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20-07-2009, 14.25.13 | #72 | |
weird dreams
Data registrazione: 22-05-2005
Messaggi: 483
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Riferimento: Una base per l'etica
Citazione:
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21-07-2009, 08.49.21 | #73 | ||
Lance Kilkenny
Data registrazione: 28-11-2007
Messaggi: 362
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Riferimento: Una base per l'etica
Citazione:
Citazione:
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21-07-2009, 12.38.36 | #74 | ||||
Moderatore
Data registrazione: 30-08-2007
Messaggi: 689
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Riferimento: Una base per l'etica
Citazione:
Devo confessare che, come dire?, non ne dubitavo Citazione:
Esattamente quanto intendevo. Non danneggiando gli altri alla fine faccio il mio personale interesse. Per questo motivo sento dentro di me un imperativo a considerare anche le ragioni degli altri, che, alla lunga, può essere ricondotto all’interesse personale. Gli esseri umani si sono selezionati geneticamente in modo da favorire i comportamenti vantaggiosi: chi si comporta in questo modo si riproduce di più degli altri e quindi alla fine i geni “eticamente corretti” si diffondono. Quello che non volevo è definire una serie di regole da seguire per sentirsi “buoni”. Trovo ridicole certe prescrizioni etiche dettagliate, per cui ad esempio si chiede alla autorità etica se devo fare una cosa o meno (penso, ad esempio, agli ebrei osservanti che si rivolgono ai rabbini per sapere se un cibo è “kosher” o meno). Se ho dentro di me la sensibilità di considerare le ragioni degli altri so quasi sempre che cosa è corretto e che cosa non è corretto fare. Citazione:
Dare un giudizio etico su un atto così banale come acquistare una schedina da due euro mi sembra francamente fuori luogo (io non lo farei per banali motivi statistici, ma questo è un altro discorso), nè secondo me ha senso sentirsi obbligati a chiedersi se questo atto è etico o meno. Se vinco 100 milioni di euro (e qua mi hai colto in castagna sulla impossibilità di essere ricchi comportandosi in modo etico) credo che mi sentirei in dovere di fare qualcosa in favore degli altri con questi soldi. E’ un po’ forzato dire che se mi tenessi tutti i soldi li danneggerei, ma forse ci si può arrivare. Citazione:
Questo mi sembra un caso in cui un atto “buono” ha delle conseguenze impreviste ed indesiderabili. Ovviamente può accadere. Non mi sembra però che questo esempio possa influire sull’impostazione generale. |
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21-07-2009, 19.41.27 | #75 | |
weird dreams
Data registrazione: 22-05-2005
Messaggi: 483
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Riferimento: La bellezza etica
Citazione:
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22-07-2009, 08.15.54 | #76 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
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Riferimento: La bellezza etica
Citazione:
Sono d'accordo con te per quanto dici sull'adozione e sulla generazione responsabile tenendo anche conto della sovrappopolazione del pianeta. Queste giuste considerazioni che fai non spostano però di un millimetro il fatto della negatività etica dell'aborto in generale. Per quanto riguarda il filmato che proponi ritengo che l'etica debba occuparsi con assai meno superficialità degli esseri viventi non umani e che i difensori delle speci debbano abbandonare il loro piglio ideologico e un poco fanatico, per essere efficaci. I diritti di sorella allodola e di fratel lupo saranno sempre più rispettati quanto più gli esseri umani avranno imparato a rispettarsi fra loro di loro. Non vorrei che intanto si scannassero per un idea... ma temo che ne troveranno sempre una per farlo. Ultima modifica di Giorgiosan : 22-07-2009 alle ore 17.45.25. |
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22-07-2009, 16.02.43 | #77 | |||||
weird dreams
Data registrazione: 22-05-2005
Messaggi: 483
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Riferimento: Una base per l'etica
Citazione:
Citazione:
Ad essere precisi il diretto responsabile, in un certo senso importante, è l'atteggiamento più comunemente adottato; ovviamente il modo in cui ciascuno influisce nella situazione globale dipende dal particolare atteggiamento adottato nei confronti del tema. Citazione:
Citazione:
Insomma la tua frase ha tutto l'aspetto della puntuale trovata ad hoc con cui si cerca di sfuggire ai cambiamenti che sarebbero implicati da un riconoscimento della propria responsabilita in quanto consumatori. Citazione:
D'altronde l'esistenza di un certo periodo di una certa opposizione è comune per tutti i cambiamenti/innovazioni di una certa portata. Ultima modifica di z4nz4r0 : 22-07-2009 alle ore 18.16.53. |
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22-07-2009, 17.28.17 | #78 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-12-2005
Messaggi: 1,638
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Riferimento: Una base per l'etica
Citazione:
Con questo tuo passo hai dato una pratica dimostrazione di cosa potrebbe significare una base per l'"anti-etica". L'etica è affare tutto umano e negare la precedenza ai diritti della propria specie, cosa peraltro innaturale, significa non riconoscere alcun valore o principio di rispetto per la propria vita e per quella dei propri simili. Ora, partendo da questa tua perfetta base "anti-etica" sarà possibile tracciarne anche l'esatto contrario, rispondendo così alla domanda di questa bella discussione. Un saluto a tutti gli amici del forum! |
