ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
03-11-2005, 13.31.30 | #1 |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
|
Esiste la vera libertà o siamo tutti schiavi? (di Marco Zulian)
Ci sono lettere interessanti nella rubrica Lettere Online. Questa, da cui stralcio un pezzetto, è di Marco Zulian e si intitola: - Esiste la vera libertà o siamo tutti schiavi? –
....... la schiavitù, ora, è divenuta, interiore. La nostra coscienza è proprietà di coloro che controllano le televisioni, le pubblicità, i mezzi di comunicazione di massa che, lentamente e consapevolmente, tentano di unificare tutti gli ideali, tutte le menti al solo fine di vendere e guadagnare. Seneca ci aveva avvisato: si può perdere la libertà esteriore, ma non bisogna mai divenire schiavi interiormente, perché perdere la propria coscienza significa perdere noi stessi. Come aveva ragione, il vecchio filosofo romano! Lo si può sperimentare girovagando per i vicoli delle nostre città: vedi tante anime vuote, insipide, che ragionano, parlano, discorrono nella stessa maniera. Le osservi: sono incatenate, dipendenti alla tecnologia, alla moda, ai milioni di servizi che la società le offre. Un legame che diventa indissolubile solo quando tu decidi di lasciar che la corrente di parole inutili ti travolga e si impossessi di te. Esiste un rimedio a questo processo, che si è profondamente radicalizzato nella società moderna? Dal mio punto di vista, non vi è soluzione. L'unico deterrente, forse, che permette di fronteggiare e difendersi da un mondo che vuole costringerti a diventare un ignavo, come diceva Dante, è usare l'arma della ragione. Bisogna sapersi ascoltare, essere in grado di analizzare e selezionare gli impulsi esterni e, soprattutto, porre un proprio punto di vista originale: quando la mente sarà libera di giudicare, anche tu sarai veramente libero.Leggi la lettera .....L'unico deterrente, forse, che permette di fronteggiare e difendersi da un mondo che vuole costringerti a diventare un ignavo, come diceva Dante, è usare l'arma della ragione....... Quoto ed applaudo! |
06-11-2005, 19.45.56 | #5 |
Ospite abituale
Data registrazione: 15-03-2004
Messaggi: 69
|
Come scrivo anche altrove, la libertà è il coraggio di esprimersi, di prendere una posizione al di là del pensiero comune, al di là della maggioranza. E' il coraggio di porsi al di là di qualsiasi moda... E per questo come è stato osservato è certamente creazione.
Quanto dico può sollevare un problema però. E' possibile o necessario porsi al di là di qualsiasi moda, al di là della maggioranza, al di là di quello che a me piace chiamare "pensiero pre-fabbricato" (vedi homepage, argomento sull'identità)? La pena sembra essere l'esclusione dalla società. Le regole della società devono essere rispettate per rimanere inclusi nella società. Il nostro grado di relazionalità scenderebbe alquanto in basso se per esempio smettessimo di lavarci, o ci mettessimo a girare per la città nudi... (Ho fatto esempi un po' estremi per rendere l'idea). I nostri ragionamenti, tutti i nostri pensieri non possono evitare di tener conto del mondo che ci circonda, dell'altro, della cultura in cui viviamo, dei nostri particolari usi e costumi... e così la questione libertà o schiavitù è di difficile interpretazione. Perché se effettivamente da una parte è giusto che io usi la mia testa per ragionare e formulare giudizi, e non quella degli altri, è pur vero che questi "altri" non possono essere ignorati, ed inoltre formulano loro stessi giudizi. Ed è in base a determinate regole di società che un giudizio alla fine prevale su un altro, risulta in qualche modo "migliore". Ma che cosa vuol dire "migliore"? Si può forse far coincidere il "migliore" pensiero, con quello accettato dalla maggioranza delle persone, che mi sembra un po' il caso della nostra cultura, ciò che accade nella nostra società. Un individuo allora dovrebbe adattarsi alla maggioranza, pena l'esclusione dalla società? Ricordo - per essere concreto - gli anni di scuola media. Io non sono mai stato attaccato, per natura, per carattere, alla moda vestiaria e all'apparenza esteriore. Lasciavo che fossero i miei genitori ad acquistarmi i vestiti, le scarpe... Per me sono solo perdite