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09-02-2004, 09.38.00 | #86 |
Ospite abituale
Data registrazione: 23-01-2004
Messaggi: 278
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!!!
Rif. Marco:
Certamenente...è ovvio...non l'ho mai negato...ma se non possiamo spiegarle allora accettiamo il fatto che siamo "incapaci" - per il momento o per sempre - ed evitiamo di fantasticare troppo nella presunzione di capire cose molto più grandi di noi... Non si tratta di capire ma di intuire. *** ...non è assolutamente vero...le emozioni?... ...se non sono attive quelle!... Questo non definisce l'IO. Le emozioni, come i ricodi, ecc. si manifestano e (come tu stesso hai detto) l'IO si limita a prenderne atto. Bisognerebbe capire cos'è l'IO "in sé". |
09-02-2004, 10.08.46 | #87 |
Ospite abituale
Data registrazione: 13-01-2004
Messaggi: 96
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Mi domando...
Insomma, per coloro che non hanno la possibilità di pensare alla propria anima ci deve pensare chi ha questa opportunità,(magari...pregando ?) oppure siamo parte di un' "anima mundi" collettiva per la quale la mia non esiste se non è parte dell'insieme?
I bambini pelle ed ossa che stanno morendo di fame in che cosa si rincarneranno?... in mummie? Aspetto risposta. Grazie. Saluti, saluti. Maxemil |
09-02-2004, 12.50.48 | #88 |
Ospite abituale
Data registrazione: 23-01-2004
Messaggi: 278
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!!!
X Maxemil
Maxemil, i tuoi dubbi e i tuoi quesiti risuonano come tuoni nella notte, echeggiando nel buio della nostra inconsapevolezza. Voglia il Cielo che in mezzo a tanti tuoni ci siano dei lampi rischiaratori! Diceva Agostino: “Se penso il Tempo so cos’è, se me lo si chiede non lo so più.” E l’anima? In effetti neanche un saggio si azzarderebbe a darle una definizione, perché non può spiegarla razionalmente, ma solo intuirla, e l’intuizione non si trasmette. Ognuno fa la sua strada. Simili discorsi poi non vengono accolti favorevolmente da quanti ritengono che la scienza sia l’unica via percorribile verso la comprensione del mondo; fin dove può arrivare, logicamente. C’è addirittura chi vede in questa nostra epoca così tecnicamente avanzata la conferma di questa concezione, reputando inoltre che il progresso scientifico abbia fatto cadere molti tabù e molte superstizioni proprie dell’antichità. Ma forse non tutto risponde al vero. Sappiamo per certo che gli antichi sapevano già parecchie cose che la scienza moderna ha riscoperto. Come il fatto che sia la terra a girare intorno al sole; che la terra è sferica, e molte altre cose in campo astronomico. Tutte queste conoscenze sono state occultate durante il Medioevo, ad uso e consumo di una certa Chiesa, e poi riscoperte in epoca moderna. Ma non è solo questo. Possiamo veramente pensare che uomini dell’antichità, chiusi nelle loro superstizioni, e quindi praticamente inetti rispetto alla nostra mentalità più “illuminata”, avessero mai potuto fare ciò che hanno fatto? Come avrebbero potuto costruire imperi? Coi tabù e le superstizioni? Pensiamo a Roma, per es., alla sua civiltà, al suo diritto che ancora oggi viene studiato. Ma potremmo dire la stessa cosa dell’Egitto, con le sue piramidi delle quali non si riesce ancora a capire molto riguardo al modo di costruzione, alla loro funzione, ecc. No, la superstizione non permette di creare queste cose, non permette neanche di pensarle. E a proposito di piramidi, visto che siamo in tema di fantasticherie, permettimi di esprimere una mia visione. Immagina una piramide. E ora immagina che ogni faccia della piramide rappresenti una concezione del mondo. Una faccia rappresenterà la Scienza, un’altra la Politica, poi avremo la Religione e l’Arte. Ognuna di queste concezioni se ne va più o meno per conto suo e cerca di spiegare il mondo a modo proprio. Tutte comunque cercano di raggiungere il vertice come massimo grado della loro espressione, ma sono ancora più o meno tutte poche discoste dalla base (forse la scienza ha fatto un po’ più di strada rispetto alle altre). Ma c’è una linea ideale che dalla base raggiunge il vertice. Questa è la Filosofia. Il vertice è ciò che unisce le quattro concezioni. In effetti anticamente era così. La Filosofia, in quanto “amore per la conoscenza”, non poteva escludere nessuno di questi aspetti del sapere, per questo anticamente non si potevano intraprendere guerre o azioni politiche senza il verdetto degli àuguri; per questo il Faraone, oltre ad essere il capo politico era anche il primo dei sacerdoti e doveva essere iniziato ai segreti della scienza di allora. Tutto era unito al vertice della piramide e una concezione non poteva ignorare l’altra. Tutto comprendeva tutto. Io credo nella legge di Ciclicità. E ritengo che anche la storia umana sia ciclica. Per questo forse è probabile che un giorno torneremo a fare Filosofia, come gli antichi che, per quel che mi riguarda, erano molto più saggi di noi. |
09-02-2004, 14.29.04 | #89 |
Ospite abituale
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x Agora
Grazie anzitutto per la tua risposta.
La tua disponibilità al confronto è un grande merito e naturalmente io rispetto il tuo modo di pensare... e quello che per te rappresentano le piramidi. Invece per me rappresentano soltanto il contributo di "sangue, sudore e lacrime" (meglio se quello altrui) a cui gli esseri umani si costringono nell'illusione di avvicinarsi a Dio. Ogni utopia e sogno sono necessari (anch'io ne ho) ma facciamo attenzione (come dice quel "giovane .orco" di Van Lag) che non diventino la più pericolosa "insana utopia". Con il mio rispetto, il mio saluto. Maxemil |
09-02-2004, 18.05.56 | #90 |
Epicurus' very son
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X Rolando
Vorrei chiederti di darmi la tua definizione di "vita", perché io non condivido l'idea che i pianeti ecc siano esseri viventi...
Poi vorrei che mi dicessi quali sono questi "numerosi" argomenti che provano la reincarnazione. Se ho capito bene tu dici che noi siamo un'energia immortale che si reincarna quando muore il corpo, giusto? Ma allora, nel passaggio da un corpo all'altro dove se ne sta questa energia? Miliardi di anni fa, quando sulla Terra non c'erano ancora forme viventi dove stavano le energie che ora sarebbero in tutti noi? Se per una ipotetica guerra atomica.. la vita dovesse sparire dalla faccia della Terra, le energie degli esseri viventi dove andrebbero? |