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12-07-2004, 12.41.21 | #5 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-06-2004
Messaggi: 493
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Citazione:
Probabilmente no Però se qualcuno negasse questa validità sarebbe interessante valutare anche il suo punto di vista... mi sembra strano che tutte le persone che scrivono in questo forum siano d'accordo! |
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12-07-2004, 14.05.01 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-09-2003
Messaggi: 486
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Il principio è valido, ma
limitatamente ai fenomeni oggetto di osservazione sperimentale.
Su di un piano logico formale non classico A e nonA possono costituire una miscela di stati ugualmente dotati di verità e debbono essere supposti due, o più, "mondi possibili" in cui le realtà di A e di nonA possono essere in ogni caso "scambiate". Il mondo possibile "escluso" dall'osservazione non cessa di esercitare i suoi effetti sul sistema composto da A e nonA. Il principio di n.c. non è valido neppure nella fenomenologia delle attività di coscienza (si pensi alle figure "ambigue", come caso elementare), laddove i casi A e nonA possono esercitare un effetto congiunto nella formazione dei processi percettivi e, maggiormente, in quelli decisionali. La logica classica, che lo contempla, non esaurisce che un ambito vasto, ma parziale, della realtà fenomenica, ambito dentro il quale conserva una piena validità. |
12-07-2004, 20.53.37 | #8 | ||
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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Citazione:
Citazione:
si osserva che la vita è piena di contraddizioni perchè: 1) devi tener conto che la coerenza deve esser applicata allo stesso istante, ovviamente. 2) il nostro linguaggio genera continuamente proposizioni indeterminate, non nel senso logico di Goedel, bensì per la vaghezza dei termini. 3) si assumono dei principi generici falsi che possono indurre a credere ad una incoerenza della vita. tipo: "Il suicidio è una contraddizione perchè la vita non può essere non-vita" o cose del genere. 4) naturalmente si può pensare illogicamente, questo è ovvio, ma non si può afferrare a pieno il concetto illogico (ci si fa una idea parziale logica, un'altra parziale logica in contrasto con l'altra e si unisce artificialmente, ma non si apprezza veramente l'illogicità: infatti le immagini ambigue si presentano con una certa 'oscillanza') |
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13-07-2004, 13.04.12 | #9 |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-09-2003
Messaggi: 486
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Sulle immagini ambigue
Devi tenere conto, caro Epicurus, che esse sono, in generale, esercizi grafici volutamente indirizzati a mettere in evidenza l'ambiguità della forma.
La psicologia della Gestalt le elaborò allo scopo di rendere particolarmente evidente un fenomeno altrimenti sfuggente nella elaborazione delle percezioni nella vita quotidiana. Dalle ricerche svolte in questo settore discesero, infatti, i messaggi c.d. "subliminali", spesso impiegati a scopo persuasivo nel mondo della comunicazione pubblicitaria. Si prova, cioè, che di norma la figura "altra" nelle immagini ambigue, è scartata soprattutto in virtù dei riferimenti inconsci che essa può evocare nel soggetto: il processo di scelta è attivo, anche se inconsapevole. L'"oscillazione" di cui parli è il caso limite, possibile, ma di solito indotto dallo sperimentatore che invita il soggetto ad individuare la forma non appercepita. La latenza di lettura è sempre più ampia rispetto alla lettura di un'immagine standard (non ambigua) il che denota l'effetto "shock" di rimozione della forma esclusa. Come si vede, poi, dagli effetti dei messaggi subliminali, tale esclusione non cessa affatto di rendersi operante nelle scelte effettive del probando, oppure nelle valenze e nei valori riconosciuti alla immagine esplicita. |
13-07-2004, 16.29.15 | #10 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 04-11-2002
Messaggi: 2,110
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Ma se una cosa è diversa solo a cambiare il punto di osservazione!Basta cambiare sistema di riferimento e la vostra logica se ne va alle cozze...tutto è niente, le cose piccole sono anche grandi ecc...un oggetto è rosso, ma se spengo la luce non è più rosso...e qualsiasi calcolo matematico se non uso il sistema decimale risulta diverso....ogni sistema di riferimento ha una sua logica,ma tutto è appunto niente...convenzioni su convenzioni...o forse no? E la logica è dentro o fuori di noi? L'uomo cerca di emulare la logica di ciò che sta fuori,ma nonb si rende conto che avrà sempre un limite,avrà sempre un vincolo...se stesso,e la "fallibilità" (o meglio,non-universalità) della sua mente e dei suoi sensi...
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