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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 05-11-2004, 21.22.34   #171
kantaishi
Utente bannato
 
Data registrazione: 15-05-2004
Messaggi: 1,885
X la viandante.

Ayet Gadol Leolam Adonay,
devi anche sapere che ciò che normalmente si sa di queste cose è una infima parte del tutto.
Anche ciò di cui si parla in questo forum è niente nei confronti delle tonellate di libri e documenti che esistono nel mondo.
Ad esempio nel libro(che non ho più)dove si parla dei Templari che ricattavano il Papa spillandogli quintali di oro,c'è una bibliografia di 30 pagine! E in ogni facciata ci sono circa 25 titoli di libri o di documenti di tutto il mondo e in tutte le lingue.
Questo per dire che anch'io,quando scrivo,faccio il riassunto del riassunto del riassunto che ho letto io.
Pertanto ho detto che Berenger Saunier aveva le prove che Gesù era vivo nel 58(se non sbaglio)d.C e il pretino di Rennes ha subito nascosto a Parigi i documenti originali e poi ha dato al Vaticano le copie pretendendo una rendita di circa 2 milioni di euro attuali all'anno.
Ma questa storia te la racconta H Baiget e Lincoln rimandandoti a una serie di documenti sparsi per il mondo...e chi va a cercarli?

Shalom.

Kantaishi.
kantaishi is offline  
Vecchio 05-11-2004, 22.46.22   #172
angbary
Ospite
 
Data registrazione: 22-09-2004
Messaggi: 5
Re: X la viandante.

Ma questa storia te la racconta H Baiget e Lincoln rimandandoti a una serie di documenti sparsi per il mondo...e chi va a cercarli?

eh' già....
e chi li va a cercare?
è troppo comodo rispondere così, ma se davvero hai queste prove, se davvero hai letto quello che dici.... e perchè non ci dai dei riferimenti più precisi?
titoli di libri
date
nomi
perchè non posti le pagine che riportano la tua versine dei fatti?
Gesù era vivo nel....
il Vaticano ha pagato....
provalo, amico mio, oppure non dire cose che non puoi dimostrare...
ma .... forse non sai quello che dici!!!

in Pace
io non voglio dimostrarti nulla, non ho bisogno di nessuna prova per sentire l'amore nel mio cuore!

Pace a te
gabri
angbary is offline  
Vecchio 06-11-2004, 19.30.11   #173
kantaishi
Utente bannato
 
Data registrazione: 15-05-2004
Messaggi: 1,885
X Angabary.

L'amore nel mio cuore corrisponde alla versione ortodossa del Cristianesimo?
Bene,
allora trovi tutto o quasi leggendo gli studi della prof. ACHARYA S.

nel sito: www.alateus.it

ma bisogna leggere tutto e solo dopo si può parlare.

Pace e bene.

Kantaishi.



kantaishi is offline  
Vecchio 07-11-2004, 22.23.35   #174
angbary
Ospite
 
Data registrazione: 22-09-2004
Messaggi: 5
Re: X Angabary.

*Gesù era vivo nel....
*il Vaticano ha pagato....

cara Kantaishi
io voglio sapere solo queste due semplici cose, che tu hai fatto presente
non ho il tempo di navigare per un anno per l'intero sito, dunque ti sarei grata se tu potessi darci un delucidazione in proposito
essendo certa che il sito di cui fai presente ( o i siti ) sono di tua conoscenza e dunque sai già dove prendere le risposte a queste tue affermazioni.
Grazie per la tua comprensione
saluti
angbary is offline  
Vecchio 21-12-2004, 06.11.53   #175
isaefrenk
Utente bannato
 
Data registrazione: 08-12-2004
Messaggi: 442
I VANGELI
(inedito)

