un suggerimento per noni (che così abbreviato, in dialetto gallurese significa no ).

Dunque, tu vuoi definire l'esistenza, io personalmente non ci tengo e ora capirai perchè...

l'unico modo per definire l'esistenza è uscirne fuori ed osservarne i contorni... ma come può uscirsi da ovunque?

zanzy io so che la tua e' una condizione esistenziale o una filosofia di vita, quindi so che il tuo apporto nn puo' che essere coerente con quello che sei, pero' vorrei farti notare una cosa... quando sei innamorato e quindi sei dentro l'innamoramento, sei incapace di definirlo?

ci sono delle cose che come dici tu vanno osservate dall'esterno ad esempio una conversazione tra due persone soprattutto se intensamente emotiva toglie lucidita' e critica a chi ne e' invischiato, quindi solo un osservatore esterno puo' dare un parere critico ma i due interessati ne sono impossibilitati, altre invece possono essere definite eccome anche a viverele dall'interno, come ad esempio le sensazioni e le emozioni che i due in questione stanno provando mentre discutono

... o no?

per nonimp io ti ho gia' risposto, e tu non hai ne' confermato ne' obiettato, sicche' nn ho capito se l'interazione con l'ambiente andava bene per te come definizione di esistenza.. per me funge

Carissimia,

io non confermo ne obietto poichè non so quale sia la "risposta giusta". Ne mi sogno minimamente di cercarla. Concordo con Mistico quando esorta a trovare una "scelta arbitraria di un significato comune", quindi ben venga "l'interazione con l'ambiente" perchè come giustamente dici "funge..." e può essere largamente condivisa.
Funziona, è funzionale, ovvero efficace nel rappresentare ciò che si percepisce per come si percepisce, se questo per te soddisfa il tuo senso di "verità", se non ti lascia un tantino insoddisfatta sentendoti confinata dentro una rappresentazione dell'universo a misura d'uomo, oltre la quale c'è l'universo come è in se', sono portato a ritenere che tu non abbia capito la reale portata di ciò che sto dicendo.

Prendi la prima cosa che ti capita sotto mano e osservala da vicino per come la vedi, lesta lesta la tua mente forte di tutta l'attenzione che dedichi a quell'oggetto, inizierà a catalogare tutti i dettagli e le differenze, vedrà, ad esempio, una penna, e la scomporrà in tutti i sui dettagli, il pistoncino per far uscire la punta, l'asta cromata per fissarla al taschino, l'anellino nel mezzo che separa i due tronchi distinti agganciati a mezzo filettatura appropriata etc etc......

Da brava razionalista saprai bene che cotanta percezione è il risultato di:

percezione tattile e visiva. Il tuo sistema nervoso centrale veicola una serie di informazioni attraverso questi due canali alle tue grigistre meningi, automaticamente (forse) i puntatori della memoria che risiedono nell'ippocampo vanno a pescare tra le percezioni che hai in memoria ciò che risulta coerente con la tua percezione tattile-visiva, la tua corteccia elabora la tua attuale percezione con quelle pescate dai puntatori e partorisce un modello funzionale alle tue interazioni, un modello che ti da modo di prevedere cosa accadrà ad una tua determinata azione su quell'oggetto (ad esempio il modello ti dirà che se premi il pistoncino, uscirà la punta anche se non hai mai premuto il pistoncino di quella penna).

Giusto? allora la penna esiste? è fisicamente presente come entità a se lì dove la vedi tra le tue dita? se premi il pistoncino esce la punta! interagisce ed è esistente secondo la convenzione convenuta!

non brami una "sensazione di verità" che sia diversa da un modello che rappresenta il rapporto che intercorre tra te e tutto ciò che non è te? qualcosa che non sia un'immagine che risiede nella tua testa?

cosa sai di ciò che percepisci oltre ai modelli che ti spiegano cosa puoi aspettarti tu come uomo (essere umano), dalle tue percezioni?

cosa sai, modelli funzionali a parte, dell'universo? conosci qualcosa?

Vuoi dire che nella nostra testa abbiamo solo quello che abbiamo conosciuto? E vuoi incitarci a pensare a quello che non abbiamo ancora conosciuto?

senti io ci ho pensato bene no? e mi sono anche detta ma mi sa che sono limitata a basarmi su queste ovvieta', una cosa esiste se interagisce, senno' e' inesistente, che diciamocelo, non e' che soddisfa il mio arbitrario senso di utilita' ma e' universalmente riconosciuto se ci si vuole impelagare in una qualche ricerca che abbia senso

ma poi c ho ripensato, forse sono limitata... e' vero... e poi a ripensarci ancora, ... direi...

ma se una cosa esiste pur non interagendo, ossia la sua esistenza non e' definita dal suo reale effetto su cose, persone ambiente,percezione, insomma tra l'ambiente e questa non c'e' nessun azione vicendevole, quindi non potrebbe cambiare nulla nelle cose ne' esserne cambiata


non c'e' modo di venirne (io come limitata persona dall'esistenza=interazione ) a contatto in una qualsiasi area di una qualche rilevanza effettiva... ma a me che cavolo mai me ne puo' fregare?????????

