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01-12-2005, 21.26.43 | #82 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
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01-12-2005, 22.00.03 | #83 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-11-2005
Messaggi: 40
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Bè..se per poter capire gli Illuminati bisogna andare in Sudamerica..non mi sembra una cosa abbastanza popolare..Forse il popolo fa meno fatica ad andare in libreria e vedere che esiste un modo di vivere diverso rispetto ai soliti modelli..Poi i veri illuminati non hanno detto che bisogna fare meditazioni da 1000 dolari per aspirare alla saggeza..se poi qualcuno i soldi ce l'ha e li vuole spendere non vedo perchè tanti problemi..siano soldi o ego..se si getta non fa mai male..Brucus..quelli che hai visto non sono Illuminati..ma solo gente che vive in armonia col proprio ambiente..che in confronto al nostro super individualismo sembrano super Consapevoli..ma se gratti la maschera vedrai che la loro illuminazione sparisce..perchè era solo un atteggiamento..un modo di fare ..qualcosa di statico..non frutto di un duro lavoro interiore..Come la bontà degli indiani..è qualcosa connaturato alla loro educazione come la cattiveria degli occidentali..L'Illuminazione avviene quando si è superato il mare delle passioni..quando vediamo i nostri desideri come il padre vede i capricci di un bambino viziato..quando percepiamo continuamente l'esistenza che ci sostiene..e non le voglie che ci sospingono..quando....E nelle condizioni in cui siamo.consideriamo Illuminati anche quelli che vivono in una capanna..senza lamentarsi e con il sorriso sulle labbra..L'India ne è piena di tipi così...Poi..se vuoi considerare le cose in questo modo..non te lo impedisco certamente io..ognuno crede quello che vuole e vede quello che può.. |
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01-12-2005, 22.06.59 | #84 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 14-01-2005
Messaggi: 386
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Allora, penso di aver intuito una cosa mentre mi lavavo i denti ...
Dunque, mi sono soffermata sulle parole di qualcuno che si riferiva al fatto che sia Gesù che Budda, non hanno mai scritto nulla di loro pugno. Ed in effetti la cosa mi ha sempre fatto riflettere, ma non ho mai ben capito perchè non l'hanno fatto. Cioè, persone così illuminate non potevano non intuire/prevedere le assurde e millenarie disquisizioni che si sarebbero accumulate sul loro messaggio finendo per anacquarlo e distorcerlo... sarebbe stata un'ingenuità incredibile... quindi? Quindi è stata una scelta intenzionale, ne sono convinta! Ma perchè? Perchè il tempo e la distanza fisica non esistono, perchè chi, come loro, ha compreso l'unità degli opposti, ha percepito che il movimento/mutamento e l'eterno presente congelato in un istante, sono esattamente la stessa cosa. Non c'è presente, passato e futuro, tutto è, e basta. Quindi Gesù (Budda lo conosco troppo poco per fare riferimento a lui), quando dice "sarò con voi fino alla fine dei tempi", lo vuol dire proprio nel senso più reale e concreto del termine. Non c'era bisogno di lasciare scritto niente, perchè quando fossimo stati pronti per ascoltarlo e ricevere le sue parole, ciò sarebbe avvenuto esattamente allo stesso modo e con la stessa profondità che se lo avessi avuto davanti in carne ed ossa, anzi, meglio, perchè se lo vedessimo in carne ed ossa, continueremmo a percepirlo come qualcosa di esterno. Chi ha raggiunto l'albero della Sephirot come Lui, chi è veramente Illuminato etc (secondo tutte le più alte dizioni a voi conosciute) sa che non c'è bisogno di lasciare nulla di scritto, non c'è nulla da non dimenticare, poichè tutto semplicemente è, ed il tutto ed il nulla si comprimono in un unico punto senza dimensione, che è semplicemente Amore. Un po' come le teorie della formazione dell'Universo e del Cosmo (mi hanno sempre affascinato molto): mi pare che alcune teorie ritengano che tutto abbia