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07-03-2008, 18.02.12 | #162 | |
Ospite abituale
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senzanome, difficile rispondere alle tue domande. Se mi fosse facile rispondervi, sarei in un certo senso ed in una certa misura un tipo da donnine in "affitto", magari un protettore, un gestore di case d'appuntamento e similia. Le mie risposte, di conseguenza non potranno sforzarsi di essere esaustive. In un certo qual modo posso comunque soddisfare la tua richiesta conoscitiva. Ho conosciuto donne che mi hanno con-fidato di esser -state "spinte" al mestiere dalle stesse madri, e questo è un dato oggettivamente assai interessante. Quanto vi si pensa? Quanto si è in generale consapevoli del fenomeno per il quale sono le stesse madri e/o gli stessi padri a spingere alla prostituzione le proprie figliuole? Ricordo a tal proposito il racconto di un'avvenente cubana - cubane, brasiliane, venezuelane, sono parte quasi invitabile del "menu" del cliente di un certo livello - la quale mi riferì le parole della mammina: " figlia mia, vai in Italia e sfrutta la tua bellezza. Si sa che gli italiani sono focosi e gentili." La stessa figliuola mi disse seccamente: " e non pensare che io viva come nelle favelas di Rio!!". Non osai contraddirla... Temeva che io pensassi a lei come al membro di una famiglia miserabile. O un'altra ancora, questa volta brasiliana, frequentata in provincia di Brescia, capoluogo di una delle provincie più ricche d'Italia. Si trattava anche in questo caso di una donna esteriormente piuttosto piacevole la quale mi disse: " A San Paolo ho studiato e lavorato fino al punto da permettermi di lavorare in uno studio legale, poi però sono venuta in Italia e non so bene come e perchè - si osservi questo non so bene come e perchè - ho cominciato...". O un'altra, anch'essa brasiliana, e anch'essa conosciuta nel bresciano - il "giro" delle sudamericane da Chiasso a Roma è enorme e serve uomini Italiani di diverso status sociale - " Sono venuta in Italia qualche anno fa, mi sono sposata, ho divorziato,ho avutoto una bambina e non sapendo come gestirmi ho cominciato." Diceva di "fare una vita" piuttosto regolare, neanche troppo travagliata, giacchè la clientela è buona e gentile. Diceva di conciliare senza molto stress la vita da meretrice con quella da mamma anche nell'ambto del rapporto con l'ambiente sociale, isituzionale e non. Quest'esperienza mi fece riflettere non poco.... Ho poi conosciuto donne che avrebbero voluto farmi conoscere i genitori, che mi hanno proposto di far visita alle loro terre di provenienza così come ai loro parenti - ho avuto sinceramente paura ed angoscia- e donne che mi hanno fatto la proposta di una relazione al di là della prestazione a pagamento. Quest'ultima però non si è mai realizzata, perchè comprensiva di condizioni che non potevo accettare. Ho conosciuto infine diverse Italiane candidamente affermanti di essere passate alla "vita" per aver scoperto di essere un carattere incompatibile con quello di "certi capi servizio", o quelle affermanti di esservi passate per accelerare i tempi universitari o quelle affermanti di esservi passate perchè "stufe del rompimento di palle di mamma e papà". Sembrava trattarsi di donne capaci di una "normale" vita di relazioni sociali, relazioni fatte di discoteche, cinema, viaggi di gruppo e via dicendo. Alcune tra queste non poneva il minimo dubbio circa la possibilità e la capacità di "formare una famiglia". Franco |
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07-03-2008, 19.02.54 | #163 | |
Ospite abituale
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Nondimeno, torno ad evidenziare che a nessuno piace pagare per avere del sesso, soprattutto se quel qualcuno fa l'imbianchino, il marmista, il muratore, il meccanico, etc... |
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07-03-2008, 19.22.02 | #164 | |
Ospite abituale
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Mi tornano in mente certe affermazioni fatte in passato da esponenti di primissimo piano delle scienze sociali che si dettero il cambio per dichiarare che "la tabula era rasa". Eccone alcune: Gli istinti non creano costumi; i costumi creano istinti: i presunti istinti degli esseri umani, infatti, sono sempre appresi, mai originari. ELLSWORTH FARIS (1927) I fenomeni culturali non sono sotto nessun aspetto ereditari, ma tipicamente e senza eccezione acquisiti. GEORGE MURDOCK (1932) L'uomo non ha natura; quello che ha è storia. JOSE' ORTEGA Y GASSET (1935) Con l'eccezione delle reazioni istintoidi degli infanti a repentine sottrazioni del sostegno e forti rumori improvvisi, l'essere umano è del tutto