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Vecchio 07-11-2007, 12.48.55   #11
kore
Ospite abituale
 
Data registrazione: 31-07-2007
Messaggi: 343
Riferimento: Considerazioni sulla Consapevolezza

Citazione:
Originalmente inviato da atisha
Cosa significa consapevolezza?
..si può dire che è uno stato non duale acquisibile solo tramite esperienza diretta e non attraverso parole..
però è doveroso tentare di esprimere quella realtà con le parole..

Posto qui di seguito alcune (secondo me) chiare parole a riguardo, tratte dal mensile Vidya (giugno 2007)..

- non è pensiero: essere consapevoli non vuol dire pensare o essere introspettivi. Se si pensa non si riesce ad essere consapevoli; la consapevolezza è l'esperienza diretta di ciò che accade senza passare per il pensiero.

- non è concentrazione: la concentrazione è attenzione focalizzata sul punto che si stà analizzando escludendo tuttoil resto.

- non è valutazione ma assenza di valutazione e di giudizio, la consapevolezza è osservazione senza giudizio.

- non è tensione; non richiede sforzo, non c'è niente in essa che richieda sforzo.

- non è spirito di osservazione: non ha bisogno di una ricerca intenzionale. La consapevolezza è esser presenti a noi stessi.

- non è un concetto, non possiamo quindi esprimerla a parole, nè tanto meno con concetti dualistici; non è teoria da studiare, non richiede particolari comportamenti: si raggiunge con l'osservazione di noi stessi fino a scoprire la nostra vera natura.

- non è erudizione, non può quindi essere approfondita con la mente perchè è al di là della mente stessa.

- non esiste come qualcosa di concreto: benchè risplenda direttamente, non può essere osservata, altrimenti sarebbe un oggetto; benchè esista dappertutto, non la si comprende; non ha un'immagine come supporto, ed è svincolata dalla mente: è l'essenza di noi stessi.

- non è una cosa determinabile, non è neppure nulla: è la piena coscienza di ciò che realmente siamo, al di là di qualsiasi concetto mentale.

- non esiste all'esterno, ma in noi stessi; riguarda il nostro stato primordiale, la nostra natura intrinseca: è la natura originaria della nostra coscienza al di là della distinzione fra causa ed effetto, cambiamento e morte.

- non è un luogo di felicità: è al di là dei concetti dualistici di felicità e dolore.

- è pura limpidezza priva di movimenti: essa conosce ogni cosa in modo chiaro ma senza alcun concetto; in essa ogni cosa appare chiaramente, ma priva di un'esistenza separata.

- è conoscenza: la conoscenza porta responsabilità; ma vogliamo veramente la responsabilità? Anche se la gabbia è aperta, vogliamo veramente uscire??

La consapevolezza è comprensione dell'impermanenza
è la visione del cambiamento dei fenomeni senza partecipare ad essi
è l'osservazione della natura fondamentale di ogni fenomeno.. tutta via non è concettuale
è nuda, cioè senza pensiero, non è condizionata da opinioni, semplicemente osserva le esperienze così come sono senza alterarle..


Si può sintetizzare con "ascolto"?
L'ascolto vero implica, secondo me, tutte queste caratteristiche date alla consapevolezza.
kore is offline  
Vecchio 07-11-2007, 14.39.58   #12
Noor
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Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
Riferimento: Considerazioni sulla Consapevolezza

Citazione:
Originalmente inviato da maxim
In tal caso la consapevolezza è nei confronti di una ben precisata cosa. Se io sono consapevole di non essere consapevole significa che ho acquisito la consapevolezza della mia inconsapevolezza ma di certo non posso definirmi consapevole.


