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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 09-10-2004, 22.43.46   #41
giovanni
Ospite abituale
 
Data registrazione: 29-08-2004
Messaggi: 464
cammini

Ciao Claudio e Mary,
fa piacere sentire persone che esprimono trasporto verso l'umanità e speranza per le sue possibilità così come fate voi. Tuttavia molte altre persone non nutrono gli stessi sentimenti e sono mossi da altri motivi, e se si vuole convincere anche questi della necessità di una maggiore comunione, come si è espresso Claudio, l'argomentazione e la retorica da usare devono essere appropriati.
Giustamente questo è un problema di comunicazione, e la comunicazione non sempre è comunione. Può essere dialogo, diatriba o dibattito, talvolta lite se non addirittura lotta e sopraffazione del più debole. A seconda del ricevente e delle sue idee lo stile comunicativo da usare deve essere diverso, pena, a parità di argomenti, un totale rifiuto al posto di una totale accettazione.
Dunque partire dalla comunione, qualsiasi senso si voglia dare alla parole, mi va pure bene, fintantoché tra noi un minimo d'intesa c'è (credo). Ma dubito che un'intesa a tre possa cambiare un granché, dunque dovremmo (quanto odio questo modo verbale) lasciare il punto di partenza per incamminarci in qualche più concreta direzione.
Saluti, Giovanni
giovanni is offline  
Vecchio 11-10-2004, 17.47.49   #42
Gianfry
Ospite abituale
 
Data registrazione: 02-06-2003
Messaggi: 401
Riforma del Sistema Monetario

X Claudio

Riforma del Sistema Monetario
Sabato 23 ottobre 2004 si terrà a Roma nella Sala di Via G. Galilei n° 57 (vicino piazza Vittorio), alle ore 15.00 un convegno organizzato dal Movimento NO-EURO e dal MODUM (Movimento per l'Umanità) sul tema “La Riforma del Sistema Monetario”.

Vi aspettiamo numerosi!!!

Gianfranco Venturi


http://xoomer.virgilio.it/_XOOM/gainfryciao/index.htm


Tutti noi cittadini abbiamo la percezione che la situazione, sia dal punto di vista economico che socio-politico, stia precipitando. L’economia italiana ristagna perché si sono ridotti i consumi a causa dell’aumento dei prezzi e della riduzione del potere d’acquisto della moneta. L’aumento dei prezzi è dovuto in parte all’introduzione dell’euro (arrotondamenti in eccesso) ed in parte alla speculazione in assenza di seri controlli sui prezzi.

Il divario tra poveri e ricchi è aumentato. I salari sono rimasti fermi mentre l’inflazione reale corre. Le tasse, come promesso dal governo, non sono state ridotte ma di fatto indirettamente aumentate per cui questo fatto ha ridotto ulteriormente la propensione ai consumi. Il lavoro sta diventando sempre più precario. Gli investimenti per l’assistenza sociale, la sanità, la scuola e la ricerca sono stati drasticamente ridotti. Inoltre assistiamo a forme scandalose di privilegi a favore di politici, giudici, grandi burocrati, imprenditori e capitalisti.


Il sistema bancario strozza l’economia con la cronica e voluta scarsezza di moneta. Sia lo Stato che le imprese ed i cittadini sono in perenne debito nei confronti delle banche. Gli effetti di eventuali buchi nei bilanci delle banche vengono scaricati sui loro clienti (Vedi crak di Cirio, Parmalat, Argentina, Alitalia, ecc.).

Tutto questo ha portato ad inasprire i conflitti sociali, l’insicurezza dei cittadini, la sfiducia dei cittadini nei confronti delle Istituzioni e dei partiti politici, nonché a generare nei cittadini ansia e depressione, che sono l’anticamera delle malattie, e che peggiorano ulteriormente la situazione come in un circolo vizioso.


In conclusione la gente ha PERSO LA FIDUCIA!!! In se stessa e nelle istituzioni.

Per riacquistarla occorre, attraverso continui dibattiti pubblici, informarla circa le vere cause dei mali della nostra società, nonché di proporre soluzioni adeguate alla gravità dei mali, ma non soluzioni blande per eliminare solo i sintomi, bensì soluzioni radicali per estirpare la malattia.


