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30-11-2015, 13.54.38 | #62 | |||
Nuovo ospite
Data registrazione: 28-06-2015
Messaggi: 172
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Citazione:
Le sensazioni prodotte da due cervelli diversi sono ricordi sempre diversi, perché prodotti in funzione di memorie diverse, non perché percepire da esseri diversi. Citazione:
3) l'ambiente materiale è solo un'astrazione, è pensato da noi, ma non è percezione concreta: io sento dei determinati suoni; spontaneamente penso che siano prodotti da un televisore in una stanza differente da quella in cui sono io. Tuttavia le stanze, il televisore, e tutta la materia che ho pensato, la ho semplicemente astratta, a partire dalle informazioni sensoriali. L'esempio dei ciechi e dei sordi, mi sembra a favore del fatto che non possiamo definire un ambite oggettivo. (al massimo possiamo avvicinarci sempre più ad una sua oggettivizzazione, ma rimane una costruzione mentale. Citazione:
Ora: cosa intendo per "mondo dei sensi": mondo spontaneamente astratto a partire dalle sensazioni percepite (il mondo colorato, rumoroso, ecc...). Cosa intendo per mondo materiale: Un mondo astratto confrontando le sensazioni(il mondo studiato dalla fisica). È chiaro che il mondo dei sensi è soggettivo, varia cioè da istante a istante e da un insieme di sensazioni a un altro. Il mondo materiale è invece un modello che sia compatibile con tutte le sensazioni. Ultima modifica di jeangene : 30-11-2015 alle ore 16.27.50. Motivo: Merge messaggi |
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30-11-2015, 19.12.57 | #63 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-11-2008
Messaggi: 1,234
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Riferimento: tre evidenze a cui forse non avete pensato
Citazione:
Non concordo che il cervello mantiene una memoria materiale, che puó tradursi in ricordo se opportunamente stimolata; per me i ricordi sono qualcosa di coesistente con eventi neurofisiologici cerebrali ma diversi da essi, presenti nell' ambito di un' esperienza cosciente diversa da quelle che possono contenere i corrispondenti processi neurofisiologici cerebrali. Per esempio i miei ricordi fanno parte della mia esperienza cosciente, il mio cervello, alcuni processi neurofisiologici del quale corrispondono ai miei ricordi, fa invece parte della tua esperienza cosciente (se lo osservi) e viceversa. Comunque dei miei ricordi sono ricordi di esperienze coscienti passate mie proprie e di nessuna delle tue. Ergo la mia esperienza cosciente é diversa e separata dalla tua (esse non sono parti di un' unica esperienza cosciente universale, altrimenti nella mia vi sarebbero ricordi anche di tutte le altre). La memoria in senso materiale non c' entra. |
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30-11-2015, 19.33.34 | #64 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-11-2008
Messaggi: 1,234
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Riferimento: tre evidenze a cui forse non avete pensato
Citazione:
E' per lo meno discutibile che sia l' ambiente a provocare ricordi: a volte un ricordo (e non l' ambiente esterno) tira l' altro. A farci supporre che i ricordi siano separati nelle diverse esperienze coscienti (in ciascuna i suoi e non gli altrui) ci sono semplicemente le constatazioni empiriche dei fatti: nella mia esperienza cosciente ci sono i miei ricordi e non i tuoi ...e scommetto viceversa (comunque ti sfido a raccontarmi un mio ricordo; ovviamente non relativo alla mia partecipazione a questo forum, della quale sei al corrente, e dalla quale potresti forse indirettamente ipotizzare determinati miei ricordi che la riguardano ... e se hai culo indovinarne di veramente accaduti). Concordo che non c'è alcuna prova del fatto che le diverse coscienze siano percepite da un essere diverso per ogni cervello (anche se lo credo; e credo che "vadano di pari passo" alla fisiologia di ciascun cervello, non identificandosi affatto con essa: sono ben altre cose!). Ma c' é la constatazione empirica che la mia coscienza comprende solo le sue proprie esperienze