la constatazione ,nel risvegliarsi qui e ora ,nel momento presente,che non sei stato consapevole sino all'attimo prima,questa attenzione senza pensieri o idee..a ciò che accade e che va a stabilizzarsi sempre più in profondità nell'essere ,integralmente (quindi non dico nella mente..) è consapevolezza.
La consapevolezza non ha oggetto di riferimento e non interpreta nulla.
E' osservazione pura da qualsiasi concettualità o giudizio mentale .
Quindi...non è nemmeno soggettiva..
Noor is offline  
Vecchio 07-11-2007, 16.31.59   #13
fallible
Ospite abituale
 
Data registrazione: 27-10-2004
Messaggi: 1,774
Riferimento: Considerazioni sulla Consapevolezza

Salve!
Se io sono consapevole (ho conoscenza) di non essere consapevole della mia ignoranaza) significa che ho acquisito la consapevolezza (la conoscenza)della mia inconsapevolezza della mia ignoranza ma di certo non posso definirmi consapevole.conoscente...conoscenza 3 ignoranza 2..ha vinto la conoscenza claudio
fallible is offline  
Vecchio 07-11-2007, 18.16.35   #14
atisha
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Messaggi: 3,020
Riferimento: Considerazioni sulla Consapevolezza

Citazione:
Originalmente inviato da maxim
Nel mondo delle sensazioni l’esperienza attraverso i sensi spesse volte non trova riscontro con la realtà. Tuttavia l’originarsi di tali idee non esperibili potrebbe dare comunque luogo ad uno stato d’animo alterato, eccitato o meno a seconda dell’idea sviluppata.

certamente.. ciò avviene però se vi è "identificazione"... se non vi è identificazione.. tutta un'altra storia..

Citazione:
In questo mondo però la soggettività gioca un ruolo determinante. Io posso essere consapevole per me stesso ma non in riferimento ad un’altra persona ovverosia nel mondo del non esperibile non si può essere più consapevoli di un’altro…si è solo consapevoli esclusivamente per se stessi.



ovvio.. a quel livello che tu indichi non puoi essere consapevole totalmente per un'altra persona, ma solo per te stesso..
però, essendo tu stesso consapevole (nel senso del post però..), è facile notare anche la consapevolezza altrui.. perchè ci consentiremo di ascoltare il nostro vero Sè ed il vero Sè altrui che guiderà direttamente al Cuore senza contrapposizioni dell'ego..
cioè si manifesterà una nuova Intelligenza (buddhi) a far da tramite tra noi ed il riconoscimento dell'altro..
tale Intelligenza manifesta equivarrà ad af-Fidarsi ad essa come Guida..
e come Luce diretta, Ci illuminerà, ci permetterà di vedere la consapevolezza o inconsapevolezza altrui..
(difficile questo punto.. capisco... )

Citazione:
La consapevolezza mistica che origina idee riferite al post mortem non può mai essere esperibile ante mortem quindi non è comprensione…lo stesso dicasi, Atisha, per ciò che tu chiami eventi “non fisici”!


verissimo.. infatti preferisco restare nel mio qui e ora senza vagolare nel ciò che accadrà alla mia coscienza post mortem.. anche se certa comprensione mi fa già in-tra-vedere.... ma non è mio interesse al momento quel "sapere"..

per ciò che ho chiamato eventi "non fisici".. intendevo ben altro..
e cioè eventi "mentali"... (e non eventi fisici come una possibile gamba rotta.. fisico che duole e che si percepisce)..
identificazioni insomma.. identificazioni della mente.. quali pensieri condizionati ecc..
e non eventi fuori dalla portata fisica per come puoi aver immaginato.....
spero di non aver incasinato troppo i discorsi...

restiamo qui e ora.. che è meglio..
atisha is offline  
Vecchio 07-11-2007, 18.20.29   #15
atisha
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Riferimento: Considerazioni sulla Consapevolezza

Citazione:
Originalmente inviato da kore
Si può sintetizzare con "ascolto"?
L'ascolto vero implica, secondo me, tutte queste caratteristiche date alla consapevolezza.

più che sintetizzare, secondo me, si può aggiungere l'Ascolto..
certo.. l'Ascolto pone nella giusta prospettiva l'attenzione..
e dall'attenzione il passo si avvicina sempre più verso una maggiore consapevolezza..

