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09-10-2009, 10.24.51 | #92 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
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Riferimento: Una base per l'etica
Di fronte a interpretazioni etiche che fatalmente rimangono parziali ed empiriche, assomigliando piuttosto a ciò che si dice deontologia, mi pare che si debbano fissare alcuni principi di base (come del resto richiesto dal promotore dell’argomento). Propongo la seguente scaletta:
- 1) L’essere fuori dell’uomo non ha ethos: quello che chiamiamo natura è quello che è, è il regno della predazione, fondata sul principio: tu muori, io vivo - che va dai primi atomi a tutto ciò che nasce e vive nel nostro pianeta (negli altri, chi sa!); - 2) L’ethos è proprio della specie homo, da quando egli ha concepito, magari inavvertitamente, lo strano sillogismo che “il dover essere è superiore all’essere”; - 3) Non è detto però che l’ethos si opponga all’evoluzione naturale, può essere anzi uno stimolo ad essa (alla trasformazione dell’evoluzione fisica in storia e cultura se non addirittura alla formazione di una nuova specie); - 4) Il problema etico però può assumere una diversa estensione, da un minimo a un massimo, cioè da un ethos che rappresenta solo un vantaggio per la specie o per l’individuo - un vivere meglio e con più sicurezza - a un ethos capace di ampliarsi fino a incidere in profondità la storia dell’uomo e addirittura chiamare alla sbarra angeli e diavoli ossia l’intero universo e le sue leggi (voi potete uccidermi ma io dirò fino alla fine che siete leggi cattive); - 5) Religioni e filosofie si sono finora mantenute – per quanto riguarda l’ethos - a un livello intermedio se non minimalista, sia pure con qualche tentennamento, cioè alla fine col sospetto di non sapere coraggiosamente andare più avanti: un riduzionismo che è alla base di tutte le norme, le leggi, i decaloghi del nostro pianeta. Anche se un’idea morale più radicale se non addirittura rivoluzionaria è in qualche modo presente in noi, anzi è forse ciò che spinge l’uomo al di là dei suoi limiti e, come uno schiavo michelangiolesco, a spasimare per l’assoluto: assoluto che è alla fine soltanto il bene. |
11-10-2009, 18.57.11 | #93 | |
Moderatore
Data registrazione: 30-08-2007
Messaggi: 689
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Riferimento: Una base per l'etica
Citazione:
Premesso che cercherei in tutti i modi di dissuadere qualcuno che si volesse suicidare, secondo me condannare da un punto di vista etico chi si suicida o tenta di suicidarsi è inaccettabile. |
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22-10-2009, 21.47.29 | #94 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 03-12-2007
Messaggi: 1,706
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Riferimento: Una base per l'etica
Citazione:
E perché mai? Cosa ti spinge a fermare un'azione eticamente ineccepibile? |
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23-10-2009, 06.48.24 | #95 | |
Moderatore
Data registrazione: 30-08-2007
Messaggi: 689
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Riferimento: Una base per l'etica
Citazione:
Perché, posso tentare di fermare solo le azioni eticamente criticabili? Se uno vuole vedere "Il grande fratello" cerco di dissuaderlo anche se non posso dire che sia un crimine. Se uno vuole suicidarsi cerco di fermarlo perché penso che in fondo vivere sia bello. |
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30-10-2009, 16.15.27 | #96 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 03-12-2007
Messaggi: 1,706
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Riferimento: Una base per l'etica
Citazione:
La tua tesi è: azione etica vuol dire non danneggiare gli altri. Siccome due azioni etiche sono entrambe vere (in quanto non danneggiano gli altri), la prima non può fermare l'altra se quest'ultima risulta un'azione eticamente ineccepibile, altrimenti si cadrebbe nel "danneggiamento" altrui. Se così fosse una delle due non è un'azione etica. |
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30-10-2009, 17.00.00 | #97 |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
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Riferimento: Una base per l'etica
Se non si stabilisce quando un'azione è dannosa per l'altro,il confine dell'etico non è mai definibile e contestabile.
Anche qui ,si scoprirà che ben poco è assolutizzabile e le variabili son tante: come dicevo all'inizio,l'unico metro di valutazione possibile è l'amore,il resto è cultura del tempo e del luogo. |
31-10-2009, 09.57.43 | #98 |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
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Riferimento: Una base per l'etica
Se si cercano le basi dell'etica, e non è facile, non si dovrebbe scendere nella casistica, la quale inevitabilmente sfocia in una miriade di situazioni che solo la coscienza individuale può risolvere.
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02-11-2009, 06.37.27 | #99 | ||
Moderatore
Data registrazione: 30-08-2007
Messaggi: 689
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Riferimento: Una base per l'etica
Citazione:
Non capisco bene che cosa vuoi dire. Comunque la maggior parte delle azioni sono "eticamente indifferenti" come appunto guardare il Grande Fratello, o dissuadere dal guardare il Grande Fratello. Non è che l'etica entri in ogni dettaglio della nostra vita. Citazione:
Se si è trovato un principio etico di base e generale, secondo me si dovrebbe poterne vedere la validità (o, almeno, la non contraddittorietà) in ogni situazione |
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02-11-2009, 11.23.46 | #100 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 03-12-2007
Messaggi: 1,706
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Riferimento: Una base per l'etica
Citazione:
Non capisco bene il tuo disappunto, io sto guardando ogni nostra azione sotto l'aspetto etico conformando il mio criterio di valutazione al tuo modello proposto ovvero: non danneggiare gli altri. Qualora venissero a confronto due azioni che per principio sono eticamente ineccepibili (secondo il tuo modello, è chiaro) una non può contrastare l'altra. Se venissero a confronto e si scontrassero, una delle due non potrà essere valutata come un'azione etica. Non vedo perché poi dovrebbero esserci comportamenti valutabili e altri no. Su quale base scegliere quale comportamento rientra in un comportamento "etico"? |
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