Continuando le nelle nostre lezioni sui Vangeli, troviamo un episodio rammentato da tutti gli Evangelisti; episodio che può sembrare poco importante, mentre è molto significativo. Intendo riferirmi a queste parole:( Giov. X I V 37-38) Pietro disse : “Signore metterò la mia vita per te”. Gesù gli rispose : “ Metterai la tua vita per me, in verità ti dico che il gallo non canterà che tu mi abbia rinnegato tre volte”.
Soffermiamoci su questo dialogo e cerchiamo di trarre quell’insegnamento che esso vuol darci. Conveniamo che vi sono tante creature, fra le quali forse anche noi stessi, che fanno abbondante uso di parole e di promesse, poi, sovente, scordano tutto e non seguono il Cristo neppure nei piccoli insegnamenti.
Sia il vocabolario di ognuno povero, ma ogni parola sia adoperata perché personalmente conosciuta. È importante il non lasciarsi mai andare a facili promesse in un momento di slancio, ma sempre ricordarsi che chi molto promette molto deve mantenere. Questo perché(ecco un secondo insegnamento) e una grave impresa per l’uomo inseguire la Volontà Divina. Pietro era uno dei più fedeli discepoli, eppure, nonostante la promessa fatta, nel pericolo rinnegò, mostrando la sua debolezza.
Non si è mai forti abbastanza nel voler perfezionarsi; nella battaglia si nota il coraggio del soldato, non nella pace. Si è avvisati come fu Pietro; si cerchi di non tradire mai la Fede, perché colui che la tradisse tradirebbe se stesso.
Il terzo insegnamento che ne scaturisce va ricercato nel simbolismo cristiano: Cristo è la Verità , Pietro la Chiesa, il gallo il risveglio spirituale dell’umanità tutta. Prima di questo risveglio la Chiesa ha rinnegato la Verità, ha negato verità dette da Cristo stesso. Queste verità essa le predica, perché predica i Vangeli, eppure continua a rinnegarle. Solo quando il gallo avrà cantato, cioè l’umanità tutta avrà una coscienza spirituale, essa Chiesa si accorgerà della negazione e piangerà amaramente. Si cerchi di fare tesoro di questi insegnamenti che furono dato dal Cristo nel donare la sua Vita.
“Date a Dio quel che è di Dio e date a Cesare quel che è di Cesare”.
Mirate la bellezza di queste parole pronunciate dal Cristo, esse hanno in sé tutta una dottrina, un insegnamento al vivere terreno.
Quant’è vera quella frase per tutti voi che, per legami di famiglia o di altro genere, dovete trascorrere la vostra esistenza nella vita sociale, fra le esigenze della comunità.
Coloro che sono liberi possono ritirarsi da questa schiavitù e dare loro stessi a Dio senza altre preoccupazioni.
Essi fuggono gli uomini; fuggono dalle loro ridicole consuetudini, dalle loro vuote ricercatezze, che usano per ostentare la loro pretesa raffinatezza di modi; fuggono l’ipocrisia, legittimata perché chiamata educazione, ed infine fuggono dall’inutile vita moderna che, per la sua poca semplicità, assilla e toglie la libertà tanto necessaria allo spirito.
Certo è assai bello e giovevole potersi ritirare da tanto frastuono, ma non sempre è possibile.
Però eremita è possibile essere pur restando in mezzo a tanta folla; basta saper isolare il proprio cuore, la propria mente dai perturbamenti dell’ambiente impuro; basta, insomma, isolare il sentimento ed il pensiero dagli effetti terreni.
Così, essendo asceta in mezzo alla vita sociale, compiamo il nostro dovere verso Dio; ma v’è un altro dovere da compiere ed è il tributo a Cesare. V’è una grande virtù tanto necessaria e questa è l’obbedienza; per coloro che sono minimi nella scala evolutiva dobbiamo dare il buon esempio e fare il possibile acciocché essa trionfi. Questo perché a coloro che ancora non hanno sveglia una coscienza spirituale è assai necessaria l’obbedienza alla legge terrena che funga da veicolo alla loro tendenza a commettere falli.
O voi che vivete nella società umana, che con essa dividete il tempo e lo spazio, che con essa avete dei rapporti, sapete perché dovete ubbidire sia all’ordine divino che a quello civile.
“A chi ha sarà dato, a chi non ha sarà tolto anche quel poco che ha” dice il Cristo. Fra questa verità e quella espressa in altra occasione: “Beati i poveri di spirito, perché di essi è il regno dei cieli”, pare vi sia un contrasto. Per comprendere che l’una Verità integra l’altra dobbiamo rifarci della parabola dei talenti.
Ognuno ha un posto nel piano d’evoluzione della razza alla quale appartiene e, siccome l’evoluzione del singolo è tanto legata a quella della collettività che è determinante e conseguente l’evoluzione collettiva, il primo dovere del singolo è quello di migliorare se stesso.
I talenti, dati secondo la capacità, rappresentano l’evoluzione conseguita e la conseguente libertà d’arbitrio goduta. La prima di queste dà la facoltà, siano esse intellettuali che d’altro genere, la seconda la possibilità di farne uso più o meno saggio. Se, per indolenza o per timore, non adempite ai doveri che dovete nei riguardi del vostro prossimo, di voi stessi, della collettività, questo significa non collaborare al grande piano dell’evoluzione della razza. Quali siete, tali rimanete.
La legge d’evoluzione non ammette retrocessioni; così osate quanto per voi è osabile. Non dovete cristallizzarvi, atrofizzarvi, ma rimanete attivi, osare con quello che vi è stato dato affinché osiate. Che cosa avete timore di perdere: l’onore? La stima altrui? La gloria? Non siete poveri di spirito se avete timori di questo genere.
Perché i poveri di spirito, miei cari, non sono gli abulici, gli inerti, i timorosi, coloro che si abbandonano alla prima contrarietà, gli sfiduciati nelle proprie possibilità. I poveri di spirito sono quelli la cui fede, la cui ideologia, sia essa politica che sociale, non impedisce loro di comprendere, di apprezzare, di accettare quanto fuoriesce dal conosciuto, dall’apprezzato, dall’accettato.
Sono quelli che non conoscono limitazioni volute dal fanatico e convenzionale appartenere ad una setta, ad una corrente, suddivisione, siano esse religiose o politiche o d’altro genere.
I poveri di spirito sono i puri, i semplici, sono quelli che non seguono l’arrivismo dettato dall’ambizione, sono quelli che non mietono, non battono e non raccolgono in granai, quelli che percossi su una guancia offrono l’altra, sono insomma i veri Cristiani. Infatti l’atteggiamento passivo nei riguardi di colui che colpisce con odio era insegnato dal Cristo.
I Cristiani non sapevano più che cosa voleva dire occhio per occhio dente per dente, non rivendicavano più l’onore colpito; per questo furono definiti poveri di spirito, cioè vigliacchi, secondo il modo di esprimersi d’allora.
A seguito di ciò che Cristo disse: “Beati i poveri di spirito, perché di loro è il Regno dei Cieli”, ben conoscendo quale beneficio sia, per il singolo e per la collettività, sottrarsi o comunque non perpetuare la corrente dell’odio che altri mettono in movimento.
Egli dette a queste parole ben altro significato che viltà, lo stesso da noi usato. Perché Cristo, miei fratelli, non ha mai insegnato ad essere timorosi, ad essere degli abulici, degli inerti, dei seguaci pieni di lamento. Come poteva Lui che cacciò i mercanti dal Tempio, Lui che sfidò, condannandone l’ipocrisia, i sacerdoti ed i Re?
Ma, direte voi, Cristo ha detto: “Venite a me, o voi tutti che siete affaticati”. Sì, Cristo abbraccia tutti i timorosi per infondere loro coraggio, gli inattivi per renderli attivi, tutti per rinnovellare, tutti per evolvere.
Oggi si dice che Roma cominciò a decadere con l’affermarsi del Cristianesimo, perché questo inibisce la volontà dell’uomo. Non è vero. Roma perse la sua potenza perché dalle colonie i romani ebbero agi che li resero fiacchi e pigri.
Così fratelli, amate restare attivi, non fate come il timoroso nella parabola dei talenti, osate quanto per voi è osabile e con quanto vi è stato dato affinché osiate, ma siate poveri di spirito perché di essi è il Regno dei Cieli.

