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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 02-05-2006, 21.08.56   #1
Uno
ospite sporadico
 
Data registrazione: 05-01-2004
Messaggi: 2,103
Aspettando la morte....

Per morte intendo di questo corpo fisico che abitiamo, molte persone in punto di morte si pentono, cercano o danno un perdono che non hanno mai considerato per tutta la vita, rimpiangono qualcosa.
Non ho scritto tutte, alcune sembrano tranquille, altre non hanno la possibilità di "pensarci" se la morte li coglie impreparati.
Da sempre la preparazione alla morte è il miglior modo per vivere, molte culture ne hanno fatto un'espressione di saggezza che trasuda bellezza, lasciandoci testimonianze archittettoniche sublimi.
Lascio la parola a chi volesse espandere il discorso, anche portando la propria esperienza se vuole (non di morte , a meno che......) e come si pone di fronte a questo tema.
Uno is offline  
Vecchio 03-05-2006, 02.17.01   #2
krjisoul
frequentatore abituale
 
L'avatar di krjisoul
 
Data registrazione: 03-02-2006
Messaggi: 145
La morte...la controparte della vita. Chi nell'arco della propria vita non ha pensato alla morte? C'è chi la esorcizza, c'è chi la cerca...
Chi ha un 'brutto' rapporto con l'idea' della morte, non vuole nemmeno sentirla nominare, quasi fosse un evocare l'eterno nemico. Chi non ama la vita vorrebbe che arrivasse il prima possibile per liberarlo dalle sofferenze dello spirito rinchiuso nella gabbia che è il corpo fisico. E che dire delle sofferenze sia del corpo che dello spirito, quando giunge la malattia?
Ma cosa è la morte? Su questo piano materiale è la morte del corpo, ma su quello spirituale è la nascita ad un'altra vita, quella dello spirito, così come la nascita su questo piano, è la morte su quello spirituale. Quindi alla fine qual'è la reale differenza tra morte/vita? E' solo l'attaccamento alla materia, ai desideri materiali, a teneci ancorati e a farci temere la morte; eppure sappiamo che 'Noi' non siamo il corpo, eppure tanto ci attacchiamo ad esso, è la tentazione degli spiriti terreni che ci vogliono distogliere dal ricongiungimento verso la nostra vera meta....dobbiamo essere forti, superare tutte le prove che si presenteranno lungo il nostro cammino, solo casì potremmo ricongiungerci alla 'Casa del Padre', solo così potremmo sconfiggere la morte.
Lo so c'è molto da dire e da approfondire, ma tanto per cominciare...





krjisoul is offline  
Vecchio 03-05-2006, 08.58.15   #3
salvatoreR
Ospite abituale
 
Data registrazione: 16-10-2005
Messaggi: 351
La gioia di vivere è un sentimento generale da parte di ogni uomo. Arrivati al limite estremo della maturità, pochi vogliono ammettere di essere vecchi.
L’attaccamento dell’uomo alla vita e istinto naturale di chi si identifica col corpo fisico.
Da questa errata identificazione deriva la paura di morire, non può morire la parte dell’uomo che non è mai nata, lo spirito, la scintilla divina, la parte eterna, ciò l’io spirituale, che è il nostro vero essere.

Noi ignoriamo il giorno della morte perché ne abbiamo paura, la riteniamo una sventura; e allora la provvida Legge ce lo fa saggiamente ignorare, perché se lo conoscessimo, ne saremmo come ipnotizzati e ossessionati; non penseremmo ad altro, trascurando ciò che dobbiamo fare, cioè vivere le nostre esperienze di ogni giorno con tutte le sue vicende per la nostra evoluzione.

Quando il cuore avrà cessato di battere, il corpo è abbandonato dall’abitatore: è necessario allora allontanarlo al più presto perché non è sopportabile il disgusto delle cose in dissoluzione.

Noi non siamo il corpo fisico. Il corpo fisico è lo strumento dell’anima per il contatto con le vibrazione più pesante che è quella del mondo materiale.
L’esistenza ha in sé la mutazione e quindi la sofferenza.
La sofferenza è legata alla trasformazione delle cose che devono evolvere per migliorarsi.
Nulla vi è di permanente nel nostro mondo mutevole, dove tutto è in trasformazione.

Il mutamento è distacco e più spesso dolore; ogni cosa trasformandosi produce sofferenza. In ogni mutazione delle cose, vi è scissione delle parti, separazione degli elementi che costituivano un’unità momentaneamente stabile, elementi che a precedente condizione che, poi, vanno a formare altri aggregati. La sofferenza è data dallo strappo da una condizione a un’ altra cui si deve adattare.

La scala della Grande Vita ha tanti gradini oltre quello terrestre. L’uomo li salirà ad uno ad uno nella meravigliosa avventura che lo porterà alla gioia della piena Luce.

salvatoreR is offline  
Vecchio 03-05-2006, 09.19.32   #4
Yam
Sii cio' che Sei....
 
