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Vecchio 30-01-2004, 15.39.00   #31
Fake Plastic Trees
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Messaggio originale inviato da Marco_532
Ipotizzando un individuo con memoria pari a 0 (esclusa la memoria genetica), poiché non ha reperito nessuna informazione dal mondo circostante, è deducibile che questo non sarà in grado di agire, in quanto se non conosce ciò che lo circonda, non può interagire con lo stesso. Fin dal momento della nascita, siamo continuamente sottoposti a stimoli esterni che vengono automaticamente assimilati della nostra mente. Ora, paragonando l’uomo ad un calcolatore elettronico e la mente all’elaboratore centrale in cui è installato un ‘apposito programma di calcolo, le successive operazioni che lo stesso è in grado di fare sono strettamente dipendenti dalla qualità e dalla quantità di dati contenuti nello stesso programma. Il problema del libero arbitrio, non sussiste, in quanto lo stesso calcolatore non ha libertà di agire diversamente dagli schemi di programmazione. La differenza principale (per semplificare) tra l’uomo e il calcolatore, è che l’uomo è in continuo stato di programmazione e quindi il risultato di un’azione X è legato alla qualità e alla quantità di informazioni a disposizione nel momento T; l’uomo non può agire diversamente da questo schema di programmazione. Ipotizzando un’azione X2 nel momento T2, il contenuto delle informazioni nel momento precedete l’azione equivale alla sommatoria delle informazioni di T e T2, con l’aggiunta di Z (informazioni aggiuntive derivanti dall’elaborazione delle azioni precedenti su base principalmente emozionale). Per quanto riguarda il libero arbitrio non c’è nessuna differenza tra l’azione X e X1. Il destino, è – al tempo T – l’unica possibilità d’azione al tempo T+ “Delta x”. Considerando quindi che ad ogni “delta x” aggiunto a T mutano di un “delta y” le informazioni acquisite, il destino è in continuo mutamento. A questo punto il problema fondamentale è capire se siamo in grado di agire volontariamente sul nostro destino o meno. La risposta a questa domanda, considerando quanto scritto in precedenza, è no. Ma questo non significa affatto che il destino sia in qualche modo già scritto, poiché possono modificarsi le connessioni tra le informazioni al tempo T3 per cause interne (di elaborazione) e esterne/ambientali. Poiché non viviamo isolati dal resto dell’umanità, le conseguenza comportamentali e informative derivano soprattutto da rapporti interpersonali. Per semplicità (generalizzando) potremmo dire che una persona X modificherà il suo destino ogni qual volta acquisirà informazioni da un’ individuo Y. In questo caso, è giusto dire che il cambiamento del nostro destino viene modificato anche dai soggetti con cui interagiamo. A questo punto bisogna considerare che questi individui interagiscono con noi in maniera connessa al nostro destino fino a quel momento; capirete quindi che seppur le nostre azioni siano direttamente collegate alla quantità di informazioni al tempo T, possono essere cambiate da rapporti con terzi, dalle interazioni tra due o più destini. Questo significa che se le nostre prospettive future (il destino) non sono come le vogliamo, esiste la possibilità di cambiamento, niente è già scritto, ma IL DESTINO SCRIVE CONTINUAMENTE SE STESSO.

Ciao, Marco .


Ogni singola cosa e' collegata a un’altra.

Quello che accade per tutte le cose inanimate, cioe' essere in balia degli eventi, avviene anche per tutti gli esseri viventi, dagli insetti agli animali più evoluti dotati di coscienza: come i delfini, gli scimpanzé o gli esseri umani.

E’ come se al momento del big bang tutto dovesse seguire una determinata direzione, un preciso destino.

Gli OUTPUT di ogni Singolo Elemento (persone, animali, cose) sono in funzione dell'INPUT "Ambiente", con il quale questo Elemento entra in contatto; questo INPUT Ambiente altro non e' che L'OUTPUT di altri Elementi.

Ogni singolo elemento è in balia degli eventi in quanto i suoi Output sono in funzione di altri Output che a loro volta sono in funzione di altri, e cosi' via.

Questo avviene già con le previsioni meteorologiche: Si può prevedere il tempo che vi sarà fra tre giorni mettendo insieme più eventi. Sta a noi fare calcoli precisi per ottenere misurazioni veritiere e sempre più di lunga durata.

Esempio semplice di Output:
Io esco di casa ARRABBIATO e con L'OMBRELLO.
ARRABBIATO perche' ho litigato con un mio amico, ho litigato con un mio amico perche' e' passato a prendermi con 20 minuti di ritardo, e' arrivato con 20 minuti di ritardo perche' e' stato intrattenuto da un venditore ambulante, il venditore ambulante lo ha trattenuto perche'....etc....
Con l'OMBRELLO perche' potrebbe piovere, potrebbe piovere perche' l'ho sentito alla radio, alla radio l'hanno trasamesso perche'.....etc..


