Per Lorena e tutti.
Ciao!
Sono molto interessante i nostri riflessioni sull´universo animato. Però, Lorena, non so se ti capisco bene quando dici: questa concezione del mondo impoverisce terribilmente il valore di tutto ciò che ci circonda e rende ridicola qualsiasi iniziativa umana. Se l´universo è composto da esseri viventi sia nel micro- che nel macrocosmo, come pensa Franco, non pensi che la vita diventi più arrichiata ivece di impoverata, come dici tu? Non è meglio vivere in un cosmo vivente che vivere in un universo morto? E come potrebbe la vita in complesso esistere se l´universo fosse morto? L´uomo vive in un mondo vivente, la natura, la biosfera è vivente. Secondo le "regole scientifiche" o l´ateggiamento scientifico si costruisce delle ipotesi del sconosciouto basate sui fatti conosciuti. Dunque siccome i fatti conosciuti mostrano che la vita può soltanto esistere o manifestarsi in un ambiente vivente, è logico trarre la conclusione che la terra è un essere vivente che vive in un altro essere vivente che a sua volta vive come microessere nella galassia, che è un essere vivente ecc. Secondo Martinus (scusate se faccio sempre riferimento a lui, ma presenta delle idee veramente molto interessante) la terra, e tutti gli altri pianeti nell´infinito universo, sono dunque esseri viventi dove vivono altri esseri viventi simili a noi. I pianeti si trovano su un livello evolutivo più alto comparato con l´uomo e l´esperienza della vita della terra non è nello stesso grado "fisico" come è la nostra. (La terra non può interagire con l´ambiente circostante come possiamo fare noi con le nostre mani ecc). Ciò significa che l´esperienza della vita della terra è da una natura più "spirituale" o psichica, e la terra comunica con altri pianeti tramite la telepatia. Però ognuno di noi uomini terrestrei stiamo sempre in contatto, inconsciamente, con la cosienza della terra. Secondo M l´umanità costituisce il cervello della terra e noi, i singoli individui, costitutiamo le sue cellule cerebrale.
Come ha scritto Marco Uno "esiste un collegamento fra tempo, spazio e velocità". Secondo M il tempo è relativo e così sono anche le graddezze. È soltanto dal punto di vista nostro che il microcosmo sembra "piccolo" e il macrocosmo "grande". Se uno potrebbe diminuirsi così che si potesse stare su un elettrono, ad esempio dentro il nostro corpo (o ancora più in giù nell´infinito microcosmo) si scoprirebbe che si trova in una situazione simile a quella qui sulla terra. Si potrebbe vedere un cielo con le stelle ecc molto simile al nostro cielo notturno, e il tempo sembrerebbe passare in un ritmo simile al nostro tempo terrestre. Ma visto dal nostro punto di vista attuale, qui sulla terra, gli elettroni sembrano muoversi velocissimo. E quando guardiamo su nel macrocosmoi sistemi solari le galassie ecc sembrano muoversi molto lentamente.
Il tempo è dunque una questione di prospettiva. Visto dal punto di vista cosmico, cioè dal punto di vista dell´eternità, tutte le "grandezze" sono della stessa grandezza.
Dato che l´umanità costituisce il cervello della terra, e noi le sue cellule cerebrali, e il tempo è relativo alla grandessa, noi possiamo vivere tutta la nostra vita attuale in un periodo di tempo che per la terra costituisce soltanto alquni secondi. E siccome i pensieri della terra si riflettano nella sua mente e con ciò nel suo cervello, questi pensieri si mostrano nella cultura umana in forma di epoche culturale, religiose ecc e quando la terra è arabbiata lo si rispecchia nella nostra cultura com guerre, conflitti politici ecc.
A me piace l´idea che l´universo è vivente e che ci sono degli esseri viventi che vivono la loro vita secondo la loro particolare natura sia nel micro- che nel macrocosmo collaborando eternamente, mantenendo così la possibilità per noi di sperimentare e creare la vita. Ciao.
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