuiti elettrici del cervello .Cercavano di capire fin dove potevano asportare il tumore senza intaccare l’area del Broca. Più di così…. |
06-08-2013, 09.46.52 | #85 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Come la materia diventa pensiero?
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Un buon punto di vista e una buona impostazione filosofica. Una delle critiche al sistema di Kant che muove il Rosmini è analoga a questa: come fa la ragione ad ergersi come giudice di se stessa. Si riflette sull'intelletto, sulla ragione come se fosse un oggetto qualsiasi. |
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06-08-2013, 12.49.21 | #86 | ||
Ospite abituale
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Riferimento: Come la materia diventa pensiero?
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06-08-2013, 14.17.37 | #87 |
Ospite abituale
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Riferimento: Come la materia diventa pensiero?
L'organo cerebrale in evoluzione.
Già altre volte ho notato che Tempo 2011 ha un pò la fissa della "memoria". Ma credo che la sua idea (la memoria creerebbe la parte pensante del cervello... o qualcosa del genere) sia illogica se pensiamo a come possa essere evolutivamente insorto il cervello, e quindi il pensiero, alle origini del vivente. Da certi gangli nervosi preesistenti deve essersi, ad un certo punto, evolutivamente formato come una sorta di organo (cervello in nuce) che coordinava le percezioni ed emetteva/comunicava agli organi operativi le decisioni reattive: questo era già un calcolare/pensare..quindi motivo di vantaggio nella sopravvivenza...e motivo di affermazione...rispetto ad altri viventi o in relazione ad un ambiente, magari, ostile. Solo in un secondo tempo può essere apparso comodo e vantaggioso per lo stesso vivente pensante/calcolante, l'insorgere di una struttura neuronica di memoria ove depositare interattivamente i codici di percezioni/sollecitazioni più frequenti nonché codici di conseguenti azioni/reazioni più ripetitive ..tanto da non doverle più calcolare, ma semplicemente prelevare e mettere in opera...riservando il calcolo del contingente solo alle novità: sembra che, in tal modo, il processo diventasse più veloce.. Un tale ipotesi evolutiva, peraltro semplice e banale, mi parrebbe logica e potrebbe essere tale da porre la capacità della elaborazione di pensiero/computazione/decisione/controllo come prevalente rispetto alla memorizzazione (organo memorizzante) che diverrebbe così un "servizio" a disposizione dell'organo elaborante con esso interattivamente connesso. Mi pare poi che Paul11, nella sua esplicazione della organizzazione globale dell'organo cerebrale faccia notare che le varie zone ed aree elaboranti pensieri, memorie, sentimenti, emozioni, ecc... siano un po' disperse nell'area cerebrale e, forse, ridondanti. In particolare, la logistica del nostro cervello non sarebbe così razionalmente e logicamente disposta e predisposta come sarebbe logico pensare! Credo che, se così fosse, la cosa si potrebbe fondamentalmente attribuire alle due seguenti ragioni: 1)- Non conosciamo a fondo le svariate esigenze cui i vari organi e aree cerebrali sono chiamate a sopperire: in sostanza non abbiamo disponibile una efficace teoria dell'organo cerebrale con relative elaborazioni. Quindi è difficile per noi giudicare circa detta logistica e la sua migliore distribuzione. 2)- Occorre tener presente che, come tutto nel vivente, anche per il cervello non esiste o non esisteva all'origine un progetto, quindi anche il cervello si è evolutivamente conformato sotto la spinta delle contingenti esigenze che via via sono insorte nel corso della evoluzione. Ovvio che le soluzioni non efficaci sono state abolite dalla selezione naturale... cioè l'eventuale portatore di inefficienze, fosse individuo o particolare specie, non è sopravvissuto. Le soluzioni risultate efficaci...appena sufficientemente efficaci...hanno portato alla struttura attuale...per gli umani, e per gli animali, ecc...struttura che di certo non è perfetta. Una ulteriore evoluzione, che potrebbe anche avvenire in un nostro cugino primate potrebbe migliorare...o peggiorare rispetto alle attuali prestazioni! Ultima modifica di ulysse : 06-08-2013 alle ore 20.14.32. |
06-08-2013, 20.49.53 | #88 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Come la materia diventa pensiero?
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Come io stesso del resto Probabilmente cio' che chiamiamo "ragione" o "razionalità" costituisce il consuntivo delle varie funzioni: essa non è nè giudice nè imputato... La ragione costituirebbe, il controllo autoreferenziale e non neutrale di tutto il processo...da cui decisioni e comportamenti orientati al supposto interesse a breve o a lungo termine del soggetto/individuo di appartenenza...a seconda che sia o meno dotato di cultura, conoscenze, capacità di giudizio, coscienza, ecc...in qualche modo acquisiti e più o meno sofisticati. In particolare la conoscenza, una volta acquisita o elaborata dallo stesso organo pensante, risiederebbe nelle memorie a disposizione dello stesso organo pensante...in continua interazione. |
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06-08-2013, 22.08.56 | #89 | |||
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Ultima modifica di Tempo2011 : 07-08-2013 alle ore 17.28.34. |
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07-08-2013, 08.56.40 | #90 | ||
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