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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 13-11-2003, 18.30.29   #1
Marco_532
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Proposta sociale!

Proposta sociale, cambiamento di qualcosa che non và nella società moderna.

Si, ma qual'è il problema da risolvere?

Bè, i problemi sono tanti e la scelta è alquanto ardua, poi visto il mezzo attraverso il quale si cerca di trovare soluzione al problema, un ambiente molto dispersivo,.........

Propongo di utilizzare questo spazio per indicare dei problemi che secondo voi dovrebbero essere affrontati.

Successivamente inseriremo un sondaggio in cui ogni partecipante esprimerà un voto, e il problema che avrà la percentuale più elevata, verrà trattato in questa o in un'apposita discussione.

Credo sia una proposta interessante.

Ciao a tutti e a presto.

Marco_532 is offline  
Vecchio 14-11-2003, 18.22.19   #2
Mary
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La prima proposta che porto è: garantire un minino sociale di sopravvivenza per tutti. Un po' come la pensione sociale che si dà agli ultra 65enni che non hanno contributi. Abbassare l'età a 21 anni non sarebbe una cattiva idea. Così la facciamo in barba alla eliminazione delle pensioni e facciamo respirare tanta gente.

I fondi per questa proposta sono da ricercare nel far pagare le tasse a chi non le paga (e poi viene premiato con tanto di condono).

Nell'eliminare ogni forma di appalto e relative bustarelle.

Tutti i lavori pubblici dovrebbero essere sotto il controllo diretto dei cittadini. Se viene costruito un edificio pubblico (carcere, ospedale, scuola ecc. ecc.) e non si pone un termine preciso di garanzia di qualità e di tempo di consegna i respondabili pagano in prima persona. Se tale edificio non viene immediatamente utilizzato paga di persona il responsabile che è stato nominato prima dell'inizio dei lavori stessi.

Rimettere la tassa di successione oltre i 400.000 euro.

Se riflettiamo un poco, di opportunità per trovare i fondi se ne trovano a bizzeffe.

Ciao
Mary
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Vecchio 24-11-2003, 22.41.56   #3
Marco_532
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Ciao Mary, sono contento della tua partecipazione a questa discussione, ma sono alquanto addolorato che non tocchi l'interesse generale........comunque, ci siamo, proporrei di partire da problematiche più semplici.......la tua è una bella proposta, ma c'è da stravolgere un po' tutto il sistema.....prima sarebbe meglio sperimentare se con questo mezzo sia possibile trovare una soluzione comune e applicabile, attraverso lo studio di problemi più "piccoli"...spero solo che la non partecipazione a questa discussione sia dovuta solo alla vastità dei possibili argomenti......

Ciao
Marco_532 is offline  
Vecchio 25-11-2003, 00.47.37   #4
Claudio
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cose' la società?

La società siamo noi tutti....
ma solo fuori da questa scatola (monitor) possiamo essere efficaci.
Certo questo è un buon laboratorio, ma senza terreno ( e buono!!!) i semi non fanno frutti.
Così la maggior parte non vede l'utilità di partecipare proprio perché non sembra che possano nascere frutti veri.

Vorrei proporre di cominciare da un reale laboratorio. Trovare uno spazio vero per incontrare persone vere, non virtuali e cominciare a esprimere tutta la nostra umanità... le nostre gioie ed i nostri dolori, i nostri desideri e le nostre paure. Si può fare..., ma solo in uno spazio reale. In cerchio, dove siamo tutti alla pari, abbiamo uno stesso tempo ed uno stesso rispetto per dire la nostra.
Spazi di partecipazione... per condividere e per far sentire la propria voce. Partecipazione senza gerarchie, senza privilegiati, ovunque, nei luoghi di lavoro, in famiglia, a scuola. Momenti di incontro per riscoprire la propria umanità al di là dei ruoli e delle posizioni sociali. Solo così impareremmo a trattarci da veri esseri umani.
Cerchi di incontro collettivo, cerchi di coscienza...
Quando avremo compreso che la società siamo noi, l'avremo già resa più umana... e vivibile.
Ciao! (per ora...)
Claudio is offline  
Vecchio 25-11-2003, 07.26.45   #5
alessandro
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E' una delle proposte più sensate che ho sentito negli ultimi tempi Claudio, parliamone.
alessandro
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Vecchio 25-11-2003, 08.37.41   #6
moni
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....

