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14-11-2004, 16.08.40 | #71 |
Ospite abituale
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Messaggi: 464
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Buona domenica anche a te, Rodi.
Ti andrebbe, a tempo perso, di darmi un parere su questo sito che sto sviluppando? http://politicattiva.altervista.org Grazie e ciao di nuovo giovanni |
15-11-2004, 20.16.53 | #75 | |
Ciò che è, è!
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Messaggi: 202
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possiamo imparare
Citazione:
... possiamo provarci! Magari riconoscendo e scartando ciò che ce lo impedisce... |
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15-11-2004, 21.33.09 | #76 |
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quel che posso esprimere è solo il mio parere...
parliamo di gruppi di persone che comunicano ed interagiscono in maniera costruttiva tra di loro, o almeno c'è la volontà da parte di tutti a mettere in moto un meccanismo di questo genere... ma partiamo da punti di vista, esperienze e situazioni diverse... ognuno cerca di mettere il suo seme, chi guardando all'amore e al privato, chi ad un organizzazione sociale.. non credo che una cosa debba escludere l'altra... è importante lavorare su se stessi, sul proprio intorno, amare e comunicare di più... perchè la società è costituita da singoli individui e maggiore è lo stato di benessere interiore di ogni singolo individuo migliore è il tipo di struttura sociale che loro andranno a creare...spontaneamete...e qui condivido le riflessioni sull'amore che fa Claudio però è anche importante agire al miglioramento delle strutture sociali, perchè anche se è vero che se tutti ci amassimo non avremo più problemi, ma è anche vero che una società organizzata come la nostra ci da poco spazio a vivere con amore... io posso amare chi mi sta intorno, instaurare un dialogo con i vicini di casa, con l'edicolante, con il panettiere, ma non basta... secondo me è corretto che una linea non escluda l'altra, un gruppo in teoria dovrebbe essere formato da persone con caratteristiche diverse, perchè c'è bisogno dell'apporto di tutti, poi ciascuno seminerà a seconda della propria natura ed interverrà in maniera differente sull'intorno... però se iniziamo fin da qui a cercare di far prevalere solo una direzione...ci freghiamo in partenza da soli... diventa solo uno dei punti in cui chi ha già un intento specifico cerca di far proseliti e non mi sembra sia questo lo spirito che muova Mary o Claudio o Giovanni o Marco, che ha iniziato con la proposta, e che non sia neanche lo spirito di tutti quelli che hanno partecipato alla discussione. Allora proviamo a proseguire...ma non limitiamoci con le nostre mani volendo far necessariamente prevalere una direzione... siamo tutte persone che una sensibilità verso l'argomento l'abbiamo e allora cerchiamo di non renderla sterile... partecipiamo ognuno all'attività dell'altro... l'amore non esclude l'interesse verso il sociale, sono due cose complementari e c'è bisogno di tutte e due... quando Amo la signora che fa le pulizie in palestra, la amo aprendomi a lei, alla sua cultura, aiutandola come posso, magari anche raccogliendo vestiti e procurando lavoro, ascoltando, ma la amo anche cercando di migliorare le leggi che regolano il suo soggiorno in italia, cercando di far si che lei e persone come lei non vengano trattate come schiave, senza che chi lo fa rischi veramente. sono per me due modi di dimostrare amore, anche cercare di far cambiare leggi ingiuste è un modo di dimostrare amore. ora siete voi a dover dire qualcosa a me... se ne avete voglia Ultima modifica di rodi : 15-11-2004 alle ore 21.36.26. |
15-11-2004, 23.49.26 | #77 |
Ospite abituale
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ah! moh! RE
Sono parecchio d'accordo con Rodi: ognuno contribuisca senza cercare di far prevalere la sua sull'altrui posizione, ché tutti possono dare il loro contributo.