una fase ciclica, cioè che il famoso Big Bang fosse una situazione di compressione di energia e materia in un unico punto che ad un centro punto, per la troppa concentrazione è esplosa, costituendo pianeti, stelle etc. in una fase di dilatazione cioè. Queste fasi di dilatazione e di concentrazione, sarebbero cicliche, cioè in pratica è previsto che ci sarà di nuovo una fase di concentrazione ed un nuovo Big Bang. L'Universo si dilata e si contrae proprio come il cuore. E questo dilatarsi dello spazio (l'Universo) e del tempo (la distanza tra noi e Gesù ad esempio) altro non sono le proiezioni di Cio Che E' (IO SONO COLUI CHE SONO), un unico punto, un unico istante, l'Infinito e l'Eterno, l'identità tra micro e macro. Gesù sicuramente sapeva tutto ciò, e lo sapeva in ogni istante della sua manifestazione secondo la nostra capacità di vedere. Scrive solo colui che pensa di dimenticare e pensa di dimenticare perchè pensa che il tempo scorre. Altrimenti avrei ragione a pensare che "Dio" è stato veramente beffardo ad incarnarsi solo 2000 anni fa, mentre io ne ho bisogno adesso! Mi sa che sono uscita fuori tema, ma il filo seguito fin qui mi ha portato a questa intuizione che mi pare si ricolleghi al tread che ho aperto qualche giorno fa. Se lo ritenete opportuno cancello questo post e ne faccio un nuovo 3d. |
01-12-2005, 22.51.25 | #85 | |
ospite sporadico
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No io non la vedo come come una cosa irreversibile... la caduta è sempre possibile a qualsiasi livello siamo, perchè siamo nella creazione.. lo stesso non la vedo come fine (se escludiamo appunto l'esperienza di U.G. di cui ho già detto quello che vedo) come cambiamento si... un pò è inevitabile. Potremmo parlare anche su cosa sono le esperienze, generalmente tutti tendono a dare a queste il connotato di memoria... |
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01-12-2005, 22.57.22 | #87 | |
Ospite abituale
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01-12-2005, 23.03.09 | #88 |
Ospite abituale
Data registrazione: 11-01-2005
Messaggi: 168
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... dove la povertà materiale e la sofferenza quotidiana mostrano nudo l'animo umano, si nota con più chiarezza i veli che ci avviluppano:
... in un villaggio del Sahel, ho vissto ragazzini correre per catturare un topolino, cuocerlo e donarmene un pezzetto, come avevano fatto tra loro: non è semplice ciò? non è mirabile ciò? non è luminoso? ... spesso le nostre parole sbavano, perdendo densità e senso. La spiritualità è semplice, è vita quotidiana di gioia nel dolore, è umana condivisione. Sì, a Nanorò ho toccato con mano la gioia della semplicità di quand'ero bambino, il mistero della volta stellata, le cantilene delle madri per addormentare i figli, i tam-tam che comunicavano in lontananza, il piacere di chiacchierare sommessamente all'aperto tra il buio delle capanne, il silenzio dimenticato ... il rivivere senza sovrastrutture il "dacci oggi il nostro pane quotidiano". Ramana Maharishi e Nisargadatta Maharaji non sono modelli griffati: dove sono vissuti loro la vita è semplice ed è più facile capirli ... anche senza leggerli. ... una società più equa e solidale, ancorchè più povera, rende più semplice scoprire la meraviglia dell'universo, come da bambini. |
01-12-2005, 23.14.19 | #90 | |
Ospite abituale
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Per altro concordo che la vita ed il pensiero sono due cose ben separate. La prima è reale, il secondo imita. Ma il messaggio del sapiente serve proprio a ricongiungersi con la vita. Sulla società diversa, non saprei che dire…. E’ vero che la “sapienza” sembra manifestarsi più facilmente in India ma non credo che dipenda tanto dal fatto di condizioni di vita quanto da un fatto culturale. Nell’induismo non esiste un’autorità religiosa sopra tutte le altre, così l’individualità o se vuoi il genio spirituale, hanno più opportunità di sopravvivere e di mostrarsi. |
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