ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
12-03-2008, 09.28.52 | #192 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-10-2005
Messaggi: 508
|
Riferimento: Sesso in vendita
Citazione:
julbrinner, infatti, sulla prostituzione maschile non si dovrebbro raccontare storie. Molto pertinente la posizione della differenza abissale tra prostituzione maschile omosessuale e prostituzione maschile eterosessuale, nonchè quella tra prostituzione maschile etrosessuale e quella femminile eterosessuale. Anche qui si pongono problemi fondamentali d'ordine sessuo-genitale. Cosa potrebbe dire qui l'approccio moralisticamente preconcetto? Direbbe che le donne sono più degne dei maschietti, direbbe che le donne sono nature maggiormente nobili (la figura della santa, della Madonna) e che gli uomini sono i soliti porci ai quali "nessuna" simpatia può essere "concessa". Ma questo atteggiamento è tra l'altro prorprio la fonte dell'infinita guerra dei sessi, nella dimenticanza di dati bio-"logici" fondamentali costituiti da strutture anatomo-genitali diverse. Si tratta di un atteggiamento di menti moralisticamente impaniate. Riusciremmo a concepire come reale un maschietto eiaculante migliaia di volte all'anno? E sotto la pressione del denaro? Perchè per guadagnare intorno ai 20,000 € le prestazioni dovrebbero essere di tale portata. Franco |
|
12-03-2008, 15.19.15 | #193 |
farabutta
Data registrazione: 05-02-2008
Messaggi: 327
|
Riferimento: Sesso in vendita
Cosa sono adesso questi pre-concetti
Mi sono in-formata il business c'è, ed è un mercato in crescita. Barbara in Spagna ha appena aperto il primo bordello per sole donne Vediamo considerato il vostro limite fisico, che vi fa guadagnare 150 euro a rapporto,e 1000 euro per l'intero fine settimana, dovreste dedicare qualche oretta al giorno nella prostituzione omosessuale. Qui i prezzi si abbassano ,ma per alcune pratiche non avete limiti fisiologici. Non è necessario essere gay per lavorare, molti sono studenti universitari. Se poi siete disponibili per qualche pratica sado-maso(Via insomma tutti i tabù)i prezzi schizzano. Insomma, due rapporti etero, e siamo a 300 euro otto prestazioni passive e non a 50 l'una e siamo a 400 euro per 12 giorni mensili siamo a 8400 4 fine settimana sono 4000 -------------- 12400 euro Non male, davvero e poi non sono 8 ore al giorno di meno, se ci s'impegna qualcosina in più si fa. http://www.volontariperlosviluppo.it..._4/04_4_03.htm http://www.studenti.it/universita/in...nostudenti.php http://www.gwaytravel.net/gay-travel...-escort-2.html http://portale.iims.it/flex/FixedPag...hp/L/IT/ID/160 Il mondo così non mi piace, non lo vorrei per me, ne per Voi, per nessuno, non è questa sessualità, e compra-vendita, o uso-frutto, nulla a che vedere con gli essere umani. |
12-03-2008, 19.36.44 | #194 |
Utente bannato
Data registrazione: 25-10-2007
Messaggi: 303
|
Riferimento: Sesso in vendita
Cosa sono adesso questi pre-concetti - ornella
Questi non sono affatto preconcetti ma dati di realtà, misurabili e, quindi, non opinabili a piacere. - iulbrinner Mi sono in-formata il business c'è, ed è un mercato in crescita. Barbara in Spagna ha appena aperto il primo bordello per sole donne. - ornella Appunto, il primo. Quindi se ti fai due conti elementari e consideri che bordelli femminili ne esistono praticamente da sempre ed in ogni luogo, le proporzioni di cui parlavo prima tornano anche con un ampio riporto. - iulbrinner Insomma, due rapporti etero, e siamo a 300 euro otto prestazioni passive e non a 50 l'una e siamo a 400 euro per 12 giorni mensili siamo a 8400 4 fine settimana sono 4000 -------------- 12400 euro - ornella Grazie per questi conti economici che fai per illuminarci sulle rendite ma c'è un punto che non consideri. Personalmente non mi venderei per nessun prezzo, perché non sono in vendita, né per prestazioni etero, né per quelle omosessuali, né per alcun tipo di prestazione che non sia io stesso a decidere. La differenza tra me - che sono un uomo - ed una prostituta (femmina) sta in larga misura in questa diversità di valori che diamo al vivere. - iulbrinner Il mondo così non mi piace, non lo vorrei per me, ne per Voi, per nessuno, non è questa sessualità, e compra-vendita, o uso-frutto, nulla a che vedere con gli essere umani. - ornella Infatti non piace neanche a me. Ma non è chiudendo gli occhi su questa realtà o deformandone il senso ed il significato che si arriverà a nulla di positivo. Ammettendo che qualcuno avesse il proposito di cambiare questa realtà, per prima cosa la dovrebbe osservare direttamente, per quello che è nell'effettività delle cose. Sostenere che la prostituzione femminile e quella maschile (etero) siano due facce della stessa medaglia, abbiano proporzioni anche solo lontanamente paragonabili tra loro e non ci siano differenze di genere in questi fenomeni - lo ripeto - significa darsi una visione ingannevole della vita. - iulbrinner |
12-03-2008, 19.58.04 | #195 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 23-02-2008
Messaggi: 84
|
Riferimento: Sesso in vendita
Citazione:
Nel leggere attentamente quello che scrivi, deduco che tu, oltre ad essere una gran moralista colpevolizzatrice, non hai una reale comprensione di certi fenomeni. I tuoi discorsi derivano solo da cio' che leggi sui giornali e sui libri e da quello che ascolti in tv. La realta' e' quella che ti hanno descritto Franco, iulbrinner e misterxy, ti piaccia o meno. Il mondo che tu sogni e' un mondo utopico. |
|
12-03-2008, 22.37.54 | #196 | |
farabutta
Data registrazione: 05-02-2008
Messaggi: 327
|
Riferimento: Sesso in vendita
Citazione:
Dopo tutto ciò che ho scritto a senso questo ultimo post. Leggi in particolar modo la risposta data a chlobbygarl https://www.riflessioni.it/forum/psic...endita-12.html Penso realmente ogni parola che ho scritto, tutte non solo queste |
|
12-03-2008, 22.49.34 | #197 | |
farabutta
Data registrazione: 05-02-2008
Messaggi: 327
|
Riferimento: Sesso in vendita
Citazione:
non mi venderei per nessun prezzo, perché non sono in vendita, né per prestazioni etero, né per quelle omosessuali, né per alcun tipo di prestazione che non sia io stesso a decidere. La differenza tra me - che sono un uomo - ed una prostituta (femmina) sta in larga misura in questa diversità di valori che diamo al vivere. - iulbrinner[/color] Quindi non è un lavoro come un altro? Parli di "valori che diamo alla vita". Io non voglio giudicare il cliente, nemmeno la prostituta, quindi mi comporterei con Lei come vorrei per me. |
|
13-03-2008, 09.17.17 | #198 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-06-2007
Messaggi: 710
|
Riferimento: Sesso in vendita
Citazione:
Finalmente ci siamo arrivati! La tua risposta ad Ornella (parte in neretto) è ESATTAMENTE la stessa ch'era implicita o esplicitata in OGNI intervento femminile qui! Resta a me incomprensibile, dunque, la ragione per la quale tu ti senta legittimato a piccarti quando ti vien detto "visto che si guadagna, perchè non lo fate anche voi?" e non ritenga legittimata alcuna interlocutrice donna - non dico a piccarsi - ma almeno a trasecolare dicendo "che si guadagna.... embè?" .... E' vero che la "differenza" (secondo te) l'hai anche accennata, qui sopra. Però non mi sembra sintesi granchè coerente con tutto quanto emerso. E cioè: dato atto che uomini e donne siano diversi (l'ho sempre più che convintamente ritenuto) ... resta forse paurosamente ingiustificato e preoccupantemente offensivo il solo ipotizzare , come tu hai fatto, che la differenza di genere abbia aritmetiche implicazioni sul senso di sè o sul senso della propria dignità. E, infatti, dal mix che hai disinvoltamente sciorinato in questa frase "La differenza tra me - che sono un uomo - ed una prostituta (femmina) sta in larga misura in questa diversità di valori che diamo al vivere" io recupererei i dati di partenza per farti notare che sulla loro base hai impostato un "sistema" matematicamente non valido. Non ho detto "non condivisibile": ho detto proprio "non valido", ossia errato. Quanto ai dati, mi sembra