Presente...
quando ce sta da ncontra' gente, da confrontasse con la gente, da guardasse nelli okki e poi aprirse er core... nun posso nun stacce!!

ok ok ehm...schiarisco la voce.

Penso che il confronto umano sia il primo passo verso qualsiasi progetto di cambiamento o di miglioramento in qualsiasi campo. Abbassando le difese del proprio io, della propria egoistica visione (che tutti volenti o nolenti abbiamo) cercando di trovare un territorio comune. Dove non allo stile degli hippy, ma nello stile della libertà di ognuno e nell'interesse di ogni individuo si vincono battaglie, sofferenze, ipocrisie e falsità. Però bisogna spogliarsi un po' della propria realtà quotidiana che ci rende comunque diversi anche se siamo uguali sotto mille altri punti di vista... Spesso dimentichiamo da dove siamo nati e dove andremo a finire, che ... è l'unico vero punto di comunione tra tutti quanti.

Ehm..per il laboratorio io mi potrei occupare della parte culinaria... si sa che con la pancia piena, con un buon bicchier di vino, magari pure una chitarra per sciogliere le ugole... azzzzzz mi quante cose si potrebbero fare...

per il "sito" ...meglio da voi... perchè qua più che spazi aperti non abbiamo e il clima... ehm... attualmente non lo consente.

Tante volte mi son resa conto che una delle migliori terapie per far superare a molti individui, frustrazioni, delusioni, esaurimenti è far far loro qualcosa di fisico... farli sentire importanti, utili... lo vedi con un bimbo e lo vedi con un anziano.. Se io mi sento utile.. mi sento già di per se motivato... Ok che non dovrebbe essere questo l'input per... ma per qualcuno questo è davvero il primo passo...

Attendo luogo e data dell'appuntamento...

bacioabbraccio!!

moni is offline  
Vecchio 25-11-2003, 12.28.11   #7
Marco_532
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Re: Claudio

Messaggio originale inviato da Claudio
Citazione:
La società siamo noi tutti....
ma solo fuori da questa scatola (monitor) possiamo essere efficaci.
Certo questo è un buon laboratorio, ma senza terreno ( e buono!!!) i semi non fanno frutti.
Così la maggior parte non vede l'utilità di partecipare proprio perché non sembra che possano nascere frutti veri.
Vorrei proporre di cominciare da un reale laboratorio.

Sono daccordo, infatti, questo monitor potrebbe essere solo un buon laboratorio di idee, che devono necessariamente, per essere efficaci, avere il terreno su cui svilupparsi.
Qui, si può pensare come agire e dove; l'agire funzionale e razionale, implica il muoversi in un terreno dove queste idee possono prendere forma.
Sfortunatamente credo che non si stia facendo neanche questo, che sta alla base, e che potrebbe essere fatto anche al di là di questa "scatola", ma che forse nella stessa da la possibilità di partecipazione a molte più persone di quelle che potrebbero entrare in un auditorium, evitando problemi opganizzativi che questo comporta. In pratica credo che sia più facile elaborare idee nella "satola".

Citazione:
i partecipazione... per condividere e per far sentire la propria voce. Partecipazione senza gerarchie, senza privilegiati, ovunque, nei luoghi di lavoro, in famiglia, a scuola. Momenti di incontro per riscoprire la propria umanità al di là dei ruoli e delle posizioni sociali. Solo così impareremmo a trattarci da veri esseri umani.
Cerchi di incontro collettivo, cerchi di coscienza...
Quando avremo compreso che la società siamo noi, l'avremo già resa più umana... e vivibile.

