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Vecchio 08-04-2002, 23.45.30   #1
784
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Globalizzazione

E' saltato fuori l'argomento della globalizzazione, voi come la vedete: la portatrice di ogni male o la salvezza dei popoli?
Qualcosa che va governato o solo la manifestazione di un sistema che governabile non è?
Di opinioni dovrebbero essercene tante, stiamo a vedere...
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Vecchio 09-04-2002, 08.14.43   #2
alessandro
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Partiamo da una domanda che ritengo fondamentale, l'esportazione di un modello di vita che ha la pretesa d'imporsi su altre culture é globalizzazione? Al di là della banca mondiale, dell'fmi, del wto, l'occidentalizzazione è un modello condivisibile o sta portando a galla tutti gli orrori della storia?
alessandro
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Vecchio 09-04-2002, 18.21.14   #3
784
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l'esportazione di un modello di vita che ha la pretesa d'imporsi su altre culture é globalizzazione?

No, è un prodotto della globalizzazione, ma immagino che anche tu intendessi questo (o no?).

l'occidentalizzazione è un modello condivisibile o sta portando a galla tutti gli orrori della storia?

Cosa intendi per occidentalizzazione e a quali orrori ti riferisci?
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Vecchio 09-04-2002, 19.31.00   #4
alessandro
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Per occidentalizzazione intendo il tentativo di arrivare ad un egemonia legata al modello di vita occidentale, per orrori intendo il voler imporre con la forza (militare economica etc...)anche tutto quanto c'è di male nel suddetto modello.
ale
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Vecchio 09-04-2002, 19.53.45   #5
784
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Io non so; tu mi pare di capire che sia contrario: pensi quindi che sia un aspetto da eliminare (e quindi automaticamente che SIA "eliminabile") o per questo condanni la società globale?
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Vecchio 09-04-2002, 20.41.30   #6
Armonia
 
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globalizzazione bellissima parola ma:
fin tanto che, il più "Forte" vuole decidere sul più debole senza sentire le sue ragioni, trattandolo come paese da civilizzare indottrinare o altro, senza rispettare le loro idee le loro culture, non ci sarà nessuna positività.
quindi non sono a favore.
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Vecchio 09-04-2002, 21.07.14   #7
alessandro
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Condannare la società globale in se, non serve a nulla, visto che comunque è un fenomeno in atto con il quale dobbiamo fare volente o nolente i conti . Il problema consiste nel cercare di comprenderne gli effetti, ed agire in modo di attenuarne i difetti. Una scommessa che si dovrebbe cercare di vincere, a mio avviso, è quella di aiutare gli stati " moderati" ad elaborare modelli di sviluppo che non siano presentati come arroganti prese di posizione filo occidentali.
alessandro
alessandro is offline  
Vecchio 09-04-2002, 22.00.24   #8
nicola
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Ma si possono cercare di ridurre gli effetti negativi?Come?
Io sono dell'opinione che NON E' governabile.
Se la globalizzazione è sempre più un dato di fatto il problema che si pone è:è stata creata dal nulla?
O è il prodotto "globale" di una società che tutti portiamo,nel nostro piccolo,avanti?
Qui si tratta anche di ipocrisia,nessuno escluso.
Se una globalizzazione c'è vuol dire che qualcosa di questa ci garba.Se la coca-cola esiste e ha invaso il mondo,c'è chi la beve,se i Mc.Donald's esistono e fanno soldi a palate,qualcuno glieli dovrà pur dare,se c'è chi si sente più importante perchè ha questa cosa che va più di moda ed è disposto a pagarla profumatamente allora cos'è che non funziona...o cos'è che funziona troppo bene?
Fin che le conoscenze sono usate bene,tutto può andare a meraviglia,quando sono usate male,si sa.
Il fatto,a mio parere,è che non abbiamo così tanta libertà di scelta,e solo se te lo imponi,ti imponi di pensare e ragionare di testa tua,spendendo un'enormità di energie psichiche puoi farcela,almeno un pò,e per un pò di tempo.
E' più facile non pensare,più comodo,più alienante...
E' molto difficile sapere che devi pensare anche a cose che diresti non dovrebbero essere,in altre circostanze, oggetto di pensiero...
Tornando alle conoscenze:se siamo tutti cavie da laboratorio in mano a analisti del mercato,a costruttori dell'immagine,a psicologi della comunicazione...forse riesci a scappare le prime trappole,ma non puoi riuscirci per sempre.E da qui inizi ad essere inglobato.
No,non è gestibile.
Come non era gestibile la propaganda ai tempi del nazismo,se non da chi la faceva.
Sapete cos'è?Che se si vuole cambiare un sistema prima bisogna trovare un'alternativa valida,e se poi si riesce a rovesciarlo(e in ogni caso bisogna essere in molti),si corre sempre il rischio che quello nuovo stia semplicemente al posto di quello vecchio.
"...e sottosviluppo è una parola da padroni.."(Punkreas)
nicola is offline  
Vecchio 10-04-2002, 15.02.43   #9
784
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si corre sempre il rischio che quello nuovo stia semplicemente al posto di quello vecchio.

