ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
05-06-2006, 13.10.37 | #23 | ||
può anche essere...
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
|
Citazione:
Ma questo inficia solo la possibilità di "prevedere". Se volgliamo anche la possibilità di dimostrare la validità di quelle tesi deterministiche. Ma di per sè non mi dimostra che tali tesi sono false, nè che sono vere. Se noi riteniamo che lo scopo del discorso sia realizzare strumenti concettuali per capire e prevedere "il futuro" allora queste tesi sono inutili. Ma non è detto che siano false. Citazione:
Guarda, secondo me la libertà è un concetto senza referente. Come ho già citato, neman1 ha detto: l'uomo non conosce la libertà, ma solo la liberazione. Ossia fa esperienza della "libertà da" (da catene, da bisogni..) e della "libertà di" (di associarsi, di esprimersi liberamente). Ma l'esperienza della libertà in sè, è una cosa assolutamente assurda, completamente inutile. A cosa serve la libertà? Ma poi, se servisse a qualcosa sarebbe libera? Io dico che esiste la "libertà di e da", libertà funzionali, che servono. Ma qualcuno può dirmi cos'è la "libertà" in sè? perchè forse basta questo a risolvere la quetsione |
||
05-06-2006, 14.26.10 | #24 |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-06-2004
Messaggi: 367
|
Rubin, confondi deterministico, con determinato da certi fattori.
Se devo scegliere tra un piatto di carbonara e un sedano considerando che sono a dieta, la scelta è determinata dalle conseguenze. Ma in decisioni politiche? O in decisioni riguardanti scelte importanti della nostra vita? Si dà una conoscenza esauriente delle conseguenze? Veramente raccogliere i dati basterebbe a garantirci una decisione giusta? Abbiamo la possibilità di raccogliere questi dati? Esistono questi dati? Se non è così, dove sarebbe il determinismo di una scelta? Non si può parlare di determinismo fino a quando persiste la possibilità di prendere in considerazione un fattore e trascurarne un altro. Che razza di determinismo sarebbe questo? Casomai, sarebbe un'azione determinata da certi fattori più o meno lungimiranti, ma mai una legge! E’ un’azione determinata da certi fattori contingenti e non deterministica. Non è per nulla paragonabile ad una legge fisica. Ciò che tu chiami deterministico riferito ad un’azione, è semplicemente un “determinato” da certi fattori più o meno presenti. Noi stiamo guardando come agiamo. E agiamo scegliendo o trascurando certi fattori o conseguenze. Pensa alla politica. L’ideale di scelta che tu poni esiste solo nei libri di fisica, dove le reazioni sono determinabili aprioristicamente. Questo è determinismo, ma non l’azione e la scelta umana, dove trascurare un fattore è sempre un elemento imprevedibile e fondante l’azione. |
05-06-2006, 14.39.21 | #25 | |
può anche essere...
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
|
Citazione:
Ah! ok, forse ho capito il gap: deterministica è quell'azione che, a partire dalla considerazione dei risultati desiderati, e dei fattori del contesto, appronta un comportamento perfettamente adatto(100%) a raggiungere quel risultato.. ? Invece il comportamento umano è probabilistico, perchè non è possibile considerare tutti i fattori e ognuno nel modo più consono.. ? dai rispondetemi di sì, che finalmente potrò dire di essere passato dal 1800 al 1900!!! comunque, anche fosse così, possiamo essere d'accordo che l'azione umana è determinata da fattori: imprevedibili, imperscrutabili, incerti, contingenti: ma fattori siffatti sono i veri agenti dell'azione messa in atto dalla persona. |
|
05-06-2006, 14.51.29 | #26 |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
|
mi ripeterò un po', vi prego di perdonarmi
il paradigma comportamentista (in psicologia) prevedeva di non considerare affatto le credenze, i sentimenti, i desideri, etc., in sostanza non si curava minimamente di ciò che pensava l'agente (qualcuno potrebbe dire, in modo lievemente forviante ma accettabile per l'oggetto di questa discussione, che i comportamentisti proposero di non considerare ciò che avveniva all'interno dell'agente). ciò che facciamo, il nostro comportamento, è spiegabile e prevedibile grazie ad altro comportamento e al legame stimolo/risposta (input/output). però questo approcio fu un vero e proprio disastro, ma almeno ci mostrò come fosse necessaria la spiegazione tramite ragioni (credenze, desideri, sentimenti, timori, aspettative, etc., organizzate tra loro tramite narrazioni) per comprendere le azioni umane. quindi mi sembra azzardato dire, come te, che bastano gli stimoli/risposte per poter comprendere e prevedere le azioni umane. non trovi? epicurus |
05-06-2006, 15.37.28 | #27 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-04-2006
Messaggi: 486
|
Citazione:
Ma in questo caso escludi il libero arbitrio giusto? Se una scelta è determinata da vari fattori questo vuol dire che l'uomo in realtà non è libero di scegliere ma segue semplicemente delle indicazioni... Questa idea di per sè mette in crisi il valore stesso della vita, poichè se l'uomo è come un treno che segue una rotaia non ha alcuna libertà, perchè vivere dunque?... Io invece sono d'accordo con chi ha detto che il dubbio da solo già toglie entrambe le tesi a favore dell'inesistenza del libero arbitrio. Se non avessimo il libero arbitrio niente ci renderebbe diversi dai sassi, poichè anche se pensassimo non avremmo in realtà deciso cosa pensare, avremmo semplicemente seguito un disegno 'divino' o uno schema probabilistico. |
|
05-06-2006, 19.24.12 | #28 |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-10-2005
Messaggi: 749
|
Il corpo segue leggi fisiche.
