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18-10-2004, 11.40.48 | #77 |
Utente bannato
Data registrazione: 26-08-2004
Messaggi: 388
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Ho letto queste frasi nel vangelo di Giuda Didimo Tommaso "Ho appicato fuoco al mondo.Guardate lo curo finchè attecchisce" e poi "la gente pensa che io sia venuto a portare la pace nel mondo.Non sanno che sono venuto a portare il conflitto nel mondo:fuoco,ferro,guerra".
Alla luce dei fatti attuali,direi che questo è un vangelo che rispecchia perfettamente la realtà attuale,quindi per me questo vangelo è originale. ciao ermes Ultima modifica di ermes : 18-10-2004 alle ore 11.59.03. |
19-10-2004, 16.29.38 | #78 |
Utente bannato
Data registrazione: 17-06-2004
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Matteo 10:34 Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada. Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera e i nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa.
Giovanni 14:27 Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. caro ermes, credo che qualcosa di simile come vediamo sia riportato anche nei canonici, che per questo dovrebbero essere autentici allo stesso modo; e però tra i due vangeli riportati(Matteo e Giovanni) sembra a primo acchitto esserci contraddizione; apparentemente però perchè bisognerebbe fare attenzione ad una parolina che spiega tutto. Tuttavia la "guerra" di cui parla Gesù non è certo quella che vediamo e che rispecchia la realtà come dici, perchè da quanto so io di guerre ed anche più terribili ce ne sono sempre state nei secoli, dunque avrebbe rispecchiato sempre la realtà, ma la verità è che la guerra di cui il Cristo ci parla è tutt'altra; com'è possibile che colui che poco prima ci parla dell'amore infinito e misericordioso del Padre, adesso ci venga a parlare di guerra? Un altro fatto ci fa poi riflettere: leggendo il libro dell'Apocalisse, il libro che conclude le Sacre Scritture, notiamo un fatto all'apparenza sconvolgente. L'Anticristo, il figlio della perdizione, il prediletto di Satana, porterà la pace nel mondo. possibile questo? possibile che il demonio voglia la pace? questo lo spiegherò così ci ricolleghiamo a ciò che dice viandante che sembra non avere più molta voglia di dialogo soprattutto quando non mi sa spiegare il perchè di quello che comporta la vita e tutto ciò che innegabilmente vediamo accadere sotto i nostri occhi; non esistendo dio tutto è lecito sembra! comunque tornando al passo dell'Apocalisse, al demonio non importa poi tanto delle guerre che succedono qui quanto del fatto di portare in perdizione il maggior numero di anime(finto bene poer volere il male come dissi Sweet cat tempo fa); dunque la "pace" che porterà il demonio con l'anticristo sarà la negazione del peccato che già è in pieno accadimento(new age)! piuttosto che insultarmi viandante spiegami il perchè di ciò che attorno ci accade, e poi chi è mai quest'uomo che avrà scritto la Bibbia? ai posteri.... pace e bene. |
19-10-2004, 17.11.25 | #79 |
Utente bannato
Data registrazione: 17-06-2004
Messaggi: 421
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nonostante il peccato contro Dio lo vediamo accadere ogni secondo sotto i nostri occhi, l'uomo insuperbito non accetta il peccato perchè non vuole un Dio giusto che giudica;
dal catechismo della Chiesa Cattolica: "1864 « Qualunque peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata » (Mt 12,31). 120 La misericordia di Dio non conosce limiti, ma chi deliberatamente rifiuta di accoglierla attraverso il pentimento, respinge il perdono dei propri peccati e la salvezza offerta dallo Spirito Santo. 