La "magna porcitudine esistenziale", Iul, oltre che essere dichiaratamente moooolto scherzoso, era altrettanto dichiaratamente riferita al solo uomo prostituto. Anzi: al solo uomo-prostituto-che-ci-gode.
Che tu te possa offendere sarebbe esattamente speculare a che io (non prostituta) mi offendessi dinanzi all'ipotesi della prostituta ninfomane.
Ipotesi esilarante, questa, giacchè la prostituta ninfomane l'ho citata IO.





Con questa tua, ti sono sincera, ho persino perduto... temporaneamente ... lo stimolo a leggere oltre.
Nel senso che mi basta: spero che qualcuno più probo e paziente di me (possibilmente uomo, se non non ti fidi!) abbia la bontà di segnalarti il perchè continui ad elaborare sistemi con dati ERRATI.
Io più di questo non so dirti , e questa è logica elementare : se la tua dignità è diversa da quella della prostituta ma è uguale a quella della non prostituta.... mi dici che c'entra , con quella dignità, l'esser maschio e l'educazione maschile

Grazie.

Le dispute personali non sono ammesse nel forum, alla prossima chiudo la discussione.
Grazie

Invece io credo che il senso della mia dignità mi deriva proprio dall'essere di sesso maschile, maggiormente incline di quello femminile all'assunzione di responsabilità dirette e meno avvezzo al vittimismo autoassolutorio.
Naturalmente nessuno ti chiede di condividere il mio punto di vista.

Con questa perla, si può concludere credo la discussione , in cui si sono cercati di negare gli aspetti psicologici, sostituiti da quelli antropologici.
Confondere i due livelli e non distinguerli, rende inutile il confronto.

Non esiste alcun moralismo se leggi veramente con attenzione ed interpreti correttamente le mie parole.
Io non ho fatto riferimento, in alcun modo, alla "dignità" delle prostitute, che non mi sento di giudicare nel modo più assoluto, in quanto non ne ho alcun titolo morale e non sono il giudice di nessuno; in caso contrario - allora sì - farei del becero moralismo.
Ho fatto riferimento, invece, a "valutazioni etiche" sulla libera scelta di prostituirsi, il che significa interpretare le motivazioni che stanno alla base di quei comportamenti, i valori dati alle cose della vita (quelli stessi che tu, consapevolmente, avevi additato all'attenzione generale qualche pagina fa) riportando la fenomenologia in esame all'interno di un quadro di senso definito e restituendo la responsabilità delle proprie azioni a chiunque le mette in atto.
"Perché la "libera" prostituta fa quello che fa - insomma - e cosa la spinge".
A partire da queste considerazioni sui valori, poi, affermo i miei; quelli che, per me e non necessariamente per altri, sono fondativi delle mie scelte. E, quindi, essenzialmente la mia avversione a concepire i rapporti sociali ed umani in termini mercificati e mercificanti.
Questa, soggettivamente, è la mia posizione di valore sulla questione.
Se esistono persone che la pensano in modi eticamente diversi dai miei - come esistono, visto che la prostituzione femminile è in costante espansione - quello è un problema loro, non mio.
Quindi, non formulo alcun giudizio di valore sulle persone, bensì sui valori di riferimento che guidano certe libere scelte assai diffuse.
Mi sembrava parlassimo, almeno in questo caso e su questa questione, un linguaggio reciprocamente condiviso ma, evidentemente, ho interpretato male i tuoi interventi precedenti.
Sul diverso peso che ha la dignità nella crescita e nella formazione maschile - allo stesso modo - non esprimo alcun giudizio di valore, bensì osservo condizioni ordinarie per le quali le responsabilità al femminile sembrano non esistere mai.
Per me, assumersi responsabilità dirette (anche quella di prostituirsi liberamente) senza fare usuali e ritriti vittimismi è più dignitoso, sicuramente, che rifugiarsi sistematicamente nelle giustificazioni di comodo e nel discarico delle responsabilità di genere.
Sicuramente meno etico, dal mio punto di vista, ma più dignitoso.
Spero che ora le differenze di significato siano più chiare.

Indubbiamente "le suddette" non si trovano lì contro la loro volontà, nè per caso, nè per fare del bene al prossimo...

Buonasera a tutti!
E' da un po' che non posto, quindi scusate se sono un pochetto arrugginita...
questo 3ad mi ha "presa"....
Sinceramente non mi meraviglia minimamente la storia in questione... piuttosto, ci sono signorine che così "comprano" gli esami universitari...
In fondo sono scelte di vita! Io non penalizzo affatto questa "buona donna".
Il denaro compra tutto, ma il sesso compra il denaro.

Ovviamente la mia era una battuta, visto che sono stata accusata io di moralismo preconcetto, ipotizzavo la stessa cosa per te... tutto qui.


questa affermazione, come ti è già stato detto, esprime concetti dal mio punto di vista di una gravità inaudita, ed è frutto di retaggio culturale.
I miei genitori, ad esempio, hanno impartito i medesimi valori a noi figli, indipendentemente dal sesso.
Il senso di responsabilità circa la mia vita e le mie scelte io l'ho acquisito, alcuni uomini che conosco molto meno.
Il problema sta a monte, forse, ovvero come ciascuno educa i propri figli.

Il denaro compra tutto, ma il sesso compra il denaro.

inappellabile!!..dopo tante parole,ecco la frase che fa la chiusura del cerchio.
..quindi,secondo la logica piu semplice essendo il sesso "proprieta femminile" e' appunto la donna che ha la gestione su tutto..del resto cosi semplice da capire o ce ancora chi pensa che si potra un giorno ottenerla gratis?!
questo conferma solo una cosa,che la prostituzione puo essere solo femminile e mai il contrario!..la merce la puo vendere solo chi ce lha.
quante donne se non tutte sono da presto consapevoli di questa semplice verita?..quante pur non facendo la prostituta come mestiere tengono pero sempre presente in tutte le circostanze il semplice fatto di essere le creature piu desiderate?...qualche vantaggio ve lo pure provochera!..siate oneste di fronte all'evidenza!

Sei troppo simpatico per restare solo "seri".
E allora, un po' giocando e un po' no, ti chiedo (accedendo a quel che sostieni) : il mega-super-successo dei prostituti trans (che se non ricordo male ha motivato più d'una "rivolta" di prostitute donne)... proseguendo il tuo ragionamento, e fermo restando che il sesso compra il denaro, non dovrebbe portare alla conclusione che i potenziali "veri padroni di tutto" restano sempre uomini?

Mi pare si possa dire che esiste una specie di "potere sessuale" di cui tutte le donne sono consapevoli. Alcune però lo esercitano consapevolmente, per ottenere vantaggi di tutti i tipi o anche solo denaro. Altre lo esercitano loro malgrado, ma cercano di non approfittarne. Poche lo ammettono.