Le leggi fisiche seguono precisi schemi fissi. Dunque ne si può dedurre che (come detto all'inizio del post) il corpo fisico di un uomo segua leggi ben determinate. Noi non riusciamo ad intuirle poichè sono troppe le variabili, nell'ordine dei miliardi. Ma questo è del tutto irrilevante. Ciò che conta è che tutte quelle variabili in quel dato momento e con quella data composizione produrranno inevitabilmente un unico preciso, inequivocabile risultato. Che sono le nostre azioni. Vi sembra logico il discorso? |
05-06-2006, 19.36.04 | #29 | |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
|
Citazione:
sarebbe logico se si è disposti a ridurre l'uomo ai concetti delle scienze rigide (neuroni, atomi, etc.), ma se si rifiuta questo assunto allora il tuo discorso cessa di essere interessante ai fini di questa discussione. epicurus |
|
05-06-2006, 21.35.02 | #30 | |
Pirate of the Caribbean
Data registrazione: 23-05-2005
Messaggi: 363
|
Citazione:
l'enorme svista che l'uomo comune compie è quella di vedere il mondo in questo modo: una distesa enorme di pallini che seguono le leggi della fisica (che è la "scienza dei pallini"), uniti ad un qualcosa di nebuloso e informe che si aggira per i pallini e li indirizza secondo le nostre scelte; ora vi propongo una visione diversa: esiste una realtà, che facciamo finta di non conoscere PER NULLA; adesso, con spirito critico e buon senso (o metodo scientifico che dir si voglia) proviamo a capire come funziona questa realtà; pare che nessuno abbia riscontrato la sostanza nebulosa... qualche prova più concreta (quando il buon senso non basta...) che le scelte non le compie la nuvola ma le connessioni neuronali?? | | | \/ http://ulisse.sissa.it/s7_28mag04_7.jsp http://www.cnr.it/cnr/news/CnrNews?IDn=1469 http://www.repubblica.it/2006/c/sezioni/scienza_e_tecnologia/cervello/neuroni-aiutano-scelte/neuroni-aiutano-scelte.html http://72.14.221.104/search?q=cache:I7ZODul0fNoJ:ww w.unipv.it/webpsyco/bacheca/materiale/Ricciardi0506Lezione6.doc+cort eccia+orbitofrontale+libera+sc elta&hl=it&gl=it&ct=clnk&cd=10 http://72.14.221.104/search?q=cache:9XybPoE4KuwJ:ww w.medicina.uniba.it/neurol/Dipartimento/neurologia2/lezioni/2005/psicology/emoz.ppt+corteccia+frontale+li bero+arbitrio&hl=it&gl=it&ct=c lnk&cd=10 (questi sono giusto i primi link che ho trovato) -------------------------------- e non è assolutamente la prima volta che ci rifiutiamo di credere che un substrato materiale possa manifestarsi in maniera tanto spettacolare a livello macroscopico; leggete cosa diceva nel 1916 William Bateson, un genetista tra i più bravi del suo tempo: "La supposizione che particelle di cromatina o di qualcos'altro, indistinguibili l'una dall'altra e risultanti quasi omogenee attraverso qualsiasi test, possano attraverso la loro natura materiale conferire tutte le proprietà della vita supera il limite anche del materialismo più convinto." oggi, se escludiamo qualcuno fuggito dal manicomio, possiamo ridere di quell'affermazione... saluti |
|