inedito C.F.77 (incontri)
isaefrenk is offline  
Vecchio 23-12-2004, 16.15.51   #176
shakespeare
Utente bannato
 
Data registrazione: 17-06-2004
Messaggi: 421
"Il terzo insegnamento che ne scaturisce va ricercato nel simbolismo cristiano: Cristo è la Verità , Pietro la Chiesa, il gallo il risveglio spirituale dell’umanità tutta. Prima di questo risveglio la Chiesa ha rinnegato la Verità, ha negato verità dette da Cristo stesso. Queste verità essa le predica, perché predica i Vangeli, eppure continua a rinnegarle. Solo quando il gallo avrà cantato, cioè l’umanità tutta avrà una coscienza spirituale, essa Chiesa si accorgerà della negazione e piangerà amaramente. Si cerchi di fare tesoro di questi insegnamenti che furono dato dal Cristo nel donare la sua Vita."(isaefrenk)

per quanto si possa convenire con i primi insegnamenti, direi che rimanendo nel simbolismo cristiano il rinnegamento tre volte di Pietro, essendo lui la Chiesa, potrebbe essa aver per tre volte rinnegato il Cristo(o meglio gli uomini che lo rappresentavano) per tre volte nei secoli!
se si parla di Cristo il risveglio spirituale cui fai presente non potrà essere altro che l'accettazione della sua parola, dunque dei Vangeli("Convertitevi e credete al Vangelo" disse), e la sua parola, da sempre, senza essere stata cambiata MAI, è data dalla Chiesa da Lui voluta, Corpo Mistico del Cristo, apparentemente sconfitta in Croce!
dunque chi è al di fuori di Essa rinnega il Cristo e la sua Parola("Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la MIa Chiesa; le fiamme dell'inferno non prevarranno su di essa......a chi li rimetterete(i peccati), saranno rimessi...)!
Cristo ha donato la sua vita perchè avvenisse quel cambiamento apparentemente impossibile all'umana natura e visione; chi infatti ama il suo prossimo come se stesso?
più che dare a Dio ciò che è di Dio e a Cesare ciò che è di Cesare, queste parole sono il vero fondamento del cristianesimo, la carità attraverso Cristo; questa la "dottrina", il vero insegnamento del vivere terreno finchè si è in questa vita!
questa la verà libertà, l'amore verso il prossimo fino ad annullarsi!
"Non chi dice:Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli ma chi farà la mia volontà";
una volontà a senso unico; una volontà d'Amore!

pace e bene!
shakespeare is offline  

 



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