Con un paio di piccoli distinguo che nulla tolgono al merito del suo intervento (mi è capitato raramente di leggere interventi così partecipati ed invitanti). La dialettica tra le parti può essere vista sia come tentativo dell'uno di soverchiare l'altro, ma anche come confronto critico necessario a scremare i punti dubbi ed accogliere i punti forti di entrambe le parti. Quale che sia la visione che ci si forma della discussione, personalmente preferisco un continuo argomentare (secondo logica e ragione), ad una placida compiacenza che. nella peggiore ipotesi è volta ad evitare il rischio di passare per prepotenti e presuntuosi, nella migliore ci qualifica come ingenui. (qui sto forzando, lo so, ma è per rendere con più forza l'idea) L'amore è un concetto troppo vago per essere pratico, e gli appelli che cercano di usarlo sono sempre risultati vani quando ad opporglisi erano concreti interessi di potere (nel suo senso più ampio). Abbracciamoci pure tra noi, ma come la mettiamo con chi non concorda? Esiste un metodo sperimentato per convincere la gente ad amarsi reciprocamente? Di sicuro esistono metodi efficaci, sperimentalmente e statisticamente, per influenzare il comportamento altrui, le opinioni, le visioni del mondo, le priorità. Metodi che temo e che ci tengo vengano conosciuti per poter essere meglio contrastati, per renderci in grado di pensare criticamente e liberamente (forse Rodi ne ha letto qualcosa al link propostogli). E qui vengo a Claudio: non è necessario che chi opera nella politica o nel sociale sia uno specialista, ma se è persona dalle molte competenze, specie nei campi che la politica ed il sociale studiano, certo può aiutare ad affrontare i problemi con qualcosa più del buon senso e del senso comune disponibili alla persona media (attuale, spero che la persona media di domani sia dotata delle competenze mancanti oggi). Chiudo dicendo che chiudo qui con i miei interventi relativi all'amore, o all'Amore, o all'AMORE. Diversa sarebbe la mia posizione se qui si poetasse, ma, se non ho capito davvero male, qui so parla di problemi pratici relativi alla condotta della società. I proclami servono relativamente, certo meno di proposte più operative. hugh, ho detto. (spero con lingua non biforcuta) Saluti, Giovanni |
16-11-2004, 22.46.18 | #78 |
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e si Giovanni, confermo quanto penso...ognuno aggiunge ad un concetto già espresso e questa pure è una forma d'amore, inteso in senso allargato, di voglia di far qualcosa per mettere il proprio sassolino nella buca che lui ritiene giusta.
Un messaggio che mi ha dato insistentemente mia madre è che è vero che io sono un granello di sabbia, ma il deserto è un insieme di granelli di sabbia...è vero che io sono una goccia, ma l'oceano è fatto di gocce... quindi scuse per non agire anche nel proprio piccolo non ce ne sono mai...è solo una scelta personale di subire, ed è ora che la smettiamo di dire che la tv non ci aiuta o che i politici non ci aiutano... ti credo che non ci aiutano...non ne hanno motivo... siamo noi a dover smettere di rincorrere l'utopia che le cose ci debbano essere date dall'esterno. Se vuoi una cosa te la devi costruire passo passo, ed essere pure pronto a difenderla da chi ricava un danno dal tuo operato... altro che pappa scodellata. un saluto a tutti e speriamo di non lasciar morire sterilmente questa voglia di fare. |
17-11-2004, 14.21.59 | #79 |
Ospite abituale
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Fare
È proprio questo il problema: il fare.
agire nel nostro piccolo fa certo star bene la nostra coscienza, ma per muovere le coscienze altrui a simili sentimenti non basta lo spesso invisibile esempio di una persona. Per fare qualcosa di incisivo si deve collaborare a qualcosa di progettuale. Se no restiamo con tenta voglia di fare, ma ancora più con tante cose di cui lamentarci perché fuori delle nostre possibilità di intervento. |
18-11-2004, 11.57.15 | #80 |
Ciò che è, è!
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un allegato interessante
allora cominciamo ad intenderci...
il "fare" implica l'essere. Solo essendo pacifici, per esempio puoi portare pace intorno a te. Ogni iniziativa verso l'esterno deve nascere da uno stato interiore, altrimenti rimane una montatura che è destinata al fallimento. In natura vivente tutto nasce e si sviluppa dall'interno, perché ci sono le basi interiori per la realizzazione. Vi vorrei allegare questo documento, sperando di poterlo fare col Mac in cui mi ritrovo... Ciao Ci provo... niente il file è troppo grande, ci riproverò + avanti. Scusatemi... a presto Ciao Ultima modifica di Claudio : 18-11-2004 alle ore 12.04.43. |