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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 01-12-2005, 18.59.01   #71
Yam
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Messaggio originale inviato da turaz
per yam...
mai letto choopra?
ecco più o meno dice ciò che ho osservato anch'io.
si sta perdendo da quanto vedo il "succo"... ossia l'IO...
il "come" si raggiunge l'IO...nasce dentro e si espande fuori...
prima interiore poi esteriore...
gli gnostici avrebbero molto da insegnare... ma ovviamente non solo loro...

Di Choopra ho decine e decine di Satsang registrati e ho intenzione di iniziare ad ascoltarli, mi sembra uno interessante e molto.
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Vecchio 01-12-2005, 19.03.50   #72
Yam
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Messaggio originale inviato da Uno
. Se tu potessi ripetere la stessa cosa sulla parola "consapevolezza" mi sembrerebbe interessante, è un'altra parola a cui ognuno da un significato diverso...

Ti sbagli, qui sei solo tu che dai un significato diverso alla parola Consapevolezza....se ben ricordo....alla fine non si e' litigato proprio perche' ci si e' intesi subito...o quasi dopo le iniziali diffidenze....
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Vecchio 01-12-2005, 19.05.58   #73
turaz
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Messaggio originale inviato da Yam
Di Choopra ho decine e decine di Satsang registrati e ho intenzione di iniziare ad ascoltarli, mi sembra uno interessante e molto.


personalmente te lo consiglio.
ma verificalo sempre sulla tua esperienza
turaz is offline  
Vecchio 01-12-2005, 19.32.34   #74
Brucus
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Nisargadatta, Ramana Maharshi, Osho, Krishnamurti.... la spiritualità "griffata", marchi di prestigio per l'illuminazione dei ricchi e annoiati europei che possono permettersi di comperare libri, di andare in India e di parlare di se stessi e dei loro fantastici percorsi comodamente seduti davanti a un pc, mentre il restante 80% della popolazione lotta ancora per la sopravvivenza e certamente moltissimi di loro non hanno mai avuto un libro nelle loro mani ne nessun "maestro" s'e' mai degnato di avvicinarli, preferendo magari vivere in lussuose mansioni a Londra.

Se l'illuminazione dipendesse da ciò che molti scrivono, sarebbe una illuminazione classista, un Dio che prima di elargire la sua Grazia, guarda in tasca quanti soldi si possiede, quanti libri si son letti e quali maestri si sono adottati. Non metto in dubbio che ci sia sincerità in quanto si dice, che si creda veramente di aver scoperto la vera spiritualità, ma non vi viene mai il sospetto che la vera spiritualità prescinde o e' oltre ogni conoscenza di tipo intellettuale, oltre ogni filosofia o religione di oriente o occidente, oltre ogni discussione su come e' e come non e' e finalmente oltre ogni "maestro" che incrocia il nostro cammino?

Dico tutto questo perchè ho vissuto molti anni in Sudamerica, specialmente in Perù, e ho visitato luoghi che perfino pochi peruviani conoscono, dove, per raggiungere uno sperduto villaggio, occorrono giorni a dorso di mulo, dove in certi tratti scompare prefino ogni traccia di sentiero. Ma quando arrivi, ti trovi davanti un paesaggio surreale, dove il tempo sembra essersi fermato, dove i pochi abitanti del luogo non sanno nemmeno chi e' il presidente della loro nazione, non c'e' la televisione, ne giornali ne niente che possa ricordare la società dei consumi. Solo pochi abitanti che vivono in perfetta simbiosi con una Natura possente, maestosa, intatta nella sua purezza e vitalità. E i vecchi, di una antica e profonda saggezza, che ti accolgono come un loro figlio, il loro sguardo che è una finestra verso la profondità della terra e dell'Universo insieme, il suono della loro voce, emessa solo per dire cose essenziali, che fa vibrare ogni fibra del tuo essere. Al loro cospetto ci si sente bambini che devono ancora imparare tutto. Ad un certo punto non si vede più la persona, i sensi fisici perdono ogni importanza, solo senti che "qualcosa" di infinito ed eterno si manifesta attraverso quel volto dalle rughe profonde, senti come la maestosità di quelle montagne e la limpidezza del cielo azzurro di una intensità mai vista prima sono fuse in quell'essere che hai davanti, allora incominci a capire molte cose, non nella mente ma nel cuore.

Quelle persone non sanno nemmeno leggere e scrivere, non posseggono nulla salvo quelle povere capanne in cui vivono, eppure sono le più ricche che esistano sulla faccia della terra.

Ecco, questo volevo dirvi. L'essere che è un vero Maestro, un vero Illuminato, non ha bisogno di proferire parola ne di essere consapevole di ciò che e', perchè per loro è una stato naturale, non pensano piu' a se stessi in termini spirituali, perchè sono la personificazione stessa dello Spirito. Non senti piu' il bisogno di chiederti se sia un vero o falso maestro o un illuminato, perche' nel tuo sgardo interiore quella persona si dissolve e al suo posto si aprono spazi infiniti che riflettono il tuo stesso Essere.

Saluti
Brucus is offline  
Vecchio 01-12-2005, 19.41.11   #75
turaz
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esatto brucus.
un piacere leggerti
turaz is offline  
Vecchio 01-12-2005, 20.02.14   #76
Yam
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Gia', proprio oggi pensavo qualcosa del genere.....grazie Brucus. Pensavo pero' ad una forma di miseria e sofferenza che e' sotto i miei occhi ogni giorno, qui in occidente...