Sarebbe proprio bello cercare di avere uno sviluppo di quanto proposto all'interno di tutta la società, ma anche qui, bisogna tener conto di quale sia il mezzo più efficace....forse il punto di pertenza potrebbe essere proprio la scatola. Il vantaggi e le possibiità di sviluppo di queste idee, credo siano superiori qui che in un luogo fisico. Ciò non toglie che queste idee (riferite al sociale), per essere costruttive devono avere applicazione nel loro campo di azione e cioè nella società stessa. Quindi, un conto è lo sviluppo di un'idea e ben altra cosa è il conseguimento del suo intento.
Per quanto riguarda la consapevolezza del fatto che la società siamo noi, credo sia intuibile, basta solo rifletterci.

Grazie per il tuo contributo, per quello di Mary, di Alessandreo e di Moni.

Ciao a tutti.

Ultima modifica di Marco_532 : 25-11-2003 alle ore 12.30.25.
Marco_532 is offline  
Vecchio 25-11-2003, 16.54.29   #8
Mary
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Le idee, i confronti, le proposte che sorgono ovunque noi ci troviamo, compreso questo forum, produce piccoli semini che ciascuno di noi porta con sé.

Vorrei anch'io che semplici proposte si realizzassero prontamente, ma ho imparato che una montagna si sposta granello per granello o...... facendola esplodere. L'esplosione pare il mezzo più efficace e rapido ma dopo si rischia di non costruire più quello che si era progettato.

Il vero rinnovamento sociale può avvenire unicamente quando nel cuore della maggioranza dei cittadini di un paese quei semini cominciano a germogliare.

Ho già detto in altre occasioni che ho vissuto anni e anni di lotte per ottenere una briciola di questo o di quello. Uno stato sociale costruito con battaglie su battaglie. Credevo che tagliare un traguardo volesse dire vittoria, ma non è così. Grossolanamente e senza tanti complimenti quel che è stato accumulato faticosamente viene gettato nella spazzatura in un batter d'occhio.

Io non ho più intenzione di lottare, la mia intenzione è quella di essere.

L'idea di creare una pensione sociale a cominciare dai 21 anni, credo che dovrebbe interessare tutti, ma proprio tutti. Persino i ricconi. Il denaro si può accumulare facilmente ma altrettanto facilmente può volatilizzarsi. La pensione sociale garantirebbe anche la sopravvivenza del miliardario divenuto povero. Qualcuno ride?!
i più cattivi, quelli che direbbero: ben gli sta!!

Le idee sono come granelli di sabbia trasportati dal vento, in breve possono spostarsi dai deserti ai ghiacciai.

Aggiungo solo che un frutto quando è maturo cade da solo dall'albero. Ma prima di quel momento è solo un fiore.
Le idee sono simili a fiori che devono trasformarsi in semi e poi maturare.

Ciao
Mary
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Vecchio 27-11-2003, 01.09.15   #9
Claudio
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Sono contento che altri si siano aggregati, e parrebbe con buone intenzioni.

Come dice Mary, le idee sono come semi. Ma credo che non debbano rimanere legate ad un sito, ma messe in terra, nella stagione giusta, nel terreno giusto, ma appena possibile devono essere attivate! Poi, se il seme è buono farà il suo naturale dovere, lasciandolo crescere.
Ma è importante saper essere un buon contadino.

