ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
18-11-2010, 16.59.55 | #143 |
Ospite abituale
Data registrazione: 19-08-2009
Messaggi: 154
|
Riferimento: La Morte Non è Niente
L'ateo e' ateo e non sedicente ateo quando di fronte alla morte di una persona cara (nel mio caso un fratello di 31 anni) non e' nemmeno sfiorato dall'idea di poter rivedere quella persona ne' in altro luogo ne' in altra forma. Altro non gli rimane che vuoto e dolore.
L'ateo e' ateo e non sedicente ateo quando pensa alla propria morte unicamente come fonte di vuoto e dolore in chi lascera'. Ma vuoto e dolore non sono l'unico aspetto della morte. Perche' quel legame fisico che si spezza non cancella cio' che si e' saputo donare, ed e' quello che rende immortali, in chi rimane. Solo questo riesce, almeno in parte, a lenire il dolore, nell'ateo. A nulla valgono le parole, nemmeno quelle di illustri scienziati credenti o convertiti. |
18-11-2010, 20.45.50 | #144 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-02-2008
Messaggi: 1,363
|
Riferimento: La Morte Non è Niente
Citazione:
Ma credo che ateo o non ateo...o credente... il vuoto ed il dolore che si manifestano per la perdita di una persona cara sia forte per tutti e dipenda dal carattere e dalla forza d'animo piuttosto che dal credere o non credere. Occorre una ben forte credenza per essere certi di rivedersi in cielo! La speranza di rivederci altrtove non è che una speranza aleatoria...vana consolazione: solo il tempo può lenire il dolore. L'immortalità è solo nella nostra memoria...che pure affievolisce nel tempo. Infatti io che muoio...muoio una volta sola...ma i nostri cari muoiono due volte: fisicamente al monento.... e gradualmente ancora nella memoria di chi resta ...fin che resta...o fin che restano i fiori al cimitero. Alla fine non restano che le fotografie..vecchi antichi album ingialliti, ma anch'essi in disuso... col digitale: la salvezza è nelle chiavette USB... o nelle fotocamere digitali coi loro chip a perdere....che presto sostituiremo o negli hard-disk che rottameremo coi vecchi PC. Qualcuno disse: "stiamo come sugli alberi le foglie d'autunno!" ...antiche foto disperse sul Web! Ultima modifica di ulysse : 19-11-2010 alle ore 11.55.12. |
|
19-11-2010, 21.36.06 | #145 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 19-08-2009
Messaggi: 154
|
Riferimento: La Morte Non è Niente
Citazione:
Anche tu che muori, muori due volte, fisicamente e nella memoria di chi resta...fin che resta. Certo e' una immortalita che dura al massimo qualche decennio... Ma in fondo non e'proprio cosi. Quello che rimane negli altri di noi e' cio che abbiamo dato, e anche se il dolore e la memoria in chi resta si affievoliscono, rimane come patrimonio, che in qualche modo verra' ri-lasciato in eredita. Nel bene e nel male. Possiamo considerarla in questo senso immortalita'? |
|
20-11-2010, 11.52.07 | #146 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-02-2008
Messaggi: 1,363
|
Riferimento: La Morte Non è Niente
Citazione:
Certo che oggettivamente tutti viviamo parecchie vite nella mente di chi ci ricorda, ma io, per me, muoio un volta sola...una volta trapassato non ho piu' memoria! Che poi di noi resti..a livello universale (fossi, ad es., un Nobel)..o solo familiare, qualcosa di ciò che abbiamo dato...in bene o in male...fa parte della storia e della cultura grande o piccola che sia.... Ma meglio in bene....spero: ciascuno, nel suo piccolo, può contribuire...o ha potuto contribuire a ciò che siamo oggi. In fondo la scuola non mi fu poi così inutile se ancora ricordo.... A egregie cose il forte animo accendono l'urne de' forti, o Pindemonte; e bella e santa fanno, al peregrin, la terra che le ricetta........ Temo che, fra gli altri, uno dei nostri guai, sul piano della cultura e senso morale di popolo, è che queste cose non le ricordiamo più...o, anche se le ricordiamo, ci sorridiamo sopra condiscendenti per la nosta ingenuità: abbiamo sempre ben presente che la cultura non si mangia! Forse avevano ragione gli egizi: si predisponevano alla nuova, supposta, vita con cura e con opere immense.... chi poteva: l'idea di un oltre-tomba, abastanza a portata di mano, del resto, li fece promotori e protagonisti per millenni di una grande civiltà: loro sì che erano immortali...alcuni diventavano anche dei! ...credo che, fra l'altro, bastasse annegare nel Nilo!...ma era solo una delle possibilità...di cui oggi pochi approfittano...ma non che io rimpianga! Ultima modifica di ulysse : 20-11-2010 alle ore 18.49.09. |
|
20-11-2010, 17.01.29 | #147 |
Ospite abituale
Data registrazione: 19-08-2009
Messaggi: 154
|
Riferimento: La Morte Non è Niente
A noi che non avremo premi Nobel o maestose piramidi...
