Forum di Riflessioni.it
ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura
Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS

Torna indietro   Forum di Riflessioni.it > Forum > Filosofia

Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere.
>>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Filosofiche



Vecchio 25-10-2012, 01.40.34   #141
gyta
______
 
L'avatar di gyta
 
Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
Riferimento: Sull'esistenza di Dio

No, non cerco né ho mai sentito il desiderio di 'annullarmi in Dio'..
La mia strada è semplicemente un percorso diciamo profondamente razionale
ma di tipo radicale. Se vuoi vicina al buddismo dzogchen
dove l'unica cosa che davvero importa è giungere ad un buon
livello di comprensione della "propria" mente (poi t'accorgi
che "propria" è un po' di troppo). Non amo le religioni
né le spiritualità organizzate o disorganizzate. Tutto qui.
La mia teoria esistenziale non è complicata ma talmente
semplice che richiede una buona dose di volontà umana
all'autoanalisi reale e profonda e molta fiducia verso
le capacità della mente. Solo che ad un certo punto
questa mente sento sia una realtà base che sottende
non solo alla nostra/mia psiche ma una sorta di intelligenza
bramosa di conoscere che non conosce limiti,
e poco importa il nome, quanto il comprendere
a più livelli quanto questa si riveli reale
indagata ovunque sia portato il campo di indagine.
Il resto della maturazione è tutt'uno con questa
linea di trasparenza che pian piano va a sviluppare
le naturali virtù umane comuni alla sensibilità umana
predisposizione di ognuno quando man mano
si giunge attraverso una chiarezza autentica ad acquisire
maggiore serenità.
Grazie del tuo interesse spiritual-umano..
nel comunicarmi con queste tue parole..
gyta is offline  
Vecchio 26-10-2012, 20.18.23   #142
bobgo
Ospite abituale
 
Data registrazione: 17-08-2012
Messaggi: 128
Riferimento: Sull'esistenza di Dio

Gita, avevo notato infatti nelle tue parole delle affinità con il buddismo.

Poiché non mi sembra di averti angustiato con le mie precedenti osservazioni, ma viceversa ho l’impressione di non essermi ben spiegato, vorrei riprovarci.

Ciò che ho cercato di dire, è che dai tuoi ragionamenti trapela, a mio parere, il tuo convincimento di essere Dio. Ossia l’Assoluto, che fai coincidere con la Mente.

Come anche questa tua ultima frase mi pare confermi:
Citazione:
Originalmente inviato da gyta
Se vuoi vicina al buddismo dzogchen
dove l'unica cosa che davvero importa è giungere ad un buon
livello di comprensione della "propria" mente (poi t'accorgi
che "propria" è un po' di troppo).
La Mente cos’altro è, per te, se non l’Assoluto?
Non è la “propria” mente perché “si è” la Mente.

Non intendevo perciò osservare che tu desideri “annullarti in Dio”. Perché l’annullarsi è il desiderio profondo dell’Esistenza, che in Dio trova la pace. Questo desiderio fa la sua prima comparsa con un passo indietro.
Tu invece avanzi speranzosa, fidando in ciò che sei: la Mente.

Assolutizzando la mente, si rende irreale tutto il resto. In quanto generato dalla stessa Mente.
Tuttavia la contraddizione emerge implacabile, perché l’ampiamento continuo e inarrestabile della conoscenza è conoscenza di cosa? Se la mente è l’Assoluto?

Rispondere che la conoscenza è conoscenza di se stessa, imprigiona in un circolo. E ciò non è, a mio avviso, un errore in sé (il circolo è inevitabile nella ricerca della Verità), ma diventa fuorviante perché risolve arbitrariamente la tensione dell’esserci.
Si attribuisce difatti al “soggetto” l’unica realtà, relegando l’oggetto a una sua creazione.
Un soggetto tra l’altro allargato, in quanto include la mente.

Inoltre, occorre considerare come qualsiasi conoscenza dipenda esclusivamente dai fondamenti che la rendono possibile. E che questi stessi fondamenti possono essere compresi solo usufruendo di ciò che sta a loro fondamento. In un continuo rimando che si arresta solo di fronte ai “fondamenti” che si ergono da se medesimi. Questi ultimi sono i “veri” fondamenti, e non sono conoscibili.
Non sono conoscibili, proprio perché non fanno a loro volta riferimento ad alcun fondamento.
Eppure sono necessari… perché reggono ogni sapere. In particolare danno senso al linguaggio.
Linguaggio che non è, come tu affermi, un sistema in sé autosufficiente. Perché nessun sistema lo può essere. Essendo l’orizzonte dell’esserci aperto e mai concluso.

A questo punto, rispondere che l’inconoscibilità è dovuta invece a un linguaggio imperfetto, e che nulla vieta di migliorarlo sino a finalmente comprendere tutto, non è sostanzialmente simile alle verità rivelate delle religioni? Il linguaggio è qui la strada per comprendere tutto, così come la fede in una religione è la strada per la salvezza.
bobgo is offline  
Vecchio 10-11-2012, 09.00.01   #143
oroboros
Ospite abituale
 
Data registrazione: 26-01-2008
Messaggi: 175
Riferimento: Sull'esistenza di Dio

Essere equivale a esistere. Essere deriva dal latino ex-stare (esistere) che indica, nell'esistere, la non presenza della sua ragione sufficiente d'essere. Questo significa che l'Assoluto non esiste in quanto affermazione di un essere, anche se questi fosse il primo di tutti. Poiché l'Essere primo è causa di tutti gli altri esseri… in quanto causa non partecipa all'esistenza nella quale tutti gli esseri si esprimono, e a questa è esteriore. Esteriore in senso figurato e analogico, perché dire esteriore farebbe rientrare l'Assoluto nell'estensione caratterizzata da interno ed esterno, mentre l'Assoluto è "esteriore" e superiore anche all'estensione. Come è facile vedere i limiti impliciti al linguaggio consequenziale impongono l'utilizzo di modi espressivi che devono necessariamente subire i limiti propri alla relatività, la quale non può definire ciò che relativo non è, o meglio può farlo solo per negazione. Si è costretti a dire che Dio è, quando l'essere non conviene alla Realtà che è causa dell'essere. Questo appena scritto è un frammento della dottrina metafisica, e non frutto di mie supposizioni personali o abilità discorsive. Metafisica, che è conseguenza della vista interiore, diretta e non mediata dalla mente; vista intuitiva e intellettuale, che vede la sfera causale dei princìpi universali senza nulla possedere. La verità è madre dell'essere e nessun essere, che è sua conseguenza, la può generare per avere il diritto di possederla.

Ultima modifica di oroboros : 10-11-2012 alle ore 19.17.58.
oroboros is offline  

 



Note Legali - Diritti d'autore - Privacy e Cookies
Forum attivo dal 1 aprile 2002 al 29 febbraio 2016 - Per i contenuti Copyright © Riflessioni.it