121 Un tale indurimento può portare alla impenitenza finale e alla rovina eterna." Ecco perchè, cara viandante, è fondamentale che il peccatore si penta e si ravveda per poter avere la vita eterna. Tutti hanno il diritto di sapere il pericolo che si corre rifiutando Dio e il Suo insegnamento. Abbiamo certo la nostra debolezza e questo sicuramente ci spaventa... ma se lo vogliamo il Signore viene in nostro aiuto con la Grazia, soprattutto nei Sacramenti, e ci trasmette la Sua Forza... Ricordi le parole di Gesù? "Il mio giogo è dolce.... il mio carico leggero..." "Il Signore è vicino a chi lo cerca..." Approfondiamo, serenamente, ancora qualche punto... IL PECCATO I. La misericordia e il peccato 1846 Il Vangelo è la rivelazione, in Gesù Cristo, della misericordia di Dio verso i peccatori. 106 L'angelo lo annunzia a Giuseppe: « Tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati » (Mt 1,21). La stessa cosa si può dire dell'Eucaristia, sacramento della redenzione: « Questo è il mio sangue dell'alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati » (Mt 26,28). 1847 « Dio, che ci ha creati senza di noi, non ha voluto salvarci senza di noi ». 107 L'accoglienza della sua misericordia esige da parte nostra il riconoscimento delle nostre colpe. « Se diciamo che siamo senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se riconosciamo i nostri peccati, egli che è fedele e giusto ci perdonerà i peccati e ci purificherà da ogni colpa » (1 Gv 1,8-9). 1848 Come afferma san Paolo: « Laddove è abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia » (Rm 5,20). La grazia però, per compiere la sua opera, deve svelare il peccato per convertire il nostro cuore e accordarci « la giustizia per la vita eterna, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore » (Rm 5,21). Come un medico che esamina la piaga prima di medicarla, Dio, con la sua Parola e il suo Spirito, getta una viva luce sul peccato: « La conversione richiede la convinzione del peccato, contiene in sé il giudizio interiore della coscienza, e questo, essendo una verifica dell'azione dello Spirito di verità nell'intimo dell'uomo, diventa nello stesso tempo il nuovo inizio dell'elargizione della grazia e dell'amore: "Ricevete lo Spirito Santo". Così in questo "convincere quanto al peccato" scopriamo una duplice elargizione: il dono della verità della coscienza e il dono della certezza della redenzione. Lo Spirito di verità è il Consolatore ». 108 II. La definizione di peccato 1849 Il peccato è una mancanza contro la ragione, la verità, la retta coscienza; è una trasgressione in ordine all'amore vero, verso Dio e verso il prossimo, a causa di un perverso attaccamento a certi beni. Esso ferisce la natura dell'uomo e attenta alla solidarietà umana. È stato definito « una parola, un atto o un desiderio contrari alla Legge eterna ». 109 1850 Il peccato è un'offesa a Dio: « Contro di te, contro te solo ho peccato. Quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto » (Sal 51,6). Il peccato si erge contro l'amore di Dio per noi e allontana da lui i nostri cuori. Come il primo peccato, è una disobbedienza, una ribellione contro Dio, a causa della volontà di diventare « come Dio » (Gn 3,5), conoscendo e determinando il bene e il male. Il peccato pertanto è « amore di sé fino al disprezzo di Dio ». 110 Per tale orgogliosa esaltazione di sé, il peccato è diametralmente opposto all'obbedienza di Gesù, che realizza la salvezza. 111 1851 È proprio nella passione, in cui la misericordia di Cristo lo vincerà, che il peccato manifesta in sommo grado la sua violenza e la sua molteplicità: incredulità, odio omicida, rifiuto e scherno da parte dei capi e del popolo, vigliaccheria di Pilato e crudeltà dei soldati, tradimento di Giuda tanto pesante per Gesù, rinnegamento di Pietro, abbandono dei discepoli. Tuttavia, proprio nell'ora delle tenebre e del principe di questo mondo, 112 il sacrificio di Cristo diventa segretamente la sorgente dalla quale sgorgherà inesauribilmente il perdono dei nostri peccati. ricorda viandante:« Se diciamo che siamo senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi." perchè nonostante vediamo il creato disconosciamo che vi sia un Dio, e nonostante vediamo il sopruso contro la vita ogni giorno, nonostante vediamo il peccato ogni giorno e pecchiamo ogni giorno solo essendo ciechi(pieni di se) potremo disconoscere che vi sia il peccato e che il Signore non può