ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
23-07-2009, 15.01.06 | #83 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-12-2007
Messaggi: 498
|
Riferimento: Una base per l'etica
Citazione:
Carissimo Giorgiosan, è ragionato e da me condiviso,quanto dici. ma io sto cercando il confine tra ciò che è etico e non. Pensi che sia etico uccidere degli animali in quantità elevata,con strumenti tecnologici,per poi poter vendere la carne guadagnando tanti euro per potersi poi comperare un bel panfilo da 22 metri al fine di godersi la vita? (Senzaltro in modo limitato) (Accettami il banale esempio) Credo che l'argomento attuale voglia tentare di trovare e porre il giusto limite tra ciò che è etico e ciò che non lo è. A mio avviso, l'animale Uomo, perseguendo la sua errata ideologia di dare esagerata importanza ai valori materiali e troppo esigua a quelli spirituali, si debba addossare le colpe della odierna alterazione della naturale armonia univarsale. Io continuo ad insistre con l'affermare che l'uomo non è solo materia. Ed ho la ferma convinzione che solo coltivando l'altro,IMPORTANTISSINO suo componente, può sperare di raggiungere quella felicità universalmente tanto ambita. Un amichevole saluto. espert37 |
|
23-07-2009, 16.51.00 | #84 | ||||||
weird dreams
Data registrazione: 22-05-2005
Messaggi: 483
|
Riferimento: Una base per l'etica
Premessa
Probabilmente, in un tema che ci riguarda così tanto, non sono stato abbastanza cauto con le parole visto che di fatto hai assunto un atteggiamento fortemente sulle difensive. Purtroppo in questo modo si finisce per contribuire in maniera poco utile e superficiale nella discussione. Rivolgendomi alla tua fiducia ti esorto ad abbassare le difese. Non sto cercando di ferirti. Citazione:
Ad esempio.. che cosa intendi per "superamento delle ideologie"? Non penso che intendi un modo di comportarsi indipendente dalle proprie credenze; un modo di agire incoerente con ciò che si pensa. Probabilmente intendi riferirti al fatto che le ideologie/idealizzazioni tendono ad allontanarsi troppo dalla pragmatica e quindi non si adattano bene alle situazioni diciamo pratiche ma, per fortuna, abbiamo in linea di massima imparato a compartimentare opportunamente le nostre menti nelle categorie, diciamo, "astrazioni" e "questioni pratiche" aggirando così la nostra tendenza ai ciechi fondamentalismi. Giusto? Bene, ora io ti propongo un'alternativa che permette di applicare pienamente le umane capacità di astrazione pur evitando quelle idealizzazzioni che impongono compartimentazioni mentali necessarie per preservare un buon livello convivenza. Questa alternativa consiste nel superare l'inclinazione che abbiamo di proteggere le nostre idee da tutto ciò che le minaccia. Sguinzaiamo le nostre idee nell'arena della discussione; lasciamole interagire con le altrui convinzioni: testiamole, verifichiamo sperimentalmente la loro validità. Tutto questo, grazie al continuo riscontro effettivo, scongiura la progressiva costruzione di ideologie distaccate e completamente desincronizzate con il resto dell'esperienza e, in ambito sociale - spingendoci a sincronizzare tra loro i nostri sistemi di credenze - previene quella che, in analogia con la speciazione biologica, potremmo chiamare "speciazione culturale": ovvero la progressiva divergenza tra sistemi di credenze che porta ad una reciproca incomprensione sempre maggiore. Con una buona dose di onestà intellettuale da parte di tutti i partecipanti la pratica del discutere può essere molto produttiva. Scanso la seconda frase poichè mi risulta molto oscura. Citazione:
Citazione:
Citazione:
Appunto, come ho già inteso, nessuno, a parte i sadici, vorrebbe che gli animali soffrano. Ma come denuncia il documentario alcune tra le più comuni abitudini, nella abnorme vastezza della popolazione umana, implicano pessime condizioni di vita per moltissimi animali e poche persone sono disposte a riconoscere la propria parte di responsabilità su queste condizioni perché poche persone sono disposte a cambiare queste loro abitudini. Ad esempio, come viene detto ad un certo punto nel documentario che ho proposto: "chi acquista la carne spera che essa provenga da animali che non hanno sofferto, ma in verità non vuole saperlo". Anche questo è un fatto e c'è poco da discuterne. Citazione:
