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26-07-2005, 16.43.47 | #12 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 11-06-2002
Messaggi: 1,297
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Citazione:
per la teogonia ... beh ... quando l'avrò capito te lo farò sapere .... |
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26-07-2005, 16.50.47 | #13 | |
Utente bannato
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
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Citazione:
Quindi il Dio "ad personam" è altro che le cose temporanee sparse nel tempo. Può aver creato tutto meno sè stesso che è sempre esistito. Allora esiste Dio! Ma che atea sei se credi in Dio???? P.S. Completo |
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26-07-2005, 19.07.47 | #14 |
stella danzante
Data registrazione: 05-08-2004
Messaggi: 1,751
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bisogna decidere se questa forza abbia autocoscienza e sia dotata di volonta', nel qual caso ... naturalmente avendolo appurato oltre ogni ragionevole dubbio si puo' parlare di dio
se esiste in se' senza volonta' e assolutamente casuale nell'azione.. sarebbe tale e quale all'ateismo.. nn si sfugge.. non ha volonta' la forza ne' autocoscienza p.s. non dico mica che sia cosi' in via assoluta eh?... potrebbero esserci altre cose che mi sfuggono |
26-07-2005, 19.42.43 | #15 |
Utente bannato
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
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Se siamo daccordo sul fatto che "qualcosa"debba necessariamente esistere cui appioppare l'appellativo più o meno meritato di "Dio", allora possiamo notare che un Dio esterno a Tutto non ci può essere... o il "tutto" non è tutto quanto...
Ora, abbiamo un esempio buono in noi stessi: Noi persone siamo fatte di un corpo non pensante e di una parte di corpo "ad effetto pensante" (cervello-mente). Tra tutto ciò che esiste, c'è senzaltro una parte di cose che non è dotata di "pensiero" ed un'altra che invece ne è dotata (pietre... persone ed altro possibile a noi ignoto). Possiamo considerare tutto quel che c'è allo stesso modo del corpo di una persona e cioè che "il corpo non pensante" sia dato da tutto quel che non è capace di pensiero ed "il corpo pensante" (capace di spiritualità) sia dato da tutto quel che esiste capace di pensiero e spiritualità? A questo punto la conclusione è una sola: "Tutto" è Dio, nel Tutto c'è ogni capacità, ogni caratteristica, pensiero e spiritualità incluse. Se ti converti ti regalo una caramella, se no cerco con difficoltà qualcosa che sia tosto almeno quanto te e poi se ho fortuna ...ti ci picchio! Ciao! P.S. Messaggio concluso |
26-07-2005, 20.14.21 | #16 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 04-11-2002
Messaggi: 2,110
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Da ateo dico che Dio è il Tutto che riempie il Vuoto, ed il Vuoto che avvolge il Tutto. E da ateo umilmente uccido questo Dio, prima che lui uccida me.
Da credente dico anche che credo nelle correlazioni microcosmo, macrocosmo. Ma questo è appunto un atto di fede. Ma come, un credente ed un ateo nella stessa persona? Ultima modifica di sisrahtac : 26-07-2005 alle ore 20.21.11. |
26-07-2005, 21.09.26 | #17 |
stella danzante
Data registrazione: 05-08-2004
Messaggi: 1,751
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voglio la caramella ma non sono convertita ...
*******Se siamo daccordo sul fatto che "qualcosa"debba necessariamente esistere cui appioppare l'appellativo più o meno meritato di "Dio", allora possiamo notare che un Dio esterno a Tutto non ci può essere... o il "tutto" non è tutto quanto... >>>>non siamo d'accordo...non ne vedo necessarieta'... *******A questo punto la conclusione è una sola: "Tutto" è Dio, nel Tutto c'è ogni capacità, ogni caratteristica, pensiero e spiritualità incluse. il tutto non e' autocosciente, non puo' esserlo e non ha volonta', ma se anche ne avesse non saremo mai in grado di appurarlo si potrebbe fideisticamente crederlo, sarebbe lecito anche, ma non necessario ma la caramella la voglio lo stesso dio non esiste, fattene una ragione, e non molestare me, che sarei la parte di te atea che vuoi mettere a tacere per forza |
26-07-2005, 21.32.04 | #20 |
Perfettamente imperfetto
Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
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...sentiamo un pò Osho...questo "strano" e controverso Mistico
Viandante, hai mai fatto i conti con questo tipo di spiritualità?
Osho dice di sè: Non sono nessuno. Non appartengo a una nazione, non appartengo a una religione, non appartengo a un partito politico. Sono solo un individuo, creato in questo modo dall'esistenza. Mi sono tenuto assolutamente estraneo all'influenza di qualche ideologia stupida, che sia religiosa, politica, sociale o finanziaria. E il miracolo è che proprio perché i miei occhi non sono gravati da tutti questi occhiali, e non ci sono veli davanti a me, posso vedere con chiarezza. Io non sono affatto "timorato di Dio" . ..continua Osho: La paura non può condurre nessuno a Dio. Solo una totale assenza di paura ti può condurre a lui. Né sono un credente, da nessun punto di vista. Credere è di per sé cecità. Come può la cecità condurci alla realtà suprema? E non sono neppure un seguace di una qualsiasi religione, perché la religione non può essere racchiusa in categorie, come fossero compartimenti stagni. E' una ed è indivisibile. Ieri, quando ho affermato queste cose, una persona mi ha chiesto: "Allora sei ateo?", non sono ateo, né sono teista. Queste distinzioni sono superficiali, semplici giochi da intellettuali. Non hanno assolutamente nulla a che vedere con l'esistenza... L'esistenza non è divisa in "ciò che è" e ciò che non è": queste distinzioni sono opera della mente. Di conseguenza,sia l'ateismo che il teismo sono prodotti della mente, non toccano affatto il regno dello spirito. Lo spirito trascende entrambe le cose, il positivo e il negativo. Ciò che è, dimora oltre il positivo e il negativo. In altre parole, essi sono un'unica entità, e non sono divisi da alcuna linea di demarcazione. Nessun concetto accettato dall'intelletto può toccare quella dimensione. In verità, il teista deve liberarsi dalla sua fede, e l'ateo dalla sua mancanza di fede. Solo allora possono entrare nella dimensione del vero. Entrambe le idee sono ossessioni dell'intelletto. E ogni ossessione è un'imposizione. Non ci è richiesto di decidere cosa sia la verità, dobbiamo semplicemente aprirci e vedere la verità, così com'è. Ricorda che non dobbiamo decidere nulla, per ciò che concerne il vero, dobbiamo solo vederla. Colui che lascia cadere ogni supposizione dell'intelletto,ogni concezione logica, ogni ossessione e presupposto della mente, si apre alla verità, come i fiori si aprono alla luce. Ed è in questo aprirsi che diventa possibile la visione. Pertanto, io chiamo religioso colui che non è teista né è ateo. La religiosità è un salto dalla nozione di dualità, all'unità. Là dove non vi è pensiero, ma solo assenza di pensiero; là dove non vi è scelta, ma solo assenza di scelta; dove non vi sono parole, ma totale assenza di parole, là si entra nella sfera della religione. Tratto da: "Semi di Saggezza - Osho Sugar Editore Ultima modifica di Mirror : 26-07-2005 alle ore 21.46.18. |