fenomeniche e non quelle delle altre (per esempio le tue). Le sensazioni dei ricordi non sono prodotte dai cervelli (i quali producono solo movimenti corporei). Credo che accadano corrispondentemente a determinati eventi neurofisiologici cerebrali (ma in esperienze coscienti diverse da quelle che -di solito solo potenzialmente e/o indirettamente- includono i corrispondenti cervelli). E che ad ogni singolo cervello vivo e funzionante corrisponda una e una sola determinata esperienza cosciente, ben diversa, separata e non (non direttamente: casomai indirettamente, per il tramite del linguaggio) comunicante con ciascuna delle altre. |
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30-11-2015, 20.30.02 | #65 |
Nuovo ospite
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Messaggi: 257
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Riferimento: tre evidenze a cui forse non avete pensato
Mi spiego meglio: io percepisco dei suoni(la cosa certa è che esistono i suoni(sensazioni uditive)); poi penso spontaneamente che quei suoni siano prodotti da un televisore che si trova in una stanza differente da quella in cui sono io. Ció che ho descritto in questa ultima frase, è il passaggio dalla sensazione all'astrazione(in questo caso è spontaneo), cioè, da ció che ho percepito concretamente(i suoni), sono arrivato ad astrarre un mondo materiale: Stanze, televisore,... Ma questo mondo è solo un costrutto mentale.
Ora: cosa intendo per "mondo dei sensi": mondo spontaneamente astratto a partire dalle sensazioni percepite (il mondo colorato, rumoroso, ecc...). Cosa intendo per mondo materiale: Un mondo astratto confrontando le sensazioni(il mondo studiato dalla fisica). È chiaro che il mondo dei sensi è soggettivo, varia cioè da istante a istante e da un insieme di sensazioni a un altro. Il mondo materiale è invece un modello che sia compatibile con tutte le sensazioni.[/quote] Secondo me già nel passaggio da sensazione ad astrazione si crea un "mondo". Non riuscirai mai a convincermi che la sensazione è autocosciente. E' come voler affermare che l'occhio può vedere la sua pupilla o la sua retina. Lo può fare solo uscendo da se stesso. Ma uscendo si crea una dualità inevitabilmente e sorge un mondo... |
30-11-2015, 22.07.08 | #66 | |||||
Moderatore
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Riferimento: tre evidenze a cui forse non avete pensato
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Certo che c'è un insieme di sensazioni, ossia c'è qualcosa che può venire sentito da qualcuno e che, se non ci fosse (il qualcosa e il qualcuno) non ci sarebbe proprio nessuna sensazione. Non puoi togleire il qualcosa oggetto e/o il qualcuno soggetto e sostenere che rimane la sensazione, perché la sensazione è nella loro relazione, è nella loro differenza. Le sensazioni accadono sempre tra un oggetto e un soggetto, non hanno altro modo. Al massimo puoi pensare che siano esse stesse a determinarli, ma non prima (non c'è prima la sensazione e dopo il suo oggetto e il suo soggetto), ma contemporaneamente, perché è nel loro significato. Citazione:
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01-12-2015, 00.29.50 | #67 | |
Nuovo ospite
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Messaggi: 177
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Riferimento: tre evidenze a cui forse non avete pensato
Citazione:
3)infatti è possibile astrarre un'informazione solo in relazione ad una sensazione corporea:è semplicemente questo il senso dell'esempio. Ciò vuol dire che la sensazione non potrà che essere esterna al processo cognitivo,lo stimolo (visivo,uditivo,tattile,ecc.) a cui si associano forme e significati dovrà generarsi fuori dalla coscienza. In modo tale,il mondo fisico sfugge a ogni tipo di definizione,alimentando sempre più la volontà del soggetto di rappresentarlo. |
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01-12-2015, 00.36.37 | #68 | |
Ospite abituale
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Riferimento: tre evidenze a cui forse non avete pensato