Citazione:
Il valore di una intera vita è solo vagamente prevedibile poichè dipende da moltissimi fattori che possiamo solo approssimare; esso si stima in termini di aspettative.Ad esempio possiamo correttamente preventivare come maggiore il valore della vita di una persona dalla vita ricca, che riesce a trovare appagamento e soddisfazione nel far progredire i suoi progetti rispetto al valore della vita di una persona cronicamente depressa che prova raramente piacevoli esperienze. Addirittura il valore di una vita può essere negativo: sono i casi in cui le aspettative di sofferenza non sembrano essere compensate dalle aspettative di benessere come ad esempio i casi di inguaribile sofferenza; casi che si possono ragionevolmente risolvere con l'eutanasia. Allo stesso modo possiamo dire che il valore assoluto potenziale di un organismo complesso è maggiore del valore assoluto potenziale di un organismo meno complesso poichè il primo provando esperienze più complesse ha un più ampio spettro sia di piacere sia di dolore; ovvero sia il piacere, sia il dolore possono manifestarsi in una molteplicità di modi differenti per un'esperienza molto "colorata" e ricca. Si può giustamente dire che - essendo il campo di tutto ciò che interessa un organismo è tanto più vasto e vario quanto più quell'organismo è complesso - il grado di definizione/particolarizzazione/complessità del trattamento etico riservato ad un individuo dovrebbe essere adeguato alla complessità dell'individuo considerato. Ma tutto ciò che ha senso considerare in una valutazione etica non sono i valori assoluti ma le aspettative sui valori positivi e negativi. Ed è per questo che non ho mai parlato di "valore della vita". La vita individuale non rappresenta l'unità di misura di una accurata considerazione etica. Le considerazioni etiche accurate si basano sul confronto del valore tra interessi che sono tra loro incompatibili e quindi in competizione (e questo vale per trovare soluzioni non arbitrarie sia per i conflitti sociali sia per i propri conflitti "interni"). Spero di essere stato sufficientemente chiaro. Ultima modifica di z4nz4r0 : 23-07-2009 alle ore 17.10.21. |
||||||
23-07-2009, 19.57.43 | #85 | |||
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
|
Riferimento: Una base per l'etica
Citazione:
La tua percezione sul mio atteggiamento difensivo non corrisponde alla percezione che ho del mio atteggiamento. Consiglio quindi di lasciare perdere questi tentativi inutili di valutazioni psicologiche. Siccome, secondo te, sono stato sulle difensive avrei contribuito rendere la discussione superficiale e poco utile... Come premessa di un dialogo non mi sembra proprio una captatio benevolentiae Non ho pensato che tu volessi ferirmi ... comunque se vorrai dirmi quali frasi ritieni che lo potessero potrò rassicurarti in proposito. Licenziamo defitivamente questi non-argomenti con un sorriso. Citazione:
Credevo fosse superfluo rinnovare gli argomenti critici nei confronti delle ideologie politiche e lo credo ancora essendo stato un tema molto discusso, specie dopo il 1989 ...ma se ritieni di voler approfondire apri un 3d e darò anch'io il mio contributo. Citazione:
Va bene, d'accordo... sebbene a me sembri di tener sempre questo atteggiamento intellettuale ed ho l'impressione che sia un atteggiamento diffuso su questo forum essendo i forumisti interessati alla verità, in generale ovviamente. Quando qualcuno ha una credenza (fede) e tutti hanno la loro, ha ovviamente una certa quantità di esperienze, di argomenti e riflessioni che convalidano la sua credenza ma se ascolta brandelli di verità, inevitabilmente la sua coscienza ne terrà conto e la farà sua ...prima o poi e la sua credenza subirà delle modificazioni e viceversa. Tutti amano la verità. Quindi non devi preoccuparti, a mio avviso e secondo il mio assioma. Ultima modifica di Giorgiosan : 24-07-2009 alle ore 13.00.50. |