A noi morte apparecchi riposato albergo, ove una volta la fortuna cessi dalle vendette, e l'amistà raccolga non di tesori eredità, ma caldi sensi e di liberal carme l'esempio. |
24-11-2010, 13.51.44 | #148 | |||
Ospite abituale
Data registrazione: 21-10-2005
Messaggi: 508
|
Riferimento: La Morte Non è Niente
senzanome,
Citazione:
Sono pienamente d'accordo. L'ateo/l'atea incallito/a che si converte in punto di morte è un classico nel senso che è un falso. L'ateo/l'atea che in punto di morte si converte è un ateo/un'atea che non ha fatto il callo dell'ateismo, vale a dire non è un ateo, non è un'atea. Citazione:
Pienamente d'accordo. Non si può far professione di ateismo se ci si sposa in chiesa per far contento qualcuno e magari proprio il futuro /la futura consorte. Non si può far professione di ateismo se si lasciano battezzare i propri figli. Non si può far professione d'ateismo se madri e padri, fratelli e sorelle, figli e figlie, mogli e mariti non sanno che non si finirà ,- è proprio il caso di dire "terminerà"- sotto una croce. L'ateismo è una costruzione continua e coerente di esperienze fondamentali che non può essere superata da e con una fulminante conversione sul letto di morte. Citazione:
Qui devo inforcare l'occhiale quantistico! Non so se credere ai "miei" occhi. Finalmente "Dea" dopo millenni di un assai sentito ed ormai scontato "Dio". Vero, nell'esperienza della morte o della profonda sofferenza di qualcuno, o s'immagina "Dea" chiedendole conforto e cura oppure no. Le posizioni di mezzo sono una comoda costruzione dell'immaginazione. Ma la realtà è un'altra. Franco |
|||
25-11-2010, 20.41.23 | #149 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-02-2008
Messaggi: 1,363
|
Riferimento: La Morte Non è Niente
Citazione:
.....VOLTAIRE…MUORE, Il buon frate che lo assiste lo scongiura di scacciare Satana: adesso o mai più! Voltaire… con l’ultimo fiato di voce: “ma padre perchè volete che mi faccia un altro nemico…proprio adesso...non è il momento!” Che la storiella non sia frutto di fantasia non ci metterei la mano sul fuoco! Ma credo che pochi ne abbiano la coerenza. La realtà è che il conoscere se stessi fino a determinare e prevedere le proprie reazioni in punto di morte o con l'avvicinarsi della inesorabile falciatrice è alquanto aleatorio. Forse è vero che l'ateismo è una costruzione continua e coerente di esperienze fondamentali......ma come si può sapere in anticipo quanto sia da curare tale costruzione? ....quanto siano fondamentali le nostre esperienze... elucubranti... in modo da non cadere in dubbio e tentazione nel momento della verità? ....Ma se cedi all'ultimo momento vuol dire che non eri ateo vero! Sarà pure così...per quanto il discorso mi paia un pò assolutista! Penso che il dichiararsi atei o il sentirsi tali non sia un atto di fede, ma solo il frutto di un percorso razionale...che i moti del'animo possono inquinare...prima o poi...o non mai. Ne consegue che l'ateo è ateo nel momento o per il tempo in cui lo crede...la retroattività non ha senso...e l'abiura può sempre legittimamente intervenire...pur sotto le vesti di voto di scambio. |
|
25-11-2010, 23.50.11 | #150 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 22-08-2010
Messaggi: 107
|
Riferimento: La Morte Non è Niente
Citazione:
L'ateismo, non essendo una fede, non contempla la possibilità dell'abiura. E semplicemente la condizione di chi non ha una fede religiosa. D'altra parte il momento della morte non consente a chi l'affronta di mettersi a riflettere in modo ponderato sul significato della stessa. E' ovvio che in quel momento, ammesso che chi l'affronta ne sia consapevole, ogni reazione è possibile, non fosse altro per il panico, per l'impossibilità di poter agire in condizioni di libero arbitrio, in poche parole per la "tirannia" della morte. E allora è inutile mettersi a giudicare l'integrità del morente. Ognuno di noi dovrebbe cimentarsi nell'evento per poter giudicare. Va da sé che diventerebbe problematico riferirne le proprie impressioni ... |
|