L'avatar di Yam
 
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
Sarebbe bello affrontare questo discorso in pratica e non filosoficamente.
Se mi aiutate ci possiamo provare.
Secondo me una parola chiave e' continuum, c'e' cioe' continuita', c'e' qualcosa di noi che si dis-solve e qualcosa che resta, quel qualcosa che resta va conosciuto sin da ora perche' e' qui in questo preciso istante e sara' in quel momento.
Yam is offline  
Vecchio 03-05-2006, 10.21.36   #5
fmoo1949
Ospite abituale
 
Data registrazione: 26-10-2005
Messaggi: 224
Citazione:
Messaggio originale inviato da Yam
...c'e' qualcosa di noi che si dis-solve e qualcosa che resta, quel qualcosa che resta va conosciuto sin da ora perche' e' qui in questo preciso istante e sara' in quel momento.
In pratica cercare di prendere “contatto” da subito con la parte di noi che sopravvive alla morte fisica?
fmoo1949 is offline  
Vecchio 03-05-2006, 10.53.28   #6
Yam
Sii cio' che Sei....
 
L'avatar di Yam
 
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
Citazione:
Messaggio originale inviato da fmoo1949
In pratica cercare di prendere “contatto” da subito con la parte di noi che sopravvive alla morte fisica?

Certo, e' cio' che qualsiasi Tradizione Spirituale indica, ognuno lo puo' fare a seconda delle sue capacita'......
Amleto teneva un teschio sul comodino, anche solo questa "presenza" e' una cura profonda.
La PACE e' una parola importante.....e si muore in pace se si vive in pace....
Cosa significa in pratica questo?

C'e' qualcosa di piu' ancora.......si puo' essere Consapevoli della nostra profonda natura Spirituale...e questa e' una cosa molto, molto pratica.
Yam is offline  
Vecchio 03-05-2006, 10.55.26   #7
turaz
Ospite abituale
 
Data registrazione: 24-11-2005
Messaggi: 3,250
personalmente vivo la morte con il dovuto "rispetto" ma senza particolare paura.
Come dice yam la mia esperienza mi porta a dire che c'è Continuum.
Ciò che "Muore" è la parte prettamente "fisica".
ma l'uomo non è solo "fisico".
la fonte di tutte le nostre paure risiede nella distorsione di questa visione.
Ho avuto vari tipi di "momenti di grazia" che hanno aperto la mia visuale su aspetti che in precedenza vedevo con troppo "scetticismo".

la consapevolezza del proprio "essere" spirituali è importante al fine del superamento di tali paure.

Ultima modifica di turaz : 03-05-2006 alle ore 10.56.31.
turaz is offline  
Vecchio 03-05-2006, 11.11.58   #8
sunday01
Ospite abituale
 
L'avatar di sunday01
 
Data registrazione: 05-07-2005
Messaggi: 464
La morte è un passaggio.
Però giustamente bisogna prepararsi ad essa.
"Io verrò come un ladro..." sta scritto nel vangelo, quindi nella vita coltivando la propria interiorità e stando in pace con se stessi e con gli altri e quindi con Dio, non c'è nulla da temere....
Dal mio punto di vista la morte è l'opposto della nascita, nel senso che nascendo si viene in questo mondo dove c'è divisione del proprio io in se stesso, la morte riconduce alla propria origine, che è in Dio e a Dio si ritorna, Alfa e Omega, Prinicipio e Fine che sono una continuità, quindi passaggio da una vita interiore e fisica a essere faccia a faccia alla Luce di Dio...
Se l'anima però non è in pace rischia di non scorgere mai quella Luce...
Io penso però che Dio andando oltre noi stessi vede la nostra anima e le sue intenzioni profonde, per cui anche se la morte giungesse inaspettata, sono quelle che contano.
Ciao

sunday01 is offline  
Vecchio 03-05-2006, 11.19.56   #9
maxim
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 01-12-2005
Messaggi: 1,638
Aspettando la morte...
...vivo la vita pensando se valga la pena di essere vissuta!

Certo che con questi temi...
...ma in spiritualità mai nulla di divertente?
maxim is offline  
Vecchio 03-05-2006, 11.21.39   #10
fmoo1949
Ospite abituale
 
Data registrazione: 26-10-2005
Messaggi: 224
Citazione:
Messaggio originale inviato da Yam

La PACE e' una parola importante.....e si muore in pace se si vive in pace....
Cosa significa in pratica questo?

C'e' qualcosa di piu' ancora.......si puo' essere Consapevoli della nostra profonda natura Spirituale...e questa e' una cosa molto, molto pratica.
Nel senso che solo realizzando la PACE interiore, cosa che permette il vero ascolto, si può entrare in contatto con ciò che e' qui in questo preciso istante e resterà quando non saremo più vivi nella carne?
fmoo1949 is offline  

 



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