Facciamo un gioco, tentiamo di renderci conto che parliamo di persone, perché mi sembra che tra politica, ideologie, religioni, filosofia, tra presente e passato, si sia perso il filo del discorso (ricordo che la discussione si intitola torture). Proiettiamo noi stessi in una situazione di guerra, cerchiamo di vederci ostaggi, prigionieri, soldati, generali, mettiamoci nei loro panni. E’ molto difficile, 50anni di pace ci hanno anestetizzati. Riusciamo a parlare con tutta tranquillità di “danni collaterali”, di “prezzo da pagare per la libertà, per la civilizzazione… blablabla…”. Io non so cosa ti mettano in testa nell’esercito, non so cosa si diventi dopo anni di Marines… ma vedo che la brutalità attecchisce facilmente anche in giovanissimi, come dimostrano le foto, i quali probabilmente pagheranno per tutti, pagheranno anche per chi gli ha permesso, anzi li ha spinti, a sfogare i propri conflitti interiori in quel modo. Ripeto, non si tratta di violenza esercitata sulla scia di una provocazione, da una forte motivazione personale, qui si parla di fredda e calcolata brutalità, se non, a giudicare da quanto riportato e fotografato, di bieco sadismo. Niente che possa essere giustificato da ideali di nessun tipo e che stride ancor più con il concetto di missione di pace portato avanti finora. Stride con la presunzione di superiorità in termini di civiltà e progresso che ci siamo etichettati addosso. Stride e fa ancora più male perché stavolta è concreta, il male fatto si vede nel momento in cui viene fatto. Non è come il male che facciamo tramite il commercio di armi, lo scambio economico ineguale, lo sfruttamento dei paesi poveri (quello è sempre male ma nessuno lo vede, si vedono “solo” le conseguenze, ma non c’è nessuno da additare). Va bene fare un quadro della situazione politico-militare-religiosa e considerare tutti i punti di vista di questo mondo, ma parliamo anche di esseri umani oltre che di concetti astratti. Persone che infliggono volutamente sofferenze ad altre persone che non si possono difendere. Perché non dovrei sentirmi inorridita da questo? Quale bene comune superiore dovrebbe farmi dire “beh sì è disgustoso, però……”?

ke mi sembri ben informato, kaspita! (è bella sta k, non l'avevo mai usata!!). ke mi sembri quasi un agente del Kgb, kribbio!
ke kredevo il mondo un pò più ordinato, kazzarola!
ke vuoi ke ti dika di +?

Life is easy, mr rubin, take it easy

Ma nessuno può avallare la tortura, esistono o devono essere sperimentati,come ho accennato, altri metodi contro la lotta al terrorismo. Cmq naima non la faeri cosi' tragica: gli anticorpi ora hanno funzionato (ricordate cosa successe invece in algeria?), auguriamoci piuttosto da boni cives che non finisca tutto col solito rimpallo di responsabilità all'italiana, come in somalia.

ciau

potrei fare un copia-incolla
delle tue parole
a tal punto le sento mie

w.

Vedi la cosa più triste qual'è? Che messaggi come il tuo adesso, o come qualcuno mio antecedente, è come se non ci fossero. Ognuno va avanti per la sua strada. Pensare per un attimo che in mezzo a quei campi di battaglia potremmo esserci noi, o i nostri familiari, pensare che la testa tagliata potesse essere quella di nostro fratello, di nostro figlio, pensare che chi l'ha tagliata poteva essere nostro fratello o nostro figlio, è talmente spaventoso che è preferibile continuare sul filo di discorsi puramente razionali. Ma almeno qualcuno che ha la forza di pensarle almeno per un attimo queste situazioni c'è. Grazie di cuore Naima Nicola

Questo Post ha attirato molte persone chi mi ha un riassunto degli utlimi interventi

In effetti devo riconoscere che prima devo aver preso un abbaglio.
Ho risposto di fretta e non mi ero accorto che il post di Naima avesse avuto un tale seguito. Ma sono ben felice di essermi sbagliato. Nicola

Le informazioni che tu riproduci mi lasciano di stucco.
Le proponi come se fossero l'oggettiva realtà di un'epoca storica nota e conclusa.
Le notazioni storiche che noi conosciamo non riportano assolutamente la vicenda islamica come quella di un Iberia felix.
Devastazioni e massacri furono vicende costanti, la Spagna fu praticamente ripopolata da uomini provenienti da altre terre, secondo il più becero copione colonialista.
I focolai di resistenza cristiana ed ebraica, quelli che sopravvissero agli eccidi ed alle lusinghe della "normalizzazione", furono tollerati al prezzo di uno status giuridico e fiscale differente dagli islamici.
Gli altri fuggirono sulle montagne, tra i pirenei, dove la prossimità della francia carolingia garantiva una quiete relativa.
Solo dopo il 1000 iniziò un moto di rivalsa che, progressivamente e a prezzo di fiumi di sangue, preparò il campo al cattolicesimo più intransigente che l'europa abbia mai conosciuto.

La scienza e l'islam... Ma lo sai o no che persino l'islamissimo Averroè fu perseguitato e i suoi discepoli ebbero vita dura, fino all'estinzione per assenza di teste disposte a pensarlo?
Trovami un Galileo islamico, trovamelo !

Infine la più sconcertante delle idiozie: che il Rinascimento sia nato a Cordova.
Cose da pazzi e da ignoranti.

I prossimi post non estrarli dal corano o dalla propaganda di al-jazeera.
Ciao.