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03-07-2010, 19.56.06 | #65 | |||||
Ospite abituale
Data registrazione: 21-02-2008
Messaggi: 1,363
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Riferimento: Esiste la vera libertà o siamo tutti schiavi? (di Marco Zulian)
Citazione:
A dir la verità sono un poco pigro e l’analisi “del punto per punto" richiede minor impegno pianificante. D’altra parte è vero che troppo spesso si finisce nel battibecco personale e sterile. Conosco questo pericolo, ma credo di non esserci arrivato…ancora …In realtà mi sarebbero di interesse risposte specifiche su quanto ho postato: se mi sono negate non potrò mai approdare alla sospirata Itaca. Citazione:
In effetti mi sforzo di considerare i diversi aspetti di un problema ed è difficile definire quando una ricerca diventa estrema…se c’è l’interesse. Stancante lo può essere sempre…se l’interesse viene meno. Citazione:
Difficile conciliare la leggerezza con l'approfondimento istruttivo..tuttavia... con gli interventi ritenuti pesanti è sufficiente (ne abbiamo la libertà!) non leggere o non rispondere…oppure porre il problema sotto altri aspetti.….la qual cosa, però, non riesce sempre facile. Infatti ritengo che, in questo thread, dopo tanto scrivere, il nocciolo del concetto di libertà non sia stato ancora colto…forse perchè si vuole valutare la cosa su di un piano intrinseco dell’uomo “in sé”...o di forme logiche stringenti,senza entrare nel concreto di problematiche più attuali. Resta però che come “funziona” tecnicamente il cervello umano (nonostante interessanti disquisizioni di m.q.) non lo sappiamo…ancora…mentre potremmo sapere, ad esempio, che essendo immersi in un ambiente socio-economico-politico ne mutuiamo i caratteri…anche sul piano storico-evolutivo…fino a poter essere noi stessi fautori di libertà…della crescita sociale e culturale: per gran parte, la libertà dipende da questo. Intendo dire che non è che la libertà ce l’hai o non ce l’hai, come fosse un carattere costante intrinseco della funzionalità cerebrale o una imposizione di uno spirito più o meno benefico...o un qualche determinismo. La libertà invece, oltre che poggiare su predisposizioni genetiche evolutivamente raggiunte, è la risultanza dinamica dell’evolversi culturale di una società…e questo, a me, pare straordinariamente interessante…degno di ogni approfondimento. Citazione:
Non temerei di essere fuori tema esprimendo il mio punto di vista…è certo vero però che può non essere colto…ma l’importante è osare! Potrebbe anche essere, in effetti, che ci sia una differenza di genere negli argomenti e nel modo di affrontarli. O vuoi solo dire che noi maschietti godiamo anche della libertà del perdere tempo? Citazione:
Mi associo!…ma è tutto valutabile relativamente! Comunque ho sempre saputo che le signore sono piu spicce e pragmatiche: forse è anche questa una forma di libertà! …ma non esageriamo: parafrasando un vecchio detto si potrebbe correre il rischio di osservare solo gli alberi più vicini perdendo il fascino della foresta che sta dietro. |
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11-07-2010, 13.19.22 | #66 | |
Ospite
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Riferimento: Esiste la vera libertà o siamo tutti schiavi? (di Marco Zulian)
Citazione:
"La libertà non è una filosofiae neppure un'idea; è un movimento della coscienza che ci porta, in certi momenti, a pronunciare due monosillabi: Si e No. nella loro brevità, istantanea come la luce del lampo, si dipinge il segno contraddittorio della natura umana" Octavio Paz " L'altra voce " |
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09-08-2010, 19.20.35 | #67 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Esiste la vera libertà o siamo tutti schiavi? (di Marco Zulian)
Citazione:
Ma...non capisco perchè la natura umana debba essere necessariamente contraddittoria: la frase è affascinante, ma quando dico Si o No in genere sò cosa dico e perchè...per lo meno, mi sforzo...e così credo sia per molti altri: dire si o no, in coscienza, è esercizio di libertà. Dire si/no in contemporanea o a caso non sò cosa sia, ma certo non è eercizio di libertà. Comunque..... Trovo strano che lightly abbia voluto riproporre l'incipit del thread...o forse vuole "ribadire" che detto questo non c'è più niente da dire. Naturalmente concordo con le affermazioni dell'antico filosofo e del poeta sommo. D'altra parte mi pare che siamo ancora vittime della storicizzazione e non possiamo fare a meno di lodare i tempi antichi...come se i mezzi moderni di divulgazione di notizie ed idee abbiano sempre piu' facoltà di stringere le nostre catene sia fisiche e intellettive che morali e di coscienza e lo facciano effettivamante... di modo che ci troviamo ad essere assai piu' schiavi che nel passato quando l'istruzione e l'esercizio delle facoltà cerebrali erano dominio di pochi. Io credo invece che, pur con andamento altalenante, il trend della liberta' di pensiero e di coscienza sia crescente... Contribuicono il livello globale d'istruzione a trend crescente e la partecipazione sempre più globale alla cosa pubblica con forme di governo sempre piu' aperte.... in generale, ovviamente...su tutto il pianeta. Un sempre maggior numero di paesi, infatti, ama dichiararsi "democratico" anche se cio' non è sempre ,o non completamente, vero, data la naturala tendenza di chi acquisisce il favore popolare a mantenerlo con ogni mezzo: sempre meno con mezzi fisici e pervasivi (nonostante le guerre in corso) e sempre piu' con più efficaci subdoli mezzi di comunicazione che gli stessi sistemi elettronici, pur simboli del pogresso umano, permettono. Ma con gli stessi mezzi anche il libero pensiero e l'esaltazone della corretta coscienza e i una onesta soldarietà si diffondono: vedremo chi l'avrà vinta! Storicizzando dai mllenni trascorsi, anche milioni, credo che, sia sul piano genetico/emozionale che sul piano intellettule/razionale il trend sia a tendenza crescente per la libertà sia personale (intellettuale e di coscienza) che sociale. Purtroppo, trattandosi di un trend altalenante, potremmo anche ritrovarci in un avvallamento e allora sono guai: non ci resta che sperare..oppure darci da fare perchè cio' non accada:...alla prima pendenza... reagire! Alla fine la libertà acquisita sia in campo etico che politico non è mai per sempre...è una continua lotta e conquista! Dicono che il darsi da fare tutti, studiando e informandosi, anche per canali traversi,...e reagire... potrebbe servire al perseguimento. Soprattuto mantenere capacità di giudizio e non lasciarsi infrolloccare da chi mostra troppo carisma popolare, o rifuggire fin da piccoli dal conformismo della comunicazione di massa: essere protagonisti, insomma, e non ignavi gregari del branco...che è poi quello cui incentivava il sommo poeta. Ultima modifica di ulysse : 10-08-2010 alle ore 08.42.49. |
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24-08-2010, 12.43.11 | #68 |
Ospite abituale
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Riferimento: Esiste la vera libertà o siamo tutti schiavi? (di Marco Zulian)
E' in qualche modo un continuo...POSTUMO... dal post precedente di cui ribadisce rinforza alcuni concetti.