atisha is offline  
Vecchio 08-11-2007, 12.15.15   #16
maxim
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Riferimento: Considerazioni sulla Consapevolezza

Citazione:
Originalmente inviato da atisha

ovvio.. a quel livello che tu indichi non puoi essere consapevole totalmente per un'altra persona, ma solo per te stesso..
però, essendo tu stesso consapevole (nel senso del post però..), è facile notare anche la consapevolezza altrui.. perchè ci consentiremo di ascoltare il nostro vero Sè ed il vero Sè altrui che guiderà direttamente al Cuore senza contrapposizioni dell'ego..
cioè si manifesterà una nuova Intelligenza (buddhi) a far da tramite tra noi ed il riconoscimento dell'altro..
tale Intelligenza manifesta equivarrà ad af-Fidarsi ad essa come Guida..
e come Luce diretta, Ci illuminerà, ci permetterà di vedere la consapevolezza o inconsapevolezza altrui..
(difficile questo punto.. capisco... )


No…non mi pare difficile anche se credo ti sia sfuggita una cosa a mio sentore essenziale.
Io non credo affatto che una persona consapevole sappia definire il grado di consapevolezza delle altre persone perché altrimenti dovresti stabilire un modello di consapevolezza universale che possa andare bene per tutti gli uomini. Si stabilisce il grado di consapevolezza di una persona in base ai propri canoni pertanto tu definirai consapevole qualcuno che per me ad esempio non lo è affatto. Chi ha ragione?...molto probabilmente nessuno dei due! Oppure tutti e due!
Leggendo tutti i partecipanti di codesta sezione da molto tempo io ad esempio ritengo che la persona più consapevole sia Mastro Visechi che apparentemente, leggendolo, è l’antitesi della spiritualità.

maxim is offline  
Vecchio 08-11-2007, 14.04.19   #17
Noor
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Riferimento: Considerazioni sulla Consapevolezza

Citazione:
Originalmente inviato da maxim
Io non credo affatto che una persona consapevole sappia definire il grado di consapevolezza delle altre persone perché altrimenti dovresti stabilire un modello di consapevolezza universale che possa andare bene per tutti gli uomini. Si stabilisce il grado di consapevolezza di una persona in base ai propri canoni pertanto tu definirai consapevole qualcuno che per me ad esempio non lo è affatto. Chi ha ragione?...molto probabilmente nessuno dei due! Oppure tutti e due!
Leggendo tutti i partecipanti di codesta sezione da molto tempo io ad esempio ritengo che la persona più consapevole sia Mastro Visechi che apparentemente, leggendolo, è l’antitesi della spiritualità.

la consapevolezza non è nulla di personale ,non appartiene a me a te o a chicchessia,(assomiglia più allo spazio o al silenzio)per cui non possono esistere dei canoni o metri di valutazione..
Quindi,credo che solo una persona che viva questa "qualità" (o è essa che vive la persona..) può sentire quella di un altro che ce l'ha..
Noor is offline  
Vecchio 08-11-2007, 14.28.58   #18
atisha
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Riferimento: Considerazioni sulla Consapevolezza

Citazione:
Originalmente inviato da maxim
No…non mi pare difficile anche se credo ti sia sfuggita una cosa a mio sentore essenziale.
Io non credo affatto che una persona consapevole sappia definire il grado di consapevolezza delle altre persone perché altrimenti dovresti stabilire un modello di consapevolezza universale che possa andare bene per tutti gli uomini. Si stabilisce il grado di consapevolezza di una persona in base ai propri canoni pertanto tu definirai consapevole qualcuno che per me ad esempio non lo è affatto. Chi ha ragione?...molto probabilmente nessuno dei due! Oppure tutti e due!
Leggendo tutti i partecipanti di codesta sezione da molto tempo io ad esempio ritengo che la persona più consapevole sia Mastro Visechi che apparentemente, leggendolo, è l’antitesi della spiritualità.


