Ciao Yam,
a tal proposito vorrei farti una domanda, poichè come dici dipende dall'intensità del Samadhi, vuoi dire quindi che non sempre se si arriva al Samadhi si arriva all'illuminazione, quindi un illuminato sa di esserlo se capisce che la sua personalità è completamente annullata? Se invece un Samadhi non fosse così intenso, si sarebbe illuminati a metà?(Scusa la banalità, non sapevo come altro spiegare)
Ti ringrazio se vorrai rispondermi, anche perchè le tue risposte sono sempre chiare ed esaustive.

personalità annullata?
personalmente non credo che l'illuminazione porti all'annullamento della personalità...
credo che porti all'equilibrio in armonia con il tutto.

Prova ad immaginare il tuo spirito come una goccia d'olio nell'acqua. La goccia d'olio e' la personalita'. Man mano che la purificazione procede l'olio perde di intensita' e si avvicina sempre piu' ad essere acqua. Quando sara' acqua........

In quell'acqua c'e' gia' la tua immagine Divina e ci sara' anche dopo.

x Krisuol: Personalmente non ritengo l'illuminazione come "conseguibile" ...il Cristo diceva "vegliate...perche' non potete sapere quando". Il resto ha poca importanza.....almeno per me.

certo ma tenendo presente che tu sei dicotomicamente individuo e nello stesso tempo "tutto".
forse il termine "personalità" annullata si riferisce all'ego distorto...
non al significato di "individuo" in armonia con il tutto.
una cellula che opera in "armonia" con il corpo non è forse una "cellula" ?

diciamo che mi sembrava "forzata" la prima frase

E' come ho detto....anzi se vuoi sapere ancora di piu' ...in realta' non c'e' proprio nulla di distorto e nulla da armonizzare...e non c'e' neanche la personalita' e tantomeno l'illuminazione.

esattamente...
ma li siamo "oltre" o forse no...?

ciao

Attenti a quei due…..

Dunque….. dialetticamente siete “perseguibili”, perché se asserite di sapere di non essere illuminati, asserite implicitamente di sapere cos’è l’illuminazione e pertanto potreste parlarne.
Esempio pratico: - so che non ho il mal di testa! – Posso dirlo perché so cosa sia il mal di testa. Se non avessi mai avuto un mal di testa e sentissi un improvviso dolore nel capo, non saprei dire cosa è, come analogamente, se avessi sentito qualcuno parlarne, non avrei potuto sapere di cosa parlava, ne avrei potuto descrivere un mal di testa.
Nell’attimo in cui lo provo e lo qualifico ho fatto l’esperienza del mal di testa e quindi posso parlarne.

Comunque con tutte le riserve del caso i dubbi e le perplessità e la limitatezza del linguaggio che non può portarci oltre i suoi limiti, il pensiero a cui sono più vicino è quello di Umberto77: Ma se vuoi parlare dell’ultima illuminazione, Van Lang, quella che libera l’essere dal senso di separatività indotto, appunto, dall’IO, allora penso che il nostro “sentirsi di esistere” si potrà allargare a una identificazione con la Realtà, tale da farci sentire Uno con ciò che ci circonda.

E quello di salvatoreR: Secondo il mio parere il nostro SENSO DI IDENTITA’ SCOMPARE per fare posto all’Amore inteso come Consapevolezza di appartenere al Tutto. Questa Consapevolezza è l’unica che consente di trascendere la limitatezza dell’individualità (identità) per fonderla in Qualcosa di immensamente Impersonale. È la visione universale per la quale cessa ogni separazione. Ci si sente uniti a tutto quanto esiste ed è la vetta della conoscenza e la vera coscienza. È l’illuminazione.

“Uno con ciò che ci circonda” e “la visione universale per la quale cessa ogni separazione”, fanno risuonare qualche lontano campanellino dentro di me.

Van.. ok potrei dire di aver avuto diverse fitte alla testa... anche un leggero mal di testa... ma non ancora un mal di testa costante e sopportabile. Nelle fitte ho notato che all'inzio perdi identità... come un ubriaco che non regge l'acool, poi man mano che ti abitui.....
Va bene?
Così ho detto anche sull'identità senza dire niente

Quindi stai asserendo che coloro che sono stati ritenuti degli illuminati, in realtà non lo fossero, un pò come diceva
UG mi pare, che pur avendo avuto, quella che lui definiva 'calamità', non aveva nulla da dire al riguardo.
Potremmo parlare semmai di una 'consapevolezza superiore'?

Ma almeno a Gesù o Buddha e pochi altri lo saranno stati suppongo.

E chi lo sa...?!
Bisognerebbe uscire da questa ottica dell'Illuminato...diciamo che da qualcosa chiamato Gesu o Buddha...fluisce continuamente l'insegnamento, ma non e' il caso di dover per forza pensare a figure umane o divine, anche se per alcuni non vi e' altra via all'inizio.

In una fiaba come il Pinocchio di Collodi ci puoi trovare un grande insegnamento, che e' un po' cio' che Uno dice quando dobbiamo prima imparare ad essere Uomini.....
Senza questo passo puoi anche ficcare le dita nella presa della corrente, soprattutto con certe tecniche yoga...ma mancherebbe qualcosa. Credo sia importante comprendere questo.