LA LIBERTA’…chè sì cara! Crediamo che la libertà, come altri concetti consimili che il mondo meta-moderno ha inventato...la democrazia ad esempio...o il diritto al lavoro, alla casa, alla dignità, alla felicità…diritti che dalla libertà sono sottesi ecc... Crediamo , dicevo, che siano concetti assoluti concernenti cio’ che ci è dovuto ...o tutto o niente...sempre o mai...e invece sono concetti utopici relativi al tempo, al luogo, all’ambiente, alle condizioni in cui ci troviamo...alle reciproche esigenze e disponibilità: la mia libertà finisce dove comincia specularmente la tua: è il concetto originale della democrazia..essa stessa continuamente a rischio...spesso per la nostra stessa ignavia...vittime di stravolgimenti concettuali.. Infatti sono concetti che ci dobbiamo sempre conquistare: così è stato in passato e così sarà sempre...qualunque sia il livello di libertà di cui godiamo… non esiste un livello massimo...il livello massimo è oltre il limite...limite che sempre incombe su noi...cui solo asintoticamente possiamo tendere e aspirare. Sembriamo delusi è scandalizzati se l’aspettativa cui avremmo diritto non si realizza...ma non c’è nessuno scandalo...nessuna pretesa illusoria, nessuna vergogna , ma solo la lucida coscienza che per la libertà, come per ogni diritto che la nostra dignità proclama, occorre esserne partecipi, porre le premesse, perseguirli e darsi da fare sempre…. vigilare con ogni mezzo: la libertà statica non esiste...l'equilibrio è sempre instabile e infatti la libertà è dinamica...una conquista continua contro chi tiene le redini e vorrebbe calpestarci. Abbandonare la lotta perché delusi e rinunciare a manifestare le proprie scelte perché tardano a realizzarsi sia pure ad un livello approssimato, è da stupidi. Alla fine il dualsmo liberi-schiavi non esite: c' invece il dualismo protagonisti- ignavi |
16-04-2011, 10.28.01 | #69 |
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Riferimento: Esiste la vera libertà o siamo tutti schiavi? (di Marco Zulian)
Usare la ragione penso sara' l'unica nostra fonte di salvezza. In un certo senso siamo schiavi della societa'..e qualche vola veniamo privati anche della liberta' di pensiero.
Vi dedico questa poesia.. Se questo e' un uomo Voi che vivete sicuri Nelle vostre tiepide case, Voi che tovate tornando a sera Il cibo caldo e visi amici: Considerate se questo è un uomo Che lavora nel fango Che non conosce pace Che lotta per mezzo pane Che muore per un sì o per un no. Considerate se questa è una donna, Senza capelli e senza nome Senza più forza di ricordare Vuoti gli occhi e freddo il grembo Come una rana d'inverno. Meditate che questo è stato: Vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore Stando in casa andando per via, Coricandovi alzandovi; Ripetetelele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa, La malattia vi impedisca, I vostri nati torcano il viso da voi. |
18-04-2011, 03.55.55 | #70 |
Ospite abituale
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Riferimento: Esiste la vera libertà o siamo tutti schiavi? (di Marco Zulian)
In una società civile, moderna e democratica, la libertà è usurpata dalle esigenze imposte. Mi spiego: ai tempi della schiavitù si usurpava la libertà a colpi di frusta, ora lo si fa imponendoci continuamente delle esigenze che sono presentate come indispensabili ma che, indispensabili, non sono.
Ai tempi nostri, e da quando è iniziato il processo industriale, siamo noi stessi che ci mettiamo sulle nostre vetturette, ci facciamo km di fila per andare sul posto di lavoro, per uno stipendio che non basta mai a saziare le continue esigenze che ci sono imposte dai mas media. Un devastante esempio di questa libertà rubata, la possiamo costatare nel modo in cui si veste il 100% dei giovani e meno giovani. Ovvero: tutti in Blue jeans, tutti con scarpe di gomma ecc. A mio modo di vedere, sta in quest’omologazione di massa la perdita della propria libertà. Praticamente si è svenduto il proprio individualismo per un piatto di lenticchie o, per essere più precisi.... per un paio di Blue Jeans. |