LE SOLUZIONI RADICALI SONO:


1) ELIMINARE IL SIGNORAGGIO DELLE BANCHE SULLA MONETA, RESTITUENDO AL POPOLO LA PROPRIETA’ DELLA MONETA.


2) GARANTIRE AD OGNI CITTADINO IL SODDISFACIMENTO DEI BISOGNI PRIMARI (ALIMENTAZIONE, VESTIARIO, PULIZIA, ALLOGGIO, ISTRUZIONE E SANITA’) PER UNA VITA DIGNITOSA, TRAMITE IL REDDITO DI CITTADINANZA. Tutto ciò in ottemperanza a quanto stabilito nella preghiera del “Padre Nostro”: DACCI OGGI IL NOSTRO PANE QUOTIDIANO!!!


Le conseguenze dell’applicazione di questi due punti del programma del MODUM sono:

ELIMINAZIONE DEL DEBITO PUBBLICO
ABOLIZIONE TASSE ED IMPOSTE
ELIMINAZIONE DELL’INFLAZIONE
ELIMINAZIONE DELLA DISOCCUPAZIONE
MAGGIOR POTERE D’ACQUISTO DELLA MONETA
RILANCIO DELL’ECONOMIA
MAGGIORE EQUITA’ E GIUSTIZIA
MAGGIORE LIBERTA’ INDIVIDUALE
MAGGIORE SOLIDARIETA’
ABOLIZIONE DELLA POVERTA’ E DELL’IGNORANZA
ELIMINAZIONE DEI MAGGIORI CONFLITTI SOCIALI
PIU’ PACE E FRATELLANZA TRA GLI ESSERI UMANI
PIU’ SALUTE E GIOIA DI VIVERE


Ma per poter attuare queste soluzioni occorre che l’opinione pubblica ne prenda coscienza e faccia delle scelte coraggiose.

La conferenza sul tema in oggetto ha proprio lo scopo di informare correttamente la gente su come stanno effettivamente le cose e come poter risolvere alla radice i problemi sociali.


Per ulteriore approfondimento del tema si prega di cliccare http://xoomer.virgilio.it/_XOOM/gai..._la_umanita.htm
Gianfry is offline  
Vecchio 15-10-2004, 01.00.38   #43
Claudio
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Messaggi: 202
comunione

Intanto...
hai potuto notare che non siamo solo in tre? Oltre a Gianfry, che è riapparso in questo ultimo intervento, ci sono anche tutti quelli che hanno scritto in precedenza e che ricevono via e-mail la notifica dei nostri nuovi interventi; penso che una sbirciatina al forum ce la faranno... poi ci sono quelli che anche non avendo mai scritto possono essere venuti a trovarci.
***
Comunione, ok! Ma cosa significa concretamente?
Significa che l’individuo, la coppia, la famiglia, non si sentono più soli, che sentono la presenza concreta, tangibile, di altri con cui possono condividere e partecipare.
Come dice sempre un vecchio amico della Scuola del villaggio, non saremmo più “individui anonimi in una società indifferente”.
Il processo di isolamento è continuo, è martellante, proprio perché il sistema in cui viviamo non è insito nella natura umana, non è innato; ma vogliono farcelo credere, per questo insistono all'infinito.
La TV ci rende spettatori inermi della nostra vita; inoltre le notizie che assorbiamo, ma soprattutto come ce le propinano, sottolineano l’idea che stiamo vivendo in un mondo dove dobbiamo temere di tutto, non ci si può fidare di nessuno.

Basterebbero sei mesi di black-out televisivo per madare in depressione o fuori di testa più di qualcuno, ma la nota positiva sarebbe che la gente comincerebbe ad uscire di casa, a guardarsi intorno, a farsi delle domande e a valutare delle risposte, delle soluzioni; frequenterebbe la gente vera, quella che fa un lavoro come te, vive come te, ha problemi simili a i tuoi...
Non potrebbe già questo essere un inizio di comunione? Non è forse quì che si incontra la realtà che ci circonda?
Dobbiamo riappropriarci delle nostre vite, uscire dal torpore in cui ci siamo immersi e vedere con chiarezza le nostre vite e le nostre relazioni.