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Non ho capito perche questi tre fattori devono procedere insieme? Se ad esempio la prima non fosse vera, perche le altre due dovrebbero essere false? O se la seconda fosse falsa perche le altre due non potrebbero essere vere? Cioè la domanda è se c'è un nesso... comunque rimango alquanto scettico sicuramente sulla terza. Ma appunto anche se non fosse vera la terza, non vedo perche le altre due dovrebbero false. Ritengo che la seconda sia abbastanza forte, ma andrebbe spiegato meglio il motivo della terza. Perche avrei la sensazione della mela se poi la mela non esiste? In che senso esiste allora la mia sensazione della mela? Secondo questa idea tutto quello che sentiamo come sensazione di cose ed oggetti sia una sorta di invenzione della nostra mente. Allora perche ci sembra di viaggiare seguendo un certo itinerario logico invece di balzare da una sensazione all'altra in modo casuale? |
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01-12-2015, 10.05.00 | #69 | |||||
Ospite abituale
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Riferimento: tre evidenze a cui forse non avete pensato
Citazione:
Però ammettendo alcune tesi indimostrabili (ma di fatto ammesse da tutte le persone comunemente considerate sane di mente), ogni volta che accadono determinate condizioni tale insieme di sensazioni si realizza (nell' ambito dell' esperienza fenomenica cosciente implicante tali sensazioni); e se per assurdo anche prima della comparsa dell' uomo qualche altro osservatore si fosse trovato nelle condizioni appropriate sarebbe accaduta tale visione nell' ambito della sua esperienza fenomenica. Personalmente credo (indimostrabilmente) all' esistenza di una realtà in sé o noumeno corrispondente (e spiegante) le realtà fenomeniche (e in particolare le corrispondenze intersoggettive nelle rispettive componenti esterne materiali-naturali), e che nell' ambito del noumeno esiste un “entità” corrispondente ai fenomeni “monte Bianco”, ed esistente per un certo tempo anche prima e dopo che vi fossero esperienze fenomeniche nell' ambito delle quali potessero essere esperite e fossero esperite le corrispondenti sensazioni (della visione del monte Bianco). Citazione:
In particolare ciò vale per quanto riguarda soggetto ed oggetti delle sensazioni stesse; i quali però, se reali (come credo fideisticamente), non possono identificarsi con le sensazioni stesse (anche perché sarebbero reali anche allorché le sensazioni non accadono), bensì cose in sé o noumena. La sensazione puramente e semplicemente si identifica con il suo essere sentita (ovvero apparire). Citazione:
Nulla dimostra che oltre le sensazioni accada altro. Le sensazioni si constatano empiricamente. L' esistenza anche di altro da esse diverso non si constata per definizione; ma nemmeno si può in alcun modo dimostrare (per farlo occorrerebbe che l' ipotesi dell' accadere delle sensazioni e basta (che é tutto ciò che si constata) fosse autocontraddittoria (ma questo può darsi solo se aprioristicamente si intende per “sensazione” qualcosa che ha soggetto e oggetto, che é appunto quanto andrebbe dimostrato). Citazione:
Le sensazioni si constatano; che ci sia un loro soggetto e loro oggetti, ovviamente no (se si constatassero per definizione sarebbero sensazioni e non soggetto e oggetti di sensazioni da esse distinti, ulteriormente reali, oltre ad esse). E nemmeno si può dimostrarlo, come ho appena argomentato qui sopra. Citazione:
Su questo sono d' accordo. Ultima modifica di sgiombo : 01-12-2015 alle ore 17.57.52. |
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01-12-2015, 13.37.43 | #70 | |
Nuovo ospite
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Messaggi: 172
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Riferimento: tre evidenze a cui forse non avete pensato
Citazione:
semplicemente con la coscienza collettiva, ossia l'inesistenza di anime, ed esistenza solo di sensazioni prodotte(o associate, per chi segue la mia filosofia) dall'ambiente. Perché ipotizzare esseri che dividono la coscienza prodotta in parti coscienti autonomamente? |
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