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19-01-2006, 14.42.12 | #92 | |
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Data registrazione: 02-02-2003
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Citazione:
No, non è affatto cosa "automatica" ma frutto di consapevolezza costante! I tre punti che suggerisce Turaz sono il cuore stesso della consapevolezza :saper vedere (o Amare, poiché così intesi sono sinonimi). Saper apprezzare le differenze, osservare ed ammirare la bellezza negli altri sono i punti più naturali, poiché avviene in modo immediato silenziosamente un fluire d'energia che per "assorbimento" si è più pronti a cogliere. Vedere e non immaginare il buono in ogni persona presuppone una consapevolezza più che profonda e costante! Poiché riconoscere la bontà (o bellezza) nei comportamenti distruttivi di alcuni uomini -ad esempio- significa riconoscere la natura pulita al di sotto di ciò che la mente umana può compiere; significa che la consapevolezza deve aver raggiunto veramente un alto grado (d'interezza) prima di poter dire (solo ed esclusivamente!) "non sanno quello che fanno"! In un qualunque momento della giornata o del sonno, al di là di ciò che sente il tuo corpo, la percezione di unità deve esser divenuta costante e scorrere realmente in tutto il tuo essere! E francamente, non posso dire dire che tale perfezione del sentire m'appartenga in toto! Perciò dico che la spinta debba continuare ad essere verso la più costante e profonda consapevolezza, verso la conoscenza ed al portare alla luce ogni nostra parte più sconosciuta od oscura, quella/e che più temiamo, poiché solo in questo modo viene e verrà naturale non solo la più reale e profonda accettazione (non teorica, ma attuata, desiderata) ma anche un vedere che non più si ferma all'apparenza delle cose, delle azioni, ma in esse vede la luce divina oscurata dai bisogni dell'ego. Significa aver portato talmente alla luce il nostro ego da sentire ed agire e percepire la realtà senza che più alcun pensiero dell'istinto dell'animale che è in noi abbia alcun strascico inconsapevole! Questo per me è "Amare". Allora affinché questa realtà possibile non diventi un "mito" (come azzarderebbe qualcuno) è necessario secondo me che l'attenzione costante sia rivolta verso il nostro sentire in una conoscenza sempre maggiore dalla quale solamente può scaturire una coscienza piena, poiché appunto ad un sentire corrisponde un azione corrispondente (quanto invece controproducente sarebbe spingere verso l'inverso: non si lavora sulle azioni ma sulla completa trasparenza del sentire, del ascoltare in profondità per lavorare alla radice stessa dell'azione e del sentire) In parole povere come dice Turaz "il messaggio dell'Io è quello di "trascendere" e trasformare prima se stessi "-ed aggiungo rettificando con mie parole-"affinché la realtà vissuta muti di conseguenza" (Spero d'aver chiarito maggiormente..!) Gyta Ultima modifica di gyta : 19-01-2006 alle ore 14.51.48. |
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19-01-2006, 15.58.08 | #94 | |
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Data registrazione: 02-02-2003
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Solo una considerazione
Citazione:
Ti ringrazio Turaz ed accolgo di cuore le tue parole! Terrei però sottolineare un punto non così di "superficie" quanto potrebbe apparire. Riferirci in terza persona tende -a mio avviso!- non a far scemare la personalità (e l'ego) di chi ci ascolta ma in un certo senso ad allontanare l' unità (od Unità) in favore della Realtà (L'IO o Sé) quasi fosse parte di noi, distante, e non "LA", L'Unica realtà! Non è togliendo i nostri nomi e cognomi che puliamo il nostro vedere dalla vista offuscata dall'egoicità, ma anzi rafforzando la consapevolezza d'essere noi stessi, "originali", "interi", "puliti"!! Non è per polemizzare; ma realmente troppo spesso c'è come una dicotomia in seno allo stessa concezione del Sé (>l'essere Interi, integri! Non più "filtrati"); come se il Sé fosse una parte di noi e non NOI nell' INTEREZZA! (Le parole sono veicoli di direzione e come tali potenti poiché radice stessa dell'azione ) Gyta Ultima modifica di gyta : 19-01-2006 alle ore 16.00.01. |
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19-01-2006, 16.16.19 | #99 | |
Sii cio' che Sei....
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Citazione:
Dipende puo' anche piovere..... p.s.: ...vi raccontero' di una grandinata di teste mozzate dal cielo che ridacchiano e fanno smorfie...accaduta ad un Buddha Baluba...lui ovviamente e' rimasto impassibile....nulla poteva toccarlo.......era perfettamente stabile nel suo ipnotico dimorare nel "centro"......(UNO Tu comprendi vero?) Ultima modifica di Yam : 19-01-2006 alle ore 16.20.07. |
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