La comunicazione ci porta davanti ad un cancello, ma occorre aprirlo con le nostre forze, occorre essere il messaggio che stiamo dando. Ci sono uomini che lo hanno fatto. La storia ce ne offre molti esempi. Erano uomini giusti nel posto giusto ed hanno fatto la differenza! Hanno cambiato il corso degli eventi.
Ma erano prima di tutto chiari con sé stessi. Quella chiarezza si rifletteva nella loro vita, nel loro essere.
Avevano un'idea del mondo perché vivevano quell'idea.
Anche noi siamo il nostro mondo, ma la nostra mancanza di chiarezza fa disperdere notevole energia e così non siamo sufficientemente incisivi e ci limitiamo a dire che da soli siamo troppo pochi.

Pensa che basta una piccola zanzara che ti ronzi intorno per rovinarti tutta una notte. Questo significa che se una zanzara può fare la differenza, figuriamoci un uomo.

Ogni essere umano dovrebbe tenere a mente questa semplice verità:
il pensiero diventa parola, la parola diventa azione, l'azione diventa abitudine, l'abitudine diventa carattere, il carattere determina il nostro destino.
Quindi coltiviamo pensieri elevati ed eleviamo il mondo. Coltiviamo le nostre relazioni sociali, elevandole spiritualmente.

Per Gianfry: è molto interessante il convegno che mi hai presentato; non potrò essere presente perché sarò a Milano per la vigilia di un altro incontro con Amma e comunque io sono abbastanza distante da Roma (Vicenza), ma mi fa piacere che si parli sempre più di diritto alla vita, e quindi di reddito di cittadinanza, abolizione del signoraggio e magari di monete alternative. Tutto sta ad ottenere un sufficiente consenso per partire con delle proposte realizzabili nell'immediato.
Volevo anche linkare alcuni siti interessanti in cui si parla di economia alternativa e di progetti (senza dubbio alcuni li conoscerai già)

http://www.open-economy.org
http://www.bellia.com
http://www.afimo.it
http://digilander.libero.it/afimo/
http://it.geocities.com/domenicods/
http://www.economiaetica.org/
http://www.altreconomia.it
Claudio is offline  
Vecchio 16-10-2004, 13.16.22   #44
Mary
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Carissimi Gianfry e Claudio
grazie per quello che avete scritto che condivido pienamente.

L'uomo vide rotolare un sasso e forse pensò alla ruota.

Nella nostra mente e nei nostri cuori si forma la realtà del domani.

Oggi ha creare sono stati lasciati ladri e truffatori, e le conseguenze sono ormai giunti sino a noi.

"Se non ti occupi di politica, un giorno la politica si occuperà di te" non so chi l'ha scritto, l'ho letto da qualche parte.
Ed oggi, più che mai, è verità.

Io ho già iniziato da un po' di tempo a vivere come vorrei che il mondo vivesse, nei miei limiti ovviamente.

Per sconfiggere un gigante occorre un gigante più forte oppure una zanzara.

Penso anch'io che occorre costruire qualcosa di alternativo alla realtà che ci circonda. Quasi quasi non sarebbe male tornare ad una specie di baratto. Per esempio dando punti ad ogni prodotto. Uno scambio solidale, dove non sono ammessi i ladri spudoriati e i furbi di professione.

In una società civile futura io spero che tutti possano disporre solo di quel che è necessario, o in grado di utlizzare.
Che senso ha che un tale possa possedere un quintale di pane se riesce a mangiarne solo un paio di chili?!

Garantendo i bisogni primari non si dovrebbe avvertire la necessita di accumulare spropositate ricchezze.

Questa sete insaziabile e ingorda ci sta portando all'autodistruzione, all'alienazione, alla fine dell'uomo e di innumerevoli forme di vita.

I miei pensieri sono volti a come poter concretizzare intorno a noi una realtà alternativa fattibile.

Se si riesce a creare un buon sistema funzionante sarà inevitabile l'imitazione.

