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24-04-2006, 19.58.50 | #72 |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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nexus, ti rispondo evitando di entrare troppo nel dettaglio (andando offtopic).
il mondo è uno perchè io dico che ci sono diverse (cioè irriducibili tra loro) descrizioni vere della medesima parte della realtà, ma io dico "della medesima parte". dire "morte al noumeno" non è dire "esistono infiniti mondi, relativamente ad una data persona in un dato momento", abbandonando tutti gli standard di oggettività che il nostro discorso ordinario ha. perchè ci sono visioni prospettiche? che significa 'prospettiche'? prospettiche nel senso che adoperano diversi strumenti concettuali (o schemi concettuali). perchè ve ne abbiamo bisogno di molte? e perchè no? perchè mai, vista la ricchezza ed estrema diversità del mondo, vogliamo trovare un unico linguaggio, un unico insieme di concetti base, e un unico schema concettiale per comprendere e spiegare tutto? tu ti chiedi: "Diverse prospettive -->> mondo pluralistico (epistemologicamente) ok, ma ontologicamente?". e io non posso che risponderti che se non ha senso parlare di "descrizione della natura nel linguaggio della natura", allora vi è un intricato intreccio tra epistemologia e ontologia. |
01-08-2013, 00.48.09 | #73 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-12-2011
Messaggi: 899
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Riferimento: Come la materia diventa pensiero?
Citazione:
Tento una risposta, iniziando da alcun considerazioni. 1) E’ vero che il nostro cervello è studiato più per processi e per sedi anatomiche, ma è altrettanto vero che noi prima percepiamo sensorialmente per poi immagazzinare nelle diverse memorie, breve e lunga. C’è la fase cognitivista del processo in cui elaboriamo “tattiche” e “ strategie” con più linguaggi (logico, psichico,spirituale per chi ci crede) e non solo per algoritmi , ma anche euristicamente. 2) C’ un parallelismo con la cibernetica e l’informatica,anche se lavorano con algoritmi e con un solo tipo di linguaggio. L’elettromagnetismo ne è la forza quindi i bit e i byte sono dati da circuitazioni che si aprono e chiudono elettricamente. I bit formano la matematica binaria e il linguaggio “macchina”, poi viene ,per così dire, tradotto nel linguaggio umano grazie a programmi con linguaggi più evoluti con codificazioni. Ma gli input, gli output, le memorie, simulano di fatto un cervello umano. Questo parallelismo(un’estrema e superficiale sintesi) è per dire che da una semplice circuitazione elettronica si è riusciti a costruire un elaboratore di dati ,un computer, un robot, ecc. che simula un umano. Certo: non pensa come il cervello umano. Se esistono cellule specializzate nel cervello come i neuroni, che tendono a ramificarsi e costruire sinapsi significa che questa "materia specializzata" ha la capacità di gestire gli stati elettromagnetici e attraverso questa creare,e modificare l'informazione che è il pensiero (se lo fa un "banale" computer ,non lo compie un cervello?) 3) Esiste un lavoro intellettuale e quindi un utilizzo di energia del corpo umano, a sua volta “preso” dall’esterno tramite respirazione e alimentazione. 4) Quindi non è solo la capacità motoria e il metabolismo in sé che utilizza l’energia del “carburante” alimentare e respiratorio .Esiste una energia iniziale se l’output è una energia utilizzata. Il pensiero utilizza energia di lavoro. 5) Il pensiero relaziona con la materia è lo modifica? Sì. Paradossalmente l’”effetto placebo” di una pillola nei confronti di una malattia significa che il nostro pensiero agisce sugli stati psichici, emotivi, sulle motivazioni, sugli atteggiamenti, cambiando gli stati materiali del cervello. Se il pensiero può agire sulle ghiandole endocrine che secernono per esempio la dopamina, l’adrenalina, ecc. significa che le percezioni sensoriali e il pensiero modificano i processi funzionali del corpo e quindi cambiano la biochimica e la materia del corpo , prima ancora nel cervello. I diversi stati di pensiero: attenzione, concentrazione, meditazione ,contemplazione, cambiano le frequenze basi del cervello così come accade nelle diverse fasi del sonno. E le frequenze che utilizza il cervello ( quindi energia elettromagnetica) sono vicine a quelle del pianeta Terra( risonanza di Schumann). La mia risposta è quindi che il pensiero ha la capacità di modificare la materia da cui è generato ( la persona che pensa) così come la materia (il cervello) genera il pensiero. |
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01-08-2013, 15.41.35 | #74 | |
Moderatore
Data registrazione: 10-04-2006
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Riferimento: Come la materia diventa pensiero?
Citazione:
..secondo me la domanda andrebbe posta al contrario,ossia; come il pensiero crea la materia? io penso piu semplicemente che poiche e' sulla base di una certa nostra piu intima progettualità e pre-visione (pensiero) che le cose vengono poi create (materia). al tempo stesso ritengo infatti che idea/pensiero e materia siano indissolubilmente correlate,"un tutt'uno" potenzialmente plasmabile,a seconda dell'intensità e dell'interazione data dell'una nei confronti dell'altra...chissa' forse quest'ultima potrebbe anche definirsi,in altri termini,fede. |
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03-08-2013, 12.33.35 | #75 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Come la materia diventa pensiero?
Citazione:
Ultima modifica di Tempo2011 : 03-08-2013 alle ore 19.03.10. |
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03-08-2013, 16.35.34 | #76 |
Ospite abituale
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Riferimento: Esiste qualcosa al di fuori dell'io?
E chi l'ha detto che la materia diventa pensiero?
