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29-02-2008, 09.24.46 | #44 |
Moderatore
Data registrazione: 08-02-2004
Messaggi: 706
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Altra domanda...
Ringrazio tutti per le risposte. In particolare, ho trovato sinceramente interessanti gli interventi riportati da misterxy.
Avrei, bontà vostra, un'altra domanda... lasciando da parte per un attimo chi va con la prostituta in assenza di una compagna. Chiedereste, chiedete o avete chiesto alla vostra compagna le prestazioni che chiederste alla prostituta? Se sì, con quali reazioni? |
29-02-2008, 09.52.49 | #45 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-06-2007
Messaggi: 710
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Riferimento: Sesso in vendita
Citazione:
Su questa lettura concordo integralmente. Ed è proprio questa la ragione per la quale mi ripugna e sento falsa e viziata la visuale di chi vorrebbe vedere nella "prostituzione per scelta" una qualche forma di "libertà". Anzi: è proprio quando penso a chi lo fa "per scelta" (nel senso di non esservi costretta nè dalla fame in senso letterale nè da una banda di delinquenti) che mi rendo conto di osservare una "poveretta della vita"... che di questa ha capito ed apprezza solo griffe e grosse cilindrate come insegne di una qualche "felicità" del cui miraggio è sostanzialmente schiava. Me lo spiegò molto bene e col proprio esempio una mia amica proveniente dai confini con la Siberia, di lì venuta per sposare un facoltoso quanto citrullo indutriale dell'entroterra della mia provincia: praticamente un unico atto di prostituzione, consistito nel venire a sposare uno (peraltro giovane) di cui sapeva soltanto che avesse un gran patrimonio e nessuna capacità di trovarsi una moglie. Dopo qualche anno di matrimonio, la ragazza - colta e intelligente - era praticamente devastata dalla Delusione. Non era delusa dal marito: di quello sapeva da principio che non valesse nulla. Era disastrata proprio dall'aver avuto molto ma molto di più di quanto mai avesse potuto sognare dietro i metri di neve che sbarravano la porta della sua baracca siberariana ed aver toccato con mano quanto poco valesse averlo davvero! In un batter d'occhio questa ragazza era passata dalla disperazione finanziaria al .... comperare il pianoforte a coda per fare musica.... al comperare il forno da ceramica (quello che hanno le cooperative di ceramisti a Faenza) per cominciare a fare ceramica.... al far tornare il sorriso a tutte le gallerie d'arte e antiquarie della zona per la generosità degli acquisti... il tutto, ovviamente, girando im BMW e abitini e accessori da svariate migliaia di euro cadauno. Non ne poteva più: odiava ormai tutto questo vedendolo come il demone che l'aveva tentata verso la più solenne fregatura della sua vita, ossia credere che in quella opulenza fosse una felicità che lei aveva potuto sondare perfettamente illusoria e in questo devastante. E non smetteva mai di ripetere, con gli occhi più tristi che abbia mai visto, che non è POSSIBILE immaginare tanto vuoto in tanta opulenza per chi lo guarda impotente da fuori come traguardo irraggiungibile. E che davvero devi provarlo per crederlo. Non credo che il meccanismo sia poi così tanto diverso per le nostre "universitarie prostitute per scelta". Forse che l'essere "universitaria" è garanzia di un qualche spessore particolare? ... L'università è un pascolo aperto a tutti... e per strappar la laurea è più che sufficiente un pochino di perseveranza. Quante universitarie e laureate sono versione made in italy della siberiana? Quante, nella sua stessa illusione, venderebbero anche l'anima al diavolo pur di potersi