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22-07-2009, 19.08.31 | #79 | ||||
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
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Riferimento: Una base per l'etica
Citazione:
Credo che un cambiamento/innovazione importante sia proprio quello già registrato nella storia, e cioè il superamento delle ideologie. La resistenza a questo cambiamento epocale viene da coloro che si ostinano nostalgicamente ma inutilmente a riproporle sotto altre spoglie. Citazione:
Chi non è sicuro di voler un figlio dovrebbe prendere delle precauzioni per non correre il rischio di concepirlo. Certamente ogni affermazione di ordine etico può influenzare la coscienza del prossimo ma non necessariamente. D’altra parte ogni comunicazione privata o pubblica può influenzare il prossimo. Secondo la tua lagnanza non si dovrebbe enunciare alcun precetto etico, neppure “non uccidere” o non rubare, ecc. ecc.” perché potrebbe avere una influenza su altri. Il che è manifestamente assurdo in quanto, seguendo quel principio, ogni tipo di educazione, la trasmissione stessa di ogni sapere sarebbe una indebita interferenza. Anche ciò che scrivi in questo forum sarebbe riprovevole, allora. Riguardo all’aborto ritengo che la coscienza stessa della donna che lo compie rimproveri l’atto dell’aborto. Non potendo avere una esperienza morale di questo genere trovo conferma in ciò che ha scritto Oriana Fallaci nel suo libretto “Lettera a un bambino mai nato” e la Fallaci non può certo essere tacciata di avere una ideologia religiosa. Oltre alla Fallaci altre donne meno famose mi hanno confermato questa verità: che l’aborto è vissuto dalla coscienza come un fatto negativo, vale a dire provoca rimorsi. E questo è un fatto non una ideologia. Le categorie “abortisti” e “antiaboristi” non mi riguardano, a me interessa indagare e riflettere intorno all’etica. Citazione:
Non condivido il tuo giudizio sulla “maggior parte della gente”, anch’io sono la gente ma anche tu lo sei. Certamente ci sono persone che hanno una coscienza poco sensibile alla sofferenza degli esseri viventi, però constato che, riguardo a questo, la coscienza dei più è enormemente più sensibile di quanto non lo fosse solo trenta anni fa, e si comporta di conseguenza. Se la scuola può essere ritenuta un campo di osservazione di questa mutazione, direi che ogni generazione è sempre più sensibile al tema. Credo che si voglia sfondare una porta aperta, in Occidente per lo meno. Citazione:
Fratelli o cugini, indicano una parentela che di fatto l’evoluzione conferma. Fratello, poi, si usa a prescindere dal fatto di aver gli stessi genitori, fraternità indica più di un legame parentale. Quanto all’eleganza trovo estremamente elegante il linguaggio che usava Francesco d’Assisi per le allodole e per il lupo. Ultime considerazioni: mi sorprende quando accanto a tanta sensibilità per gli esseri non umani si accompagni una certa insensibilità etica per quello che riguarda gli esseri umani. Riguardo agli esseri viventi credo che in corrispondenza ad una maggior complessificazione biologica corrisponda un maggior valore. Credo che una persona valga più di molti passeri e che una etica equilibrata debba tenerne conto. Buona riflessione Ultima modifica di Giorgiosan : 23-07-2009 alle ore 06.04.58. |
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23-07-2009, 10.25.22 | #80 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-12-2005
Messaggi: 1,638
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Riferimento: Una base per l'etica
Citazione:
Uccidere non è sempre sbagliato perché le vite non hanno tutte lo stesso valore. Questa è più o meno una “fissa” di Peter Singer. Presa così, la citazione non è affatto scandalosa. Lo diventa nel momento in cui viene stravolto il concetto finale di “valore”. Quando una vita ha valore? Cosa determina il grado di intensità che emoziona l’uomo chiamato a decidere sull’altrui futuro? Secondo le tesi antispeciste, qualora fossimo costretti ad uccidere (e qui non si distinguono le specie), non dobbiamo guardare né alla razza, né al sesso, né, appunto, alla specie. La nostra decisione sull’uccidere o meno un soggetto dipende dalla volontà di quel soggetto di vivere e sulle sue aspettative e progetti di vita. Se ad esempio, in base a queste tesi, non è ammesso uccidere una nutria perché essa (ella?) sicuramente non ha espresso alcuna volontà di suicidio, possiamo affermare serenamente e tranquillamente che: “ provocare la morte di un bambino disabile non equivale moralmente a provocare la morte di una persona. A volte non è per niente sbagliato.” E’ pertanto eticamente corretto pensare all’eutanasia e all’aborto piuttosto che all’uccisione di una nutria perché nel primo caso, il senso dell’esistenza e le aspettative di vita sono sicuramente più limitate rispetto al “soggetto” del secondo caso. Difficile credere si possa arrivare a tanto vero? Eppure queste sono le basi etiche dell’utilitarismo di Peter Singer e quelle del suo degno compare Tom Regan che con il giusnaturalismo arriva ad affermare di peggio. La civiltà occidentale, con la sua crisi di valori e principi, è arrivata pure a discutere su queste questioni che per quanto affascinanti e strabilianti possano sembrare, trovano sempre qualche fedele adepto radical-integralista che erge queste linee guida a stile di vita. |
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