che siano almeno quattro : donne che non si prostituirebbero mai; uomini che non si prostituirebbero mai; donne che si prostituiscono; uomini che si prostituiscono. Bene. - I primi due sempre ci son stati ed è augurabile che sempre continuino ad esistere. - Le donne che si prostituiscono ci sono da sempre. Pardon : l'etimologia del termine ci ricorda che quella declinazione riflessiva "si prostuiscono" NON era neanche ipotizzabile nell'accezione origininaria. Ossia non era neanche contemplato il "si" poichè "fatta prostituire" era la schiava. E, in realtà, il fenomeno della prostituzione "per scelta" è fenomeno del tutto nuovo. Quel "per scelta", però, rischia di essere l'equivoco di chi considera che la "scelta" debba e possa esaurirsi nella piena disponibilità del proprio tempo, della propria libertà fisica di movimento, della propria disponibilità di reddito e spesa. Basta alzare di pochissimo lo sguardo... e ci si rende conto che, quando si è schiave del mito del massimo benessere consumistico-materiale da conseguirsi nel minor tempo possibile..... beh! sempre schiave di qualcosa si è! Ergo: le nuove e cosiddette prostitute "per scelta" non han fatto altro che sostituire al padrone uomo che ha attraversato i millenni... il padrone "idea consumistica di benessere". - gli uomini che si prostuiscono (fisicamente) sono , anch'essi, fenomeno nuovo (in crescita). Tutto sommato mi sembra abbastanza normale. Anche loro sono stati schiavi di altri uomini ed in tale ruolo sono stati prostituiti. Il fatto che ciò sia avvenuto a solo beneficio di altri uomini .... deriva solo dal blindaggio della sessualità femminile nei secoli e millenni, non da altro. Oggi, per quanti di loro si prostituiscano "per scelta", non vedo come possa non valere lo stesso identico percorso già visto al femminile! Non è vero che non siano sciavi di nulla: sono schiavi della loro idea di "benessere economico". Forse, ma forse, se una differenza c'è tra uomini e donne che si prostituiscono "per scelta".... c'è che pressochè tutti coloro (maschi) che si danno alla prostituzione omo ed etero.... riescono a conciliare benissimo con l'idea di benessere economico anche quella di benessere psicofisico. Come dire che... contro qualche rarissima prostituta che è tale per ninfomania, la prostituzione maschile (che sempre prostituzione è) conta una significativa presenza di prostituti in cui la motivazione prevalente è proprio "avere incontri". Scherzosamente si potrebbe aggiungere che, in astratta e a me estranea ottica moralista, se questa "scelta" è una colpa.... le donne trovano un principio di espiazione nel "sacrificio per la causa".... mentre molti uomini sembrano proprio rotolarsi nella magna porcitudine esistenziale... atteso che, come i barboni,.... gli basta rinunciare alla dignità per avere una vita piena esattamente di ciò che sanno desiderare per vivere bene! Sintesi : se ti repelle l'idea di prostituirti, ciò verosimilmente non deriva dal tuo essere maschio, quanto piuttosto dall'avere il culto (che comprendo e condivido) della tua dignità (come QualcunA ha detto decine di interventi fa). Ciò ti distingue dalla prostituta (femmina) quanto dal prostituto (maschio). Nè più ne meno di quanto la stessa identica posizione distingua qualunque donna che trovi malposta la domanda di Bomber, tanto dalla prostituta (femmina) quanto dal prostituto (maschio). Aveva gran senso la guerra dei sessi? |
|
13-03-2008, 10.36.20 | #199 | |
Moderatore
Data registrazione: 08-02-2004
Messaggi: 706
|
Riferimento: Sesso in vendita
Citazione:
E finalmente!!! Io ti quoto, pienamente, però cambio "ed una prostituta (femmina)" con "e chi si prostituisce". Perché la dignità esiste e c'è chi se la sente addosso, uomini e donne, e chi decide di calpestarla. Però, caro Iul, temo che adesso venga fuori che c'hai il moralismo preconcetto pure tu... |
|
13-03-2008, 12.06.50 | #200 |
Utente bannato
Data registrazione: 25-10-2007
Messaggi: 303
|
Riferimento: donella vs iulbrinner
Aveva gran senso la guerra dei sessi?
