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04-12-2003, 18.21.52 | #29 |
Ciò che è, è!
Data registrazione: 01-04-2002
Messaggi: 202
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...è per questo che propongo di svegliare il nostro senso critico fin dove sembra indiscutibile e logico vedere nel denaro un neutro strumento. In realtà non è neutro, come può esserlo una forbice od un martello, per le quali dipende da chi lo usa.
I governi, ma principalmente le banche centrali stabiliscono quanto valgono le nostre energie. Tanti soldi accumulati con tanti sacrifici, i nostri cari amici potenti, ce li possono ridurre ad un niente con un soffio. Non so se sei al corrente di quello che è successo in Argentina... Cmq ti consiglio vivamente di trovare il tempo per leggerti quello che ho proposto! Su vari siti ci sono delle interessanti iniziative per creare un circolo virtuoso di moneta alternativa che viene creata dal basso e si alimenta di umanità. E' un concetto un po' astratto esposto così, ma ci risentiremo. Vedi http://www.open-economy.org oppure http://www.zmag.org/italy/ , fra le tante informazioni cerca "Parecon" si sta tentando di slegarsi dal sistema per affievolirne il potere e renderlo partecipativo e non più centralizzato. Ciao Ultima modifica di Claudio : 04-12-2003 alle ore 18.24.25. |
04-12-2003, 18.41.37 | #30 |
Vivi!
Data registrazione: 28-10-2003
Messaggi: 1,159
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Qualsiasi bene che, in determinate circostanza storiche e istituzionali, venga comunemente accettato come mezzo di pagamento ed usato quindi come intermediario negli scambi dai membri di una collettività, è per definizione, Moneta. Nell’antichità l circolazione monetaria si basava unicamente sull’accettazione spontanea della moneta da parte di chi la riceveva in pagamento. Di conseguenza venivano preferibilmente usati come moneta, beni (generalmente metalli) che possedessero requisiti di : omogeneità (per evitare che gli scambi espressi in moneta fossero di contenuto incerto); malleabilità (un dato blocco del bene adottato come mezzo di scambio doveva poter essere diviso in parti uguali); durabilità. Quest’ultimo requisito era necessario non soltanto per consentire la conservazione della ricchezza nel tempo, ma anche per un altro motivo : se il bene ha un alto grado di durabilità, è più facile che lo stock esistente in un dato momento sia di ampie proporzioni in rapporto alla produzione corrente del bene stesso e ciò tende a impedire, o per lo meno ad attenuare, quelle fluttuazioni nei rapporti di scambio fra moneta ed altri beni che possono essere determinate, dal lato dell’offerta, dalle variazioni erratiche della produzione corrente. Infine, la moneta doveva possedere e deve possedere, idoneità ad essere facilmente trasportata, anche in grandi quantità, negli usi quotidiani. Poiché i metalli non possiedono, se non in scarsa misura, questo requisito, si sviluppò ben presto, presso gli uomini d’affari, la tendenza a depositare in luoghi sicuri e sorvegliati le scorte di moneta, e a portare con sé, per effettuare i pagamenti, i “biglietti” o assegni ottenuti come ricevuta dell’avvenuto deposito. Si svilupparono così, il sistema delle banche e dei depositi da un lato, e dall’altro, una circolazione di mezzi di pagamento cartacei, basata esclusivamente sulla fiducia riscossa presso gli operatori economici dalle banche e dai certificati da esse emessi in circolazione. Al giorno d’oggi, accanto alla circolazione cartacea fiduciaria (o moneta a corso libero), esistono mezzi di scambio che debbono essere necessariamente accettati in tutti i pagamenti in qualche modo prescritti dalla legge. Tali mezzi costituiscono la moneta legale (definita moneta a corso forzoso) e sono composte sia da monete metalliche coniate direttamente dallo Stato, sia da biglietti, stampati sempre dallo Stato oppure da un’ istituto di emissione (la Banca Centrale) autorizzato allo svolgimento di tale compito……ecc….ecc….ecc…ma sarebbe meglio approfondire anche il legame esistente tra il bilancio dello Stato e la creazione di moneta e il legame esistente tra la quantità di moneta e il livello generale dei prezzi e l’Inflazione, per avere un’idea generale a proposito.
Comunque, tutto è nelle mani del consumatore a meno che in qualche modo si sia in un regime che potrebbe essere definito dittatoriale, poichè tutto dipende dalla "legge della domanda"…… Ciao . |