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03-07-2009, 08.11.19 | #5 | |||
Moderatore
Data registrazione: 30-08-2007
Messaggi: 689
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Riferimento: Una base per l'etica
Citazione:
Intendi “perché non devo danneggiare gli altri?” o “perché devo accettare la tua impostazione teorica?”. Nel primo caso, perché così in ultima analisi procuri vantaggio a te stesso. Nel secondo caso, personalmente la ritengo più efficace ed elegante di altre impostazioni. Citazione:
La violenza evidentemente danneggia gli altri. In base al principio proposto posso chiaramente dare un giudizio etico negativo su chi la pratica. Citazione:
E’ chiaro che “ama gli altri” comprende “non danneggiare gli altri”. Ma è irrealistico pretendere che tutti amino tutti gli altri, non si può fondare un’etica sull’amore. |
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03-07-2009, 08.35.53 | #6 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 03-12-2007
Messaggi: 1,706
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Riferimento: Una base per l'etica
Citazione:
Ciao Albert,se devo incominciare con qualche appiglio su come fondare un'etica devo partire da dei punti chiave e fermi (anche se come dici non assoluti). Se invece io incominciassi a discutere con altri su quali punti fermi costruire l'etica allora sarebbe da discutere infinitamente. Prima di tutto la regola "non danneggiare gli altri" sarebbe anche un buon punto di partenza ammesso che non si cada nel "calpestare" un altro punto, per me altrettanto fondamentale, che è opposto a questo: "non danneggiare la persona umana". Come faccio poi a individuare un gruppo che merita più di un altro gruppo l'attenzione della mia etica? Gli altri è un po' generico. Devo definire quindi il termine gruppo; per gruppo può essere inteso la famiglia, gli abitanti di una nazione, o i componenti di una setta. Mi sembra che più che la definizione di gruppo bisognerebbe poi comprendere le finalità in modo da avere una base su cui discutere. Se la finalità fosse solo quella di non danneggiare gli altri si possono trovare tanti esempi in cui danneggiare gli altri sarebbe moralmente giustificato dal fatto che il danneggiamento è fatto a fin di bene o finalizzato alla sopravvivenza dell'individuo che in qualche caso potrebbe risultare indirettamente danneggiato. Non uccidere e non rubare (che ho evidenziato) non sono poi così tanto ovvi, se, per esempio, l'unico modo di difendere mio figlio da un'aggressione è colpire per danneggiare e quindi anche uccidere l'aggressore; una morale dovrebbe consentirmi di scegliere con un criterio preciso; solo se non uccidere è un assoluto io non ucciderò mai anche se poi a morire sarà mio figlio. Così se non rubassi per mangiare, in taluni casi, morirei io... E' chiaro che l'aggressore è uomo immorale, mentre chi si difende, pur aggredendo, non lo è. Come se l'aggressore, siccome è immorale, può essere aggredito. Se ne deduce che la regola di non danneggiare gli altri non vale per chi è morale. Mi sembra un controsenso... |
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03-07-2009, 08.52.43 | #7 | |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
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Riferimento: Una base per l'etica
Citazione:
difatti Gesù fu ucciso grazie ad un'etica... PS Avevo evidenziato nel Comandamento proposto, il “..come te stesso”. Ciò è molto importante secondo me,poiché è vero che non si può imporre di amare gli altri,ma diviene naturale farlo se si ama se stessi. Se si ama davvero se stessi,l’altro è volto di se stessi. E’ un’ovvietà di una semplicità disarmante. Quale altra etica da imporre c’è e che può produrre soltanto fanatismo,repressione,morte? Ma per amarsi c’è da conoscersi. Qui s’impone nuovamente il “Conosci te stesso”. Ultima modifica di Noor : 03-07-2009 alle ore 09.51.34. |
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03-07-2009, 09.21.15 | #8 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 06-01-2009
Messaggi: 111
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Riferimento: Una base per l'etica
Citazione:
E per quale motivo non dovrei avvantaggiarmi? Citazione:
Ma cosa significa far violenza se non oltrepassare un limite? ma se tale si fa oltrepassare di certo non si può dire che di un limite si tratti, ma di qualcosa che gli è connaturale. Dunque perchè non dovrei adeguarmi a ciò che è connaturale? Che ciò danneggi gli altri è un conto, ma è la giustificazione della presunta ingiustizia di un atto simile a mancare. |
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03-07-2009, 09.49.42 | #9 | |
like nonsoche in rain...
Data registrazione: 22-09-2005
Messaggi: 1,770
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Riferimento: Una base per l'etica
Citazione:
Come ti assicuri di non danneggiare l'altro? Per farlo dovresti conoscere l'altro, così come per non danneggiare te stesso dovresti conoscerti: conosci il bambino indonesiano che cuce il pallone con cui la sera giochi a calcetto? Eppure tu lo danneggi direttamente perché gli impedisci di giocare per giocare tu solo. Sei sicuro che con un tuo commento tu non mi offenda pesantemente? No? Ed allora come puoi essere sicuro di non danneggiarmi? Se non aggiungi parallelamente altre “norme” o espliciti altre convenzioni sei ridotto alla totale inazione nei confronti degli altri ovvero l'unica vita che davvero potrebbe contemplare alla base solo quella norma sarebbe quella di un eremita, a cui, naturalmente, non servirebbe alcuna morale nei confronti degli altri. Ergo, una morale siffatta non serve a nulla. (è un invito ad approfondire, naturalmente) |
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03-07-2009, 10.24.42 | #10 | |
like nonsoche in rain...
Data registrazione: 22-09-2005
Messaggi: 1,770
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Riferimento: Una base per l'etica
Citazione:
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