Se per qualcuno dovrebbe avere senso la "guerra dei sessi", quella dovresti essere proprio tu, direi, visto che la attui in continuazione nei tuoi interventi (compreso l'ultimo) sbandierando bellicosa e trionfante giudizi di valore sprezzanti sul mondo maschile (...la magna porcitudine esistenziale è solo l'ultimo di una lunga serie). ....resta forse paurosamente ingiustificato e preoccupantemente offensivo il solo ipotizzare , come tu hai fatto, che la differenza di genere abbia aritmetiche implicazioni sul senso di sè o sul senso della propria dignità. Vedo che continui ad interpretare le mie parole a modo tuo. Ho evidenziato la differenza - che ribadisco - tra me che sono un uomo ed ho, pertanto, ben saldo il senso della mia dignità in quanto la formazione maschile vi è saldamente ancorata sin dalla più tenera età ed una qualunque prostituta; non la differenza tra me ed una donna, che è cosa diversa, a meno di ritenere che tutte le femmine siano prostitute. ....quella declinazione riflessiva "si prostuiscono" NON era neanche ipotizzabile nell'accezione origininaria. Ossia non era neanche contemplato il "si" poichè "fatta prostituire" era la schiava. E, in realtà, il fenomeno della prostituzione "per scelta" è fenomeno del tutto nuovo. Ma neanche per sogno e vorrei sapere da quali fonti o da quali riletture storico-sociali trai queste convinzioni vittimistiche. La stessa Maddalena dei testi evangelici risultava essere una prostituta "per scelta" e non era schiavizzata da nessuno. La prostituzione per scelta esiste da sempre e non è affatto un fenomeno nuovo. La domanda alla quale nessuno ha saputo ancora rispondere è, semmai, a cosa si debba l'espansione del fenomeno prostituzione (quella femminile, che è di ampiezza planetaria) dopo tanta rivoluzione sessuale femminista e tanto libertinaggio contemporaneo. Quanto ai dati, mi sembra che siano almeno quattro : donne che non si prostituirebbero mai; uomini che non si prostituirebbero mai; donne che si prostituiscono; uomini che si prostituiscono. Ancora la medesima forzatura: a parte le prime due categorie, la terza (prostituzione femminile) e la quarta (prostituzione maschile) non sono neanche lontanamente paragonabili in termini quantitativi, come tutti ben sappiamo. Non voler dare senso delle proporzioni a fenomeni così incomparabili significa deformare il senso dell'intera questione, equiparando ciò che non può essere equiparato. Ma, del resto, ognuno si rappresenta la realtà come vuole; da qui a farla passare per la realtà effettiva, però, c'è un gran bel salto. La tua risposta ad Ornella (.....) è ESATTAMENTE la stessa ch'era implicita o esplicitata in OGNI intervento femminile qui! Ma niente affatto ancora una volta. Non ho letto alcun intervento femminile - tranne nevealsole, in parte, nelle prime pagine - che abbia affermato quello che ho affermato io. Il vittimismo femminile è talmente diffuso e cronicizzato che prima di esprimere valutazioni etiche (sì, proprio etiche) sulla "prostituzione per scelta" - l'oggetto del topic, nella mia lettura - si preferisce passare per mille giustificazioni diverse tali, comunque, da assegnare le responsabilità ora al maskioporco, ora all'uomo padrone, ora alla schiavizzazione fatta dai criminali, ora a quella indotta dal consumismo materialistico, ora alle navicelle spaziali......di tutto e di più, insomma, pur di non osservare e riconoscere le responsabilità dirette e personali delle singole donne che si prostituiscono per scelta e che sono la stragrande maggioranza. ...se ti repelle l'idea di prostituirti, ciò verosimilmente non deriva dal tuo essere maschio, quanto piuttosto dall'avere il culto (che comprendo e condivido) della tua dignità Invece io credo che il senso della mia dignità mi deriva proprio dall'essere di sesso maschile, maggiormente incline di quello femminile all'assunzione di responsabilità dirette e meno avvezzo al vittimismo autoassolutorio. Naturalmente nessuno ti chiede di condividere il mio punto di vista. Finalmente ci siamo arrivati! Non ci siamo neanche spostati dal punto di partenza, a guardare bene... |