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23-08-2004, 11.24.12 | #62 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-04-2004
Messaggi: 839
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Re: Re: Re: ciao gest,
Citazione:
Ebbene compagno Epicurus..... Vedro' di chiarirmi. Ne anche a me soddisfa' il tuo definire il mondo come un insieme d'oggetti e' le relazioni tra esse. Credo (leggermente convinto) che tu voglia dire che guardi obbietivamente all inter-relazionare/dipendere del tutto. Obbietivamente, quindi distaccato (metodo per conoscere) per considerare i fenomeni, manifestazioni oggetti. Pero poi parli di mondi privati causati dalla percezione soggettiva... in seguito ti viene anche il dubbio. Quindi ti chiedo di chiarire: siccome includi nel mondo tutto anche dio (citazione) allora dovresti includere nella definizione anche il soggetto. Questa: indicazione di contraddittorieta' amichevole. Per la frase? Niente. Era per contrastare il dire percepisco il mondo che mette in risalto l'io. E' piu esatto dire percepisco il mondo quanto il mondo (insieme di mondi privati) si fa percepire, percepisce me. Si parlava anche di isomorfismi l'altra volta, o no? Il tuo sguardo cade sempre dove vuoi tu o ognitanto e' casuale, come se venisse attratto? Ciao |
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23-08-2004, 12.34.38 | #63 |
Ospite abituale
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Messaggi: 125
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x epicurus
le tue mani sono un fenomeno macroscopico facilmente osservabile e in quanto tali possiedono un alto grado di evidenza intersoggettiva.Quindi al massimo potresti definire il mondo come l'insieme di quei fenomeni che possiedono un alto grado di evidenza intersogg..in questo modo però nel "tuo" mondo ci sarebbe posto per le tue mani ma non per le molecole che le compongono nè tantomeno per gli atomi che posseggono un grado di e. i. assai inferiore. La posizione per cui la verità di un'asserzione é garantita dal ricorso al dato empirico si chiama verificazionismo,sta alla base di un ideale unitario della scienza(determinismo,quindi) e oggi come oggi é assai problematica da sostenere. cmq non preferirei non essere nato,intendevo constatare il fatto che l'uomo eccede continuamente la situazione concreta in cui si trova gettato pur non potendosene emancipare mai totalmente |
23-08-2004, 13.42.06 | #64 |
Ospite abituale
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Preciso
Non ho molto da obiettare, in relazione a "quelle" questioni che tu presenti come sempre attuali.
Sebbene, a stretto rigore, la celebre domanda leibniziana "Perchè il tutto e non piuttosto il nulla?" potrebbe necessitare di una riproposizione radicalmente diversa alla luce della nuova immagine fisica del mondo. Quelle che ti ho citato furono questioni, eccome... Il fatto che oggi ci appaiano come risposte, o come supposizioni, o come portati di sistemi di pensiero contestualizzabili, conferma proprio l'evoluzione che il pensiero ha avuto nel tempo. Il problema delle azioni a distanza fu un vero, autentico problema concettuale e filosofico: del resto ogni questione, una volta articolatamente esposta, già si pone anche come risposta. La rotazione della ruota sul terreno era il modo con cui gli antichi misuravano la lunghezza della circonferenza: disponevano il cerchio su di un piano e poi lo facevano ruotare esattamente una volta, così che la distanza percorsa dalla ruota indicasse esattamente la misura lineare della sua circonferenza. Per misurarne il diametro, invece, facevano come ho scritto, cioè impiegavano una cordicelle tesa esattamente da un punto qualsiasi del bordo, facendola passare per il centro: la misura era quella del tratto di corda che incontrava il bordo dal lato opposto rispetto a quello prescelto per iniziare a stenderla. Ciao |
23-08-2004, 15.18.38 | #65 |
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x Gest O e neman
noi cerchiamo una garanzia assoluta che ci dica che quello che c'è la fuori è la realtà, ma tale garanzia ovviamente non esiste, o meglio tale problema è uno pseudo-problema.
è uno pseudo-problema perchè non ci rendiamo conto che è un fatto linguistico definire che cos'è la realtà: noi diciamo che questa è la realtà (definizione), altri potranno dire che questa è X (o qualsiasi altro nome) e allora mi concentro su X, senza problemi. (non voglio discutere per avere l'esclusiva sul termine 'realtà'.) (ovviemente nel mondo esiste anche l'io, questo è innegabile, se si definisce il termine 'io'). io non capisco che prove vorremo avere per pensare questa come realtà? comunque non appoggio (anche se per un piccolo periodo mi ha attratto) il Verificazionismo, teoria un po' ingenua. |
23-08-2004, 16.49.25 | #67 | |
Ospite abituale
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Re: x Gest O e neman
Citazione:
Eh no, mi dispiace. A me pare il contrario. Si cerca di "smantellarla" la garanzia. Del resto mi affianco a Gest O con cui concordo sul mondo. Ciao Epicurus |
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24-08-2004, 19.45.57 | #68 |
Moderatore
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io non cerco una garanzia (perchè questa ricerca è assurda) e roconosco questa (la definisco) come realtà.
voi non trovate tale garanzia e dite che questa non è la realtà, non riconoscendo che tale ricerca è assurda, cioè non falsa, ma sensa senso. seguendo il vostro ragionamento 'il mondo è l'insime delle nostre immagini' allora ogni vostra idea è innegabilmente vera. |
24-08-2004, 21.38.25 | #69 |
Ospite abituale
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"voi non trovate tale garanzia e dite che questa non è la realtà, non riconoscendo che tale ricerca è assurda, cioè non falsa, ma sensa senso.
l'atteggiamento naturale ci costringe a considerare tale garanzia come non problematica ma la filosofia va oltre,spinge l'uomo a pensare il sovrumano.Solo cosi può diventare feconda (di nuove problematiche) "seguendo il vostro ragionamento 'il mondo è l'insime delle nostre immagini' allora ogni vostra idea è innegabilmente vera." Proprio per evitare ciò nella nostra discussione ho introdotto concetti chiave dell'epistemologia contemporanea come fenomeni osservabili o meno caratterizzati da diversi gradi di evidenza intersoggettiva.Non voglio portare la scienza alla paralisi! |
25-08-2004, 00.29.18 | #70 | ||
Moderatore
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Citazione:
la filosofia deve riflettere su tutto il possibile immaginabile, cioè può pensare su cose false o su cose vere, ma non può riflettere su concetti senza senso, perchè ad essi non si è dato un significato. voi dice: "questa non è wxyt, bensì è l'insieme delle nostre immagini", ma a 'wxyt' (cioè il termine 'realtà' di vostro uso) non avete dato un senso. Citazione:
ma allora per te la realtà che cos'è? i fenomeni osservabili ed evvidenti sono questi che formano la realtà per te? |
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