CIAO, FAKE PLASTIC TREES
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Vecchio 30-01-2004, 23.37.56   #32
Fake Plastic Trees
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Messaggio originale inviato da Knacker
Che dire, Fake... sono praticamente d'accordo con te!
La possibilità di scegliere è un'illusione. L'uomo non sceglie, semplicemente esiste. L'uomo non fa nulla, semplicemente diviene.
E per fortuna che almeno abbiamo questa illusione a darci una parvenza di differenza dai semplici sassi.

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Vecchio 02-02-2004, 11.31.10   #33
Agora
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Un piccolo dubbio...

Rif. a FAKE PLASTIC TREES

"Volonta' cosciente: Il ragionamento deduttivo sopra esposto ci porta a concludere che la nostra volonta' cosciente non dipende da noi. Le ricerche e gli esperimenti scientifici condotti da Benjamin Libet, celebre fisiologo dell' Ucla di Los Angeles, ci dicono qualcosa in piu' a riguardo e cioe' il non legame tra le nostre azioni e la volonta' cosciente:"La volonta' cosciente che abbiamo quando compiamo un'azione (es. alziamo un dito), e' un evento mentale causato da eventi precedenti e che nella realta' non innesca la decisione di fare un movimento volontario, ma e' solo uno degli eventi di una cascata che alla fine porta al movimento. Studiando il movimento di un dito Libet osserva che 535 millesimi prima del movimento del dito il cervello inizia a fare qualcosa di cui non abbiamo nessuna conoscenza; che 204 millisecondi prima che il dito si muova arriva la coscienza di voler muovere il dito; 86 millisecondi prima arriva la coscienza che il dito si muove (ma il dito e' ancora fermo), e infine si muove finalmente il dito. Insomma, nel cervello il movimento di un dito viene innescato da quello che i ricercatori chiamano RP, o readiness potential (potenziale di prontezza) che si verifica 331 millisecondi prima della volonta' cosciente di muoverlo. Ma se la volonta' non causa l'azione a che serve? Wegner risponde cosi': "E' un segnale che assomiglia per molti versi a un'emozione: attraversa la mente e il corpo per darci la paternita' delle nostre azioni". (tratto dal mensile Focus n.121 pg.138 Titolo: "E la volonta' e' un'illusione") ".


Non posso certo competere con eminenti studiosi come Benjamin Libet. Però posso esprimere un dubbio che spero qualcuno vorrà dissipare (magari lo stesso FAKE PLASTIC TREES che ha proposto questa tesi).
Quello che Libet non dice (o che F.P.T. non riporta) è cosa accada prima di quei 535 m.s.
Che esistano dei processi inconsci nessuno vuole dubitarne, ma veramente non si riesce a capire cosa possa scatenare tutta questa reazione a catena. Se c'è un effetto dovrà esserci anche una causa. Cosa c'è prima? Se non è la nostra volontà, dovranno essere altri processi inconsci, e così via, a ritroso… fino a dove?
Scusa la mia ignoranza, ma ho bisogno di capire.
Agora is offline  
Vecchio 02-02-2004, 12.13.55   #34
Rolando
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Ciao Agora,
Non penso che sei ignorante, i tuoi pensieri sono molto ragionevoli.
Per me è chiaro che esiste qualcosa in ogni individuo che guida la volontà, qualcosa che esiste prima di tutte le reazioni elettriche nel cervello.
Vedi i miei interventi nel discorso "il Destino" nel argomento "Spiritualità".
Ciao
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Vecchio 02-02-2004, 13.25.41   #35
Marco_532
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Messaggio originale inviato da Rolando
Per me è chiaro che esiste qualcosa in ogni individuo che guida la volontà, qualcosa che esiste prima di tutte le reazioni elettriche nel cervello.

... ...guida la volontà?...sei sicuro che esiste quella volontà che citi?...volontà di chi?...perchè?......non capisco proprio il bisogno e la conseguente illusione di dare risposte a domande di questo tipo, alle quali, non è impossibile rispondere con la scienza...e si cade quindi nel metafisico...vi ricordate quanto nell'antichità era salda la credenza che catastrofi naturali - allora incomprensibili - erano di origine divina per punire in qualche modo gli umani?...bene...la scienza può trovare risposte ad alcune cose come questa...ad altre non ci riuscirà mai...perchè illudersi di riuscire a comprendere il Tutto?...

...è un po' come voler comprendere cose che non sono alla nostra portata...

...ma perchè è così difficile ammettere che la comprensione umana, come quella di tutte le altre specie ha un limite - anche se diverso - ben definito?

P.S. Sono andato fuori tema, ma è sempre la stessa storia...invece di ammettere la reale "impotenza", si trascende...

Ciao, Marco .
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Vecchio 02-02-2004, 13.38.15   #36
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... ...guida la volontà?...sei sicuro che esiste quella volontà che citi?...volontà di chi?...perchè?......non capisco proprio il bisogno e la conseguente illusione di dare risposte a domande di questo tipo, alle quali, non è impossibile rispondere con la scienza...e si cade quindi nel metafisico...