Ultima modifica di Yam : 01-12-2005 alle ore 20.15.43.
Yam is offline  
Vecchio 01-12-2005, 20.20.17   #77
Elijah
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Re: Re: Re: 3d su Ramana Maharishi e Nisargadatta Maharaji (per Yam Atisha e chi è interessato)

Citazione:
Messaggio originale inviato da atisha
balle...luoghi comuni...

l'illuminato vero per come lo intendete voi * ..dice e non dice a seconda di quello che sente al momento..
il dimostrare superbia ed il resto sono solo giudizi e luoghi comuni dell'ego che crede di sapere come bisogna comportarsi nel caso che...
allora Nisargadatta, Ramana, Poonjia, a modo suo UGK, Osho ecc.. peccano tutti di superbia visto che si sono dichiarati illuminati?**
o forse secondo sempre questo vostro luogo comune per dichiararsi è necessario avere al seguito un tot di persone che accertino la tale illuminazione??

per dichiararsi ci vuole solo coraggio***..perchè l'uomo comune tenderà sempre di metterti in croce..per quello a volte si preferisce stare zitti e parlare solo al momento giusto ed alle persone giuste..tutto lì..credo..forse..

basta osservarlo per capire scrivi??:..****

* xk mi dai del plurale maiestatis?

Io scrivevo a mio nome... e non di certo a nome degli altri...
Personalmente non capisco proprio la tua reazione... anche se leggendo più tardi cosa hai scritto lo si può intuire - il perché tu ti sia "scaldata"...

Ho in un certo senso criticato coloro che si annunciano al mondo come "illuminati"... e questo non ti va tanto a genio, visto che Osho ti piace come filosofo e si è definito illuminato (lo ha fatto veramente? Io non lo so)... Ti ho ferita in un certo senso, e tu hai reagito...

Beh, sappi cmq che non ho la più pallida idea di chi siano

--> Nisargadatta, Ramana Maharshi, Osho, Krishnamurti....

quelli che alcuni chiamano illuminati...

E non mi interessa nemmeno tanto sapere chi sono... perché ci si può "illuminare" con o senza di loro
Le mie considerazione erano indipendenti da ciò che si era scritto prima...

** a mio avviso, se hanno veramente detto di essere illuminati - cosa che non so -, di essere in uno stato "diverso" dagli altri... peccano di superbia eccome... o se non di superbia peccano di dualismo
Personalmente non capisco chi dice "io sono illuminato"...

***Coraggio? Coraggio per cosa? Cosa è il coraggio? Coraggio è fare una determinata azione, nonostante si abbia paura delle coseguenze... Ma l'illuminato ha paura? Paura di cosa?

**** ... scrivo, perché in questo mondo virtuale lo scrivere è l'unico modo per comunicare... Sappi cmq che nella realtà di tutti i giorni i linguaggi con cui si può comunicare sono infiniti...

Curioso è notare - facendo un esempio - come sia il Risvegliato, sia il Figlio di Dio non abbiano mai scritto una parola... sarà un caso? Erano analfabeti forse? Non sembra...
Solo il grande maometto è stato in grado di scrivere qualcosa di sensato (è sensato il corano? io non giudico, fatelo voi se volete) da analfabeta!


Ciao, Elia



P.S.: il vero illuminato ha smesso di separare... quindi dire qualcuno è illuminato è già sbagliato per l'illuminato...

P.P.S.: l'illuminato comunica in un qualche modo forse? Non penso... perché il comunicare è sinonimo di dualità...

Ultima modifica di Elijah : 01-12-2005 alle ore 20.31.28.
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Vecchio 01-12-2005, 21.01.23   #78
atisha
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Elijah...ok..grazie
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Vecchio 01-12-2005, 21.13.41   #79
VanLag
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Messaggio originale inviato da Uno
Ti faccio le mie congratulazioni, sei riuscito ad aprire una discussione in cui ognuno dice la sua, simile seppur diversa a quella degli altri ma almeno in tutta pace e tranquillità.
Moi? ……….Ma io ho solo aperto la discussione, poi mi sono limitato a leggere. Sono i partecipanti che si stanno, (o si stavano), moderando.

L’impressione che ho è che si parla dell’illuminazione come di un esperienza. Ma le esperienze dalle altissime e sublimi, come le estasi, alle peggiori e più infide come ad esempio, un’allucinazione o un incubo, sono “incursioni” nella coscienza su uno sfondo immutabile e l’illuminazione, (dal poco che ho capito io), è la “scoperta”, di essere noi stessi quello “sfondo immutabile”.
Un cambio di “identità” irreversibile che corrisponde alla fine dello sperimentatore stesso, almeno per come si conosceva e si sperimentava prima.

Ovviamente la mia è solo una conoscenza libresca del fenomeno io non voglio “finire” e guai chi mi vuole illuminare….. – vade retro saragat


Ultima modifica di VanLag : 01-12-2005 alle ore 21.15.49.
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Vecchio 01-12-2005, 21.19.09   #80
atisha
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Citazione:
Un cambio di “identità” irreversibile che corrisponde alla fine dello sperimentatore stesso, almeno per come si conosceva e si sperimentava prima.

appunto...Van..un cambio identità.. irreversibile...!

ciao, arrivederci... e buona continuazione a tutti...

atisha is offline  

 



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