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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 03-04-2006, 14.15.21   #121
Fragola
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come cel`hanno molti medici che poi lasciano cose nello stomaco dei pazienti etc etc...
non si puo` fare di tutta l`erba un fascio, io mi sentirei offesa se qualcuno mi dicesse la laurea che hai rpeso e` facile. ma dove? allora perche` non la fai tu?
non e` un attacco personale...solo che penso sia molto semplice parlare e non FARE

Non solo. La laurea in psicologia non abilita assolutamente a "curare la mente". Uno psicologo non può fare psicoterapia. Per quello sono necessario altri 4 anni di formazione post laurea più, per la maggior parte delle suole, un'analisi didattica o un percosro equivalente per le psicoterapie non psicoanalitiche.
E' un percorso bello tosto!
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Vecchio 03-04-2006, 17.18.10   #122
bside
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>Come la maggior parte delle persone, confondi psicologia e psicoanalisi![In che modo avrei confuso la psicologia con la psicoanalisi? Ho citato lo psicoanalista Hillman perché, se ti è mai capitato di leggere un suo libro, critica le teorie e i presupposti "scientifici" della psicologia e le pratiche psicoterapiche]



tutti abbiamo pregiudizi, infatti è x questo che lo psicologo [nel novero dei "tutti" devi nessariamente includere anche gli psicologi che non sono una categoria di persone a parte ](o lo psicoanalista, o altro) usa come modello x "ascoltare" una teoria di riferimento validata scientificamente [saper ascoltare non dipende dall'applicazione di una qualche teoria o modello validato scientificamente, ma da qualità umane, quali ad esempio, l'empatia che non è una peculiarità dello psicologo, ma di qualsiasi persona che ne sia dotata]; x lo psicoanalista inoltre è obbligatoria una analisi xsonale x padroneggiare il controtransfert come ha auspicato lo stesso Freud a petire dal 1910. Amici e parenti possono anche ascoltare qualcuno, ma bisogna vedere se ascoltano x aiutare o x curiosità, se poi aiutano o fanno danno...cioè, se uno si vuole tagliare le vene secondo me è bene che vada da qualcuno che è competente[competente di che? di arte retorica? se uno si vuole suicidare non sarà certo lo psicologo a salvarlo]...



correggo: la psicologia non è una scienza medica[mai sostenuto il contrario]; Salvini, che è fondatore della terapia interattivo-cognitiva che si basa sula Teoria Costruttivista interazionista, è stato uo dei miei prof. di Psicologia Clinica, e in effetti è uno dei più accaniti sostenitori dell'antipsichiatria (la psichiatria è di stampo medico); infatti la teoria Costruttivista si discosta dal modello medico, dato che fa parte del paradigma storico-ermeneutico, che vede la persona come un soggetto attivo, in grado di decidere in modo intenzionale la propria condotta in funzione di scopi e obiettivi[non ci ho capito nulla. il modello medico non so quale sia. il modello sperimentale è quello usato dalle scienze che ho studiato io; o la psicologia applica questo modello sperimentale o non lo applica, mettetevi daccordo perché mi pare diciate cose opposte]; però non dice che non sia una scienza [che il costruttivismo sia una scienza non l'ho mai sentito dire da nessun costruttivista, anzi Kenny esorta la psicologia a smettere di far finta di essere una scienza], ma che semplicemente non fa parte del paradigma medico ( forse è questo a creare confusione?), proprio xke la mente è soggettiva, al contrario del corpo in cui segni e sintomi sono oggettivi e quantificabili in base all'osservazione empirica. Si può forse pesare l'introversione? no, però c'è. [L'introversione non è un dato oggettivo, perché come dici anche tu, in nessun modo si può misurare, ponderare, quantificare...è una valutazione soggettiva che si da del carattere di una persona e che dipende dalla percezione individuale e dai riferimenti presi come modelli (modelli che sono arbitrari e soggettivi e che possono variare nel tempo); ma non esiste una cosa chiamata "introversione", cioè come fatto a sé.Infatti il costruttivismo non"spiega" i fenomeni psichici, ma li "comprende" , ossia ne cerca il significato soggettivo...ma non x questo non è una scienza!!!!!


