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21-08-2004, 23.28.05 | #56 |
Ospite abituale
Data registrazione: 07-11-2003
Messaggi: 125
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"noi percepiamo il mondo, a noi interessa il mondo e quindi siamo legittimati a prenderlo in considerazione seriamente."
diciamo semmai che siamo condannati al mondo.. cmq + che percepire direi che noi il mondo lo si interpreta.perdi+lo si interpreta nelle sue ipotetiche relazioni interne a partire da "dati dell'esperienza" che sono a loro volta delle interpretazioni parziali.se assumessimo questi dati dell'esperienza come realtà oggettive dovremmo ammettere la necessità di un'interpretazione UNIVOCA di essi. se invece vediamo il mondo come circolo di interpretazioni(ermeneutico) che rimandano le une alle altre diventano pensabili altre interpretazioni come la teoria della relatività,la meccanica quantistica o l'apertura all'Essere del secondo heidegger,con tutti i loro pregi e difetti |
22-08-2004, 14.36.36 | #57 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-04-2004
Messaggi: 839
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Re: ciao gest,
Citazione:
Io qui vedo solo una predisposizione a ricevere Epicurus...seguendoti, perseguendoti...perdonami. Volevo solo indicarti precisando che e' il mondo a farsi percepire da noi. Banale? Mica tanto. Altretanto per Gest O: semmai e' il mondo condanto ad un noi. Ritengo importante questo. Ciao |
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22-08-2004, 21.20.59 | #58 |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-09-2003
Messaggi: 486
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Per Gest
Successivo nel tempo non implica un'antecedenza ontologica, nè, tantomeno, epistemologica.
Cronologicamente il sistema tolemaico succede a quello di Aristarco di Samo. Questioni da lungo tempo risolte ce ne sono, eccome, in filosofia! Ti cito la prova ontologica di Anselmo, le teorie vorticistiche di Cartesio a sostegno della presunta impossibilità di azioni "a distanza", le teorie aristoteliche sul moto, l'impianto metafisico di un Berkeley, l'intera concezione scolastica a riguardo della percezione, etc. etc. Rinnovo la sfida: prego di fornire una soluzione al problema della "misura". Ciao |
22-08-2004, 23.19.41 | #59 |
Ospite abituale
Data registrazione: 07-11-2003
Messaggi: 125
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avevo scritto crono-logicamente ma il caso ha voluto che nel post sembrasse cronologicamente tout court.
cmq senza dubbio la mera successione temporale può non significare granché ma nessuno potrebbe negare l'influenza di kant su tutto l'idealismo tanto+ che la tua affermazione:"E' evidente che nessun idealismo rigido, come nessun realismo assolutista possiede ormai un territorio "franco" in cui sostare nel panorama filosofico e scientifico moderno" ha un senso SOLO nel novecento e non certo a partire dallo stesso kant. nessuna di quelle che tu elenchi é una questione(leggi problema)ma semmai sono tutte risposte.I problemi tipo:"Cos'é il mondo?"(non molto distante dalla domanda:"Cos'é l'uomo?")o ancora "Perché l'essere e non il nulla?" sono genuine questioni filosofiche che probabilmente non diverranno mai obsolete. il problema del diametro non lo capisco.. qualisono i due tratti individuati?in particolare spiega meglio questo passaggio:"Adesso, facciamo ruotare la ruota su quello stesso terreno a partire dal punto segnato sul bordo e fino, ma esattamente, a ritrovarlo perfettamente disposto sul terreno." |
23-08-2004, 00.53.30 | #60 | |
Moderatore
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Re: Re: ciao gest,
Citazione:
invece sono contento che tu mi faccia compagnia... ma spiegami meglio la frase e' il mondo a farsi percepire da noi, ha una valenza metaforica o no? |
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