privo di istinti. L'uomo è uomo perché non ha istinti; perché tutto ciò che è ed è divenuto l'ha appreso, acquisito, dalla sua cultura, dalla parte dell'ambiente prodotta dall'uomo, da altri esseri umani. ASHLEY MONTAGU (1973) Si è costretti a concludere che la natura umana è incredibilmente malleabile, tale da adattarsi infallantemente, con aspetti contrastanti, a condizioni culturali in contrasto. MARGARET MEAD (1935) Gran parte di quella che è comunemente detta "natura umana" è meramente cultura passata per un setaccio di nervi, ghiandole, organi sensoriali, muscoli, ecc. LESLIE WHITE (1949) Le nostre idee, i nostri valori, i nostri atti, perfino le nostre emozioni sono, come lo stesso nostro sistema nervoso, prodotti culturali fabbricati usando tendenze, capacità e disposizioni con cui siamo nati, ma ciò non di meno fabbricati. CLIFFORD GEERTZ (1973) Anche l'antropologo Loren Eiseley scrisse: La mente umana, con la sua indeterminatezza, con il suo potere di scelta e di comunicazione culturale, è prossima a sfuggire al cieco controllo di quel mondo deterministico con il quale i darwinisti avevano inconsapevolmente incatenato l'uomo. Le caratteristiche innate imposte a quest'ultimo dagli estremisti della biologia si sono sbriciolate. Wallace vedeva giusto quando diceva che con l'avvento dell'uomo l'evoluzione di parti era divenuta in notevole misura qualcosa di superato, che ora era la mente l'arbitro del destino umano. Il Wallace menzionato da Eiseley è Alfred Russel Wallace (1823-1913), che scoprì la selezione naturale contemporaneamente a Darwin e si allontanò poi da quest'ultimo sostenendo che la mente umana non poteva essere spiegata con l'evoluzione e doveva essere stata progettata da un'intelligenza superiore. Assolutamente convinto che la mente umana potesse sottrarsi al "cieco controllo di un mondo deterministico", Wallace divenne uno spiritista e passò gli ultimi anni della sua vita alla ricerca di un modo per comunicare con le anime dei defunti. P.S. Io non sono uno psicologo, sono altro. |
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07-03-2008, 19.48.37 | #165 | |
Ospite abituale
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Ascolta, ma cosa ne sai tu se per tanti uomini frequentare le prostitute significa "soddisfare un desiderio marginale" ? Come puoi conoscere il vissuto maschile, essendo nata femmina? E' come se io venissi a spiegare a te cosa sono le mestruazioni o cosa significa partorire. |
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07-03-2008, 20.39.03 | #166 | |
Ospite abituale
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07-03-2008, 20.59.57 | #167 | |
Ospite abituale
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Percio'... Riguardo alla questione del potere sessuale femminile, trovo giusta la tesi di misterxy perche' il potere lo ha chi "dipende di meno". Se le donne dipendessero di piu' dal sesso non ci sarebbe bisogno di pagare, non esisterebbero le "passeggiatrici", le squillo e i bordelli. In quel caso le donne sarebbero sempre gratis. Anzi, pagherebbero per fare del sesso. Ma cosi' non e'. |
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07-03-2008, 21.05.45 | #168 | |
Ospite abituale
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chlobbygarl, prima di entrare nel merito, avrei bisogno di un altro dato e cioè sapere se sei stato l'esperienza diretta della prostituzione femminile. Franco |
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07-03-2008, 21.12.41 | #169 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Sesso in vendita
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HAMER DEAN H., HU STELLA, MAGNUSON VICTORIA L., HU NAN e PATTATUCCI ANGELA M. L., A Linkage between DNA Markers on the X Chromosome and Male Sexual Orientation in "Science", 261, pp. 321-327, 16 luglio 1993. MACKE JENNIFER P., HU NAN, HU STELLA, BAILEY J. MICHAEL, KING VAN L. e BROWN TERRY R., Sequence Variation in the Androgen Receptor Gene Is Not a Common Determinant of Male Sexual Orientation in "American Journal of Human Genetics", MIT Press, 1993. LeVAY SIMON, The Sexual Brain, MIT Press, 1993. |
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07-03-2008, 21.42.14 | #170 | |
farabutta
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Nel far delle ricerche, ho letto diverse testimonianze. Sostengono che molti clienti cercano affetto, ed io ci credo. Insomma alcuni più cinici tentano di rapinarle o violentarle, ma molti cercheranno pure affetto. Sai molte donne desiderano dare affetto e riceverne, e mi raccontano dei loro bisogni sessuali. C'è qualcosa che non va, così non va. |
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