ci sono tante scuole di psicologia: la scelta del modello da adottare deve essere "adeguata" al livello di realtà che si deve osservare in base alla situazione.
come dire, Religione= ebraismo, cristianesimo, islam ,ecc... quindi: Psicologia=psicoanalisi, costruttivismo, comportamenticsmo, cognitivo-comportamentale, ecc......Hai detto bene. In entrambi infatti alla base c'è la fede: in dio, nella religlione; nella teoria o paradigma, nella psicologia...sempre di fede si tratta. E chi non ha fede può tranquillamente infischiarsene dell'esistenza o meno di Dio, delle teorie e paradigmi null'altro che prigioni per la mente. Che ognuno si scelga liberamente il proprio "carceriere" purché non venga ad imporlo agli altri, a quelli che fede non hanno
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Vecchio 03-04-2006, 17.31.08   #123
fuoriditesta
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[i]non ci ho capito nulla. il modello medico non so quale sia. [/b]

em....questa frase dice tutto.....se vogliamo parlare di qualcosa, è bene sapere di cosa si sta parlando
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Vecchio 03-04-2006, 17.35.35   #124
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Messaggio originale inviato da bside
>Come la maggior parte delle persone, confondi psicologia e psicoanalisi![In che modo avrei confuso la psicologia con la psicoanalisi?


Lo dicevo perchè l'intervista a Vincent Kenny che hai postato e a cui facevi riferimento non parla di psicologia ma di psicoterapia. Non sono la stessa cosa. E ho visto che hai riportato un altro articolo di cui non ricordo l'autore che invece parlava della psicoanalisi. Non sono la stessa cosa. Ci vuole un minimo di rigore in queste cose. Un minimo di conoscenza del significato dei termini utilizzati.

Sì, ho letto Hillman, ovviamente.
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Vecchio 03-04-2006, 19.59.18   #125
bside
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in verità Kenny nell'intervista parla della psicologia non della psicoterapia, scrive infatti:


<Tra filosofi della scienza e filosofi della psicologia é risaputo che la psicologia non é una scienza anche se vorrebbe esserlo....>

psicologia, non psicoterapia...

intervista completa su http://www.sistemica.org/kenny.html

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Vecchio 03-04-2006, 20.20.36   #126
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Questa è l'intervista a cui faccio riferimento:

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Vincent Kenny, già Direttore dell'Istituto di Psicologia Costruttivista di Dublino, una delle figure più autorevoli del pensiero costruttivista sistemico in psicoterapia

domanda:E' possibile valutare la scientificità di un metodo psicoterapeutico?

risposta:Vincent Kenny: Tra filosofi della scienza e filosofi della psicologia é risaputo che la psicologia non é una scienza anche se vorrebbe esserlo. La scienza richiede metodologie, linguaggi ed approcci specifici. Il tentativo da parte della psicologia, in questi ultimi cento anni, di copiare la scienza si é rivelato un fallimento. La psicologia può provare ad imitare la scienza ma questa copia é un falso. Anche l'uso da parte della psicologia di metodologie scientifiche come la statistica e la sperimentazione non riesce a coprire il fatto che la psicologia non é un scienza. Una psicologia scientifica é un illusione. Wittgenstein fu il primo ad indicare che i metodi usati in psicologia ed il suo oggetto, l'uomo, sono come due navi che nella notte passano vicine ma non si toccano mai. L'umano ed i metodi scientifici non si incontrano. Questa pretesa di scientificità é un grosso problema per tutti: fingere di essere scientifici é un problema sia per gli studenti che per gli stessi docenti, crea doppie realtà, i dipartimenti di psicologia per cercare di assomigliare ad un laboratorio scientifico sono costretti ad avere apparecchiature tecnologiche: le tesi degli studenti vengono disegnate secondo le caratteristiche dell'hardware disponibile. Il soggetto della materia, l'essere umano, é messo sempre in secondo piano, rispetto all'hardware. Queste sono le regole e devi pubblicare secondo questo linguaggio ed nelle relative riviste specializzate. Ciò vanifica tutta l'utilità potenziale della psicologia per la vita: c'é stato pochissimo contributo in cento anni di psicologia alla all'esperienza vissuta. La filosofia e la letteratura sono state molto più utili a risollevare lo stato d'animo dell'umanità di quanto abbia fatto la psicologia. La psicologia non può più fingere di essere utile.