Beh più che un rischio un dato di fatto...
Se sostituisco una cosa con una nuova, quella nuova starà al posto di quella vecchia, no?
O stai parlando di una società senza strutture regole ecc., insomma di anarchia??
784 is offline  
Vecchio 10-04-2002, 16.17.01   #10
nicola
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Smile

spesso mi definiscono un'anarchico...sinceramente non lo so.Diciamo pure che la mia utopia di mondo perfetto si fonda sull'idea di un uomo che sia Uomo,sull'idea di una fase adulta dell'Umanità.Dove non c'è chi ti deve costruire una legge che dice:è sbagliato uccidere...ecc...e se lo fai ti punisco,ti picchio,ti metto in castigo.Perchè non è necessario.Uomo che non solo conosce gli imperativi etici,ma li ha anche fatti suoi.Parlo di Amore,Fratellanza,Rispetto.Uto pia,lo sappiamo tutti,ma non ti direi la verità se dicessi che escludo questa possibilità.Non ora,non fra mille anni,non nel futuro,ma chissà...E' un pò il Paradiso Terrestre.
Non conosco la vostra concezione di Anarchia,ma Anarchia non è sicuramente seguire tutti i propri capricci,non è la fase infantile dell'umanità,ma quella adulta.
Lasciando stare ora questo discorso.
Il sistema,dicevamo.Il sistema nuovo che si sostituisce al vecchio.Dico "semplicemente al posto di quello vecchio" nel senso che cambia nome ma non sostanza.
Se questo fantomatico sistema nuovo si sostituisce a questo(di oggi,di ieri,di mille anni fa...)e resta tale e quale nella coercizione e nella venialità,cari miei,tanti saluti.
Il sistema nuovo si sostituisce a quello vecchio,ma imparando dai nostri errori evitiamo........direi adirittura:evitiamo sia un sistema.
Ma più terra terra:sono realmente nauseato da questa mentalità individualista per cui io guardo al MIO interesse,al MIO benessere,
cerco il potere SU DI TE,non mi sfiora nulla della tua vita disgraziata,che io rendo tale,perchè IO sto bene,e se TU STAI MALE,IO STO BENE.Allora altro che infanzia:qui siamo ancora alla preistoria!
E' così strano che,essendo tutti uomini su una stessa terra,appartenendo tutti allo stesso presente dell'umanità,che cammina verso il suo futuro,iniziamo a smettere di pensare così egoisticamente,come perseveriamo a fare,e finalmente iniziamo a pensare al NOSTRO bene?
Si vede di sì.
(spero che da adesso di ogni cosa che scrivo non pensiate:vabbè,tanto sto qui è un'annarchico...)
Ciao!
nicola is offline  

 



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