non ti pare difficile? mentalmente è facilissimo... si stabilisce il grado di consapevolezza dell'altro in base alla propria consapevolezza raggiunta.. ok..
certamente .. ma in ambito dell'essere consapevole da dizionario .. non di certo riferita alla consapevolezza che ho voutamente postato e da te velocemente depennata con le solite "mentalità" matematiche da dibattito forum..

verso quel tipo di consapevolezza a cui ti riferisci tu, cioè "intelligenza logica" che esponi molto bene, non posso che darti ragione.. e dirti che anche per me l'amico Visechi è un Master .. a cui va la mia massima stima..

però come ripeto, parlavo di altro tipo di consapevolezza.. conoscenza.. responsabilità.. che andrebbe potenziata.. è una possibilità (una responsabilità verso noi stessi)...
ed ecco che, come sempre accade in questi ambiti da forum avviene la classica separazione..


ad ognuno i propri sostegni efficaci..

mi piacerebbe comunque rileggessi questo punto, quando ne hai voglia.. a mente libera..

Citazione:
... perchè ci consentiremo di ascoltare il nostro vero Sè ed il vero Sè altrui che guiderà direttamente al Cuore senza contrapposizioni dell'ego..
cioè si manifesterà una nuova Intelligenza (buddhi) a far da tramite tra noi ed il riconoscimento dell'altro..
tale Intelligenza manifesta equivarrà ad af-Fidarsi ad essa.. come Guida..
alla prossima Amico..

atisha is offline  
Vecchio 08-11-2007, 16.18.18   #19
maxim
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Messaggi: 1,638
Riferimento: Considerazioni sulla Consapevolezza

Citazione:
Originalmente inviato da atisha

però come ripeto, parlavo di altro tipo di consapevolezza.. conoscenza.. responsabilità.. che andrebbe potenziata.. è una possibilità (una responsabilità verso noi stessi)...
ed ecco che, come sempre accade in questi ambiti da forum avviene la classica separazione..


Difficilmente mi capita di andare fuori tema in una discussione…ed anche in questo caso, almeno a me pare, di aver parlato esclusivamente della consapevolezza da te proposta in questo topic.
Del resto le divertenti battaglie spirituali che leggo nella presente sezione e le facili stizze alla pur minima provocazione, non mi sembrano sintomo di conoscenza, responsabilità, ascolto e fraternità da parte dei consapevoli partecipanti…
…oserei dire che la sezione del forum ove i “concorrenti” paiono ascoltare meno gli interlocutori sia proprio questa e derivi in particolare da chi continua ad armare la propria “penna” con quel termine tanto caro ad ogni spiritualità…ma come ben si sa…a ciascuno il proprio metro di misura.
Io ad esempio sono sempre fermo alla consapevolezza di essere inconsapevole…peccando quindi in consapevolezza molto probabilmente mi risulta assai difficile cogliere il livello raggiunto dai partecipanti che si definiscono in grado di comprendere la consapevolezza altrui solo nel caso in cui questi “altrui” esprimano esattamente gli stessi pensieri perché in caso di divergenza ne scaturisce sempre un simpatico diverbio. …ma come ben si sa…anche per il grado di ascolto, come per l’amata consapevolezza, a ciascuno il proprio metro di misura.

Sempre con molta stima…
maxim is offline  
Vecchio 08-11-2007, 16.30.18   #20
Martino Giusti
Ospite abituale
 
Data registrazione: 09-10-2007
Messaggi: 98
Riferimento: Considerazioni sulla Consapevolezza

Citazione:
Originalmente inviato da Noor
Nell'esatto momento in cui ci rendiamo conto di essere inconsapevoli..ne diventiamo consapevoli.
Certo,questa è già consapevolezza.

Chiedo scusa, diventare consapevoli di cosa? di essere umani, di riconoscerci riflessi in uno specchio o cosa? Sono piuttosto confuso
ciao.
Martino Giusti is offline  

 



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