affrancare da quel padre con la Panda e da quella madre che deve fare i conti su tutto? Quante pensano che Gragoraci = top felicità????? Queste.... sarebbero "libere" ---------------------- I miei complimenti a Misterxy per la bella analisi. C'è un solo punto che non mi convince totalmente, ed è quello che riguarda la volontà di dominio come possibile (possibile, non necessaria) motivazione, e ti dico perchè. Credo capiti a tutti ormai da anni ed anni di trovar seduti nei tavoli attigui al proprio, in ristoranti eleganti, più o meno attempati signori con sventole da sballo che potrebbero essergli da figlie a nipoti. Ho notato con una certa frequenza questi aspetti: - il signore attempato è molto spesso persona conosciuta e di successo, ossia non è un citrullo irrisolto, nè uno privo di risorse in ambito femminile; - spesso sceglie ristoranti in cui è perfettamente conosciuto e rispettato; - vive la serata con ostentato e tranquillo orgoglio; - non è raro poter assistere a cene pluricoppia (tre signorotti e tre ucraine, per esempio) che , non paghi di farsi notare per la vistosa compagnia femminile, puntualmente sbombano in ordini da primato (prelibatezza di mare da plateale passerella in sala prima della cottura, oppure bottiglia di ultra-riserva da aprirsi con adeguato cerimoniale e banda!). Voglio dire : tutto sembra orgogliosamente ostentato, mentre i protagonisti maschili son certamente troppo sgamati per credere che le sventole siano attratte dalle loro rughe e sottopance piuttosto che dai loro quattrini. Non resta forse, a motivare quell'indubbio orgoglio, la sola possibilità di vivere il tutto pensando SOLO "sì, posso comprare (alla faccia di tutti) quello che mi pare. Visto cosa ho comprato stasera? Certo che alla sventola faccio più o meno schifo, ma IO PAGO, e qui deve stà, e pure sorridendo: vedete?" |
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29-02-2008, 10.48.47 | #46 | |
Moderatore
Data registrazione: 08-02-2004
Messaggi: 706
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Riferimento: Sesso in vendita
Citazione:
Ciao Donella, permettimi di dire ... con una battuta, che qui presti il fianco a Iul. Ovvero, che non sia libera di scegliere la Siberiana che viene a fare la miliardaria in Italia, sinceramente mi fa sorridere. Perché non ha scelto di fare la badante, allora, acquisendo consapevolezza del valore delle cose? Chi sceglie la strada più facile, dal mio punto di vista, sceglie eccome. Che poi le prostitute da 30.000 euro al mese (quelle di cui si sta parlando qui e non altre), non abbiano scelto la via più facile io non concordo. E penso anche che la maggior parte siano "goderecce" e non prigioniere di loro stesse. Tra l'altro la descrizione da te fatta, sull'amica siberiana, è proprio avvilente. Perché sbaglierà chi pensa di potersi "comprare" moglie, ma è brutto vedere una donna incapace di provare la minima benevolenza per l'uomo che, alla fine, le ha permesso di avere tutto ciò che poteva desiderare, materialmente parlando. Si presuppone che il marito non valesse nulla: e se invece lei, anziché prendere solo avesse saputo anche dare? Forse oggi poteva non essere così insoddisfatta. Chi si costruisce la gabbia e piange la propria prigionia a me non piace. Nel tuo esempio, proprio perché era lei ad arrivare dal niente e con niente, avrebbe dovuto dimostrare di non essere interessata solo ai soldi, e forse avrebbe avuto risposte diverse... |
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29-02-2008, 10.51.54 | #47 | |
Lance Kilkenny
Data registrazione: 28-11-2007
Messaggi: 362
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Riferimento: perché si sceglie la prostituta?