averci certo creato in questo modo; e il perchè di tutto questo allora? ce lo dice sempre il Vangelo, quello vero per cui per causa dell'invidia del demonio la morte(con tutta la sua corruzione e decadimento) è entrata in questo mondo! se cìè infatti la vita eterna poi ,cara viandante, perchè morire in questa vita giacchè simili a Dio(<Facciamo l'uomo a nostra immagine"...) e dunque immortali(in principio) come Lui? e perchè il male? Giulma con tutta la reincarnazione(inventata di sana pianta da dei saggi(???) che non riuscendo a dare risposta alla realtà che accadeva intorno, alla miseria dell'uomo ebbero questa "illuminazione" del causa-effetto) in cui crede non ha saputo dare risposta precedntemente alle domande che gli posi sul male e la realtà misera che ci sovrastra, ingannandosi anche sul ritenere Gesù simile al buddismo ma Gesù fece decadere questa eresia del causa-effetto della reincarnazione per cui noi paghiamo ciò che abbiamo fatto in una vita precedente; infatti quando gli portarono un cieco e gli dissero per quali colpe precedenti dovesse pagare in quel modo disse:NO, nessuna colpa precedente ne sua ne dei suoi genitori con buona pace della reincarnazione e cause-effetto tutta, ma basterebbe un minimo di buon senso per dare al male e alla nostra miseria un altro volto(vedere Vangeli quelli che danno una spiegazione a chi apre il cuore e riconosce il proprio essere peccatore innanzi il suo Dio)! poi vi è anche il libero arbitrio; ciascuno secondo coscienza! pace e bene. |
19-10-2004, 17.14.02 | #80 |
Utente bannato
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nonostante il peccato contro Dio lo vediamo accadere ogni secondo sotto i nostri occhi, l'uomo insuperbito non accetta il peccato perchè non vuole un Dio giusto che lo giudica;egli è il dio di se stesso(new age ancora)...
dal catechismo della Chiesa Cattolica: "1864 « Qualunque peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata » (Mt 12,31). 120 La misericordia di Dio non conosce limiti, ma chi deliberatamente rifiuta di accoglierla attraverso il pentimento, respinge il perdono dei propri peccati e la salvezza offerta dallo Spirito Santo. 121 Un tale indurimento può portare alla impenitenza finale e alla rovina eterna." Ecco perchè, cara viandante, è fondamentale che il peccatore si penta e si ravveda per poter avere la vita eterna. Tutti hanno il diritto di sapere il pericolo che si corre rifiutando Dio e il Suo insegnamento. Abbiamo certo la nostra debolezza e questo sicuramente ci spaventa... ma se lo vogliamo il Signore viene in nostro aiuto con la Grazia, soprattutto nei Sacramenti, e ci trasmette la Sua Forza... Ricordi le parole di Gesù? "Il mio giogo è dolce.... il mio carico leggero..." "Il Signore è vicino a chi lo cerca..." Approfondiamo, serenamente, ancora qualche punto... IL PECCATO I. La misericordia e il peccato 1846 Il Vangelo è la rivelazione, in Gesù Cristo, della misericordia di Dio verso i peccatori. 106 L'angelo lo annunzia a Giuseppe: « Tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati » (Mt 1,21). La stessa cosa si può dire dell'Eucaristia, sacramento della redenzione: « Questo è il mio sangue dell'alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati » (Mt 26,28). 1847 « Dio, che ci ha creati senza di noi, non ha voluto salvarci senza di noi ». 107 L'accoglienza della sua misericordia esige da parte nostra il riconoscimento delle nostre colpe. « Se diciamo che siamo senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se riconosciamo i nostri peccati, egli che è fedele e giusto ci perdonerà i peccati e ci purificherà da ogni colpa » (1 Gv 1,8-9). 