Ciao
Mary
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Vecchio 20-10-2004, 23.53.36   #45
Claudio
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ALCUNE REALTÀ ESISTONO GIÀ

Si è spesso detto che la famiglia è il nucleo della società. Sotto molti aspetti questo è vero. Ma non è vero dal punto di vista economico. In una famiglia, o meglio, nel nucleo famigliare, chi lavora di più è la casalinga/o, ma non percepisce una ricompensa monetaria dagli altri componenti del nucleo. All'interno di un nucleo famigliare non avvengono scambi monetari di sussistenza. Esiste sicuramente una forma di economia interna, ma questa non tocca l'argomento "moneta", piuttosto si parla di "tempo", "capacità", "favori"… In una famiglia non esistono scambi di denaro per sopravvivere all'interno. "Ci mancherebbe altro!" potrebbe dire qualcuno. Allora perché in una società è vero il contrario? Sembra impensabile una vita in società senza l'adozione di un sistema monetario.
Forse solo perché noi non ci sentiamo paerenti? Forse perché pensiamo di essere fregati, non rispettati?


Approfitto di questo argomento sollevato da Mary per rendere partecipi gli interessati di realtà di economia locale (spesso anche solidale) esistite o esistenti.

I SIMEC:
in un paesino dell’Abruzzo di nome Guardiagrele un certo dott. Giacinto Auriti, docente universitario di diritto (ora in pensione) propose di far circolare nel suo territorio una moneta parallela alla valuta di quegli anni, l’ex Lira. Fece stampare una “banconota” denominata SIMEC (SIMbolo EConometrico di valore indotto) alla quale si attribuiva lo stesso valore della Lira (1000lire=1000simec) al momento di ottenerla e, a patto di usarlo per un certo periodo, al momento di restituirla valeva il doppio.
Accordandosi con i commercianti del paese fece in modo che se questi accettavano i SIMEC, dovevano dimezzare i prezzi dei loro prodotti se i clienti pagavano in SIMEC e avrebbe garantito un cambio in SIMEC di valore doppio; in pratica i commercianti non avrebbero perso nulla, mentre i clienti ci avrebbero guadagnato il doppio. La convenienza era bilaterale perchè il commerciante che accetta l’uso del SIMEC si ritrovava a vendere a prezzi “stracciati” senza rimetterci una lira e il cliente aveva il potere d’acquisto improvvisamente raddoppiato, per quanto riguarda le spese quotidiane di prima necessità.
In pratica: un commerciante vende un paio di scarpe a 100.000 lire, ma in SIMEC ne bastano 50.000. Dopo la vendita andrà dall’associazione di Auriti per cambiare i suoi 50.000 SIMEC in lire e l’Associazione glie le cambierà in 100.000 lire. Il cliente che vuole quelle scarpe e vuole risparmiare 50.000 lire deve solo farsi cambiare 50.000 lire in 50.000 SIMEC e può quindi acquistare il suo paio di scarpe la metà di quello che costerebbe in lire.
Il commerciante vende con più convenienza e il cliente risparmia.
Come era possibile tutto questo? Poteva essere reso possibile per la dinamicità della circolazione monetaria. È un meccanismo adottato da tutte le banche: nessuna banca conosce con precisione l’ammontare del capitale in un preciso momento, in quanto c’è una tale circolazione di valuta per cui i cambiamenti sono immediati, da un secondo all’altro, un po’ come il noto principio di indeterminazione di Heisenberg. Viaggiano su calcoli probabilistici e sanno per certo che anche possedendo una quantità di capitale disponibile pari a uno possono prestare per dieci volte tanto senza uscire dalla solubilità. Questo stesso principio è stato adottato da Auriti. Non sarebbero mai venuti tutti in una volta a riprendersi il cambio in lire. Solo che quì chi ci guadagna sono sia i clienti che i commercianti, cioè la gente che lavora per davvero e non quelli che fanno dell’accumulo altrui una professione (cioè i banchieri).
Occorre aggiungere che l’iniziativa è stata guardata prima con sospetto e poi con rabbia dai commercianti che non hanno aderito, perché si sono trovati privi di clienti. Sono andati in causa ed è stata sospesa, dall’autorità giudiziaria, l’emissione e la circolazione dei SIMEC. Poi la causa è stata vinta da Auriti perché nessun atto illecito è stato imputabile, dato che era tutto legale. Ora l’esperimento è fermo, ma ci sono dei comuni (per esempio Crotone) che vorrebbero introdurre questo tipo di moneta “complementare” nel loro territorio. La cosa è perfettamente realizzabile.