di tempo le ore passate a fare shopping, a scegliere gli indumenti, per non parlare di quelle che passano cert'uni, e specialmente cert'une, a prepararsi, truccarsi, cercare la camicia intonata con i pantaloni, la borsetta intonata con il maglione... La mattina mi sveglio, apro l'armadio e prendo la prima camicia che mi capita, il primo pantalone che trovo, i primi calzini... Non sto a farmi troppe seghe mentali per scegliere i vestiti da indossare. Non mi sono quasi mai messo il gel o altre cose varie... (ora devo ammettere che le cose sono un po' cambiate, comunque non impiego mai più di 10 al max. 15 minuti per prepararmi). Insomma venendo al sodo i miei compagni erano un po' stupiti di questo mio atteggiamento. Mi dicevano: "Perchè non compri le scarpe di questa marca? Perchè non ti metti il gel? Perchè questo? Perchè quest'altro?" Ammetto di essere un po' particolare, ma la cosa che odio di più è quando qualcuno vuole impormi qualcosa. Per me che sono un "liberale" la forzatura, l'imposizione è la cosa che mi fa incazzare più di tutte. Mi si può dire tutto, ma non quello che devo fare, perchè quello lo voglio decidere io e da solo. Anzi, è proprio quando qualcuno cerca di impormi di fare una cosa che non la faccio più. Se sbaglio pazienza, sbaglio io, affaracci miei. Mi davano davvero fastidio e talvolta mi hanno fatto saltare pure i nervi quel genere di domande. Scusate lo sfogo, ma a volte ci sta. W la libertà. |
06-11-2005, 22.25.50 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 11-01-2005
Messaggi: 168
|
Quella Tv che alfabetizzò il belpaese e fece conoscere la letteratura italiana ed europea tramite gloriose trasposizioni televisive era statalista e monopolista!
Oggi abbiamo più opzioni: le tv commerciali! Wow! Se l'immondizia genera profitto perchè non usarla, seguendo la legge di mercato? Sarete mica comunisti? Il rincoglionimento di massa è un trascurabile sottoprodotto della moderna società mercantile. Volete negare lo svago al proletario stanco riproponendo la Corazzata Potionkin (3 ore, senza sonoro e in bn)? Bestie! |
26-11-2005, 11.40.41 | #8 |
Utente assente
Data registrazione: 21-07-2004
Messaggi: 1,541
|
Esiste la vera libertà o siamo tutti schiavi?
"La mia libertà finisce dove comincia la vostra..." MLK La libertà è un qualcosa di ambiguo... Osservando la frase di King lo si può capire perfettamente... Cos'è la VERA libertà? Una libertà assoluta del singolo individuo NON esiste... Quindi? Cosa si intende con VERA? E quando è che la libertà sarà assoluta? Lo chiedo a voi... e a chi ha letto Zulian e conosce il suo pensiero... Elia P.S.: La verità ci farà liberi... (Gesù) Ultima modifica di Elijah : 26-11-2005 alle ore 11.44.04. |
15-09-2008, 14.04.20 | #9 |
Ospite abituale
Data registrazione: 12-10-2007
Messaggi: 127
|
Riferimento: Esiste la vera libertà o siamo tutti schiavi? (di Marco Zulian)
Siamo schiavi della cultura e stereotopi di realtà e verita,perennemente bombardati da messaggi guida che inquadrino le nostre menti in modo da creare armonia all'interno di una società oramai in fallimento,lontana anni luce da una possibile verità e reale armonia.
Il significato di liberta é soggettivo,la vera libertà é pura vibrazione,essenza intuitiva che crea armonia chimica nel proprio corpo...non esiste una libertà comune,o quanto meno se esiste penso di esserne molto lontano...non é della nostra epoca,ma forse sono negativo... |
28-10-2008, 17.36.11 | #10 |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-06-2007
Messaggi: 78
|
Riferimento: Esiste la vera libertà o siamo tutti schiavi? (di Marco Zulian)
buonasera a tutti,
che bella discussione questa, complimenti! allora vorrei aggiungere ai vostri preziosi contributi, un mio umile pensiero. una frase che ho sentito o letto non mi ricordo dove, scusate. " nasciamo liberi, muoriamo schiavi!" penso che la "schiavitù", l' acquisiamo nel corso della vita. ma abbiamo una cesoia potente per tagliare le catene della schiavitù, sta a noi usarla o meno. non sempre liberando un uccellino dalla gabbia gli si dà la libertà, se non sa volare , nella libertà incontrerà la morte. la libertà vera secondo me, è quella dell'anima, quella non legata ai beni materiali. cordiali saluti daria |