La società è quella strana cosa che incontriamo ogni volta che ci relazioniamo con qualcuno. Una relazione da forum virtuale non è tutta la società. Non la sto sminuendo, ma dobbiamo ridimensionare il mondo delle idee da quello reale.
E' nella relazione vera che si incontra la società. Una vera relazione non è fatta solo di concetti, ma di espressioni, di sensazioni, di sguardi, di emozioni, di attrazioni e repulsioni naturali e ovvie. Se elaboriamo dei concetti ben fatti, delle idee meravigliose, delle soluzioni illuminanti, delle verità indistruttibili, ma le lasciamo su un forum di un sito, che cosa abbiamo risolto? Nessun progetto si costruisce da solo una volta disegnato sulla carta. E comunque anche una volta pronti per la realizzazione dovremo sempre fare i conti con la realtà e con l'errore del calcolo teorico.

Molto bello vedere che già qualcuno ha acceso i fornelli per una buona spaghettata, prima di cominciare, ma sarebbe arduo riunire le (poche?) persone di buona volontà anche se per una serata speciale dalle varie parti dell'Italia (io sono di Vicenza, Veneto). Credo piuttosto che sia sufficiente, e forse anche più appagante, riuscire a coinvolgere il proprio compagno, il proprio vicino di casa, il proprio collega di lavoro, il proprio prossimo con cui quotidianamente abbiamo a che fare.
Non ci riesco? Ogni volta che lo incontro mi guarda storto?
Potrebbero proprio cominciare tutti da lì i problemi sociali! Pensiamoci!

Ma in sostanza cosa devo fare? Che tipo di coinvolgimento devo ottenere?

La nostra società non è reale, nel senso che non possiamo definirla tale. Non stiamo vivendo insieme perché ci teniamo a farlo, perché ci stanno simpatiche le persone con cui viviamo e ci teniamo a loro, ma solo perché ci conviene. Non mi interessa che faccia ha e che cosa pensa il mio panettiere o il mio edicolante o il mio gommista... non mi interessano neppure i suoi affari. Quelle persone mi serve che ci siano solo per il fatto che mi offrono un servizio e nulla più. Questa non è una società, è un meccanismo molto freddo.
Se qualcuno si occupa della società lo riconosco subito: o è un prete o un politico. Ma io, come membro di questa società non ho voce in capitolo, e anche se ne parlassi al bar con delle belle idee innovative a chi interesserebbe?

Eppure è questa la mia "società". Ora è arrivato un buon mezzo per comunicare, internet. Ma rischio di rinchiudermi in un mondo tutto mio dove, non trovando amici veri li trovo virtuali.
Ma potrei anche comprendere la presenza di un certo malessere sociale e cercare di vedere cosa si può fare...

Incontrarsi in cerchio non è una mia idea...
vedi questi due siti (in inglese)
Mettanokit e circle way

una vera società è fatta di persone che vivono in un contatto vero tra loro, che si conoscono come persone e come "ruolo che investono" nel contributo che apportano a tutti gli altri.

Ovviamente trovarsi in cerchio deve avere una motivazione. Se devi coinvolgere qualcuno devi sapere cosa vuoi creare, ma penso che non sia difficile capire che la gente interessata può aiutarci ad ampliare la visione e la struttura del cerchio. Una cosa deve essere chiara fin da subito: deve essere aperto a tutti e deve dare il massimo rispetto alla parola di ciascuno. Quando si esprime qualcuno è di massima importanza rispettare silenziosamente la sua espressione. Esiste uno strumento chiamato "talking stick", il bastone della parola, che aiuta gli altri a rispettare chi lo tiene in mano perché ha diritto di parola. Esistono minime regole per favorire il rispetto di tutti e per aiutare tutti a sentirsi parte integrante del cerchio. Inutile dire che ci sarebbe chi non intende parlare e chi tenderebbe invece a monopolizzare la serata. Le regole sono fatte proprio per queste eventualità. C'è un tempo massimo da rispettare per chi vorrebbe fare una conferenza ed un sacro e rispettoso silenzio per chi non vuole dire nulla.
Sembra una cosa da poco, ma sentirsi veramente parte della società e imparare a capire che veramente si può fare molto per cambiarla non è una cosa da poco.
Il fatto è che se devono nascere delle idee realizzabili (e apprezzo molto quella di Mary, ne avevamo parlato anche in un altro 3d), quelle possono nascere e fare frutti solo in un incontro collettivo reale, con relazioni "a pelle"!!
Claudio is offline  
Vecchio 27-11-2003, 02.34.04   #10
Marco_532
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Ciao Claudio, apprezzo il tuo impegno.

