Apprezzo lo sforzo che fai leibnicht ma non rispondi alla mia unica e semplice osservazione: hai scritto cose inacettabili per una persona civile.

Non lo ri-quoto se no diventa noioso ma quelle parole che hai scritto rimarranno per sempre impresse sul web. Perdonami la pignoleria e la veemenza ma sono quei ragionamenti, quello spirito, che poi precipita in un batter d'occhio l'essere umano nella barbarie. Se hai questa vita pregna di esperienze anche dure e dolorose come puoi non aver maturato la consapevolezza che è un attimo perdere la nostra umanità? E la cultura, che sembra non mancarti, come può non aver creato o affinato quella sensibilità che ti porta a comprendere al volo che non si torna più indietro dalla bestialità?

Non è che la tua di veemenza venga da rancori personali nati e cresciuti nel tuo lungo soggiorno in quei lontani Paesi?

Per quanto riguarda i valori ai quali ti richiami e che non sei disposto a perdere: sono proprio quei valori lì che tu perdi scrivendo quelle cose che scrivi. (mi riferisco sempre al tuo post. A quel post. Non a tutto quello che scrivi)

Dovresti essere d'accordo. Se no me li andrò a rileggere perchè vuol dire che ricordo male.

Ed è proprio questo il problema di ardua soluzione: come difendere quei valori. Se solo, anche per scherzo, si comincia a discutere sulle basi da te proposte, la civiltà che abbiamo maturato sino ad oggi, ce la giochiamo in un lampo.

Almeno questa è la mia opinione.

Okkio ragazzi ad aver troppa fiducia nei governi, la storia recente,se mai la storia può insegnare qualcosa, è piena di tragici esempi accomunati dalla volontà di sacrificio della gente per il raggiungimento di un fine astratto, una specie di autocensura dell'opinione pubblica davanti agli eventi piu' scellerati,nella convinzione che il sacrificio attuale potesse servire a raggiungere un futuro migliore.
la domanda da farsi ora è questa: si possono affievolire diritti e garanzie acquisite (ma ,è bene ricordarlo,non insindacabili!) per affrontare una situazione emergenziale? Io penso che si debba e che sia addirittura inevitabile ma almeno nel rispetto dei principi fondamentali. Mi spiego: la repressione del terrorismo se vuole essere efficace deve,lo si è visto con la cd legislazione dell’emergenza statuita negli anni di piombo, affievolire schemi garantistici acquisiti (formazione della prova all’interno del prova all’interno del processo, assistenza del difensore in ogni fase del procedimento,ecc) col limite invalicabile però dell’integrità fisica e morale del sospettato. Una fiducia troppo grande si attribuirebbe ai governi in caso contrario.
E’ vero che i tempi sono cambiati. Ora combattere il terrorismo internazionale non significa perfezionare le tcniche di tortura,come sembra dire il buon salice -siamo matti???- ma approntare quelle intese tra governi necessarie per agevolare lo scambio di informazioni tra procure a livello internazionale e riformare l’intelligence (piu’ strutture e di pari passo piu’ controlli esterni),per ora e creare magari un livello giudiziario federale per l’ue,per il futuro.

Non mi convincono poi i discorsi alla Ratzinger,piu’ che altro istrionici: mi sembra esagerato pensare che per combattere un manipolo di wahabbiti occorra recuperare chissà quale spirito di popolo. Con i terroristi verdi non serve il confronto basta la pura e semplice repressione, burocratica e asettica. Gli effetti del terrorismo sono piu’ che sufficienti per l’effetto propulsivo nell’opinione pubblica. Lo scontro delle idee è troppo.

ciauz

trovo strano il clamore che si è creato attorno a queste immagini; sorridenti ragazze che fanno "Ok!" col pollice a fianco di amassi di corpi nudi: sembrano posare per una foto ricordo da spedire agli amici dalla località marittima in cui stanno trascorrendo le vacanze.

trovo strano che siano ragazze.
trovo strano che siano state rese pubbliche, e siano state spedite in giro per il mondo, quando potevano benissimo restare celate negli archivi dell'esercito.

da un punto di vista di costume, si può constatare la notevole uguaglianza raggiunta grazie ai movimenti femministi, un pò in tutti i campi.

dal punto di vista della pubblicazione e trasmissione attraverso gli organi d'informazione, sono perplesso.
questa guerra fin dall'inizio esaltata come un'avanguardia della pace, aeri militari in volo nei cieli blu del mondo a fianco di candide colombe, per il lodevole desiderio di difendere la democrazia e la libertà dagli attacchi possibili ai civili (distruzione di massa) di tutto il pianeta.
un'invasione di democrazia, dove prima regnava il terrore di un dittatore scaltro, crudele e senza scrupoli.