Quattro secoli or sono la scissione cartesiana ha permesso alla scienza di progredire, oggi la scienza sembra, a dir di alcuni o molti non so, orientata al monismo. Ma la questione fra monismo e dualismo deve essere risolta, se sarà mai risolta, dal raggiungimento di una verità al riguardo, o sarà solo questione di esigenze pratiche? |
04-08-2013, 12.47.51 | #77 | ||
Ospite abituale
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Messaggi: 1,363
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Riferimento: Come la materia diventa pensiero?
Citazione:
Infatti credo improbabile se non impossibile che il semplice "pensare" possa sfociare in materia..se così fosse...pensando intensamente "oro" otterrei "oro"...magari a grammi, a chili, a tonnellate, ecc.... Sarebbe stato il sogno degli antichi alchimisti..ma nemmeno loro ci riuscivano. Credo che dobbiamo accontentarci, anche se pare straordinario, che il pensiero emerga dal cosiddetto nostro "materialistico" processo cerebrale...poi il pensiero, per lo stesso processo, crea ulteriore pensiero...ecc....: ma il processo non è reversibile...dal pensiero emerso non si ritorna ai neuroni, alle sinapsi, ecc... E' una ovvietà! Certo se intendiamo il "pensiero" come "progetto", poi, in riferimento ad esso, operativamente...magari attivando un processo ad hoc...possiamo passare da materiali semplici, elementi e componenti, a materiali e costruzioni compolesse...ed è cosa usuale! Ma non credo, comunque che ciò autorizzi a dire che il "pensiero" crea "materia". Certo il pensiero non è energia e non vale per esso l'equazione di Einstein che, nel caso della energia (E=mc2) certifica l'equivalenza materia/energia, cioè che la materia è una forma di energia...con la possibilità che uno "stato della energia si trasformi in materia. (m=E/c2) Citazione:
In ogni caso, col loro essere percepiti, i materiali, i manufatti, le costruzioni, le rappresentazioni... artistiche o meno che siano... sollecitano le nostre menti, sensazioni, emozioni, ecc... anche intensamente...a volte...in un senso o nell'altro. Ma anche una "fede" ha la sua parte: se intraprendo una azione, un progetto, un perseguimento, ecc...ho fede e fiducia che avrà successo e che, in qualche modo, contribuirà alla mia soddisfazione e autorealizzazione...per lo meno ci provo. Ma forse non è questo che intendevi! |
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04-08-2013, 17.51.35 | #78 | |
Moderatore
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Riferimento: Come la materia diventa pensiero?
Citazione:
A mio avviso il pensiero non esiste "nella materia", non deriva da essa e nemmeno, al contrario, il pensiero crea la materia. Il pensiero è una caratteristica tipicamente umana che è direttamente connessa non alla memoria ma alla ragione. È la riflessione dell'uomo sulle percezioni e le suggestioni del mondo, e la sua elaborazione in forme razionali che servono per persuadere e convincere colui che riflette oppure per essere comunicate ad altri uomini. Il pensiero quindi non è un "qualcosa" di indipendente che esiste a prescindere, ma è una "trasformazione" dei fenomeni del mondo (o meglio delle percezioni e delle affezioni che hanno agito sul soggetto pensante) effettuata da un essere umano che ha poi generato una "visione" del mondo o di parte di esso la cui espressione viene comunemente definita pensiero. La scienza non potrà mai dire nulla di serio sul pensiero poichè può solo analizzarne eventualmente i meccanismi di formazione, e verificare quali si saranno attivati, ma nulla potrà dire sul perchè si sono attivati in quel modo e non in un altro, e perchè hanno originato quel pensiero e non un altro, poichè in definitiva ogni uomo recepisce le suggestioni del mondo in modo diverso e quindi elaborerà di conseguenza pensieri diversi. |
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04-08-2013, 20.55.10 | #79 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Come la materia diventa pensiero?
Citazione:
Mi pare anche che insorga un piccolo quì quò qua. Nessuno, infatti, dice che il pensiero esista nella materia...tout-court! La discussione verte piuttosto sul fatto se sia o meno il nostro organo cerebrale, puramente biologico, a dare origine al pensiero, alle sensazioni, ai sentimenti...oppure se esista, per gli umani, a determinare il pensiero, un intervento extrabiologico...cioè oltre la materia organizzata strutturante, appunto, l'organo cerebrale. Per lo meno così io ho capito. |
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05-08-2013, 04.10.28 | #80 | ||
Moderatore
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Riferimento: Come la materia diventa pensiero?
Citazione:
quello che volevo intendere io non e' certo la trasfigurazione piuttosto semplicistica di come l'hai riportata tu qui sopra.. il rischio infatti e' proprio quello di cadere vittima dell'illusione dei sensi,e di credere solo in cio' che appare Citazione:
personalmente parto dal presupposto,se volete anche banale,che tutto cio' che siamo e tutto cio' che ci circonda sia esattamente cio' che i nostri pensieri sono riusciti e riescono a riprodurre,sia a livello personale che su scala piu complessa e interpersonale; la materia,che ai nostri sensi sembra solida,in realta' e' energia conglomerata,potenzialita' di una delle sue possibili forme. tutte le cose create dall'uomo (ma non solo semplici cose,utensili e quant'altro) non sono certo arrivate così per caso credo,hanno avuto origine da un idea,da un pensiero,a mio avviso non puo' essere solo il risultato di una memoria,o di una sua risultante razionale,quest'ultima unicamente umana ,ma energia allo stato puro,potenzialita' manifesta o latente...qualcosa che e' da sempre esistito,ancor prima della nostra stessa comparsa. |
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