|||
24-07-2009, 06.27.24 | #86 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
|
Riferimento: Una base per l'etica
Citazione:
Ciao espert. Hai fatto rilevare giustamente che ci dovrebbe essere un etica del profitto , e non si può che essere d'accordo. Dici che il profitto ingiusto è tanto più ingiusto quando proviene e comporta la sofferenza di esseri viventi e non si può che essere d'accordo. Il profitto in quanto tale non è però ingiusto, rappresentando, nella sua essenza, la produzione di nuova ricchezza. Quando l'agricoltore semina e ricava più di quanto ha seminato, quel di più rappresenta il modello più semplice di profitto. Ovviamente il profitto è lecito solo quando è sottoposto ad una legislazione ed a una legislazione giusta che ne tuteli la valenza sociale. |
|
24-07-2009, 09.24.13 | #87 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-12-2007
Messaggi: 498
|
Riferimento: Una base per l'etica
Citazione:
Carissimo Giorgiosan, difatto io voglio rimarcare di tutti i prodotti che; L'uomo,allontanandosi troppo dalla naturale evoluzione, modifica geneticamente, per esasperarne la massima produzione,e non di meno i mastodontici allevamenti di animali in batteria in condizioni estrmamente innaturali. Su questo argomento si potrebbe intavolare un interessante 3d. Saluti e buona giornata a te. espert37 |
|
08-10-2009, 12.38.43 | #88 | |
Moderatore
Data registrazione: 30-08-2007
Messaggi: 689
|
Riferimento: Una base per l'etica
Citazione:
Mi è venuto in mente che c’è un comportamento non etico che non rientra nei comandamenti e che probabilmente causa più infelicità di quella causata dall’inosservanza di tutti i comandamenti messi assieme. Mi riferisco al manipolare gli altri perché facciano ciò che noi vogliamo. Quanta gente ha avuto la vita rovinata dai genitori che da piccoli li hanno costretti a fare ciò che volevano loro? Ad esempio una carriera da virtuoso dello strumento con ore e ore di esercizio al giorno, o da sportivo di successo, penso alle ginnaste bambine. Oppure una professione non desiderata. Nelle famiglie è comune che qualcuno, di solito un genitore, costringa in qualche modo gli altri a fare quello che vuole lui, senza alcun rispetto dell’altro. Questo comportamento è anche alla base delle dittature. Che cosa ci guadagna una persona a diventare un dittatore? Soldi e agi, certo, ma sono secondari. Quello che gli interessa di più è il potere. Come recita un detto mafioso “comandare è meglio che fottere”. Ed in questo modo, ovviamente, si danneggiano gli altri. |
|
08-10-2009, 21.37.33 | #89 |
Ospite abituale
Data registrazione: 03-12-2007
Messaggi: 1,706
|
Riferimento: Una base per l'etica
Chiederei ad Albert se il suicidio sia da annoverare tra le scelte non etiche anche se non danneggiano gli altri.
Mi sembra che sia stato aggiunto in seguito, ai dieci comandamenti, un "ama il prossimo tuo come te stesso". Se uno non si ama è più giusto che si tolga la vita invece di odiare quella degli altri (nell'ultimo caso, infatti, danneggerebbe gli altri). Mi sembra che il suicidio sia una libera scelta dell'individuo, non danneggia gli altri, quindi dovrebbe essere eticamente giustificato. O sbaglio? |
09-10-2009, 08.33.32 | #90 | |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
|
Riferimento: Una base per l'etica
Citazione:
Non si abbandona ciò che non si è scelto ,acquistato. Un dono è pur sempre un dono del quale non potersi/doversi disfare. La vita non è una scelta libera. (Altra cosa è chiaramente l'eutanasia di fronte ad un accanimento terapeutico,in questo caso è proprio quest'ultimo il contronatura). Legittimare il suicidio è come voler legittimare la pedofilia. Ultima modifica di Noor : 09-10-2009 alle ore 12.12.00. |
|