insomma: il generoso Bene va nelle terre messe in ginocchio dall'infernale Male per spegnere il fuoco e seminare fiori.

e ora, cosa vediamo?! che una tanto candida divisa altro non era che
la pelliccia della pecora che mascherava il sadico lupo dalle zanne gocciolanti di sangue.

però: c'è un però.

gli stati a cui quella divisa appartiene non sono lupi, nemmeno per sogno!
questa situazione, infatti, li muove immediatamente a sdegno. non esitano neppure un momento a condannare pubblicamente i disertori dei valori più sublimi di cui loro sono portatori. come dio scacciò satana dal paradiso.

e ai miei occhi, questa sembra una lodevole risottolineatura delle buone intenzioni dei popoli democratici occidentali.

Democrazia? La dittatura dei molti diceva Pirandello ne "Il fu Mattia Pascal". La dittatura dei molti. Già....

Anch'io trovo molto strano tutto questo: significa forse che non hanno il controllo totale dell'informazione? Non credo proprio.
Allora significa che hanno voluto creare ad arte questo finto sdegno, tutti fingono di non sapere (quando in realtà sapevano e magari incoraggiavano questi comportamenti), salterà magari qualche testa.....
Penso che questo pandemonio sia stato creato appositamente, vista anche l'insistenza dei media su questo argomento, anche se non riesco a capire il perchè.

P.S. Non credo che le femministe auspicassero questo tipo di uguaglianza.
......opinione personale

ciao

nutro poca fiducia nell"informazione"; la vedo come il risultato di serie di progetti pensati a tavolino, ideati da architetti della comunicazione per costruire parola su parola gli argini entro cui le (create) forti emozioni e credenze dell'opinione pubblica sono "libere" di fluire; ad esempio gli argini possono condurre al precipizio dove diventano cascate per far girare le centrali elettriche, o diramarsi in quei canali che danno da bere alle coltivazioni, oppure entrare nelle tubature del giardino di Silvio per far zampillare la sua fontana; un fluire che al momento opportuno può essere fatto scorrere come un fiume impetuoso ad allagare e devastare villaggi e città.

il fatto che tutti sapessero mi sembra triste, ma scontato.
che la guerra è violenta non mi sembra una novità.
di sicuro non sono i militari a strappare informazioni al prigioniero legandolo senza scarpe al letto e solleticandogli il piedino con una piuma d'oca... "sì!" "ti diro tutto quello che vuoi!" "ma ti prego basta!!", quelli sono i cartoni animati.

poi, per constatare abusi dei diritti umani basta seguire qualche pestaggio di celerini durante qualche manifestazione, o entrare nelle carceri italiane (non credo che nessuno possa arrivare a staccarsi dalla realtà tanto da pensare che le guardie carcerarie preparano, con il grembiule di nonna papera sopra la divisa, deliziosi dolcetti e torte di mele per i loro detenuti).
non sono ben informato, ma credo che ai miltari insegnino pure tecniche di pressione psicologica (e non) per carpire informazioni al nemico.
... è per questo che ho pensato quanto sopra, ma non so se sia questo il motivo.... mah...

certo che anche l'abbinamento di servizi televisivi in cui si mostra prima Bush, che indignato contro i militari americani colpevoli di torture ne annuncia pubblicamente il processo, e successivamente servizi in cui terroristi staccano teste, fanno esplodere bombe, annunciano lo sterminio del popolo occidentale ecc... potrebbe far pensare anche: "ma stì americani son proprio pappemolli!! qui bisogna, altro che torture, far massacri!! quei pazzi ci vogliono uccidere e noi processiamo i nostri perchè durante la pausa si rilassano un pò!!???"

(PS: il discorso sulle femministe è un pò forzato, però la trovo una cosa curiosa)

ciao

torture a parte....

Certi vostri discorsi mi suonano strano; penso: - ma forse non vi rendete conto che è guerra? Ma secondo voi in guerra devi chiedere "perpiacere" prima di sparare a qualcuno? - ma non oso dirlo.

Si dai è vero finchè si spara sui figli degli altri, finchè non muore mio fratello, mio nipote, mia madre, ma che problema c'è? Ma che si ammazzino tutti....La guerra è guerra certo ma forse invece di giustifcarne la violenza sarebbe il caso di dire in che modo, con il nostro contributo quotidiano, portiamo un pò di pace. Parlando anche un pò di noi.

ok è guerra e non si discute e come si dice la prima vittima della guerra è la verita per cui ci possono stare anche le torture o qualche metodo non proprio ortodosso certamente pero un conto e prendere a botte una persona che non vuole parlare un altro e fare i pagliacci per una camera fotografica torturando 4 morti di fame ...--

finche succede agli altri ....