domanda:Accantonato il criterio "scientifico" come strumento di validazione per la psicoterapia, una commissione ministeriale in base a quali criteri potrebbe effettuare una valutazione di una scuola di psicoterapia?

risposta:
Se mi costringessero a far parte di una tale commissione potrei dire che ogni scuola dovrebbe essere approvata, non essendoci alcuna base per giudicare: come in "Alice del paese delle meraviglie" si potrebbe fare una specie di gara senza regole ed alla fine dire "Hanno vinto tutti!"
Ci si potrebbe anche basare soltanto su di un criterio di decenza ed intelligenza minime garantite, oppure, se si decidesse di essere restrittivi, su criteri di valutazione all'americana della produttività e della economicità, di efficacia rispetto al costo. Che altro può fare una commissione? Inventare un sistema per misurare l'intangibile, la personalità dei terapeuti o la loro affidabilità? Con quali criteri? Oppure assicurarsi che almeno la psicoterapia non faccia male a nessuno, che non ci siano strani rituali, pratiche settarie, culti. O anche fare come per i farmaci, non approvare o eliminare quelli che si sono rivelati dannosi in altri paesi.
Poiché la psicologia accademica non offre alcuna certezza scientifica per i terapeuti, neanche può essere d'aiuto per quelli che sono chiamati a stabilire criteri per selezionare il tipo di scuola che sarà approvata. Quindi devono essere individuati criteri presi dal senso comune. Ne indico quattro: il tipo di tradizione a cui appartiene quello specifico approccio terapeutico; lo status accademico attuale, vale a dire il far parte del mondo accademico; la presenza nella scuola di figure socialmente riconosciute; avere differenze caratterizzanti rispetto alle altre scuole (market branding). Tutti questi criteri sono sociali e convenzionali, non obbiettivi e scientifici, in quanto costituiscono una rete di conversazione sull'accettabilità sociale dell'approccio terapeutico preso in considerazione.

domanda: Quali sono i limiti della psicoterapia verbale?

risposta:In genere la psicoterapia arriva solo al trattamento della superficie del testo, perche' non ha a che fare col corpo, Tanti terapisti credono che, standosene seduti col paziente, restando al livello verbale, la parola riesca a toccare.
La terapia. non riesce a muovere niente finché non determina un esperienza viscerale per il paziente e per le persone che sono di rilievo per lui.



Beh, biside, la domanda posta è sulla psicoterapia, non sulla psicologia. E' la psicoanalisi ad avere cento anni, non la psicologia che na ha molti di più. Qui si sta parlando della scientificità della psicoterapia e dell'utilità o meno di un approccio scientifico alla psiche umana!
Poi, io sono d'accordissimo con Wittgenstein nel pensare che l'approccio scientifico è poco adatto alla comprensione della psiche umana, e personalmente non apprezzo l'approccio psicologico ma preferisco quello psicoanalitico.
Ma per definire che cosa è scienza e cosa no, si valuta il metodo, non il risultato! La fisica è una scienza anche quando non riesce a spiegare un fenomeno. La psicologia usa il metodo scientifico e quindi è una scienza. Caverà del suo buco solo i ragni che con quel metodo si possono cavare. Ma questo è tutto un altro discorso.
Se vogliamo parlare di validità terapeutica, è la psicoterapia e non la psicologia ad occuparsi della cura della psiche. E si può essere psicoterapeuti anche senza essere psicologi. Le psicoterapie sono talmente tante, che per discutere della validità terapeutica bisogna per forza limitare il campo. Possiamo parlare della validità delle psicoanalisi (sono più di una), della validità del cognitivismo, della terapia sistemica e chi più ne ha più ne metta!
Ma è, ti ripeto, un altro discorso.