Citazione:
Come dice Mary, le idee sono Ma credo che non debbano rimanere legate ad un sito, ma messe in terra, nella stagione giusta, nel terreno giusto, ma appena possibile devono essere attivate! Poi, se il seme è buono farà il suo naturale dovere, lasciandolo crescere.
Ma è importante saper essere un buon contadino.

Giusto, le idee sono come semi che devono essere messe in terra. Allora troviamo quasti semi e poi cercheremo la terra. Studiamo come e dove potrebbero crescere prima di provare a piantarli a caso : il raccolto sarebbe sicuramente migliore.

Citazione:
Una relazione da forum virtuale non è tutta la società. Non la sto sminuendo, ma dobbiamo ridimensionare il mondo delle idee da quello reale.

Si, è vero , ma non si può pretendere la partecipazione globale "tutta e adesso", non è possibile. Credo che il Forum, come ho già spiegato possa essere un buon laboratorio di ricerca, per analizzare e studiare quei semi che dovranno essere piantati. Vuoi un piccolo vantaggio?!?! : il luogo e l'ora dell'incontro, nel forum non esiste.

Citazione:
Se elaboriamo dei concetti ben fatti, delle idee meravigliose, delle soluzioni illuminanti, delle verità indistruttibili, ma le lasciamo su un forum di un sito, che cosa abbiamo risolto? Nessun progetto si costruisce da solo una volta disegnato sulla carta. E comunque anche una volta pronti per la realizzazione dovremo sempre fare i conti con la realtà e con l'errore del calcolo teorico.

Non è mia intenzione e credo neanche quella dei partecipanti, trovare semi e non piantarli (sempre per rimanere in tema alla metafora iniziale). Per quanto riguarda l'errore del calcolo teorico, questo può avvenire comunque, indipendentemente dal fatto che il seme sia stato "trovato" nel forum o in una stanza. L'errore di calcolo, non dipende dal luogo dove si sviluppa l'idea, ma da fattori non prevedibili conseguenti dall'applicazione dell'idea stessa, quindi questi errori possono venire alla luce solo dopo che il seme è diventato abero, portando dietro di se gli effetti non prevedibili delle stesse idee applicate alla società.

Citazione:
Credo piuttosto che sia sufficiente, e forse anche più appagante, riuscire a coinvolgere il proprio compagno, il proprio vicino di casa, il proprio collega di lavoro, il proprio prossimo con cui quotidianamente abbiamo a che fare.

Questa è una buona idea per aumentare lo sviluppo delle possibilità di questa iniziativa e credo sia di diretto interesse dei partecipanti fare si che ciò avvenga.

Citazione:
Eppure è questa la mia "società". Ora è arrivato un buon mezzo per comunicare, internet. Ma rischio di rinchiudermi in un mondo tutto mio dove, non trovando amici veri li trovo virtuali.
Ma potrei anche comprendere la presenza di un certo malessere sociale e cercare di vedere cosa si può fare...
Incontrarsi in cerchio non è una mia idea...
vedi questi due siti (in inglese)
Mettanokit e circle way



Citazione:
Il fatto è che se devono nascere delle idee realizzabili (e apprezzo molto quella di Mary, ne avevamo parlato anche in un altro 3d), quelle possono nascere e fare frutti solo in un incontro collettivo reale, con relazioni "a pelle"!!

Sono contrario all'affermazione che possano nascere solo da un incontro a pelle, per motivi che ho sopra elencato, ma sono convinto che il seme deve essere piantato.

Ciao e a presto.
Marco_532 is offline  

 



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