Hai ragione quando dico che "si cade quindi nel metafisico" nel senso che si entra nel "mondo" al di la di quello fisico. Quello dentro di te che guida la tua volontà, e ti fa negare l´esistenza di te stesso, non esiste nel mondo fisico e quindi si può dire è "metafisica". Devi smettere battere la testa nel muro
Ciao
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Vecchio 02-02-2004, 13.53.21   #37
Marco_532
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Messaggio originale inviato da Rolando
...Quello dentro di te che guida la tua volontà...

...siamo molto lontani...secondo me, quella coscienza che ci sia qualcosa dentro ognuno di noi che giuda la nostra volontà, è solo un'illusione...ti ricordo che la coscienza di Sè viene dopo il normale flusso della vita...senza la cosienza di te vivresti ugualmente ma non esisterebbe nessuna coscienza di volontà (vedi alcune specie animali)...quella che si definisce volontà dipende esclusivamente da questa coscienza di sè che determina comportamenti diversi da quelli che in altro modo si verificherebbero senza la stessa...la volontà quindi è l'illusione di agire derivante dalla coscienza di sè perchè la stessa coscienza influisce - senza l'ipulso dell'Io e quindi non determina - azioni conseguenti...questa funzione celebrale non è esclusiva dell'essere umano ma per esempio è riscontrabile anche nelle scimpanzè, seppur ad un livello evolutito differente...

Ciao, Marco .
Marco_532 is offline  
Vecchio 02-02-2004, 16.31.19   #38
Mirror
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Ammetto...

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Messaggio originale inviato da Marco_532
...invece di ammettere la reale "impotenza", si trascende...

Sono daccordo. Solo che l'ammissione di questa reale e totale "impotenza"
da alcuni "risvegliati", per capirci, viene chiamata "trascendendenza", "liberazione", "realizzazione", Vivere pienamente.
Che ci vuoi fare? E' la bellezza della diversità.
A buon intenditor...
E' la fine della pretesa di comprendere l'inconoscibile, che ha come conseguenza il rilassamento della mente e del corpo.
Ti sono venuto incontro...
parole..parole...parole...solt anto parole...

Ciao
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Vecchio 02-02-2004, 16.52.03   #39
Marco_532
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...ma piochè tutto questo è raggiungibile al di là della fede religiosa, la stessa fede non è necessaria ma è solo un mezzo per assicurarsi certezze inesistenti o megli inconoscibili, che a volte porta a questa "organizzazione mentale"...

...ma a ognuno la sua strada, basta che non si illuda che la fede sia un mezzo necessario...

Ciao, Marco .
Marco_532 is offline  
Vecchio 02-02-2004, 20.28.55   #40
Rolando
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...siamo molto lontani...secondo me, quella coscienza che ci sia qualcosa dentro ognuno di noi che giuda la nostra volontà, è solo un'illusione...ti ricordo che la coscienza di Sè viene dopo il normale flusso della vita...senza la cosienza di te vivresti ugualmente ma non esisterebbe nessuna coscienza di volontà (vedi alcune specie animali)...quella che si definisce volontà dipende esclusivamente da questa coscienza di sè che determina comportamenti diversi da quelli che in altro modo si verificherebbero senza la stessa...la volontà quindi è l'illusione di agire derivante dalla coscienza di sè perchè la stessa coscienza influisce - senza l'ipulso dell'Io e quindi non determina - azioni conseguenti...questa funzione celebrale non è esclusiva dell'essere umano ma per esempio è riscontrabile anche nelle scimpanzè, seppur ad un livello evolutito differente...

Questa tua opinione, che il fatto che esiste qualcosa dentro l´individuo che guida la volontà ecc, sarebbe un´illusione, è comprensibile siccome con gli occhi fisici vediamo soltanto materia fisica, ma purtroppo, o meglio fortunatamente, è completamente sbagliata.
È giusto che l´animale non ha la stessa conoscenza di se stesso, infatti è questo fatto che distingue l´uomo dall´animale. L´uomo ha un´iniziale consapevolezza di sè o di se stesso essendo un individuo unico, mentre l´animale in realtà è cosciente soltanto del/nel mondo esteriore. Questa realtà dipende del fatto che l´essere vivente si trova in un processo evolutivo da animale in uomo. Quindi hai ragione quando dici che l´esistenza dell´essere vivente non dipende del livello coscienziale dell´individuo.
Ma questo non cambia, ma conferma, il fatto che dietro il corpo fisico e dietro la coscienza dell´uomo e dell´animale, e di tutti gli altri esseri viventi, esiste qualcosa che percepisce la vita e guida la volontà. Il fatto che non siamo completamente consci di questa nostra identità non significa che non esiste. Seguendo la LOGICA, analizzando se stesso, o meditando su se stesso si arriva necessariamente alla conclusione che quello dentro noi che pensa, cioè crea i pensieri, è qualcosa che non è movimento.
Hai ragione Marco, forse siamo lontani, ma sono solo l´opinioni che sono diversi o lontani, il nostro Io è uno
Rolando is offline  

 



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