Ultima modifica di Fragola : 03-04-2006 alle ore 20.32.31.
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Vecchio 04-04-2006, 17.42.17   #127
bside
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Beh, biside, la domanda posta è sulla psicoterapia, non sulla psicologia
[Fragola, la domanda posta è sulla psicoterapia, la risposta è sulla psicologia. Mi pare evidente che muove una critica ad entrambe nell'approccio scientifico sia della comprensione (psicologia) che della cura (psicoterapia); del resto lui è direttore dell'Istituto di Psicologia, tanto che nell'intervista parla dell'insegnamento della psicologia all'Università

Ma per definire che cosa è scienza e cosa no, si valuta il metodo, non il risultato![certamente che si valuta il metodo, che è quello scientifico-sperimentale, la psicologia lo applica? Secondo Kenny la psicologia cerca di imitare la scienza]

Le psicoterapie sono talmente tante, che per discutere della validità terapeutica bisogna per forza limitare il campo. Possiamo parlare della validità delle psicoanalisi (sono più di una), della validità del cognitivismo, della terapia sistemica e chi più ne ha più ne metta!
[Non si può certo parlare di validità scientifica]
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Vecchio 04-04-2006, 18.03.26   #128
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x bside: ......hai esperienze negativa con qualke psicologo? ma ke t'hanno fatto???!
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Vecchio 04-04-2006, 18.19.30   #129
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Mai stato da uno psicologo, ma se anche fosse stato non vedo questo cosa possa centrare. Secondo te per esprimere delle critiche occorre aver avuto a che fare direttamente con la psicoterapia? Conosco persone che l'hanno fatta, ma il mio interesse nasce da ragioni specifiche che non mi riguardano direttamente in prima persona di cui ho già parlato in passato.
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Vecchio 04-04-2006, 19.16.58   #130
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Mi pare evidente che muove una critica ad entrambe nell'approccio scientifico sia della comprensione (psicologia) che della cura (psicoterapia); del resto lui è direttore dell'Istituto di Psicologia, tanto che nell'intervista parla dell'insegnamento della psicologia all'Università


Mi pare di no!
Dunque, iniziamo a dire molto chiaramente che la psicoterapia non è l'applicazione terapeutica della psicologia! Sono proprio due cose diverse e poggiano su substrati diversi. Tanto più che gli psicologi non sono abilitati all'uso della psicoterapia e che per diventare psicoterpaeuti non è necessaria la laurea in psicologia!
L'intervista critica chiaramente l'utilizzo del metodo scientifico in psicologia (usato rigorosissimamente dalla psicologia moderna!) e su questo mi trova assolutamente d'accordo. Secondo lui, e anche secondo me, uno studio che dovrebbe essere fatto con metodi diversi da quelli delle scienze naturali, si basa, invece, su quel metodo e questo lo porta ad ignorare ciò che dovrebbe essere centrale: la natura umana.
La psicologia è nata come una scienza ed ha sempre utilizzato il metodo scientifico. E' stata la psicoanalisi, inventata per altro da uno scienziato, a discostarsi da tale metodo. Dalla psicoanalisi sono poi, lentamente, derivate quasi tutte le psicoterapie. La psicoanalisi non è una scienza naturale, è una scienza umana. Ha un suo metodo, ma è un'altro. Questo non la rende meno rigorosa, solo che, dato che il campo di investigazione non può essere valutato con i metodi misurativi propri delle scienze naturali, usa giustamente altri metodi.

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