NO! non l’avevo,

ma adesso che me lo hai fatto notare, e per la fede che ho in te, ho il desiderio e la brama di frantumare tutti i modelli e venirne a capo.

E non tirare per tanto tempo il cane per la aia! (punto)

allora: non si può parlare di ciò che non esiste.

Sen ti parlo di un asino che vola, va bene perchè tale associazione è possibile nelle nostre combinazioni mentali.



La definizione si svolge in questo ordine:

é:/un insieme/di tali insiemi/con tali attributi generali/di tali i nsiemi/con tali attributi un po' meno generali...

//ad esempio tra gli insiemi numerici...
C>R>Q>Z>N... (pari,dispari>primi)//

proprio come nella ricerca di un file o programma:

c:/programmi/office/elaboratore di testi...

ma con la differenza che c non è: "ovunque" mentre l'esistenza si.
((è:/mente/pc/c:/programmi...))

cioè esistenza è una parola (non un termine) Asssolutamente generale, che abbraccia Ogni cosa.

(il discorso sui tipi che dialogano a sangue freddo non c'azzecca).


appendice
*via, riguardo alle religioni, da quando ho saputo della loro esistenza mi sono sempre compiaciuto del mio ateismo, guardando con incredulo stupore tutti i credenti. Solo in questi ultimi anni di vita mi sono scoperto profondamente religioso, perchè ho smesso di ignorare il vero significato della parola "religione". Io ripongo tutta la mia immensa fede nella più antica e rigorosa religione*.

è:/"un "filo" conduttore che collega ogni cosa".

AAAnzi: è: IL PUNTO ONNIPRESENTE.

zanzy non ho davvero nulla da obiettare, e' tutto esattamente esatto (tranne il passaggio primi < pari , dispari che nn l'ho capito) per il resto e' perfetto, ma ho capito che parlavamo di due accezioni differenti della parola esistenza....

Vuoi dire che nella nostra testa abbiamo solo quello che abbiamo conosciuto?

sulla linea di ciò che ho detto... SI

E vuoi incitarci a pensare a quello che non abbiamo ancora conosciuto?

...a pensare che il pensare può solo rappresentare le cose in funzione del nostro posto rispetto ad esse. Che la "realtà" che possiamo pensare non prescinde da quello che siamo.

una cosa esiste se interagisce, senno' e' inesistente, che diciamocelo, non e' che soddisfa il mio arbitrario senso di utilita' ma e' universalmente riconosciuto se ci si vuole impelagare in una qualche ricerca che abbia senso

Giusto! il "senso" è intrinseco in ciò che è utilizzabile. Ma resta il FATTO che la "verità", la "realtà" sono quindi convenzioni sociali basate sulla riscontrabilità e condivisibilità.

ma se una cosa esiste pur non interagendo......non potrebbe cambiare nulla nelle cose ne' esserne cambiata

OVVIO e SCONTATO.

Ma di cosa stai parlando? non avevamo concordato che l'esistenza è interazione? come puoi ipotizzare che una cosa esista senza interagire? stai violando il principio di non contraddizione!

....non sarà che l'esistenza che intendi in questo tuo passo non sia la stessa cosa che l'esistenza che sei obbligata a convenire per i tuoi limiti?

forse quando parli di ESISTENZA intendi qualcosa di più della semplice "riscontrabilità". La riscontrabilità è solo l'unico mezzo che hai per sondare l'esistenza.

E la penna che esiste per "convenzione", perchè si merita l'appellattivo di esistente in quanto interagente, esiste anche nell'accezione di cui sopra? cioè esiste a prescindere dalla presenza di un universo circostante con cui interagisce?

Conosci qualche sistema per appurarlo?

se non ne conosci, come fai a ritenere che l'esitenza sia una reale proprietà dell'universo se puoi vedere solo l'interazione?
...e non venirmi a dire che interagisce solamente ciò che esiste, perchè l'esistenza tu non la conosci, conosci solo l'interazione alla tua portata.

non c'e' modo di venirne a contatto in una qualsiasi area di una qualche rilevanza effettiva...

io non ne sarei così sicuro.... non stiamo parlando di qualcosa di riscontrabile, ne tantomeno di condivisibile.

Se qualcuno vedesse la reale natura dell'universo, pensi forse che potrebbe descrivertela e condividere la descrizione con altri che l'hanno vista? pensi forse che potrebbe tornargli utile per qualche cosa? pensi che riuscirebbe anche solo a farsene un'idea? a tenerla a mente?

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ho il desiderio e la brama di frantumare tutti i modelli e venirne a capo.

anch'io.

In termini pratici, credo che bisogna arrestare l'attività cerebrale che si svolge nella corteccia.

non sono ancora riuscito...