L’ECOASPROMONTE
Dal 1° gennaio di quest’anno circola nella comunità montana del Parco nazionale dell’Aspromonte, in Calabria, una nuova moneta, denominata Eco-aspromonte del valore pari all’Euro (1 euro=1 ecoaspromonte).

…sentite un po'. Vi chiedo scusa se non proseguo con l'esposizione, ma non ho tempo per riportare tutto. Vi invito a consultare i siti citati nel mio precedente intervento (soprattutto Open-Economy) dove troverete dettagliatamente numerose altre forme di scambio senza denaro. Sono molto interessanti e fanno riflettere. Posso anche, per chi me lo richiede fornirgli un interessante testo in formato elettronico di un controeconomista (Domenico De Simone), che propone una interessante iniziativa.
La gente potrebbe svegliarsi e…

Buona lettura!
Claudio is offline  
Vecchio 04-11-2004, 00.48.12   #46
lucemaya
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...è passato un anno... nuove persone arrivano, leggono, si riconoscono... che ne è stato di queste idee? vi siete incontrati, che avete fatto? posso aggiungermi anch'io?... c'è qualcunoooooooooooo?!......... .............
p.s. coi vicini di casa ho già provato....
lucemaya is offline  
Vecchio 05-11-2004, 17.18.22   #47
Claudio
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Messaggio originale inviato da lucemaya
...è passato un anno... nuove persone arrivano, leggono, si riconoscono... che ne è stato di queste idee? vi siete incontrati, che avete fatto? posso aggiungermi anch'io?... c'è qualcunoooooooooooo?!......... .............
p.s. coi vicini di casa ho già provato....

Purtroppo no cara maya

aiutaci tu!!!
Claudio is offline  
Vecchio 05-11-2004, 19.13.13   #48
nonimportachi
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Proposta di legge:

VIETATO IMPORTARE O COMMERCIALIZZARE IN QUALSIVOGLIA FORMA BENI O SERVIZZI CHE SIANO STATI PRODOTTI O ASSEMBLATI O TRATTATI IN PAESI IN CUI I DIRITTI DEL LAVORATORE NON SIANO DI FATTO ALMENO EQUIPARABILI A QUELLI VIGENTI IN ITALIA.
nonimportachi is offline  
Vecchio 05-11-2004, 23.51.26   #49
lucemaya
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caro claudio, quando ho scritto il primo messaggio non mi ero accorta del prosieguo della discussione.... concordo con chi propone di cambiare i popri comportamenti nell' economico, comprare meglio.... e la proposta qui sopra mi sembra veramente azzeccata ( a proposito, è già una proposta di legge ? si può fare qualcosa per appoggiarla?)...
in realtà la mia domanda era dettata anche dal desiderio di condividere qualcosa di pratico, di reale, oltre allo scambio di pensieri virtuali, che consolano un po' dalla solitudine ma non mi bastano... dopo anni di battaglie sociali questo risultato, questo "presente" socio-politico mi ha portata per un po' ad allontanarmi dal mondo pur continuando apparentemente a farne parte nella quotidianità lavorativa ma ora non mi basta e ricomincio a coltivare un sogno .... incontrare gli altri disillusi, isolati, traditi dagli ideali in cui però credono ancora, dispersi o sopraffatti dal conformismo e dal consumismo e vedere se insieme si può cercare di dare ancora un senso al tempo che resta... io vivo nella provincia di milano... c'è qualcuno?
lucemaya is offline  
Vecchio 06-11-2004, 01.36.46   #50
Claudio
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Leggi... ma bastano?

...piuttosto mi chiederei anche se servono.
Qual'è la radice del problema? Non è forse una visione distorta del mondo?
Qual'è il vero problema, poi? Non è forse la mancata comprensione di essere, noi umanità, una cosa sola?
La sofferenza dell'africano è anche malessere dell'europeo!!
Questo non ce ne rendiamo conto...
Cominciamo a lavorare sul nostro malessere... su noi stessi, sulla nostra carenza di gioia e di dono altruistico.
ciao
Claudio is offline  

 



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