1848 Come afferma san Paolo: « Laddove è abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia » (Rm 5,20). La grazia però, per compiere la sua opera, deve svelare il peccato per convertire il nostro cuore e accordarci « la giustizia per la vita eterna, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore » (Rm 5,21). Come un medico che esamina la piaga prima di medicarla, Dio, con la sua Parola e il suo Spirito, getta una viva luce sul peccato: « La conversione richiede la convinzione del peccato, contiene in sé il giudizio interiore della coscienza, e questo, essendo una verifica dell'azione dello Spirito di verità nell'intimo dell'uomo, diventa nello stesso tempo il nuovo inizio dell'elargizione della grazia e dell'amore: "Ricevete lo Spirito Santo". Così in questo "convincere quanto al peccato" scopriamo una duplice elargizione: il dono della verità della coscienza e il dono della certezza della redenzione. Lo Spirito di verità è il Consolatore ». 108 II. La definizione di peccato 1849 Il peccato è una mancanza contro la ragione, la verità, la retta coscienza; è una trasgressione in ordine all'amore vero, verso Dio e verso il prossimo, a causa di un perverso attaccamento a certi beni. Esso ferisce la natura dell'uomo e attenta alla solidarietà umana. È stato definito « una parola, un atto o un desiderio contrari alla Legge eterna ». 109 1850 Il peccato è un'offesa a Dio: « Contro di te, contro te solo ho peccato. Quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto » (Sal 51,6). Il peccato si erge contro l'amore di Dio per noi e allontana da lui i nostri cuori. Come il primo peccato, è una disobbedienza, una ribellione contro Dio, a causa della volontà di diventare « come Dio » (Gn 3,5), conoscendo e determinando il bene e il male. Il peccato pertanto è « amore di sé fino al disprezzo di Dio ». 110 Per tale orgogliosa esaltazione di sé, il peccato è diametralmente opposto all'obbedienza di Gesù, che realizza la salvezza. 111 1851 È proprio nella passione, in cui la misericordia di Cristo lo vincerà, che il peccato manifesta in sommo grado la sua violenza e la sua molteplicità: incredulità, odio omicida, rifiuto e scherno da parte dei capi e del popolo, vigliaccheria di Pilato e crudeltà dei soldati, tradimento di Giuda tanto pesante per Gesù, rinnegamento di Pietro, abbandono dei discepoli. Tuttavia, proprio nell'ora delle tenebre e del principe di questo mondo, 112 il sacrificio di Cristo diventa segretamente la sorgente dalla quale sgorgherà inesauribilmente il perdono dei nostri peccati. ricorda viandante:« Se diciamo che siamo senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi." perchè nonostante vediamo il creato disconosciamo che vi sia un Dio, e nonostante vediamo il sopruso contro la vita ogni giorno, nonostante vediamo il peccato ogni giorno e pecchiamo ogni giorno solo essendo ciechi(pieni di se) potremo disconoscere che vi sia il peccato e che il Signore non può averci certo creato in questo modo; e il perchè di tutto questo allora? ce lo dice sempre il Vangelo, quello vero per cui per causa dell'invidia del demonio la morte(con tutta la sua corruzione e decadimento) è entrata in questo mondo! se cìè infatti la vita eterna poi ,cara viandante, perchè morire in questa vita giacchè simili a Dio(<Facciamo l'uomo a nostra immagine"...) e dunque immortali(in principio) come Lui? e perchè il male? Giulma con tutta la reincarnazione(inventata di sana pianta da dei saggi(???) che non riuscendo a dare risposta alla realtà che accadeva intorno, alla miseria dell'uomo ebbero questa "illuminazione" del causa-effetto) in cui crede non ha saputo dare risposta precedntemente alle domande che gli posi sul male e la realtà misera che ci sovrastra, ingannandosi anche sul ritenere Gesù simile al buddismo ma Gesù fece decadere questa eresia del causa-effetto della reincarnazione per cui noi paghiamo ciò che abbiamo fatto in una vita precedente; infatti quando gli portarono un cieco e gli dissero per quali colpe precedenti dovesse pagare in quel modo disse:NO, nessuna colpa precedente ne sua ne dei suoi genitori con buona pace della reincarnazione e cause-effetto tutta, ma basterebbe un minimo di buon senso per dare al male e alla nostra miseria un altro volto(vedere Vangeli quelli che danno una spiegazione a chi apre il cuore e riconosce il proprio essere peccatore innanzi il suo Dio)! poi vi è anche il libero arbitrio; ciascuno secondo coscienza! pace e bene. |