Citazione:
detto ciò... E' vero che oggi ci sono molte ragazze disponibili a vivere la sessualità in modo paritario e a-tabuizzato, ma paradossalmente proprio questo è il problema: il sesso come tabù costituisce ancora per molti uomini un'immagine fondativa, al punto che spesso la sessualità liberamente opzionata dalle donne li smonta.Il tabù sessuale permette (va) all'uomo di gestire il crescendo dell'eros femminile in modi e tempi a lui congeniali, una donna che sapeva di trovarsi in una situazione di indefinitezza etica quale quella intimamente vissuta nell'atto sessuale fino a 40 anni fa, non aveva il tempo di domandarsi quanto avesse goduto e quanto di diverso il suo maschio avrebbe potuto fare la volta successiva, nè tantomeno di chiederlo a lui. al di là del potere e del dominio come nozioni culturali proposte da hava credo invece che tali psichismi da parte del maschio rispondano a quanto di ancestrale rimane ancora nell'atto di 'prendere' sessualmente una donna: se il sesso per un uomo è ancora possesso incondizionato, il tabù permette all'atto del possedere la sua completa espressione, in quanto l'altra, pur mossa da insopprimibile e percepibile istinto, rimane (va) relativamente "pagina bianca" sulla quale scrivere a piacimento. la prostituta in tale ottica diventa il rimedio a relazioni nelle quali l'equilibrio delle forze in gioco è mutato.Pagarsi una donna oggi non dà direttamente dominio e potere ma permette di aggirare il fatto di averne persi senza rinunciare al sesso. la questione però, in modo particolare in questo ambito, non è riconducibile tanto alla cultura e alla possibile inadempienza maschile verso il paradigma emergente come necessario all'interazione sessuale:sappiamo infatti che al sesso presiedono meccanismi e strutture psichiche ontologici dell'essere genere sessuale.Quindi ottenere comunque dall'uomo possesso fisico emozionale al cospetto della sacrosanta parità raggiunta sul piano della contrattazione razionale della totalità del rapporto non è per nulla semplice (le donne presenti potranno smentire o confermare...) e non credo si risolva solo con la crescita culturale, certo auspicabile laddove necessiti, del "maschio". |
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29-02-2008, 11.42.17 | #48 | |
Lance Kilkenny
Data registrazione: 28-11-2007
Messaggi: 362
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Riferimento: Sesso in vendita
Citazione:
Ironia a parte, e nella quale ti vedo piacevolemente a tuo agio Donella (brava!), la mia era un'indagine sperimentale in puro spirito einsteniano, vale a dire quale libertà per quale etica per quale sistema di riferimento socio/culturale. ma adesso che mi hai dichiarato pubblicamente "ripulsa" per "visuale falsa e viziata" non mi rimane che la cella dell'eremo ove riflettere sulla insussistenza profonda della mia ipotesi (scherzo ripeto, apprezzo il tuo piglio ficcante e realmente autoironico!) |
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29-02-2008, 12.16.38 | #49 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
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Riferimento: Sesso o cervello... in vendita?
Citazione:
Beh non ci avevo pensato di proporlo ai maschietti, anche perchè se penso che fosse un lavoro reditizzio anche per gli uomini. Certo nel senso che fare il puttano è meno facile, quando si devono cercare le clienti. Cmq era provocotario l'intervento... |
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29-02-2008, 12.30.42 | #50 | |
Utente bannato
Data registrazione: 25-10-2007
Messaggi: 303
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Riferimento: Sesso in vendita
Citazione:
Un affresco etico-morale di rara bellezza che la dice molto lunga - unitamente alle altre visioni di mondi femminili vittimizzati nella storia e nella geografia universali - sulla visione donelliana dei rapporti sociali. Unico dubbio: in questo frega-frega generale quando è lei a fregare, questo le suscita una grande simpatia, quando invece è lui, una grande antipatia. Da cosa dipenderà? Ribadisco ancora una volta, i motivi del donellapensiero mi sembrano molto chiari ed io continuo a preferire, a motivi di questo spessore, quelli espressi pagine indietro da nevealsole. Ultimi interrogativi irrisolti: - su cosa avrei "scantonato programmaticamente"? - la tua amica siberiana ha poi rinunciato alle sue tristi ricchezze per tornare a rifugiarsi nella baracca innevata o ha divorziato dall'imprenditore "che non valeva nulla", per fare la vita da ricca mantenuta che la legge le consente senza altri intoppi? |
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