che si fa?
Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare?
Un mare fatto di cosa? Di confusione, vorrei dire! Di non sapere bene dove vogliamo arrivare, oppure di idee che si fermano o che divagano e si perdono nelle opinioni, per dopo non tornare più. Ciaoooo!
Quando il “dire” si trasforma in “fare”? Quando si ha le idee chiare per dove si vuole arrivare. Quando si ha le energie necessarie per arrivarci. E, se si è in tanti, quando tutti procedono per la stessa direzione. Ovviamente ci sono altri fattori da considerare come, per esempio, l’essere sicuri, dall’inizio alla fine del percorso, che la meta è raggiungibile.
Ogni "fare" nasce da un pensiero/idea/sogno, e i primi passi che conducono alla realizzazione di quel pensiero, se acquista energia, attraversano varie fasi, fra i quali vi è una chiara formulazione, una chiara comunicazione di quel pensiero.
Ma ciò che vorrei fare prima di tutto è "tastare il polso" su questo tread. Vorrei capire se siamo qui per passare un momento piacevole in chiacchiere, per lamentarci di questo o quel politico, oppure per veramente (ri)prenderci in mano la vita, la nostra vita, sempre che ce ne sentiamo il bisogno.
La mia domanda è questa:
Chi è disposto, qui, a formare un vero e proprio gruppo di lavoro?
Allora, primo: cosa intendo per “gruppo di lavoro”?! Tutto ciò che segue è un abbozzo molto probabilmente incompleto, è approfondibile, opinabile e migliorabile
In questo 3d (spero di interpretare correttamente il pensiero di chi lo ha lanciato e di chi ci sta bazzicando...) vorremmo creare un gruppo che risponda positivamente ed attivamente ai mali di cui la società sta soffrendo. In questo specifico caso, il gruppo di lavoro consisterebbe in un serio ed aderente impegno ad unire e convogliare le proprie energie e conoscenze per rispondere al malessere sociale. Un malessere per cui anche noi stessi stiamo soffrendo, in una certa e personalissima misura. Non è facile, forse è paradossale, essere medici e pazienti allo stesso tempo, ma non abbiamo alternative. L’umanità contiene in sé saggezza ed ignoranza; noi ci auguriamo di sviluppare, far fiorire e maturare la saggezza.
Un gruppo che si rispetti è un gruppo fatto di persone che “si rispettano” fra loro e presentano alcune caratteristiche precise, in mancanza di una delle quali esso non si può definire tale:
- Obiettivo, meta, desiderio comune, intento.
- Serietà: tutti operano con le loro possibilità e qualità per raggiungere la meta.
- Partecipazione senza preferenze: tutti hanno diritto e meritano di esprimersi, di essere letti e considerati, non ci sono leader da mettere su di un piedistallo. Se devono essere prese delle decisioni si cerca di raggiungere un accordo unanime, o comunque consensuale. La votazione a maggioranza è l’ultima spiaggia.
- Metodo di lavoro: è la prima cosa che deve essere stabilita dopo la valutazione degli intenti di chi aderisce al gruppo. Le regole, che potrebbero rendersi necessarie, non sono altro che il linguaggio interno più adatto a permettere la fattibilità dell’operato del gruppo. Sono modificabili in corso d’opera, su consenso unanime.
Tutto ciò che ho scritto è un abbozzo senza dubbio incompleto... è approfondibile, opinabile e migliorabile
Mi piacerebbe che chi qui è veramente disponibile, lo confermi con un semplice messaggio a questo mio invito.
Forse così potremo procedere più seriamente...
|